DiscoverGli speciali di Radio ABM
Gli speciali di Radio ABM
Claim Ownership

Gli speciali di Radio ABM

Author: radioabm

Subscribed: 0Played: 10
Share

Description

Non perdetevi gli speciali di Radio ABM. Appuntamenti dedicati al fenomeno migratorio e alla sua storia... di ieri, di oggi e di domani
69 Episodes
Reverse
Voci della memoria

Voci della memoria

2024-11-0204:20

L’Associazione Bellunesi nel Mondo si prepara a celebrare il Giorno dei Morti con una toccante storia di memorie e ritorni.La storia narra delle notti silenziose e suggestive di Belluno all’inizio di novembre, quando ogni casa accende una lanterna per onorare le anime dei propri cari scomparsi, molti dei quali emigrarono per cercare fortuna altrove. Racconta dei volti, dei sacrifici e dei legami che attraversano oceani e confini, per poi riemergere, ogni anno, nel ricordo affettuoso dei loro discendenti. Maria, un’anziana residente di Belluno, rappresenta la memoria storica della comunità. Con i suoi 80 anni, porta fiori sulla tomba del marito Luigi, emigrato in Argentina e Germania, e accende una lanterna per lui, che come molti aveva lasciato Belluno per dare un futuro alla propria famiglia. Nel suo silenzio rispettoso, Maria si sofferma anche accanto alla tomba di un uomo senza nome, simbolo di tutti gli emigranti che non hanno fatto ritorno ma che rimangono presenti nei pensieri della comunità. Tra canti sommessi, racconti tramandati e preghiere, le parole del racconto si faranno eco per tutti coloro che sentono, anche da lontano, il legame profondo con la propria terra d’origine.
Per il 68° anniversario della tragedia di Marcinelle e per la “Giornata del sacrificio del lavoro italiano nel mondo” l’Associazione Bellunesi nel Mondo organizza una semplice commemorazione davanti al monumento dell’emigrante presso la sede ABM in via Cavour 3.Questo il programma:Ritrovo alle ore 17.00 in via Cavour, 3 sede ABMSaluto del presidente ABM Oscar De Bona e delle Autorità presentiIntervento di Egidio Pasuch, autore del libro “I neri fantasmi di Marcinelle”Accensione di un cero al monumento dell’emigrante
Italo Marchioni, nato nel 1868 a Peaio, Cadore, incarna il genio del senso pratico. Cresciuto osservando i pasticceri locali, sviluppò un'inclinazione per l'innovazione. Nel 1893, emigra in America con il sogno di costruirsi un futuro migliore. Attraverso una serie di episodi avvincenti, seguiamo il suo percorso da Philadelphia a New York, dove la sua idea rivoluzionaria di servire il gelato in coni di cialda lo porta a brevettare uno stampo innovativo nel 1903. Affrontando sfide legali e commerciali, Marchioni trasforma il modo di gustare il gelato, lasciando un'eredità che continua a influenzare milioni di persone.Parti con Italo Marchioni: Quel genio di Italo Marchioni: l’inventore del cono gelato | IZI Travel
Immergiti nella storia affascinante degli ordini religiosi di Belluno con il corso online di Samuele Marcon! Disponibile su www.accademiabm.it, la piattaforma e-learning dell'Associazione Bellunesi nel Mondo. Dieci coinvolgenti lezioni di 50-60 minuti ti porteranno dai tempi medievali ai giorni nostri, rivelando i segreti degli ordini che hanno plasmato il territorio bellunese. Un'occasione unica per esplorare eventi e personaggi storici indimenticabili. Non perdere questa straordinaria opportunità di approfondimento culturale! Iscriviti subito su www.accademiabm.it e inizia il tuo viaggio nella storia!
