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Author: PDC Academy Trading

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Questo podcast è stato creato per i neofiti che necessitano di alcuni consigli motivazionali e una guida step by step per migliorare le proprie competenze psicologiche in ambito Trading.
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Proprio come non esiste un sistema di trading che non ti fa perde mai, non c'è neppure una unico metodo assoluto da rispettare.

Tutti i metodi di trading hanno buoni punti e punti negativi con vantaggi e svantaggi. Molti commercianti fanno l'errore di pensare che il loro metodo attuale che utilizzano giornalmente sia il modo migliore ed unico per tradare. 

Nella mia esperienza, ho fatto guadagni utilizzando più metodi di negoziazione, metodi che sempre più nel corso del tempo ho perfezionando e che tutt’ora perfeziono.

Le chiave è nella gestione del rischio, l'analisi reattiva, e la disciplina. C'è una buona notizia e una cattiva circa ogni metodologia di trading. Non si tratta di trovare il metodo di trading migliore, si tratta di trovare la metodologia di trading giusto per te. Deve adattarsi alla quantità di tempo sullo schermo che vuoi dedicare, della la tua personalità, propensione al rischio, e dimensione del conto. Non è il lasso di tempo che si sceglie che determina il vostro successo, ma il vostro lavoro e la ricerca del movimento dei prezzi nel lasso di tempo storico che fa la differenza. 

Andiamo a fare l’elenco dei pro e contro per ogni metodo di tradingIl daytrader: La buona notizia è che non ha alcun rischio durante la notte. La cattiva notizia è che la maggior parte dei commercianti guarda l'azione del mercato quasi tutto il giorno questo è il tipo più stressante di trading. Esso richiede un sacco di tempo sullo schermo e riflessi pronti per prendere entrate e uscite. TrendFollower: La buona notizia è che cavalcano le principali tendenze di mercato, e non devono prendere numerose entrate e uscite. La cattiva notizia è che non sarà possibile fare soldi in mercati in laterale, quindi molti rimarranno con le mani in mano per giorni a volte.
Investitori : La notizia buona è che è possibile acquistare dei titoli e lasciarli per settimane proseguire nelle rispettive crescite. Si può fare un sacco di profitti se si becca il momento giusto del mercato. La cattiva notizia è che nella maggior parte dei casi, chi investe seguendo questa metodologia lascia aperta una posizione anche con perdite di poca rilevanza, pagando soldi per mantenere aperta tale posizione senza vedere alcun risultato per settimane.
Per concludere, la domanda giusta quindi è “Qual è il miglior metodo di negoziazione per te?” Solo tu hai la risposta e solo tu puoi rimanere in pace con te stesso per la scelta fatta.Ci auguriamo che questi podcast di poco più di un’ora vi siano stati d’aiuto per migliorare sotto l’aspetto psicologico i vostri primi passi nel mondo del trading.

Tutti iniziano studiando i grafici, ma pochi partono studiando se stessi in relazione ai grafici.

