All'accademia teatrale "L'arte nel cuore" si lavora nella formazione di attori professionisti. Si lavora andando oltre barriere che spesso la società pone, senza badare al rispetto, al talento, e ai sogni di chi vorrebbe recitare.
Si chiama così l'albergo che a Ravenna forma e assume persone con e senza disabilità. Un progetto che è a Ravenna è fiore all'occhiello per accoglienza di turisti anche con disabilità.
Si può fare - Storie dal sociale del 15 novembre 2025
È il nome di questo ristorante luminoso e gioioso che a Piacenza scardina tanti tabù e pregiudizi e riscrive la storia di molti giovani.
Si chiama Manicomics il progetto di teatro sociale che a Piacenza nasce all'interno di una residenza pubblica per persone con disabilità. Una chiesa del '600 riadattata a teatro, una compagnia che ha tanto da dire e tanto da insegnare, soprattutto a chi ha ancora pregiudizi sul tema della disabilità psichica
Si chiama così l'iniziativa che a Milano grazie alla collaborazione di diverse realtà del sociale sta permettendo la creazione di una rete di relazioni a sostegno delle persone anziane.
Si chiama "I piccoli mondi" il bistrot che a Piacenza coltiva la bellezza. Il luogo è inserito in una meravigliosa corte, all'interno lavorano ragazzi con disabilità. Il progetto è nato da una realtà pubblica ed è un successo sociale ed economico.
Si chiama "Piazza dei mestieri" è una fondazione nata per contrastare la dispersione scolastica e aiutare a immaginare un futuro per centinaia di adolescenti.
Taivè, la sartoria che ricuce gli strappi dell'anima
Si chiama Villaggio Barona ed è un piccolo angolo solidale a Milano. Pensato per far convivere persone anziane, famiglie, persone con disabilità in un contesto ricco di iniziative e dove gli affitti sono calmierati. Una storia di solidarietà che va anche oltre il villaggio stesso
Si chiama Spazio Vita Lab ed è un'area inaugurata a maggio e che fa parte della cooperativa Spazio Vita Niguarda a Milano. È un progetto pensato per coinvolgere persone con disabilità in attività ludiche, musicali attraverso le nuove tecnologie.
Dal legno dei barconi dei migranti i liutai detenuti del carcere di opera creano violini. Quei violini finiscono nelle mani di musicisti che arrivano da ogni parte del mondo per suonare assieme nella "Piccola orchestra dei popoli" . Un progetto per parlare di pace, di vita, di rinascita.
La storia di Don Panizza del suo "Progetto sud" che ha riscritto il tema della disabilità a Lamezia Terme andando anche contro il potere mafioso. La storia di un prete coraggioso minacciato dalla 'ndrangheta che continua da oltre cinquant'anni ad opporsi al pensiero mafioso.
Fidarsi del bene che è in ciascuno è il punto di partenza di questa puntata che parla di detenzione, disabilità e riabilitazione sociale.
Si chiama Olga l'associazione nata per sostenere gli orfani di femminicidio. Un progetto che entra nelle scuole con un pool di esperti. Un'esperienza di incontro che racconta quanto c'è ancora da fare sul tema.
Uno spettacolo teatrale nato in un centro diurno per persone con disabilità si trasforma nell'occasione di parlare all'intera cittadinanza di inclusione.
L'esperienza della comunità di Villapizzone a Milano, che negli anni ha dato aiuto e ospitalità a più di cinquecento persone
Quando la società ha bisogno di qualcuno che suggerisca le parole per la disabilità e che ne indichi la strada giusta.
C'è un igloo colorato nel cortile del centro di accoglienza straordinaria di via Fantoli a Milano. Il centro è gestito da progetto Arca e ospita 280 persone. Si tratta di senza fisssa dimora e richiedenti asilo. L'igloo invece una volta alla settimana si riempie di persone e musica. A gestire questo momento c'è Franco Mussida, fondatore e presidente del Cpm Music Institute. Mi spiega Mussida che l'obiettivo di questi incontri è "Trasformare il rimpianto in un ricordo luminoso". Lavorare sul dolore attraverso la musica richiede tempo e una grande forza di volontà. Come mi raccontano alcuni dei migranti che partecipano a questi incontri.