Incontro con l’analista geopolitico Dario Fabbri, direttore della rivista “Domino”.Evento organizzato dal Rotary Club Belluno.Martedì 5 marzo 2024, ore 18.00, Teatro "Giovanni XXIII" Belluno. La “terza guerra mondiale a pezzi” è un’espressione, molto incisiva, coniata da papa Francesco. Oggi, il mondo è costellato da un numero crescente di conflitti e focolai bellici. C’è chi parla di un incipiente disordine internazionale, ma soprattutto di un’interdipendenza globale sempre più inquietante, di cui noi europei abbiamo cominciato a prendere coscienza. Con l’analista geopolitico Dario Fabbri, noto anche al pubblico televisivo, il Rotary Club Belluno, nel solco del suo impegno a favore della pace, propone all’opinione pubblica bellunese un approfondimento su come, in questi scenari, il nostro Paese e l’Europa devono muoversi e cosa aspettarsi ai tempi della competizione globale.
Una storia di emigrazione e guerra, per un cammino di crescita individuale. Protagonista Maria, ragazzina bellunese desiderosa di studiare, ma costretta, dalle difficili condizioni economiche della sua terra e dalla povertà che attanaglia la famiglia, a lasciare la sua casa, gli amici e il paese di cui conosce ogni pietra e quasi ogni abitante per andare a lavorare “sotto padrone”. Siamo alla fine degli anni Trenta. Maria ha dodici anni e da quel momento inizia il suo percorso tra Padova, Roma e Milano, a lavorare come domestica nelle abitazioni dei ricchi, per aiutare i genitori e i fratelli. Sullo sfondo della traiettoria di Maria, la Seconda guerra mondiale, che prima avanza e poi entra nel vivo, e nelle vite di tutti. In questo contesto, l’intelligente e vivace ragazzina bellunese, da sempre animata dalla voglia di apprendere, sarà obbligata a imparare sulla propria pelle le difficoltà dell’emigrazione, la necessità di ubbidire, di chinare la testa, di essere umile. Un sacrificio inevitabile che però, tra fatiche e ostacoli, porterà Maria a maturare, a diventare indipendente e a conquistare la propria libertà. La vicenda di Maria, ispirata da quelle analoghe di Tina Merlin e di Angela Dal Pont, è narrata nel nuovo libro di Vichi De Marchi Chiamami Giulietta (Feltrinelli, 2024). Libro presentato il 24 maggio a Belluno in un evento organizzato dall’Associazione culturale Tina Merlin e dell’Associazione Bellunesi nel Mondo, in collaborazione con la Biblioteca delle migrazioni “Dino Buzzati”. Appuntamento nella sede dell’Abm (via Cavour 3, a Belluno), alle 18:00. Dialogano con l’autrice Adriana Lotto, presidente dell’Associazione culturale Tina Merlin, Patrizia Burigo, presidente del comitato di gestione della Biblioteca delle migrazioni, e Marnie Campagnaro, docente di Letteratura per l’infanzia e l’adolescenza presso il Dipartimento FISPPA (Filosofia, Sociologia, Pedagogia e Psicologia applicata) dell’Università di Padova.
La voce di un monaco, teologo e biblista, personalità di grande sensibilità culturale, dinanzi al tam tam (non solo mediatico) e alla babele di parole del nostro tempo, una stagione, purtroppo, di disorientamento continuo.Il titolo “Vigiliamo sulle parole!” è il filo conduttore che Sabino Chialà, priore della comunità monastica di Bose, in provincia di Biella, porterà all’attenzione di un pubblico incontro, aperto a tutta la cittadinanza, mercoledì 8 maggio a Belluno alle ore 18, nell’aula magna del Liceo Lollino,  su iniziativa del Rotary Club presieduto da Davide Piol.  «Viviamo – osserva Piol –  un’epoca social in cui la comunicazione ha assunto un ruolo importante, forse come mai. Questo comporta una proliferazione di parole e soprattutto il loro moltiplicarsi ad una velocità che spesso impedisce di ponderarle adeguatamente, di pensarle prima di pronunciarle». Pensiero critico e capacità di discernimento possono essere le chiavi interpretative con cui orientarsi.