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Un quarto d'ora per acclimatarsi
Author: Sofia Farina, Luigi Torreggiani, Pietro Lacasella, Michele Argenta, Luca Pianesi
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© L'AltraMontagna
Description
“Un quarto d’ora per acclimatarsi” è il podcast che racconta le sfide ambientali dalla montagna, per immaginare insieme il futuro delle Terre Alte, prodotto da L'Altra Montagna in collaborazione con il Trento Film Festival.
“Un quarto d’ora per acclimatarsi” è scritto e condotto da Sofia Farina, meteorologa e divulgatrice scientifica, e curato da Luigi Torreggiani, con il supporto redazionale di Pietro Lacasella, Michele Argenta e Luca Pianesi.
Le Musiche sono de “I Sordi”. Il progetto grafico è di Andrea Bettega.
“Un quarto d’ora per acclimatarsi” è scritto e condotto da Sofia Farina, meteorologa e divulgatrice scientifica, e curato da Luigi Torreggiani, con il supporto redazionale di Pietro Lacasella, Michele Argenta e Luca Pianesi.
Le Musiche sono de “I Sordi”. Il progetto grafico è di Andrea Bettega.
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Chi si occupa (o si cura) della causa ambientale da tanti anni, distingue nettamente un prima e un dopo nella sua presenza all’interno del dibattito pubblico: da questione da addetti ai lavori, interna all’accademia, a un certo punto il cambiamento climatico è entrato nelle nostre case, nei telegiornali e nelle televisioni, nei libri e nelle classi. Buona parte di questo cambio di assetto è stato determinato da una giovanissima donna con l’impermeabile giallo e le trecce che ha iniziato a scioperare, ogni venerdì, fuori dalla sua scuola. Sto parlando di Greta Thumberg e della nascita del movimento di Fridays for Future. La puntata di oggi è dedicata alle attiviste che hanno acceso l’attenzione globale sulla crisi climatica e sulla giustizia climatica, un tema che trattiamo con Serena d’Angelo, editor per la casa editrice People che ha contribuito a diversi libri come Partigiane e Dizionario Antifa, ma soprattutto a “Ragazze del futuro”.
Il paesaggio è lo strumento attraverso cui possiamo conoscere un territorio e quindi le relazioni tra gli elementi naturali e quelli antropici. Camminare è il mezzo privilegiato per immergersi e comprendere al meglio gli spazi di vita che abitiamo quotidianamente o che visitiamo come turisti: per essere partecipanti consapevoli dei mondi che attraversiamo e non semplici consumatori. Questa è la filosofia che c'è dietro al progetto Montanamente, di cui Luca Stefenelli, ospite di questa puntata e accompagnatore di media montagna, è fondatore.
Un tema cruciale per il futuro e il presente delle terre alte, come ci ricorda costantemente la cronaca in queste settimane di alluvioni, è la gestione dei fiumi.Si tratta infatti di ecosistemi delicati che affrontano sfide sempre più complesse, come il cambiamento climatico che modifica drasticamente il ciclo delle acque, e l'impatto delle attività umane. In questa puntata abbiamo il piacere di esplorare questo tema con Tommaso Bonazza, portavoce del Acque trentine - Comitato permanente di difesa delle acque del Trentino
Il modo in cui mangiamo è uno degli aspetti più importanti della nostra relazione con l’ambiente che ci circonda per diversi motivi: perché i nostri sistemi alimentari impattano sula pianeta, perché la crisi ambientale impatta su di essi, perché il modo in cui produciamo il cibo determina come ci relazioniamo con il territorio che ci circonda, come lo gestiamo. In questa puntata approfondiamo questo argomento con Giampiero Mazzocchi, ricercatore presso il centro di ricerca, che studia queste tematiche e che ha scelto di focalizzarsi proprio sul rapporto tra agricoltura, paesaggio e cibo e di farlo nelle aree interne d’Italia.
Un oggetto che, sia in versione virtuale che fisica, ci accompagna sempre nelle nostre escursioni nelle terre alte, è la cartina geografica. Le cartine non sono solo strumenti tecnici, ma veri e propri racconti visivi del territorio.In questa puntata esplorariamo l'affascinante mondo della cartografia, l’arte e la scienza di mappare le terre alte insieme a Lorenzo Albertini, cartografo e appassionato dell’esplorazione dei territori montani
Le aree interne sono testimoni di due processi opposti, che in qualche modo coesistono, quello dello spopolamento, in corso da decenni, che ha svuotato vallate e paesi, e che è connesso al tema della restanza, di chi sceglie di rimanere, e quello che neo-insediamento, del neopopolamento di aree marginalizzate, guidato da motivazioni sociali, economiche ma anche, ormai, ambientali e climatiche. Questi processi sono analizzati e raccontati da Riabitare l’Italia, un’associazione di studiosi, enti locali e progettisti di cui Andrea Membretti, docente di sociologia del territorio all’università di Pavia nonché membro del Comitato Scientifico de L’AltraMontagna e ospite di questa puntata, fa parte.