Un saluto da PDC Academy
I commercianti di successo hanno un piano per vincere. Portano accuratamente le probabilità a loro favore per il lungo termine, i commercianti di successo differiscono dai giocatori d'azzardo che si affidano invece alla casualità. Se si vuole vincere in ogni ambito della vita, si deve essere disciplinati, studiare e lavorare duramente. Non ci sono scorciatoie, e soprattutto non nel trading. È necessario entrare nei mercati preparati e con un piano dettagliato. I componenti di un piano di trading sono1. L’entrata nel commercio: Dovete sapere chiaramente a quale prezzo si prevede di inserire lo scambio.
La rottura una resistenza importante , un rimbalzo fuori dal supporto, un prezzo specifico, o sulla base di indicatori. Insomma hai bisogno di essere specifico. 2. L’uscita dal commmercio: A che livello si accetta l’eventuale perdita? Sarà una perdita parziale, un livello di prezzo, un trailing stop, o uno stop loss? Bisogna sapere dove uscire prima ancora di operare3. posizionamento dello stop: È necessario disporre di almeno uno stop mentale, uno stop loss inserito, una fermata temporale o una fermata in seguito ad un trailing stop4. Dimensione del trade: Si determina quanto siete disposti a rischiare su una qualsiasi commercio, quanto si rischia determinerà quanto si può acquistare sulla base del prezzo e della rispettiva volatilità. 5. parametri di gestione del rischio: Mai più dell'1% del capitale totale su qualsiasi scambio. 6. Cosa commerciare: studiare nel dettaglio un insieme di titoli, sapendo i punti cruciali del mercato7. Intervallo operativo: determinare il tempo di studio e il tempo di operatività, i giorni operativi e le pause riflessive8.Studio Backtest: simulare l’operatività sul relativo pair per determinare le potenzialità operative del cambio prescelto.9. Tenuta del regista o operativo: inserimento del backtest sul diario di trading per valutare i potenziali miglioramenti strategici10. Probabilità di successo: inserire le zone nevralgiche del mercato, sulla quale è possibile operare consapevolmenteIndipendentemente da come si scamba, ogni operatore deve avere un piano di trading. Punto.
Ci sono differenze significative tra i metodi di negoziazione, i sistemi di negoziazione, e piani commerciali. Queste variazioni possono essere fonte di confusione per i nuovi operatori, ma è importante che gli studenti del mercato comprendano e sviluppino queste aree al fine di ottimizzare la loro possibilità di successo.Un metodo di trading può essere definito come: i principi utilizzati per operare con successo nel mercato, questi principi di funzionamento si basano sulla convinzione della redditività a lungo termine e un aumento del valore del capitale di trading. Gli operatori che utilizzano sistemi diversi e diversi piani possono utilizzare la stessa metodologia. La Metodologia si basa sullo stile specifico del trading, ecco alcuni esempi in essere: - Analisi tecnica
- trend following
- value Investing
- Momentum Trading - - swing Trading Un sistema di trading è un insieme di regole che quantifica i segnali di compravendita, dimostrati da test sulla storia del prezzo. Un sistema di trading è il tipo specifico di dati del metodo di trading, sulla base della azione dei prezzi o di valutazioni fondamentali. Questi segnali sono attivati da indicatori tecnici misurabili o livelli chiave sui grafici, hanno parametri specifici relativi alla posizione che si gestisce ed il rischio o meno di aumentare la probabilità di redditività nel tempo. Un sistema di trading ha almeno otto elementi quantificabili: 1. segnale di entrata
2. segnale di uscita
3. percentuale di vincita
4. Rapporto Rischio/rendimento
5. Parametri di gestione della posizione
6. Frequenza delle opportunità di trading 
7. rendimento atteso annuo medio
8. Massimo Drawdown previstoUn piano di trading è un insieme di regole, in linea con la metodologia scelta da un commerciante e di un sistema che governa il modo in cui verranno eseguiti i trade in tempo reale. Queste regole determinano ciò che accadrà in base alle voci del sistema di trading, la gestione del rischio, e la psicologia. Il piano di trading ha lo scopo di mantenere il commerciante disciplinato e sicuro dalle proprie debolezze, fornendo i parametri di redditività. Comprendere la differenza tra metodologia, sistema, e il piano è essenziale per l’ organizzazione e l'attuazione di trade ottimali. Per fare un paragono i commercianti devono tradurre la ricerca come una credenza, i metodi di negoziazione come una religione, i sistemi di trading come la loro Bibbia, e il loro piano di trading come mezzo che consentirà loro di camminare nella fede ogni giorno.
Proprio come nel film “Money Ball” dove hanno quantificato quali era i fattori più importanti che portano a vincere partite di baseball, in questo podcast cerco di aiutare i nuovi operatori consigliando di tagliare tutto il rumore di fondo dei grafici e concentrarsi su ciò che conta davvero ovvero la quantificazione e la cattura delle tendenze nel periodo di tempo che noi in primis decidiamo di fare attenzione secondo il nostro stile di trading.

Ecco dieci metriche importanti e proficue che vi possono dare un vantaggio. 1. La percentuale di winrate rispetto al vostro complessivo di operazioni, in relazione al vostro grado di rischio

2. La vostra posizione media per singola operazione, più riuscite a controllare questo dato, più vi potrà essere una linearità da seguire.

3. Il rischio assunto rispetto al profitto per singolo trade. Escludere le operazioni con poca redditività e prevalere quelle che hanno un rapporto che tutela il vostro stato globale di operazioni4. La performance del passato dei segnali di ingresso. È necessario disporre di una comprensione di come i segnali di entrata fatti nella vostra struttura temporale nel passato hanno dato profitto. Prevalete quelli che possono essere facilmente replicabili
5. L'uso del trailing stop che vi consente da una parte di conservare il profitto che paripasso viene realizzato, dall’altra portare il prima possibile la parte negativa in pareggio per annullare il drawdown6. Mantenimento del rischio più verosimilmente vicino all’1% a prescindere dalla potenziale redditività del trade.
7. Ritiro parziale dei profitti o accantonamento degli stessi per sopperire alle grandi strisce perdenti8. Valutare la liquidità presente per operare. Fare attenzione ai cross con poca volatilità e allo stesso tempo limitare gli scambi nei cross con troppa liquidità, soprattutto nei momenti delle notizie fondamentali.

