La separazione personale fra coniugi determina lo scioglimento della comunione legale fra gli stessi, anche con riferimento a beni acquistati dopo il matrimonio, ritornando piena autonomia negoziale in capo agli stessi.Ne consegue che i coniugi ormai separati, con riferimento ad immobili che prima erano in comunione dei beni, possono determinare una proprietà anche in percentuali diverse.
In tema di mantenimento del figlio maggiorenne non autosufficiente non vi è possibilità per il genitore di scegliere in alternativa se versare il contributo mensile oppure se ospitare il figlio nella propria abitazione provvedendo alle sue necessità alimentari poiché la disciplina ricade nelle disposizioni di cui agli articoli 337ter e 337septies e non in quella generale delle obbligazioni alimentari.
Nell’episodio di oggi affrontiamo un tema di cui spesso si sente parlare: l’assegno divorzile.Ne affrontiamo insieme quali i requisiti, anche alla luce della fondamentale pronuncia della Corte di Cassazione a Sezioni Unite del 2018 che ha rivoluzionato i criteri di valutazione di tale corresponsione.É sempre utile ricordare come la separazione non corrisponda alla fine del matrimonio, uomo e donna rimangono marito e moglie, venendo meno solo il dovere di coabitazione, essendo autorizzati dal Giudice “a separarsi”, mentre la reale cessazione del matrimonio avviene solo con la pronuncia di divorzio.
Quando il figlio adolescente soffre per gli incontri che è costretto a mantenere con l’altro genitore, il giudice può dichiararne la sospensione, proprio nell’ottica del preminente interesse del minore ad uno sviluppo sereno.Nel caso di specie, il figlio adolescente pativa gli incontri col padre e la corte di cassazione ha rilevato come il diritto al genitorialità non possa prevaricare la valutazione del minore che, anzi, deve essere ascoltato.
La valutazione dell’assegno divorzile non può prescindere dalla valutazione anche del periodo di convivenza prematrimoniale se tale periodo è stato caratterizzato da una stabile unione, partecipazione alle spese comuni, e le scelte effettuate in questo periodo hanno influenzato il successivo periodo matrimoniale. Nel caso di specie, moglie e marito avevano convissuto sette anni prima del matrimonio e in tale periodo avevano avuto un figlio e stabilito come ripartirsi la gestione familiare anche da un punto di vista economico, non essendovi state variazioni sul punto nel successivo periodo matrimoniale, sicchè il Giudice non può tener conto dei soli anni di vita matrimoniale per la valutazione del mantenimento divorzile.
In tema di divorzio e revisione dell’assegno divorzile, il Giudice è tenuto a prendere in considerazione anche gli eventuali accordi tra i coniugi in merito alle questioni patrimoniali, pur non potendo entrare nel merito dell’accordo stesso, trattandosi di questione di natura contrattuale e non divorzile.Nel caso di specie, moglie e marito convenivano un ulteriore assegno di mantenimento da parte del marito come integrazione di quanto stabilito dal Giudice, per contribuire alle spese domestiche, accordo che dev’essere considerato anche in sede di revisione dell’assegno di mantenimento quando il congiunge assegnatario della casa coniugale vi risiede col nuovo partner, venendo meno la necessità di una contribuzione alle spese domestiche.
In caso di disaccordo tra ex coniugi sulla scelta della scuola del figlio, iscriverlo alla scuola pubblica o privata, prevale sempre la valutazione dell’interesse concreto del minore, delle sue aspirazioni, della sua tranquillità, del suo sereno sviluppo psicofisico.Il caso vedeva un padre ricorrere contro la decisione del Tribunale di Milano che aveva autorizzato la madre ad iscrivere il figlio alla scuola media privata religiosa che lo stesso aveva frequentato per le scuole elementari, sottolinenando come la laicità dello Stato imponesse la scelta della scuola pubblica, visione disattesa dalla Suprema Corte secondo cui l’interesse del minore a mantenere le proprie amicizie ed un sereno sviluppo prevalga sulle questioni di laicità.
Ai fini dell’addebito della separazione è sufficiente anche un solo episodio di violenza commesso nei confronti del coniuge ed è compito del giudice verificare il nesso causale tra l’episodio avvenuto e la crisi di coppia, verificando in concreto quanto la violazione dei doveri coniugali abbia inciso all’interno della dinamica relazionale.
Ai fini della valutazione dei messaggi contenuti nelle app di messaggistica da parte del giudice si deve tenere in conto il loro valore di prova documentale in ragione del procedimento crittografico che ne impedisce il salvataggio nella memoria dei dispositivi da cui i messaggi vengono inviati, non potendosi procedere fruttuosamente ad un sequestro dei dispositivi per accedere ai messaggi, Residuando la semplice allegazione come screenshot per poter raggiungere prova documentale a livello processuale, sempre che la parte nei confronti della quale vengono prodotti non ne disconosca la conformità in modo chiaro, preciso, esplicito, allegando documentazione a supporto.
