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I Santi: ritratti di fede | RRL

Author: radioromalibera.org

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Vite e opere dei testimoni del Vangelo nel corso di secoli. Ascolta il podcast di radioromalibera.org a cura della dott.ssa Cristina Siccardi. Ogni domenica alle ore 18 una nuova puntata.

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Stanislao di Cracovia, patrono principale della Polonia - il suo culto è particolarmente vivo anche in Lituania, Bielorussia, Ucraina, Stati Uniti - nacque il 26 luglio 1030, nei pressi di Cracovia, dai nobili cristiani Belislao e Bogna, dai quali apprese la vita di pietà e di sobrietà. Terminò gli studi fra Gniezno, celebre università della Polonia, e Parigi, dove per sette anni si dedicò al Diritto canonico e alla Teologia, raggiungendo ottimi risultati, ma per umiltà rifiutò il grado accademico di dottore. Quando fece ritorno in patria e divenne, a causa della morte dei genitori, proprietario di una considerevole fortuna, Stanislao decise di offrirla in carità per i poveri e poter così servire Dio con maggiore libertà. Una volta ordinato sacerdote, Lamberto II Suła, vescovo di Cracovia fra il 1061 e il 1071, conoscendo quanto grande fosse la sua sapienza e la sua vita di virtù, lo nominò canonico della cattedrale.
La vita di san Francesco da Paola fu costellata di fenomeni soprannaturali, dalla nascita alla morte. La sua memoria liturgica cade il 2 di aprile, ma non potendosi spesso celebrare in quanto a volte ricorre in Quaresima, la si festeggia ogni anno a Paola nell'anniversario della sua canonizzazione, il 1º di maggio. San Francesco nacque a Paola, in Calabria Citeriore (oggi in provincia di Cosenza), il 27 marzo 1416 da Giacomo Martolilla, e Vienna da Fuscaldo. La famiglia del padre proveniva da Cosenza, ma era originaria di Messina. Il nome di battesimo del figlio venne assegnato in onore di san Francesco d'Assisi, per l'intercessione del quale arrivò il piccolo nonostante la loro età avanzata e alcuni anni dopo nacque anche Brigida.
Il 3 marzo si festeggia santa Cunegonda del Lussemburgo (Castello di Gleiberg, 978 ca. - Kaufungen, 3 marzo 1039), imperatrice del Sacro Romano Impero e regina consorte d’Italia in quanto moglie dell’imperatore san Enrico II, re della penisola italiana dal 1002 al 1024 ed ultimo esponente della dinastia degli Ottoni.
Reginaldo d’Orléans fu stretto collaboratore di san Domenico di Guzmán.Beatificato da papa Pio IX nel 1875, il Martirologio Romano fissa la sua memorialiturgica al 1º febbraio, mentre le comunità domenicane lo ricordano il 12 dello stessomese. Nato in Francia, ad Orléans, nel 1180, morì a Parigi nel febbraio del 1220.Dopo aver rivestito per molti anni l'incarico di professore di Diritto Canonico allaSorbona di Parigi, divenne decano della collegiata di Saint-Agnan a Orléans. Nel1218 seguì a Roma il vescovo della sua diocesi, Manassé de Seignelay, il qualedoveva incontrare papa Onorio III e successivamente recarsi in pellegrinaggio aGerusalemme...
San Giovanni Crisostomo, la cui festività ricorre il 27 gennaio, nacque fra il 344 e il 354 ad Antiochia, in Turchia, una delle più importanti metropoli del mondo antico. La sua famiglia era cristiana e benestante. A quel tempo Antiochia era la terza città orientale dell’Impero per grandezza, dopo Costantinopoli e Alessandria d’Egitto. Nel IV secolo si verificarono profondi contrasti in Oriente fra pagani, manichei, ariani, apollinaristi, cristiani, ebrei e in questo clima di grandi scontri religiosi, filosofici e teologici crebbe Giovanni.
Nel nostro nuovo secolo e nuovo millennio non emergono nell’evidenza dell’opinione pubblica grandi figure di Santi viventi come, invece, era accaduto fecondamente nel passato, fino ad arrivare al parco Novecento con san Pio da Pietrelcina e santa Madre Teresa di Calcutta.
Si può morire per tener fede al segreto confessionale? È successo al martire san Giovanni Nepomuceno, in genere raffigurato con il dito sulle labbra serrate oppure accompagnato da un angelo che si presenta allo stesso modo; in altre rappresentazioni è ritratto, invece, mentre ascolta la confessione della regina di Boemia, Giovanna di Baviera (1362-1386), consorte di Venceslao IV (1361-1419), e tutte le sue effigi sono collocate comunemente nei pressi dei ponti, nelle chiese o accanto ai confessionali.
I santi Cosma e Damiano, che il calendario tradizionale ricorda il 27 settembre, sono i celebri medici, originari di Egea, in Cilicia, attuale Turchia, sul Golfo di Alessandretta. I due fratelli gemelli nacquero nel 260 circa e morirono martiri a Cirro, nel 303. Secondo la tradizione, Cosma e Damiano si trovarono a far parte della prima generazione di martiri sotto l'impero di Diocleziano.
Con la nuova stagione di Radio Roma Libera, l’appuntamento mensile della rubrica «Santi: ritratti di fede» si avvia prendendo in considerazione san Gregorio Magno, la cui festività ricorre il 3 di settembre, giorno della sua consacrazione episcopale, e il 12 marzo, giorno del suo dies natalis, nel Vetus Ordo Missae.