9. Limitare i pair da seguire. In ogni momento è possibile conseguire un profitto e ciò ci deve far capire che non dobbiamo avere mille occhi su mille cose.10. Gestire prima di tutto l’aspettativa di perdita rispetto alla potenzialità del guadagno, in quanto statisticamente operare nel trading è un fattore perdente, quindi più pensiamo a ciò più siamo coscienti di cosa realmente stiamo facendo.
L'interesse composto è l'ottava meraviglia del mondo. Chi lo comprende a pieno avrà un futuro economicamente redditizio, chi lo ignora, non sa cosa si sta perdendo.Quando ho scoperto questo metodo per la prima volta, non potevo crederci, non accettavo il fatto che anche con un piccolo capitale ed un risultato costante, nel giro di un decennio si poteva andare tranquillamente in pensione.

Sembrava una favola.Sapevo che a un certo punto nel futuro, avrei potuto costruire il capitale partendo da zero, partendo da poche centinaia di euro. Se fossi riuscito a gestire il mio capitale nella maniera corretta, e riuscire in totale serenità, a realizzare un 12% in un anno, il mio capitale sarebbe raddoppiato alla fine del sesto anno. Allo stesso tempo se anziché realizzare un 12% fossi passato ad un 20% all’anno, il raddoppio del mio capitale sarebbe avvenuto al termine del quarto anno.
 La chiave di svolta era quella di capire come ottenere questi rendimenti attraverso il mercato valutario e criptovalute, e come ottenere il capitale, in primo luogo. Decisi di accantonare 200/300 euro ogni mese, e poi mettere quei soldi al risparmio un conto di trading apposito per un tempo futuro. Macinare 15% -20% all' anno può darti grandi soddisfazioni in pochi anni, e se si ottengono un paio di annate da 40% e il 50% si può costruire il capitale ancora più in fretta.Se non avete mai riflettuto sul potere del compounding su un conto di trading apposito per la vostra pensione personale ora avete la base per fare i vostri conti personali e realizzare un conto dove accantonare parte del vostro stipendio e profitto di trading per costruire la vostra rendita futura.
Quando avete fatto ciò costruite il vostro percorso operativo, come se si trattasse di un conto di investimento, dove l’unica cosa che conta è il risultato trimestrale, semestrale ed annuale.
Una perdita è un evento normale per un commerciante. Ad esempio gli swing trader sperimentano molto questa sensazione ogni volta che il mercato realizza un fakeout in un trading range, subiscono anche perdite consecutive con la consapevolezza che prima o poi verranno ripagati dal trade che sorgerà e che gli farà recuperare tutte le perdite
La chiave per la loro sopravvivenza è rimanere disciplinati nelle entrate e uscite. Sapere fino a che punto spingersi con i trade, ma soprattutto con il conseguente rischio da monitorare. La domanda è: “Dove sarà il tuo account con una serie di 10 sconfitte consecutive?” Alcuni commercianti saranno fuori dal mercato; altri saranno in calo del 10%. Altri ancora avranno bruciato il proprio conto proprio come I commercianti veramente ingenui o arroganti che penseranno che 10 sconfitte consecutive non potranno mai accadere a loro, in quanto il loro sistema è infallibile, anzi penseranno unicamente ai profitti ed alle percentuali di vincita.Quindi se non volete ritenervi ingenui seguite questi consigli:Quando subite una perdita commercio dopo commercio, abbassare la dimensione del vostro trade del 50% e rimanete con quelle dimensioni fino a che non ritornate all’interno di una striscia vincente

2. Rischia Solo l'1% del vostro capitale per il commercio. E’ necessario evitare la tentazione di commercio in grande per compensare le perdite. Questo aggrava di solito il problema perché il mercato non coopera con il tuo stile nel corso di una tendenza al ribasso. 
3. Non abbandonare il tuo metodo; si deve mantenere la rotta perché nella maggior parte dei casi non è il piano di studio il problema, ma il nostro stato d’animo

4. Non prendere le perdite sul personale. Non è colpa tua se il mercato non gira a tuo favore, al contrario è colpa tua se non accetti e gestisci tale situazione.