Come chiarito dalla recente pronuncia della Corte di Cassazione a Sezioni Unite, n. 31310/2024, in caso di eredità a favore di una persona minorenne l’accettazione é sempre con beneficio di inventario e tale beneficio non decade se la redazione dell’inventario non avviene in modo tempestivo, posto che non vi sia dolo o colpa grave del rappresentante legale.Ciò a tutela del minorenne affinché non rischi pregiudizi economici irreparabili.
La mancanza di senso critico nei confronti della condanna ricevuta può diventare un ostacolo alla concessione della misura della semilibertà, anche a fronte di un rigoroso rispetto delle regole carcerarie e della partecipazione a programmi di rieducazione.Questo è quanto emerso dalla sentenza 2214/2025 ove la Suprema Corte ha confermato l’importanza di una valutazione della presa di coscienza del condannato del disvalore del reato commesso.
Con sentenza dello scorso 30 dicembre 2024 il Tribunale di Firenze assolve un soggetto imputato per guida in stato di ebbrezza per insussistenza del fatto poiché non era stato correttamente seguito l’iter per la richiesta di omologazione dell’alcoltest.In particolare, a richiedere l’omologazione al Ministero dei Trasporti dev’essere la società costruttrice dell’apparecchio, e non - come avvenuto nel caso di specie - la società mandataria per l’Italia.
Approvazione e Omologazione sono due procedure tecniche differenti ma entrambe necessarie affinché lo strumento di rilevazione della velocità possa essere utilizzato per la rilevazione delle infrazioni al Codice della Strada.Senza omologazione, da provare a mezzo esibizione del certificato tecnico, é nulla la multa per eccesso di velocità, previo ricorso al Giudice di Pace per l’annullamento.
OnlyFans offre sicuramente opportunità ai creator di poter monetizzare per i loro contenuti ma porta con sé problematiche giuridiche legate alle questioni di privacy e al consenso, oltre alle vicende fiscali.Da un lato c’è rischio che i dati dei Creators e degli abbonati possano essere oggetto di data breach, dall’altro la circolazione dei contenuti fuori dalla piattaforma apre a tematicheegate all’immagine del creator e al suo consenso.
In attesa che vengano depositate le motivazioni della sentenza, la corte costituzionale ha dichiarato inammissibile il quesito proposto per il referendum abrogativo della legge sulla autonomia differenziata poiché il quesito è stato ritenuto eccessivamente generico, con il pericolo che un tale intervento abrogativo possa, nei fatti, portare alla abrogazione del terzo comma dell’articolo 116 della costituzione, oltrepassando il necessario procedimento di revisione costituzionale che, invece, si dovrebbe seguire laddove questo fosse il fine.
Non versare il mantenimento ai figli é integra sempre il reato previsto dall’articolo 570 del Codice Penale, indipendentemente dallo stato di necessità poiché, afferma la Suprema Corte, la decisione unilaterale di interrompere il mantenimento costituisce sempre una violazione di quanto stabilito dal Giudice con la pronuncia di separazione o divorzio.Nel caso di specie, l’uomo, pur mantenendo lo stesso reddito, decideva di interrompere il versamento mensile del mantenimento poiché la ex moglie e i figli erano economicamente autosufficienti e il venir meno di tale somma non li gettava in uno stato di bisogno.
La separazione personale fra coniugi fa venir meno solo i doveri di convivenza e fedeltà.Rimangono, fino al divorzio, i doveri di assistenza morale e materiale e di collaborazione, fino - quindi - allo scioglimento degli effetti giuridici del matrimonio.Fino al divorzio le due persone rimangono coniugi, separati ma coniugi, e il maltrattamento di uno nei confronti dell’altro integra il reato di maltrattamenti in famiglia.
Ai fini dell’accertamento di responsabilità medica non è sufficiente un coefficiente di probabilità statistica ma è necessario un giudizio controfattuale in termini di aumento del rischio o perdita di chances
Anche un’arma guasta, purché riparabile, é considerato illecito proprio per la sua natura di poter essere riportata alla funzione da sparo
Anche tra ex coniugi può configurarsi il reato di appropriazione indebita laddove, come nel caso di specie, l’ex moglie vende beni del marito presenti nella casa coniugale che, a differenza di quanto precedentemente stabilito in sede di separazione, viene assegnata a lui al momento del divorzio.Così ha stabilito la Corte di Cassazione con la pronuncia 47057/2024