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Sisifo felice
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Sisifo felice

Author: Andrea Carloni

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Description

La meditazione è una lotta contro l'ignoranza col sorriso sulle labbra.

Disponibile su blog:
www.sisifofelice.com

Disponibile su Youtube:
https://www.youtube.com/playlist?list=PLJBcZmWWmlyYjh2YQ5Dg-NIgPqjgDlqFI

Disponibile su Spotify:
https://open.spotify.com/show/2cW3E3VZFGXiUgBjeU0W2Y

Contatti:
immaginare@sisifofelice.com
13 Episodes
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Questa meditazione, se praticata ed esercitata periodicamente, potrà aiutarci in quei momenti dove ci sentiamo pervasi da forti emozioni, da stati d'animo intensi. Se proveremo ad applicarla, noteremo che ci seguirà nel riconoscere l'arrivo dell'emozione forte, nell'accompagnarne il corso e il decorso, finché, come ogni emozione, sarà andata via.
Nelle nostre giornate spesso non siamo mai consapevoli di avere un corpo. Lavoriamo, ci divertiamo, parliamo, leggiamo, talvolta ignorando completamente questa entità che ci accompagna costantemente senza accorgercene. Torniamo al nostro corpo sicuramente quando abbiamo qualche malessere, ma in questo caso la nostra attenzione può divenire poco lucida, ossessiva. Aiutati da un passo della poesia "Io canto il corpo elettrico" tratta dalla raccolta "Foglie d'erba" del 1855 dello scrittore americano Walt Whitman, proviamo a trovare un po' di tempo per tornare ad essere sinceramente consapevoli dell'unica cosa che in fondo abbiamo. Il nostro corpo. Disponibile su Youtube https://www.youtube.com/watch?v=js2Nx1QD5q8&list=PLJBcZmWWmlyYjh2YQ5Dg-NIgPqjgDlqFI Disponibile su blog https://www.sisifofelice.com/
Nelle nostre giornate spesso non siamo mai consapevoli di avere un corpo. Lavoriamo, ci divertiamo, parliamo, leggiamo, talvolta ignorando completamente questa entità che ci accompagna costantemente senza accorgercene. Torniamo al nostro corpo sicuramente quando abbiamo qualche malessere, ma in questo caso la nostra attenzione può divenire poco lucida, ossessiva. Aiutati da un passo della poesia "Io canto il corpo elettrico" tratta dalla raccolta "Foglie d'erba" del 1855 dello scrittore americano Walt Whitman, proviamo a trovare un po' di tempo per tornare ad essere sinceramente consapevoli dell'unica cosa che in fondo abbiamo. Il nostro corpo.  Disponibile su Youtube https://www.youtube.com/watch?v=js2Nx1QD5q8&list=PLJBcZmWWmlyYjh2YQ5Dg-NIgPqjgDlqFI Disponibile su blog https://www.sisifofelice.com/
Forse bisognerebbe sempre partire da qui: dalla Piccola Regola di San Romualdo di Camaldoli, monaco benedettino ed eremita del X secolo, che ci aiuta a ricordare e riscoprire che la meditazione si fonda su pochi elementi, tutti molto semplici ed essenziali, di cui non dovremmo mai dimenticarci. Proviamo a metterli in atto in questo nuovo appuntamento. Disponibile su Youtube https://www.youtube.com/watch?v=js2Nx1QD5q8&list=PLJBcZmWWmlyYjh2YQ5Dg-NIgPqjgDlqFI Disponibile su blog https://www.sisifofelice.com/
L'amore se c'è lo si sente, lo si riconosce e in quel caso non c'è bisogno di definirlo. Quando invece manca, allora non possiamo fare a meno di chiederci cosa davvero sia l'amore. Con l'aiuto della pratica "metta" di benevolenza di Thick Nhat Hanh e di alcune parti del poema in prosa "Il genio", tratto dalle "Illuminazioni" del 1886 di Arthur Rimbaud, proviamo a calarci nel profondo di questo amore, non solo come sentimento corrisposto o impulso romantico. Proviamo a sentirlo proprio così com'è in noi, libero e incondizionato, a tutti gli esseri rivolto indistintamente. Disponibile su Youtube https://www.youtube.com/watch?v=js2Nx1QD5q8&list=PLJBcZmWWmlyYjh2YQ5Dg-NIgPqjgDlqFI Disponibile su blog https://www.sisifofelice.com/