5. Non cadere nella tentazione di lasciar correre le perdite sperando che un giorno il mercato vada a compensarle.


6. Non smettere di seguire il mercato dopo un trade negativo, l’occasione fa l’uomo ladro e ti può dare la possibilità di rifarti fin da subito della tua perdita.
Prima di tutto ricordati che i risultati positivi che ottieni non sono necessariamente sicurezza di risultati futuri, ma sono solo una conferma del miglioramento che stai piano piano ottenendo. Ecco quindi cinque suggerimenti rapidi per la gestione del rischio1.La regola basilare è la moderazione della propria posizione affinché il piazzamento dello stop loss risulti sempre l’1% di perdita massima del tuo capitale, quindi puoi tenere stop più larghi con la tranquillità di perdere massimo quella determinata cifra.

2. Dopo 3 trade profittevoli consecutivi è sempre consigliato staccare dall’operato o dimezzare il proprio rischio per singolo trade, in quanto si rischia di rimanere molto fiduciosi di se stessi, mettendo in gioco le proprie emozioni e quindi non valutare più la situazione del mercato in maniera oggettiva.
3. Trada sempre titoli liquidi in modo tale da non rimanere incastrato in alcun trade. Volatilità non è sintomo di liquidità4. Segui sempre il trend generale sui grafici giornalieri, operare unicamente in quella direzioni ti offrirà un vantaggio statistico
5. Se il tuo stop viene preso ma sei sicuro della direzione del movimento, puoi rientrare immediatamente riducendo in maniera consistente il tuo rischio.Il lavoro primario di un commerciante non è quello di fare soldi, ma proteggere quello che già ha in modo che possa continuare far crescere il suo capitale. 

I trader quindi non guadagnano perché vincono, ma guadagnano proprio perché perdono sempre meno.
La chiave per la sopravvivenza a lungo termine e la prosperità ha molto a che fare con le tecniche di gestione del denaro incorporate nel sistema tecnico che si decide di seguire
Uno dei motivi principali che i commercianti non riescono a durare per più del primo anno di trading è perché non capiscono la matematica finanziaria.

Non parlo delle mila mila formule matematiche per il rischio di impresa, ma le poche formule logiche che servono per capire quanto costa recuperare una perdita.Come dico sempre, servono 72 operazioni consecutive con il rischio del 1% del capitale a far bruciare il 50% del proprio capitale e questa informazioni vi fa già intendere quanto incompetenti si può essere ad ottenere questo risultato.

Pensate invece quanto incompetenti sono le persone che rischiano molto di più per il singolo trade- Una perdita del 10% richiede un rendimento dell'11% per tornare a pareggio
- Una perdita del 20% del vostro capitale richiede un ritorno del 25% per tornare a capo- Una perdita del 50% del capitale ha bisogno di un ritorno del 100% solo per tornare al punto di partenza
Questo vi fa anche capire che se servono 72 operazioni consecutive per dimezzare il proprio conto con il rischio dell’1%, servono il doppio delle operazioni vincenti consecutive per tornare a pari.
Non importa quanto sei bravo, non è concepibile che un commerciante possa rischiare più del 3% per singolo trade. Se si rischia troppo , anche un paio di perdite in una striscia vincente distruggeranno il vostro capitale ed il vostro rendimento.
Ci sono tre componenti di trading che devono essere gestite in modo corretto per il commerciante per avere successo. Vi è la gestione del rischio, la gestione del sistema, e la gestione mentale. Penso che la maggior parte dei trader che non supera i propri limiti e si slega dai risultati del passato, non sappia avere una corretta gestione mentale. Ciò include anche i professionisti e commercianti al dettaglio. Questo fa diminuire la disciplina, l'autocontrollo, e la perseveranza per diventare come un professionista. Un trader può essere mentalmente rovinato da stress, ego, arroganza, testardaggine, paura, avidità, e instabilità emotiva. Questi fattori causano cattive decisioni che infliggono dolore emotivo e mentale che non può essere superato dalla maggior parte dei nuovi operatori, con conseguente fallimento entro il primo anno. Iniziare in maniera professionale la propria attività, se non si è mentalmente pronti, oltre che competenti a livello pratico, ha portato molte persone alla bancarotta e non le ha fatte più tornare indietro. Gli operatori dovrebbero proteggere se stessi mentalmente ed emotivamente tanto quanto fanno finanziariamente. I nuovi operatori devono trovare il sistema redditizio che fa per loro, non solo che fa fare soldi, soprattutto se non seguito a pieno dalla propria indole operativa.Molti commercianti leggendari sono andati in rovina; Dan Zanger, Jesse Livermore, Nicolas Darvas, e Alexander Elder. Costoro persero i loro conti personali, ma al contrario dei novizi, non hanno avuto problemi a tornare a negoziazione di nuovo per vincere alla grande. Questo perché ciò che è stato eliminato era un loro conto minore e quindi la botta emotiva non li ha devastati più di tanto, dato che il loro personale tesoretto non è mai stato largamente intaccato.Il problema per chi entra a gamba tesa sui mercati, sorge quando si perde la fiducia nelle proprie capacità, si pensa che i mercati siano semplicemente troppo difficili, o che il commercio non valga la pena del vostro tempo e fatica.Sono sicuro che i medici e gli avvocati affrontano lo stesso momento emotivo decisionale agli inizi della loro carriera, pensano al potenziale guadagno che possono ottenere da qui fino ai prossimi dieci anni, fino a quando non comprendono che a fronte di tale risultato devono dedicare l’anima e soprattutto amare ciò che fanno a pieno.Non bisogna mai dimenticare il premio finale: la libertà, l'indipendenza, il tempo libero, e un migliore stile di vita. La ragione per cui sottolineo nei podcast la regola 1% per la perdita di capitale per il singolo commercio e la ricerca di un metodo che si adatta a alle proprie credenze e personalità è fatto in modo che possiate sopravvivere al vostro primo anno di attività.

