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K44 - La voce del trasporto

Author: K44 - La voce del trasporto

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K44 La voce del trasporto è un podcast dedicato al trasporto e alla logistica, prodotto da TrasportoEuropa.it e Uomini e Trasporti. Notizie, approfondimenti e informazioni da e per chi trasporta.
186 Episodes
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Nei mesi precedenti alle elezioni del Parlamento europeo le istituzioni comunitarie sono state molto attive nell’ambito del trasporto. Parliamo di Euro 7, di pesi e dimensioni dei veicoli industriali, di emissioni di CO2 e di reti Ten-T. A margine di questi provvedimenti legislativi, si sono svolti incontri per stabilire obbiettivi e strategie future per le varie modalità di trasporto. Questo podcast di K44 “La voce del trasporto” vi fornisce un orientamento in questo intreccio, col contributo di Paolo Cesaro, che segue la politica comunitaria per Federtrasporti.
Dopo il successo della puntata precedente, il podcast di K44 prosegue il suo viaggio tra le leggende metropolitane che avvolgono i camion elettrici. In questo episodio abbiamo preso in considerazione l'aspetto della ricarica del veicolo. Esiste infatti un mito abbastanza diffuso secondo cui è sempre meglio, in ogni caso, disporre di una ricarica più potente. Cosa che, però, non è sempre vera. A fare chiarezza su questo e altri aspetti è Arthur Fricks Gomes, esperto di elettromobilità in Volvo Trucks Italia
La puntata di oggi è dedicata a uno dei miti che circondano i camion elettrici, ovvero la loro autonomia. Gli e-truck vengono considerati, infatti, poco competitivi e funzionali perché dispongono di un'autonomia troppo ridotta rispetto alle reali esigenze degli autotrasportatori. Ma è veramente così? Per sfatare questo e altri miti abbiamo sentito un'esperta di Volvo Trucks Italia in tema di elettromobilità: Sabrina Loner
Rita Zamarco è un’autotrasportatrice di lungo corso, ma soprattutto appassionata del suo lavoro e del suo Daily. Trasporta principalmente bulloni, cassoni, pallet e scatole. Ogni anno percorre mediamente 110-120 mila chilometri e da quando ha iniziato a lavorare ha percorso più di 4 milioni di chilometri. In realtà, Rita non ha sempre fatto questa professione. C’è stato un momento, però, in cui si è convinta che quella del trasporto merci fosse la sua strada. Una decisione facilitata in parte dal fatto di avere in famiglia qualcuno che potesse fungere da formatore. Ma sentiamo direttamente dalla sua voce come sono andate le cose. Sentiamo, cioè, una nuova «storia su ruote» che andiamo a inserire all’interno del nostro podcast di K44 – La voce del trasporto.
Nuovo appuntamento con la nostra serie «Storie su ruote», dove tratteggiamo ritratti di autisti di piccoli e grandi camion alle prese con le loro sfide di tutti giorni. Oggi raccontiamo la storia di Antenore Pigozzi, titolare della Pigozzi Autotrasporti, storica azienda del territorio mantovano con più di 50 anni di vita alle spalle. L’azienda trasporta merce di vario tipo e per committenti attivi in settori diversi, ma tra le varie attività c’è quella del trasporto con bisarca di veicoli, nello specifico di Daily per conto di Iveco. In questo episodio entriamo dentro l’attività svolta da Antenore per capire come funziona il suo lavoro
Nuovo episodio della nostra mini-serie «Storie su ruote», realizzata in collaborazione con Iveco, in cui tracciamo dei ritratti di autotrasportatori che viaggiano su piccoli e grandi camion. Oggi raccontiamo la storia di Umberto Fusco, padroncino che dal 1993 lavora all’interno di un consorzio della provincia di Varese. Umberto trasporta merce di vario tipo e per committenti attivi in settori diversi, ma lo ha sempre fatto con un solo furgone: il Daily. In trent’anni di carriera, ne ha utilizzati cinque: il primo lo ha acquistato usato, ma è il quinto ad aver compiuto qualcosa di straordinario: in 10 anni di onorato servizio, questo furgone ha percorso la bellezza di un milione e 200 mila chilometri, portando Umberto in giro per tutta l’Europa. Andiamo a conoscere più da vicino questo furgone attraverso la descrizione entusiastica dello stesso Umberto Fusco
In questo nuovo episodio della nostra mini-serie «Storie su ruote», in collaborazione con Iveco, raccontiamo la storia di Francesco Caldarola, autista dipendente per la società foggiana Galassia, che svolge lavori di edilizia. Francesco ha la patente CE e in passato ha guidato veicoli pesanti sulle lunghe distanze. Poi, in seguito alla nascita di due gemellini e l’allargamento della famiglia, ha deciso di svoltare scegliendo un lavoro che gli permettesse di tornare a casa ogni sera, scendendo dagli autoarticolati per mettersi alla guida di autocarri, spesso più piccoli, che svolgono lavori locali per la distribuzione o la cantieristica. Oggi Francesco guida un Daily allestito con un cassone ribaltabile trilaterale e una piccola gru retro-cabina con portata di 7 quintali, grazie al quale trasporta equipaggiamenti e materiali ai cantieri dell’aziende. In questo episodio seguiamo Francesco in una sua tipica giornata di lavoro.