«Il mondo contemporaneo – prosegue Piol – sempre più dominato da piattaforme, algoritmi, “influencer” – ha bisogno di codici,  “attrezzi”, regole capaci di contrastare i danni causati dalla disinformazione o peggio dalle “fake news”, pena un cattivo funzionamento delle nostre democrazie. L’incontro con Chialà rafforza l’impegno del Rotary a favore della dignità umana e mette a disposizione dell’opinione pubblica bellunese una riflessione importante a tutto campo».   È noto infatti che  Bose rappresenta un punto di riferimento spirituale per credenti e non credenti alla ricerca delle dimensioni più profonde delle relazioni interpersonali.Chialà è succeduto al fondatore della comunità, Enzo Bianchi, che la formò nel 1965 ed  è stato eletto priore nel gennaio 2022. «Di parole viviamo, perché sono le parole, innanzitutto, a creare legami» commenta il monaco alla vigilia del suo incontro in città. E ammonisce: «Le parole possono anche agire come armi distruttive. Abbiamo dunque bisogno di vigilare sulle parole, e questo lo si impara…».
Cari ascoltatori, care ascoltatrici,cari bellunesi nel mondo,con l'arrivo della magica atmosfera natalizia, il team di Radio ABM desidera inviare i suoi più affettuosi auguri a voi e alle vostre famiglie. In questo periodo di festa, che il calore e la gioia del Natale possano riempire i vostri cuori di serenità e amore.Il 2023 è stato un anno straordinario per la nostra web radio, grazie al vostro continuo supporto e alla vostra partecipazione. Siamo grati per la vostra fedeltà e per aver reso ogni trasmissione un'esperienza speciale.Guardando al futuro, il 2024 si prospetta come un anno ricco di nuove emozionanti avventure radiofoniche. Siamo entusiasti di condividere con voi ancora più contenuti interessanti, musica coinvolgente e momenti indimenticabili.Che questo Natale sia colmo di momenti di gioia con i vostri cari, e che il Nuovo Anno porti con sé prosperità, salute e successo in ogni vostro progetto.Grazie di cuore per essere parte della nostra comunità radiofonica. Auguriamo a tutti voi un Natale radioso e un Felice 2024!Con affetto, Il team di Radio ABM - La web radio dell'Associazione Bellunesi nel Mondo.Buon Natale!
Dieci lezioni per raccontare un territorio plasmato dalla natura (la montagna è sempre una sfida quotidiana) e dagli uomini, con i loro incontri/scontri e le millenarie ondate di immigrazione e immigrazione seguendo il respiro della storia. Una terra che da sempre è di confine. Prima tra mondo latino e popoli germanici, poi tra impero e liberi comuni, quindi tra Venezia e l’Impero, poi ancora tra la nuova Italia e gli Asburgo, fino al confine insanguinato delle due guerre mondiali. In mezzo, una popolazione tenace e legata alle sue tradizioni, dai dialetti ai carnevali di montagna, dai santuari ai castelli, fino all’emigrazione di massa di fine ottocento e alle nuove frontiere del Duemila.www.accademiabm.it/courses/storia-della-provincia-di-belluno
in occasione del patrono di Belluno una puntata speciale sulla figura di San Martino.