Cosi che possiate capire se siete pronti in tutto e per tutto a dedicare la vostra anima e amare ciò che fate al meglio.
C'è una grande differenza tra l'essere un commerciante e un giocatore d'azzardo. Molte persone pensano di essere commercianti quando sono in realtà solo giocatori d'azzardo che potrebbero ottenere una migliore probabilità a Las Vegas scommettendo sulla ruota della roulette rispetto all’operare sui mercati finanziari. La differenza tra un commerciante e ad un giocatore d’azzardo è simile alla differenza tra un casinò e ad un giocatore. Il paradigma del casinò per i commercianti è stato introdotto nel libro “ Trade like a Casinò ”Di Richard Weissman, e questo processo di pensiero può davvero aiutare i commercianti a diventare redditizi.

I casinò hanno un vantaggio statistico nei loro giochi d'azzardo contro i giocatori. Il tempo è l'amico del casinò e il nemico del giocatore d'azzardo. Il casinò ha anche limiti di tavolo in modo che un giocatore non riesca a tenere il raddoppio all’infinito, altrimenti vincerebbe. C'è un tetto massimo di rischio per puntata che il casinò è disposto ad assumere consapevolmente. Il casinò non rischia la sua redditività su qualsiasi scommessa; esso ha dei limiti per assicurarsi che un singolo vincitore non faccia alcuna differenza sulla redditività complessiva. Il casinò permette questo limite di giocate nel corso di un enorme quantità di giochi in modo da vincere nel lungo periodo. 
Non gli importa di perdere una cifra importante nell’immediato, sa con certezza assoluta che presto o tardi ci rientrerà anche con gli interessi.

Anzi, il rilascio di queste vincite corpose illude il giocatore di poter avere la meglio sul banco, cosi che possa essere invogliato più e più volte a giocare. Infondo, se ci sono riusciti gli altri perché non dovresti riuscirci a vincere pure tu?

Un altro vantaggio che il casinò ha è che non ha nessuna emozione; il casinò non si preoccupa di qualsiasi giocatore e se tale giocatore è vincente o perdente. Al contrario, il giocatore è pieno di emozione, ha voglia di riconquistare tutte le sue perdite. Questo fa sì che le probabilità siano contro di lui e rischia più del dovuto per tornare a pari. Questo porta in genere a perdite più grandi. Anche dopo strisce vincenti spesso non prende i profitti, al contrario, perde disciplina, va all in perdendo tutto. Sii come il casinò, non un giocatore d'azzardo. 