Per quanto ci riguardi tutti, nessuno escluso, della morte non è dato registrare testimonianza diretta. Ma se questa verità è destinata a restare incomunicabile, allora come potrà mai esserci progresso nella conoscenza della morte? Come può la mente rassegnarsi all'idea del non essere più o del non essere mai stati, se non con appoggiandosi ad una fede, ad una promessa religiosa che comunque non ci dispenserebbe dall'esperienza su cui oggi mediteremo? Proviamo a farci aiutare dalle Elegie Duinesi del 1923 di Rilke (e dalle pratiche meditative di Thich Nhat Hanh) per provare ad intenderci per lo meno su quanto la morte sia effettivamente antagonista dalla vita, o forse invece, non siano pagine dello stesso libro: se davvero è necessaria la morte, lo sarà anche la vita. Disponibile su Youtube https://www.youtube.com/watch?v=js2Nx1QD5q8&list=PLJBcZmWWmlyYjh2YQ5Dg-NIgPqjgDlqFI Disponibile su blog  https://www.sisifofelice.com/
Siamo talmente abituati a manifestare la nostra esistenza con le nostre parole, il nostro lavoro, le nostre azioni, ricordi, progetti, incontri, viaggi, da dare per scontato il fatto che il mondo esterno potrebbe benissimo esistere senza di noi. Aiutati dai versi della poesia di Jorge Luis Borges "Le cose" , tratta dalla raccolta "Elogio all'ombra" del 1969, proviamo a meditare su come sarebbe la realtà esterna in nostra assenza. Se per un attimo noi non esistessimo.
Cominciamo a meditare sugli opposti. Lo avevamo già fatto con la felicità, e ora tocca al suo opposto: l'infelicità. Proviamo a vedere se si tratta semplicemente di due contrari, se l'una esclude del tutto l'altra, quanto effettivamente siano delineati i confini fra questi due sentimenti. Ma soprattutto come l'infelicità possa condizionare noi, il nostro corpo, i nostri sentimenti e il mondo che ci circonda. Lo facciamo chiedendo ancora una volta aiuto a Guido Gozzano, ai suoi Colloqui del 1911. In particolar modo alla poesia "L'assenza".
Quando ho fame mangio, quando sono sazio smetto. Potrebbe sembrare così semplice. Eppure non lo è. Altrimenti non sentiremmo parlare tanto spesso di diete, abbuffate, anoressia, obesità, bulimia, denutrizione. Proviamo a fare un passo indietro e ricominciare da capo, meditando sul rapporto del nostro corpo e della nostra mente con il cibo. 
Cercheremo con la lettura del racconto "Il messaggio dell'imperatore", tratto dalla raccolta "Un medico di campagna" di Franz Kafka del 1918, di iniziare una meditazione intorno alla fede. Lo faremo con cautela, date le innumerevoli sfumature e implicazioni che l'argomento può abbracciare. La fede non è solo fede in Dio, ma anche, ad esempio, nell'operato di una persona o nell'accadimento di un eventualità. Se poi consideriamo quanto il concetto stesso di fede sia confinante con quello di fiducia, speranza, utopia, fino anche alla credenza e alla superstizione, allora avremo un motivo in più per procedere in punta di piedi.
Aiutati da alcune strofe della Signorina Felicita di Guido Gozzano, poesia tratta dalla raccolta "I Colloqui" del 1911, meditiamo su cosa sappiamo, ma soprattutto, su cosa non sappiamo sulla felicità. Ricordare un episodio felice della nostra recente quotidianità, non è impresa poi tanto facile. Può sembrare strano, se consideriamo quanto ci affanniamo ogni giorno per raggiungere la nostra parte di felicità. Ma cosa ci dà certezza di aver vissuto un momento felice? Quali emozioni hanno caratterizzato quel momento e come il nostro corpo rispondeva e reagiva a quelle emozioni?  Guillame Apollinaire sosteneva che "ogni tanto è bene interrompere la nostra ricerca della felicità ed essere semplicemente felici".
Ricordando le celebri parole conclusive del saggio di Albert Camus del 1942, dedichiamo queste nostre meditazioni a chi vuole provare ad immaginare Sisifo felice nella sua perpetua rivolta. Il sorriso non è quello dell'ingenuo o dell'idiota, ma di colui il cui cuore è colmo di quella lotta a cui è condannato.
Introduzione

Introduzione

2020-03-1601:55

Meditare non è semplicemente rilassarsi, sentirsi meglio, sognare isole deserte, camminare sotto i ciliegi, addormentarsi col suono del vento. Non è neppure soltanto pensare o depensare, agire o patire. Non è sufficiente memorizzare aforismi del Dalai Lama, eseguire le sequenze di Tai Chi in riva al mare o pronunciare "Namasté" salutandosi a mani giunte. Meditare è soprattutto lottare contro l'ignoranza, col sorriso sulle labbra. (L'immagine del canale è tratta dal Sisifo di Tiziano del 1549)
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