Forse (e spero) tutti e tutte conosciamo quella sensazione intensa e totalizzante di trovarsi con il naso all’insù a guardare un cielo stellato da un luogo remoto, in alta montagna, lontani da fonti luminose artificiali.Ecco, c’è una persona che in quella sensazione ha scavato, che ha riflettuto sul buio, sulla notte e sul cielo stellato, fino a costruirci intorno un viaggio e a scriverci un libro: Irene Borgna, antropologa, scrittrice e parte del comitato scientifico de L’AltraMontagna.
Uno dei grandi temi che emergono quando si parla di adattamento e di mitigazione è quello della mobilità: il modo in cui ci spostiamo, che sia per lavoro o per piacere, ha infatti un elevato impatto sul pianeta e sul nostro benessere personale.Questo tema diventa particolarmente complesso quando parliamo di mobilità nelle aree interne e nelle aree montane, per le sue implicazioni sulla quotidianità degli abitanti, sul turismo e sullo sviluppo di strategie di resilienza per convivere con il cambiamento climatico. In questa puntata approfondiamo questo argomento con Giorgia Garancini, coordinatrice generale di Protect Our Winters Italia
La crisi climatica è sempre più evidente, e i suoi impatti ci ricordano ogni giorno l'urgente necessità di un'azione collettiva. E se i dati e numeri svolgono un ruolo cruciale in questo processo, è anche estremamente importante riconoscere il potere dell’arte, dell’esplorazione e della connessione con sé stessi e con l’altro, nel sensibilizzare e mobilitare gli individui, e soprattutto nell’immaginare futuri diversi. In questa puntata approfondiamo questo tema con Nicola Giuliani, fondatore di Campo Base Project che produce l’omonimo festival.
Stiamo ormai giungendo al termine di un’altra estate di record climatologici, in cui ci siamo più o meno abituati a sentire notizie di temperature mai raggiunte, crolli di seracchi e frane che ne conseguono. Molti e molte di noi, spesso si trovano a essere sopraffatti da queste notizie e, conseguentemente a sperimentare l’eco-ansia. In questa puntata capiamo di cosa si tratta insieme alla dottoressa Maria Da Re, medica specializzanda in psichiatria e curatrice della pagina Instagram climaticansia, dove fa divulgazione sul legame fra crisi climatica e salute mentale.
L’AltraMontagna dialoga con Francesca Roseo (Zoologa, ricercatrice presso il Muse di Trento), Giuliano Fanelli (Botanico, ricercatore presso l’Università la Sapienza di Roma) e Paolo Pecere (Professore di Filosofia all’Università di Roma Tre, romanziere e saggista).Approfondiamo l’equilibrio degli ecosistemi, ridimensionando la nostra visione antropocentrica, per esplorare come la fauna, la flora, gli elementi e i fenomeni naturali si posizionano e interagiscono l’uno con l’altro negli ambienti che ci circondano. Abitare la complessità di queste relazioni è la sfida che il mondo sta lanciando alla nostra conoscenza.Questa puntata è stata realizzata in collaborazione con il festival Foglia Tonda. Il talk, e la sua registrazione, sono co-finanziati da Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo e PuntoSud, nell'ambito del progetto Zero in Condotta.
L’AltraMontagna dialoga con Paola Imperatore (Ricercatrice sui conflitti sociali, giustizia ambientale e climatica ed ecologia politica presso l’Università di Pisa e attivista), Agnese Palazzi (Presidente dell’associazione Una Strada per Nuvoleto) e Giovanni Teneggi (abitante dell’appennino e Confcooperative, responsabile per lo sviluppo delle cooperative di comunità).Indaghiamo le prospettive per le aree appenniniche nella crisi climatica in corso, usando la lente delle disuguaglianze climatiche. Discutiamo di come questi territori, spesso trascurati, possano svolgere un ruolo cruciale nella mitigazione del cambiamento climatico e come le politiche attuali possano essere migliorate per supportare le comunità che li abitano. Questa puntata è stata realizzata in collaborazione con il festival Foglia Tonda. Il talk, e la sua registrazione, sono co-finanziati da Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo e PuntoSud, nell'ambito del progetto Zero in Condotta.