Papa Giovanni Paolo II il 1º settembre 1988 beatificò a Roma Madre Maria Francesca di Gesù, al secolo Anna Maria Rubatto, mentre lunedì 3 maggio 2021, nella Sala del Concistoro del Palazzo Apostolico Vaticano, papa Francesco ha presieduto la celebrazione dell’Ora Terza e il Concistoro ordinario pubblico per la canonizzazione di alcuni beati, fra cui Madre Rubatto.
«Domani un prete di meno», questa la motivazione che venne data dal commissario politico della formazione partigiana garibaldina che uccise nel 1945 il seminarista, martire e beato Rolando Rivi di 14 anni. La sua ricorrenza liturgica cade il 13 aprile, mentre per le diocesi di Reggio Emilia-Guastalla e di Modena-Nonantola è stata fissata al 29 maggio.
Beatificato da papa Giovanni Paolo II il 25 settembre 1988, Francesco Faà di Bruno lascia un vero e proprio patrimonio scientifico e spirituale, sorto in una ottocentesca Torino, divisa fra le travolgenti e plurimi testimonianze di santità e le violente forze liberal-massoniche che portarono 160 anni fa all’Unità d’Italia, dimostrando al mondo intero che la scienza si può unire felicemente alla fede.
In occasione delle celebrazioni del 150° anniversario della proclamazione di san Giuseppe come Patrono della Chiesa universale, per volere di papa Pio IX (decreto Quemadmodum Deus dell’8 dicembre 1870), fino all’8 dicembre 2021 la Chiesa celebra un anno speciale dedicato alla figura del padre adottivo di Gesù, affinché, come si legge nel decreto emanato da papa Francesco dell’8 dicembre 2020
«Tutto ciò che è presente, passa; resta invece quel che si avvicina. Come ha ben provveduto chi ti ha lasciato, o mondo malvagio, chi è morto prima col corpo alla carne che non con la carne al mondo!», questi sono alcuni versi dello scritto poetico che san Pier Damiani, nato nel 1007 e morto nel 1072, scrisse per coloro che avessero visitato il suo sepolcro, custodito nella cattedrale di Faenza.
Oggi, nel Giorno del Ricordo delle foibe, vogliamo porre l’attenzione sul beato e martire Francesco Bonifacio, il quale scrisse nel 1946: «Chi non ha il coraggio di morire per la propria fede è indegno di professarla» e nello stesso anno venne assassinato in odium fidei.
Il 3 gennaio la Chiesa festeggia santa Genevieve, molto nota in Francia, ma poco altrove. Un giorno dell’anno 429 gli abitanti di Nanterre, borgo presso Parigi, videro sbarcare in riva alla Senna i vescovi san Germano di Auxerre (378 ca.-448) e san Lupo di Troyes (383 ca. - 478 ca.). Su richiesta di papa Celestino I, si stavano recando in Gran Bretagna per opporsi alle dottrine di Pelagio, tese a ridurre l’importanza dell’intervento divino nella pratica delle virtù.
Il cardinale Crescenzo Sepe, due giorni prima di venire accolta la sua rinuncia per raggiunti limiti di età alla sede episcopale della diocesi di Napoli, il 10 dicembre di quest’anno, festa della Madonna di Loreto, ha pubblicamente fatto riferimento alla prossima apertura della causa di beatificazione e canonizzazione di Francesco II di Borbone, ultimo Re delle Due Sicilie, nato nel 1836 e morto nel 1894, figlio della beata Maria Cristina di Savoia (1812 – 1836) e di Ferdinando Carlo Maria di Borbone (1810 – 1859), salito al trono il 22 maggio 1859 e deposto il 13 febbraio 1861 con l’annessione del Sud al Regno d’Italia, nato dal movimento politico e culturale liberal-massonico.
Il primo sovrano ad avere un ruolo di supremazia sugli altri regni anglosassoni è stato sant’Ethelbert (552-616/618), re del Kent dal 580/590 alla morte. Dopo l’anno 593 acquisì il controllo su tutta l’Inghilterra a sud del Humber, venendo designato come il terzo Bretwalda, ovvero il detentore del maggior potere. Figlio di Eormenric, subentrò al padre sul trono. San Gregorio di Tours (538 ca.– 594), molto vicino alla regina Ingoberga (520 ca. – 589), sovrana dei Franchi Sali di Neustria, Aquitania e Guascogna, fra il 561 ed il 567, nonché madre di Berta, consorte di Ethelbert, lo definisce soltanto «un uomo del Kent» nella sua Storia dei Franchi, da ciò si evince che salì al trono intorno al 590.
Di santa Caterina d’Alessandria, la cui memoria liturgica facoltativa ricorre il 25 novembre, nata probabilmente nel 287 e morta martire ad Alessandria d'Egitto nel 305 circa, si hanno scarne notizie documentarie, per tale ragione sono nate diverse tradizioni, anche popolari. Le fonti scritte sono tutte posteriori alla sua vita: la più antica è una Passione in greco del VI-VII secolo, ne segue un’altra dell'XI secolo e la Legenda Aurea, che risale al XIII.
Il domenicano san Martino de Porres aveva per madre una serva panamense di origine africana, che era stata liberata ed aveva preso il nome di Anna Vasquez e per padre un nobile spagnolo, Giovanni de Porres, che per qualche tempo non riconobbe il figlio mulatto. Martino nacque a Lima, nel Perù, il 9 dicembre 1579 e fu battezzato nella parrocchia di San Sebastiano.
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