Tredici

La peggiore strage nelle carceri italiane del dopoguerra. Un podcast del Post scritto e raccontato da Luigi Mastrodonato

1. 12 uova

Nel marzo 2020, mentre l’Italia entrava in lockdown, tredici detenuti morivano nel giro di 72 ore durante le rivolte scoppiate in alcuni istituti penitenziari del paese. Per lo stato sono morti di overdose da metadone, una versione data per buona già dopo poche ore, quando le indagini ancora dovevano cominciare. Nel corso di questi tre anni però sono emersi elementi e testimonianze che fanno venire dei dubbi su quei tredici morti. Silenzi, contraddizioni, buchi spaziali e temporali, che lasciano la sensazione che ci sia ancora molto da scoprire su quei giorni. E che inducono a una riflessione necessaria sul carcere. Un luogo di rieducazione che sembra aver rinunciato al suo scopo originario. Un corpo oscuro sotto molti aspetti, che non riusciamo o non vogliamo capire.Perché 13 persone sono morte nel giro di 72 ore mentre si trovavano nelle mani dello stato? Come hanno avuto accesso a tutto quel metadone in carcere, uno dei luoghi più controllati e sorvegliati che esistano? Perché su alcuni di quei corpi sono state fatte autopsie solo parziali, mentre su altri nemmeno sono state eseguite? Come mai su molti di quei corpi sono stati rinvenuti segni di violenze?Tredici è un podcast scritto e raccontato da Luigi Mastrodonato e prodotto dal Post. È disponibile gratuitamente grazie al contributo delle abbonate e degli abbonati, che con il loro sostegno permettono che ogni giorno il Post si occupi di storie come questa. Se vuoi fare la tua parte, puoi abbonarti qui.

07-26
29:06

2. L'infermeria

Nel carcere di Modena la rivolta si innesca verso l’ora di pranzo e ha diverse fasi. Il saccheggio del carcere da parte di alcuni rivoltosi. La fuga degli agenti penitenziari. L’assalto dei detenuti all’infermeria per sottrarre psicofarmaci e metadone. Le negoziazioni tra i rivoltosi e la dirigenza del carcere. L’irruzione degli agenti in tenuta antisommossa. L’ingresso dei soccorsi. Ma c’è un capitolo più tragico degli altri: si consuma verso le otto e venti di sera. Nel cortile del carcere Sant’Anna di Modena viene registrato il decesso di una persona. Quella persona è un detenuto.Alle otto e venti di sera dell’8 marzo 2020, nel cortile del carcere Sant’Anna di Modena, muore la prima delle tredici persone che perderanno la vita nel giro di poche ore. Tutti e tredici moriranno mentre si trovano sotto la custodia dello stato.Tredici è un podcast scritto e raccontato da Luigi Mastrodonato e prodotto dal Post. È disponibile gratuitamente grazie al contributo delle abbonate e degli abbonati, che con il loro sostegno permettono che ogni giorno il Post si occupi di storie come questa. Se vuoi fare la tua parte, puoi abbonarti qui.

07-26
34:21

3. Tredici

Nella notte tra l’8 e il 9 marzo 2020 c’è un bel via vai dentro e fuori dal carcere di Modena. La costante è il rumore delle sirene, che suonano per motivi diversi. Ci sono le forze dell’ordine che raggiungono l’istituto in aiuto ai colleghi. Ci sono le ambulanze che portano personale sanitario in supporto a quello già presente. Ci sono i mezzi di soccorso che lasciano il carcere per portare via chi sta male.Tredici è un podcast scritto e raccontato da Luigi Mastrodonato e prodotto dal Post. È disponibile gratuitamente grazie al contributo delle abbonate e degli abbonati, che con il loro sostegno permettono che ogni giorno il Post si occupi di storie come questa. Se vuoi fare la tua parte, puoi abbonarti qui.

07-26
28:09

4. Niente da rilevare

Quando Salvatore arriva ad Ascoli viene visitato da un medico. L’articolo 11 della legge sull’ordinamento penitenziario stabilisce che la visita dei detenuti trasferiti non è obbligatoria solo alla partenza, ma anche all’ingresso in un nuovo istituto. Ad Ascoli quella notte rispettano la legge, almeno all’arrivo. Il medico di turno pone due sigle nella cartella clinica di Salvatore. Ndr e Abs. In gergo, “Niente da rilevare” e “apparente buona salute”. Salvatore, insomma, sta bene. O così sostiene il medico che lo visita. Gli viene dato un tranquillante e verso le tre di mattina è mandato nella cella 52, al secondo piano. In stanza con lui c’è un altro detenuto. Sono passate circa cinque ore e il compagno chiama aiuto.Tredici è un podcast scritto e raccontato da Luigi Mastrodonato e prodotto dal Post. È disponibile gratuitamente grazie al contributo delle abbonate e degli abbonati, che con il loro sostegno permettono che ogni giorno il Post si occupi di storie come questa. Se vuoi fare la tua parte, puoi abbonarti qui.

07-26
37:09

5. Fantasmi

Le storie dei morti in carcere di marzo 2020 sono storie di fantasmi. Persone che per settimane si pensava fossero ancora vive, o quanto meno questa era la prospettiva dei loro familiari. Persone che per 40 giorni non hanno avuto un nome e che sono rimaste semplicemente i morti di Modena, di Rieti e di Bologna.Tredici è un podcast scritto e raccontato da Luigi Mastrodonato e prodotto dal Post. È disponibile gratuitamente grazie al contributo delle abbonate e degli abbonati, che con il loro sostegno permettono che ogni giorno il Post si occupi di storie come questa. Se vuoi fare la tua parte, puoi abbonarti qui.

07-26
39:54

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