La Biblioteca delle migrazioni “Dino Buzzati” e l'Associazione Bellunesi nel Mondo sono liete di invitarVi all'evento “La bambina con la valigia” incontro con Egea Haffner L'evento si terrà sabato 18 marzo, alle ore 17:00, presso Palazzo Bembo a Belluno (Via Loreto 32). Ingresso libero. Saluti di Patrizia Burigo, Presidente del comitato di gestione della Biblioteca delle migrazioni “Dino Buzzati”, e di Barbara Dal Molin, Presidente della sezione bellunese di Fidapa Bpw Italy. Introduce e modera Irene Savaris, vicedirettrice di “Bellunesi nel mondo”. Interviene Egea Haffner, testimone dell'esodo giuliano dalmata, coautrice, con Gigliola Alvisi, del libro "La bambina con la valigia. Il mio viaggio tra i ricordi di esule al tempo delle foibe" (Piemme, 2022). L'evento Egea Haffner diventa icona dell’esodo giuliano dalmata grazie a una fotografia che lo zio, poco prima di lasciare la città di Pola, fa scattare al fotografo di fiducia Giacomo Szentivànyi, che tante volte aveva fermato i momenti felici della famiglia Haffner. Nella fotografia la piccola Egea tiene in mano un ombrellino e una valigia su cui compare un cartello che recita “Esule giuliana n° 30.001”. Lo zio, infatti, voleva dire che tutti i 30mila italiani che vivevano a Pola avrebbero lasciato la città, premonizione che si avverò con circa 29mila persone in fuga in pochissimi anni. La fotografia emerge dal cassetto dei ricordi nel 1997, quando viene scelta per il manifesto ufficiale della mostra “Istria – i volti dell’esodo 1945 – 1956”. Da quel momento in poi Egea Haffner rappresenta tutti gli esuli sparsi per il mondo che hanno pagato un prezzo altissimo senza nessuna colpa, se non quella di essere nati in una terra di confine in un periodo sbagliato. Per informazioni: Tel. 0437 941160 email: biblioteca.migrazioni@bellunesielmondo.it
Nato a Belluno, ma conosciuto e tradotto in tutti i continenti. Stiamo parlando di Dino Buzzati, giornalista e scrittore fortemente legato alla sua terra di origine («uno dei posti più belli non già dell'Italia ma dell'intero globo terracqueo», così la definiva). Una terra che, grazie alla sua opera, ha viaggiato e tutt'ora “viaggia nel mondo”.Ed è proprio questo il titolo della conferenza che l'Abm, con la sua la Biblioteca delle migrazioni e in collaborazione con l'Associazione Internazionale Dino Buzzati, organizza per il 22 ottobre: “La terra bellunese viaggia nel mondo con Dino Buzzati”.A cura di Patrizia Dalla Rosa, responsabile della Ricerca del Centro Studi Buzzati, l'incontro approfondirà la traduzione e ricezione all'estero dei lavori dello scrittore, in particolare in quei Paesi in cui sono presenti consistenti comunità di emigrati, come Argentina, Messico, Venezuela, Brasile, Svizzera, Francia, Germania, Belgio, Stati Uniti, Inghilterra, Australia, Sudafrica e Canada. L'appuntamento è alle 20.30 alla sala “Bianchi” di Belluno (viale Fantuzzi 11).Gli obiettivi dell'iniziativa sono molteplici: da un lato mettere in luce - in termini non strettamente accademici - la portata e la rilevanza degli studi e dei contributi prodotti all'estero sull'opera e la figura di Buzzati; dall'altro evidenziare come nei suoi scritti, Buzzati abbia trattato temi connessi ai diversi Paesi che verranno presi in considerazione. Inoltre, si dimostrerà quanto l'essere nato a Belluno abbia inciso sulla formazione di Buzzati, segnando fortemente la sua opera e la sua persona. Ecco allora che nella prima parte dalla conferenza verranno approfondite le ragioni per cui i bellunesi all'estero dovrebbero sentirsi orgogliosi del fatto che uno scrittore della loro terra di origine non soltanto sia così tanto tradotto, ma anche studiato nel Paese che li ospita. Nella seconda parte, verranno analizzati gli scritti di Buzzati relativi ai Paesi che vedono la presenza bellunese. Alcuni esempi? Le tragedie di