Ecco quindi cosa puoi apprendere da queste informazioni:
Scambia con le probabilità a tuo favore
Scambia piccole posizioni basate sulla dimensione del tuo conto e tieni sempre a bada il rischio
Segui il tuo piano e non le tue emozioni, queste ti mentiranno sempre
Inserisci sempre un limite alla tua perdita giornaliera o settimanale in modo tale da sapere quando fermarti.
Commercia solo quando conosci a pieno cosa stai tradando e non solo perché vedi una potenziale opportunità
Commercia solo attraverso uno studio dettagliato e non seguendo opinioni altrui.
Commercia come se non ci fosse un passato ne un futuro, dato che nulla è replicabile, ciò dovrebbe essere tale sia per le perdite e vincite passate.

Tu non sei il tuo risultato di quello che hai fatto ieri Le domande finali sono: da che parte del mercato stai operando? Sei con la maggioranza che gioca e perde i propri soldi, o sei con la minoranza in qualità di casinò, raccogliendo i profitti che i giocatori costantemente perdono?
| 1.9 | Keep Calm

| 1.9 | Keep Calm

2020-01-0602:20

I commercianti che emotivamente hanno il controllo di se stessi hanno maggiori probabilità di redditività rispetto ai giocatori d’azzardo che non sanno gestire le proprie emozioni. Un terzo del’operato del trading si basa sulla logica e due terzi si basa sulle emozioni. 

Ho voluto inserire le emozioni che alterano il tuo stato operativo in modo tale che tu possa riconoscerle e debellarle il prima possibile.1. Impulsività. Questa emozione deriva dalla non coerenza del proprio piano operativo, quindi la difficoltà di seguire delle regole scritte personalmente, ergo una scarsa disciplina.

2. L'impazienza. La foga di dover ricercare un profitto quanto prima3. La rabbia. Il bisogno e la ricerca di un risultato strettamente positivo o l’alterazione di aver ottenuto un risultato negativo.
4. L'incertezza. Dobbiamo accettare la casualità dei nostri risultati a breve termine e capire il nostro vantaggio a lungo termine.
5. Pigrizia. Non aver voglia di seguire un modus operandi creato per risparmiare tempo in un secondo momento.

6. L'avidità. Non seguire il corretto money management e position size proprio per la ricerca del profitto che ti farà andare in pensione o terminare quanto prima il mese di trading.

7. Paura. Questa può manifestarsi in svariate forme, come la paura della perdita, la paura del mancato profitto, la paura di non arrivare a fine mese e cosi via. Anche qui avendo un piano non dovremo avere paura e soprattutto inizialmente mai mollare le altre fonti di entrata per gettarsi al 100% sul trading. Fino a che non si ha un risultato continuativo, mai mollare il proprio lavoro.

8. Orgoglio. La continua ricerca della ragione a prescindere dalla reale verità contestuale.9. Speranza. Sperare che il risutato della nostra operazione vada esclusivamente bene, come se dipendesse tutto da quella singola operazione.10. Lo stress. È necessario gestire la vostra esposizione al rischio di perdite al fine di ridurre il livello di stress. Perché ciò che fa più male non è tanto la continua perdita, quanto il continuo scendere del proprio conto. Quindi quando si perde è opportuno perdere poco per non andare in agitazione.
Abbiamo visto gli aspetti positivi e negativi del trading, ora se sei realmente intenzionato a percorrere professionalmente questo cammino tieni presenti questi fattori e accettali come tali 1. Devi accettare che sul lungo termine di qualche anno solo 60-65% dei vostri trade andrà in profitto, questo è statisticamente provato.

2. Accetta il fatto che la chiave del successo del trade è avere un rischio rendimento superiore a 1:3 con piccoli e costati perdite unite a pochi ma grandi profitti3. Accetta il fatto che non avrai sempre ragione, anzi il più delle volte sbaglierai, in questo modo devi essere cosciente del fatto che prima di tutto viene la tutela della tua posizione e solo dopo il profitto4. Devi accettare il fatto che la vittoria è costituita da piccoli profitti rispetto al capitale complessivo e quindi non a costanti risultati percentuali a doppia cifra5. E’ necessario accettare che ci potranno essere continue perdite di fila, ciò che conta è sapere quale dovrà essere il vostro massimo drawdown accettabile.6. Devi accettare il fatto che durante la settimana cambierai tante decisioni proprio perché il mercato essendo dinamico cambierà il proprio andamento in maniera fasulla moltissime volte

7. Se si vuole realmente fare il trader, allora si deve comprendere che fare trading non implica denaro matematicamente facile, anzi è un lavoro come un altro, ciò che cambia è il risultato in relazione al capitale a disposizione.
Queste sono le basi da comprendere e come tali vanno rispettate ed accettate.
Ammettiamolo, fare trading è uno delle attività più piacevoli da iniziare, ci sono un sacco di cose che si possono fare ovunque si voglia. Nessuno è limitato ad un luogo statico di lavoro perché bastano unicamente un device e una connessione ad internet, stop.
Se diamo la giusta attenzione alla nostra carriera da trader possiamo superare le nostre aspettative e vivere una vita felice senza vincoli o problematiche della routine.