Alcuni degli effetti più immediati e tangibili del cambiamento climatico sono legati all’acqua: le alluvioni e la siccità, la carenza idrica e la ricostruzione delle vallate distrutte dagli eventi estremi, sono tutti fenomeni che sono entrati a far parte della nostra quotidianità recentemente, ma che vengono affrontati e gestiti da tempo in altre aree del pianeta. Ne parliamo in questa puntata con Andrea Zatta, ideatore e curatore del progetto IceStupa-Zanskar realizzato con l’associazione Trentino for Tibet, raccontato nel documentario The Ice Builders, premiato al Trento Film Festival
“Raccogliere, rafforzare e sostenere le voci dell’azione climatica italiana”, questi sono gli obiettivi degli Stati Generali dell’Azione per il Clima, un processo, iniziato lo scorso settembre e che ha coinvolto decine di realtà di tutta la penisola e promosso, organizzato e coordinato dall'associazione "Ci Sarà Un Bel Clima".In questa puntata, ne parliamo con Clara Pogliani, tra le co-fondatrici dell’associazione e le ideatrici degli Stati Generali del Clima
100 chilometri, se pensate a questa distanza, in che modo vi viene spontaneo pensare di percorrerla? Probabilmente in macchina, o magari mossi da una spinta ecologista in treno, o ancora se siete sportivi in bicicletta. Ebbene, c’è chi nei 100 chilometri invece individua una distanza adatta alla corsa, se si tratta poi di un sentiero di montagna, con tanti metri di dislivello, ancora meglio!In questa puntata entriamo nel mondo dell’ultrarunning con Alessandra Boifava, che più volte ha vestito la maglia della nazionale e ha collezionato negli anni partecipazioni e vittorie alle più importanti e prestigiose gare di ultrarunning.
Troppo spesso concentriamo le nostre attenzioni sulle Alpi, dimenticando quel formidabile laboratorio sociale che sono gli Appennini. Parliamo del presente e del futuro degli Appennini e di come narrarli con Andrea Barzagli, dottore forestale e fondatore del festival Foglia Tonda
Sentiamo spesso parlare degli impatti del cambiamento climatico sull’idrosfera, sulle attività economiche, sulla società, ma c’è un’emergenza che sembra sempre rimanere in secondo piano nonostante la sua fondamentale importanza anche per il genere umano: la perdita di biodiversità.Ne parliamo in questa puntata con Francesca Roseo, che si occupa della conservazione della fauna selvatica alpina e collabora con il Museo delle Scienze di Trento e la LIPU.
Sia la vita dei ricercatori che quella degli atleti professionisti, tendenzialmente, richiedono buone doti di organizzazione del proprio tempo e la capacità di spingersi al di là dei propri limiti, mentali in un caso e fisici in un altro.In questa puntata chiacchieriamo con Pascal Egli, una persona che è riuscita ad essere sia un atleta professionista, nelle discipline di corsa in montagna e scialpinismo, che un ricercatore di successo e docente universitario di glaciologia e geografia.
Chi frequenta le terre alte, probabilmente conosce bene la sensazione sgradevole di trovarsi in un posto incredibile, lontano da città e strade, e doverlo condividere con un numero decisamente troppo elevato di persone, probabilmente portate lì dal desiderio di vedere con i propri occhi paesaggi ammirati tante volte sugli schermi. Il sovraffollamento di poche località che aumenta l’impatto sul luogo visitato e riduce il valore della nostra esperienza in esso, è anche connesso all’utilizzo dei social network. Affrontiamo il tema della “montagna ai tempi di instagram” con Luca Vallata, guida alpina che ha trovato il proprio posto nelle Dolomiti d'Oltrepiave, “tra cime e sentieri dove - per citarlo - è raro e sorprendente incrociare altri mammiferi con le scarpe che non siano il proprio compagno di cordata e dove è possibile vivere in maniera sostenibile e a poca distanza da una montagna non asservita ai capricci dell’uomo”.
Il Trento Film Festival, dedicato ai temi della montagna e dell’esplorazione, è uno dei più antichi festival cinematografici italiani ancora in attività: a breve, infatti, prenderà il via la sua settantaduesima edizione. Ne parliamo in questa puntata con Laura Zumiani, responsabile della programmazione generale del festival.
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