Marcinelle per il Belgio e di Mattmark per la Svizzera; gli scritti sull’affondamento dell’Andrea Doria (del 27 luglio 1957) per gli Stati Uniti; la spedizione sul Cerro Torre per l’Argentina; la tragedia della San Paolo (dell'11 dicembre 1951) per il Brasile; varie mostre in Germania; le Olimpiadi in Austria, e molto altro. Nella terza parte si mostrerà come siano proprio gli elementi del paesaggio locale bellunese ad aver fatto di Buzzati lo scrittore che il mondo conosce. Sono proprio questi paesaggi, infatti, a diventare, nella sua pagina e nei suoi dipinti, elementi significativi che “parlano di altro”: la Piave, le crode, le valli più remote, le frane, le nebbie, le foreste. “Simboli” che con lui narrano del tempo che scorre, dell’immaginazione su cosa c’è oltre una quinta di montagne... Nella quarta e ultima parte verrà fornita una bibliografia, sia in italiano che in lingua straniera.Per maggiori informazioni sull'iniziativa è possibile contattare l'Associazione Bellunesi nel Mondo al numero 0437 941160 o all'email: biblioteca.migrazioni@bellunesinelmondo.it.
“Su e giù per il mondo. Le mille avventure di Antonio Nadalet” è il titolo della nuova pubblicazione di “Bellunesi nel mondo - edizioni”, la piccola casa editrice dell’Associazione Bellunesi nel Mondo. «Mi racconti le storie del nonno Toni? Di quella volta che è stato assalito dalle scimmie? Di quando la nave ha sfiorato la montagna di ghiaccio galleggiante?».Questa era la frase con cui l’autore del libro, Lorenzo Pertoldi, si rivolgeva alla madre o alla nonna, quando da bambino voleva che gli raccontassero una storia. E aveva ragione a preferire le avventure del nonno alle solite favole per bambini: le storie di battaglie contro i draghi, principi azzurri e mondi fatati risultano quasi noiose se paragonate con la vita di Antonio Nadalet.L’autore riassume nel libro i numerosi viaggi e le avventure del nonno. Quella di Antonio è una storia di emigrazione simile, per certi versi, a quella di molti altri italiani che all’inizio del Novecento hanno lasciato il nostro Paese per cercare fortuna all’estero. È una storia che, tra viaggi in Europa e in America, incontri con puma e condor nella giungla e scenari di guerra, trasporterà il lettore in un viaggio attraverso il mondo. Info: edizioni@bellunesinelmondo.it - tel. 0437 941160.
Un viaggio alla scoperta della natura più estrema. Per realizzare le avventure sognate da bambina. E per soddisfare una curiosità innata verso i luoghi più remoti della Terra.È questa la linfa di Volevo vedere la Tundra (Idea Montagna Edizioni, 2021), il libro in cui Antonella Giacomini, giornalista, scrittrice e insegnante, racconta le proprie esperienze in giro per il mondo, mettendo nero su bianco emozioni, sfide, riflessioni e scelte di oltre trent’anni di esplorazioni nei luoghi più selvaggi del pianeta.Orizzonti che, dalla Groenlandia alla Patagonia, sono ammantati di neve e di ghiaccio. Ma anche territori più miti, sempre permeati di quella bellezza con cui il paesaggio riesce a mettere a nudo debolezze, forze personali e, soprattutto, l’intrinseca fragilità del genere umano.Il libro verrà presentato venerdì 3 giugno a Belluno. Appuntamento alle 20:30 presso la sede dell'Associazione Bellunesi nel Mondo (via Cavour, 3).L'autrice dialogherà con Irene Savaris, vice direttrice del mensile “Bellunesi nel mondo” e responsabile comunicazione di Fidapa Bpw Italy, Distretto Nord Est, che organizza l'evento assieme all'Abm e alla Biblioteca delle migrazioni “Dino Buzzati”.
Italiani dell'est