In questo episodio raccontiamo la storia della Gavazza Logistica, società trentina con oltre 50 anni di vita alle spalle che si occupa di deposito e distribuzione di merce fresca e congelata a temperatura controllata. Fondata nel 1968 da Angelo Gavazza, proseguita quindi dal figlio Franco, tuttora in attività, insieme alla nipote Angela, la società ha vissuto un momento di svolta agli inizi degli anni 2000, quando il crollo dei consumi di pollame dovuto all'influenza aviaria costringe l’azienda a rivedere il proprio modello di business, che prima di allora era basato sostanzialmente sulle attività di stoccaggio e logistica svolte per conto della nota azienda di lavorazione carni Aia. Per sopravvivere, la Gavazza diversifica le proprie attività e il portafoglio clienti, ma anche la flotta di veicoli, composta oggi da una ventina di mezzi, tra cui dieci Daily. Angela Gavazza ci racconta allora come l’azienda è riuscita nel tempo a gestire questa transizione e di come si prepara, a cavallo di un doppio passaggio generazionale, a farla evolvere ulteriormente per ri-orientarla al futuro
Questo podcast racconta la storia di un padroncino che lavora per un grande corriere. Poi, un giorno arriva l’e-commerce, i volumi crescono e il corriere appalta i propri viaggi a poche aziende strutturate. Il padroncino prova a seguirne una per non essere tagliato fuori. Ma il gioco dura poco. Così, un giorno decide di allontanarsi dal volante e di affrontare il mercato con un bagaglio di cognizioni logistiche, nove Iveco Daily e altrettanti autisti. E con questi strumenti vince la sua piccola battaglia contro il commercio virtuale, andando a rifornire di merci tutte quelle botteghe della provincia di Verona che rappresentano una reale alternativa agli acquisti on-line
Avete ricevuto una visita della Guardia di Finanza o dell'Agenzia delle Entrate che indagava sui contributi ottenuti nell'amnito di Industria 4.0? Beh, sappiate che non siete da soli. Anzi, i casi sono centinaia e molto spesso si concludono - come spesso hanno riportato le cronache degli ultimi mesi - con sanzioni particolarmente pesanti nei confronti d’imprese di autotrasporto. Ma quali sono le ragioni di queste sanzioni? In cosa avrebbero sbagliato le aziende? E soprattutto come gestire un controllo di questo tipo, attuale o futuro? A queste e altre domande ci risponde Alessandro Peron, segretario nazionale di Fiap, associazione che ha ricevuto diverse segnalazioni e quindi ha deciso di approfondire la questione, affinando anche forme di tutela.
Capita di usare la deroga dei tempi di guida di 10/15 minuti per il raggiungimento di un luogo idoneo a effettuare la pausa in condizioni di sicurezza. Ma c'è una norma che dice qual è il tetto massimo che si può sforare? In caso di guida in multipresenza, come vanno fatti gli inserimenti e le registrazioni delle attività di entrambi gli autisti? Sono alcuni dei quesiti che ci avete inviato in redazione e a cui rispondiamo in questo nuovo appuntamento con «L'orologio della strada», la serie speciale di K44 dedicata al tachigrafo e al rispetto dei tempi di guida e di riposo. Conduce l'episodio, come sempre, Patrizia Amaducci, vicedirettrice di Uomini e Trasporti, con il prezioso contributo di Paolo Moggi, responsabile QSA e Formazione di Federservice
Undicesimo appuntamento con «L'orologio della strada», la serie speciale di K44 dedicata al tachigrafo e al rispetto dei tempi di guida e di riposo. Oggi parliamo di scarico dei dati tachigrafici: perché è importante farlo, sia per gli autisti che per le aziende. Ne parliamo con Paolo Moggi, responsabile QSA e Formazione di Federservice
Come viene registrata dal tachigrafo l’anomalia della velocità e qual è la tolleranza che viene applicata? Dal tachigrafo è comparso l’errore "integrità dati": cosa significa e cosa si deve fare? Qualche giorno fa la carta tachigrafica ha smesso di funzionare. Come ci si deve comportare? Si può continuare a guidare? Sono alcuni dei quesiti che ci avete inviato in redazione sul tema delle anomalie segnalate dal tachigrafo. A queste e altre domande risponde per noi Paolo Moggi, responsabile QSA e Formazione di Federservice, in questo nuovo appuntamento di «L'orologio della strada», la serie speciale di K44 dedicata al tachigrafo e al rispetto dei tempi di guida e di riposo