Sei il capo di te stesso, nessuno se non te stesso è in grado di decidere quando e perché fare una determinata cosa. Non è necessario rispondere a qualcuno delle proprie azioni e di giustificare le azioni compiute.

Nel trading si raccoglie ciò che si semina, quindi tralasciando tutti i trader novizi, chi realmente sa fare trading raccoglie molto, a seconda delle competenze e del capitale economico in gestione. Le tue azioni sono il riflesso diretto delle tue scelte quindi tutto quello che si riceve nel bene o nel male è meritato.
Tu decidi come gestire il tuo tempo, quanto dedicarne al trading, allo studio e al test e quanto alla bella vita. Perché diciamocelo tra noi, non serve fare il 100% ogni mese per essere dei trader professionisti. Ciò che serve è realizzare quanto basta per coprire i propri costi vivi più una parte per coprire gli sfizzi. Quindi se i vostri costi vivi sono di 1500 euro al mese, serviranno almeno altri 500 euro per gli sfizzi. Per generare quindi questi famigerati 2000 euro al mese basterà costruire un piano di trading in misura del vostro capitale economico. Ed è ovvio che più capitale avete più sarà facile realizzare tale risultato.

Per fare un esempio, se avete un capitale di 10.000 euro servirà un 20% al mese per totalizzare tale risultato. Per fare questo 20% al mese basta semplicemente avere il rischio rendimento dalla vostra parte, quindi facendo un ulteriore esempio, se rischio l’1% a trade, ovvero 100 euro devo avere un potenziale rendimento di 300-400 euro ad operazione, cosi facendo anche se facessimo una operazione al giorno e ne facessimo giuste il 40% con un rischio rendimento di 1:4 ci troveremo a fine mese con un profitto (4800 - 1800) complessivo di 3000 euro, molto di più di quello che ci serve.
Oltretutto il trading è una attività che si può svolgere in qualsiasi momento, sia che siate nel pieno delle vostre forze, sia che siate con l’influenza, sia che abbiate 20 anni sia che ne abbiate 80. Il trading non ha un inizio ne una fine.

Cosa più fondamentale si tratta di un business con poche spese vive, se non gli strumenti del mestiere e i costi di formazione quindi non si necessità di pagare nessun dipendente o altro ed oltretutto le tasse sono inferiori rispetto ad un lavoro tradizionale da dipendente o imprenditore.