Italiani dell'est

2022-03-0201:55

Al via da marzo una nuova rubrica su Radio Abm. Titolo: “Italiani dell’Est”. Quattro puntate (in onda il venerdì alle 15:00) alla scoperta delle comunità italiane nell’Europa sudorientale. Fari puntati, in particolare, su Croazia, Romania, Montenegro e Bosnia Erzegovina. In ogni episodio, un ospite diverso in compagnia del quale approfondire le diverse sfaccettature della tematica. Tematica analizzata in un più ampio progetto di ricerca (nel cui ambito la rubrica si inserisce) cofinanziato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.Si comincia il 4 marzo con Alexandra Tomaselli dell’Istituto sui Diritti delle Minoranze di Eurac Research, che racconterà scopi e motivi del progetto: come è nato e cosa mira a indagare.La settimana successiva (11 marzo) il protagonista sarà Marco Abram, dell’Osservatorio Balcani Caucaso Transeuropa, con il quale ci si concentrerà sugli aspetti storici delle comunità italiane in Bosnia-Erzegovina e nella Slavonia e Moslavina, regioni della Croazia.Il 18 marzo spazio a Caterina Ghobert, collaboratrice dell’Associazione Trentini nel Mondo, che con il suo intervento aiuterà gli ascoltatori a chiarire alcuni aspetti delle comunità trentine, o di origine trentina, in Bosnia.Chiusura il 25 marzo con Toni Ricciardi, storico delle migrazioni all’Università di Ginevra e collaboratore dell’Abm. Con Ricciardi la puntata si focalizzerà sulla questione del turismo delle radici.Tutti gli episodi saranno poi disponibili in podcast.
Buon Natale

Buon Natale

2021-12-2713:15

Natale con Radio Abm, lo speciale natalizio con gli auguri da e per i bellunesi nel mondo!
"Natale con Radio ABM" è uno speciale di Radio ABM, la webradio dell'Associazione Bellunesi nel Mondo.In questa puntata intervistiamo Ernestina Dalla Corte Lucio, presidente della Famiglia Bellunese dell'Argentina e consigliere ABM.
"Natale con Radio ABM" - intervista a Gerson Pitol Righetto
"Natale con Radio ABM" è uno speciale di Radio ABM, la webradio dell'Associazione Bellunesi nel Mondo.In questa puntata intervistiamo Yuri Piccoli, presidente della Famiglia Bellunese di Iomerè (Brasile).
Bicicletta o Ape e via, in giro per l'Italia a costruire e impagliare sedie. Vivevano così i seggiolai, detti conze o careghete, metà artigiani, metà artisti e cento per cento vagabondi. Partivano dall'Agordino e poi, sempre on the road, giravano di paesino in paesello inseguendo affari e occasioni di lavoro. Parlavano una lingua stravagante, ideata apposta per capirsi solo fra di loro (a proposito, che vorrà dire Imbaginà?). Per bagaglio avevano solo i pochi ferri del mestiere, fedeli strumenti che, uniti a un patrimonio di abilità tramandate di generazione in generazione, permettevano di esportare lungo piazze e vie dello Stivale (ma non solo) una tradizione dolomitica.E tra un viaggio e l'altro, tra una nuova commessa e una consegna, dormendo in giacigli di fortuna, inevitabili i contrattempi, gli imprevisti, gli incontri - talvolta scontri - e le situazioni in cui cavarsela con ingegno e magari un pizzico di furbizia (d'altronde, si sa, è anche sulla strada che si impara a destreggiarsi nella vita). Insomma, peregrinando di qua e di là era normale fare il pieno di avventure, proprio le avventure in cui ci catapultano le storie racchiuse in questo libro.Ci sono racconti in cui si ride e in cui ci si commuove, altri in cui si riflette oppure si resta con il fiato sospeso. Esperienze recuperate dal passato per riportare alla luce una figura – e con essa un mondo – di cui si è quasi persa la memoria.Il libro verrà presentato sabato 18 dicembre alle 17:00 presso la sede dell'Associazione Bellunesi nel Mondo (via Cavour, 3 a Belluno).- Introduce Dino Bridda, giornalista e direttore del mensile "Bellunesi nel mondo".- Sarà presente l'autore, Enrico Stalliviere.ATTENZIONE - PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA(Tel. 0437 941160 - biblioteca.migrazioni@bellunesinelmondo.it)L’accesso sarà consentito solo su prenotazione ed esclusivamente ai soggetti muniti di Super Green Pass (esenti i bambini di età inferiore ai 12 anni e i soggetti con certificazione medica specifica).La presentazione si svolgerà nel rispetto delle attuali prescrizioni di sicurezza anti Covid-19.L’evento sarà anche trasmesso in diretta sul canale YouTube e sulla pagina Facebook dell’Associazione Bellunesi nel Mondo.
loading
Comments