Prosegue la nostra serie speciale dedicata al tachigrafo e al rispetto dei tempi di guida e di riposo. In questo nono appuntamento ci soffermiamo sull'uso delle nuove carte tachigrafiche, rispondendo ai numerosi quesiti che ci avete inviato in redazione. Conducono l'episodio Patrizia Amaducci, vicedirettrice Uomini e Trasporti, e Paolo Moggi, responsabile QSA e Formazione di Federservice
Il Pacchetto Mobilità ha introdotto dei correttivi sui tempi di guida e riposo. Quali sono le principali novità? Ne parliamo in questo nuovo episodio de «L'orologio della strada», la serie speciale del podcast di K44 dedicato all'uso del tachigrafo. Con noi in studio Patrizia Amaducci, vicedirettrice di Uomini e Trasporti, e Paolo Moggi, responsabile QSA e Formazione di Federservice
Torna l'appunamento con «L'orologio della Strada», la serie speciale del podcast di K44 dedicata all'uso del tachigrafo e alla corretta applicazione delle normative sui tempi di guida e di riposo. In questo episodio parliamo dell'adozione obbligatoria dei tachigrafi di nuova generazione, che è stata più volte posticipata: in principio era il 21 agosto 2023, quindi 30 settembre, poi 8 ottobre e adesso 31 dicembre. Ma quali sono le conseguenze di questi slittamenti? Cosa succederà dal 1 gennaio? Quali e quante tappe serviranno per l'introduzione del nuovo dispositivo? Risponde a queste e altre domande Paolo Moggi, responsabile QSA e Formazione di Federservice
Dal primo ottobre possono viaggiare nell’area B di Milano solo i veicoli industriali sopra le 12 tonnellate equipaggiati con sensori di rilevamento di ciclisti e pedoni. E fin dal primo giorno fioccano le multe. Ma è un provvedimento frettoloso e soggetto a ricorsi, sia contro le singole multe, sia al Tar contro l’intero provvedimento. Ne parla questo episodio del podcast K44 “La voce del trasporto” con l’avvocato Maria Cristina Bruni, che evidenzia le contraddizioni e le possibili illegittimità di questo obbligo.
Le incalzanti cronache degli ultimi tempi raccontano di una lunga scia di incidenti e morti in bicicletta causati dai mezzi pesanti nelle aree urbane, in particolare nel Comune di Milano, dove solo nel 2023 si sono registrate cinque vittime. Situazione che ha preoccupato non poco l'amministrazione del capuologuo lombardo, che ha approvato un provvedimento che, a partire dal prossimo 1 ottobre, blocca la circolazione dei mezzi pesanti oltre le 3,5 tonnellate sprovvisti dei sensori per la rilevazione dell’angolo cieco. Ma esistono altre logiche con cui affrontare questo problema? Ci sono modalità per rendere più «serena» la convivenza tra i vari utenti della strada? E quali sono le attenzioni e le accortezze che ciascun utente dovrebbe tener presente? Abbiamo rivolto queste e altre domande a Manuela Bellelli, esperta in psicologia del traffico
Le Alpi sono interessate ogni anno dal passaggio di 150 milioni di tonnellate di merci, corrispondente a circa il 60% dell'export italiano, per la maggior parte in viaggio tramite camion e per circa il 30% su ferrovia. Ed ecco perché se per qualche motivo il transito sulle Alpi si inceppa, come sta accadendo per esempio in questi giorni sul versante francese, si mette in sofferenza non solo il nostro trasporto ma anche il nostro sistema economico. Ma com'è, nel complesso, la situazione dei nostri valichi alpini? Quali sono le maggiori criticità e quali le prospettive? In questo episodio affrontiamo l'argomento analizzando le tre storiche direttrici: quella francese, quella svizzera e quella austriaca, distinguendo il tracciato stradale da quello ferroviario. In studio Daniele Di Ubaldo, direttore di Uomini e Trasporti, e Michele Latorre, direttore di Trasporto Europa.
Correva l'anno 1923 quando Herbert Kienzle inventò a Villingen, in Germania, il primo dispositivo in grado di registrare su un apposito disco diagrammato sia i tempi di guida che quelli di riposo di un veicolo. Da allora, questo compagno di viaggio di ogni autista ha vissuto un'evoluzione continua, sia a livello tecnologico che normativo. In questo episodio Daniele Di Ubaldo, direttore Uomini e Trasporti, e Michele Latorre, direttore Trasporto Europa, ne ripercorrono la storia.
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