Insomma il destino è nelle tue mani e solo tu puoi controllarlo, abbiamo fatto un esempio eclatante nel corso della spiegazione che dovrebbe invogliarvi a migliorare.
Non serve avere sempre ragione, non serve sempre andare in profitto, non serve essere i migliori. Serve solo metodo e parsimonia e dati alla mano per creare il vostro piccolo grande impero!
Qui di seguito vi riportiamo i comportamenti che possono danneggiare il vostro operato di trading, questi sono e questi rimangono sempre presenti quindi prima di tutto impara a riconoscerli, scriviteli e quando stai operando cerca di chiederti sempre se stai assumendo uno di questi comportamenti.
1. Operare solo per la smania di farlo, quindi andare in Overtrade. Questo è l’atteggiamento più sbagliato da assumere, in quanto la ricerca spasmodica del profitto non ha mai portato a tale risultato.2. Essere sempre alla ricerca del punto perfetto per entrare. Tutti ricercano la perfezione e come tale o si esige il meglio oppure non si fa nulla e questo purtroppo è un comportamento tossico in quanto nessuno ha beccato sempre i trade perfetti, anzi districandosi poi con il proprio trade è riuscito a cogliere il miglior profitto. Ricercare il meglio deve essere uno stimolo, non un impedimento a tradare.3. Prendere piccoli profitti gratificanti e lasciare trade inesorabilmente in perdita per non assumersi la responsabilità del danno fatto. Qui il problema non è solo decidere il punto di profitto e il punto di stop, ma rispettarli effettivamente. Tutti siamo bravi a scrivere i migliori presupposti di un trade ma quanti realmente rispettano ciò che dicono a se stessi?4. Cercare di non sbagliare mai. Questo atteggiamento è dannoso non tanto per il danno economico che si può subire, quanto la mancanza di comprensione del fatto che sbagliando si migliora, sbagliando si apprendono nozioni nuove.5. Non saper ponderare il rischio dicendo di rischiare solo 1-3% del proprio portafoglio quando in realtà si sta rischiando il 10-30% per singolo trade. Anche qui non conta ciò che scriviamo su carta ma ciò che realmente facciamo.6. Creare strategia a breve termine. Tutti i neofiti valutano una strategia nel giro di un giorno o una settimana. Se questa non crea profitto allora è da scartare. Quando in realtà ogni singolo errore prodotto da tale strategia dovrebbe essere ottimizzato e trarre le giuste conclusioni della strategia complessiva solo dopo tre o più mesi di test sul campo con un micro conto di test
7. Avere indiscutibilmente ragione. Anche qui l’unica figura che ha realmente ragione è il mercato stesso ovvero l’incontro tra la domanda e l’offerta della controparti, quindi nello stesso luogo ci sono milioni e milioni di partecipanti e questo dovrebbe farti capire che sei un entità microscopica in mezzo ad un mare di squali. COme puoi pretendere di avere indiscutibilmente ragione?8. Pensare che vi possa essere una scorciatoia o una notizia inside. Nessuno regala nulla gratis quindi a maggior ragione nessuno vi farà fare i soldi per compassione. Nell’eventualità che qualcuno vi possa comunicare una notizia e che tale andamento venga rispettato, questo non è sintomo di validità della volta successiva, quindi statene alla larga.
9. Preoccuparsi prima del profitto rispetto alla perdita. I commercianti di successo prima ancora di pensare a quanto presumibilmente possano guadagnare pensano a quanto rischiare per ogni singolo trade. L’obiettivo numero uno è sempre la tutela del capitale prima ancora della ricerca del profitto
Nella fase iniziale, i nuovi operatori sono più predisposti a mollare. Soprattutto quando realizzeranno che i primi anni sono più dedicati allo studio ed al commettere errori rispetto a fare le vagonate di soldi.Non solo, il neofita pensa che tutto ciò che conta è fare più trade vincenti possibili. In parte questo è vero, matematicamente più si fanno trade vincenti più si guadagna. Ma in realtà la verità reale del trading è riuscire a fare più trade di qualità possibili a prescindere dalla quantità complessiva.

Conosco trader che vincono il 30% delle volte rispetto al totale delle operazioni, ma sono sempre in largo profitto perché attuano operazioni con un rischio rendimento superiore a 1:4.

Oltre a questa verità ecco qui di seguito le ragioni per non darsi per vinto quando si è in un momento difficile nel proprio cammino di trading:1. Il trading vi educa a riconosce i vostri punti di forza e di debolezza, conoscendoli sarete in grado di indirizzare al meglio il vostro operato, soffermandovi su ciò che per voi è più vantaggioso2. Imparare a gestire le posizioni vi permetterà di gestire al meglio anche le vostre spese famigliari, essere più organizzati al lavoro e tutto quello che riguarda il management famigliare e lavorativo. Il fatto che nel trading una gestione errata porti ad una perdita di soldi, vi aiuterà a comprendere il reale valore delle vostre gesta.

3. Il trading è l’espressione reale dell’apprendimento, ovvero tutto ciò che imparate vi può portare ad un risultato economico tangibile nell’immediato. Questo vi dovrebbe spronare ad imparare tutto di tutto nel trading per essere sempre più fieri del vostro apprendimento.4. Adottare un ottimo sistema di trading che vi porta ad essere concentrati realmente al massimo un paio di ore al giorno può risultare molto gratificante, soprattutto per poter realizzare anche una piccola rendita mensile per sostenere le vostre spese vive.

5. Imparare a gestire il vostro capitale vi porterà a imparare tutto di tutto sul money management e quindi cercare vie alternative e migliori per la gestione del vostro capitale personale non adibito al trading

biQuando dicono che il trading è lo specchio dell’anima significa essenzialmente che può far venire fuori la vostra vera natura, ottimizzando al meglio tutto il lavoro gestionale economico della vostra vita quotidiana.
Ci sono sette cose che sono comuni nei commercianti di successo che ho conosciuto, e che ho letto nei manuali di storia.

Che si tratti di operatori di borsa come Nicolas Darvas negli anni sessanta, operatore di commodities come Ed Seykota nel ventesimo secolo, o Jesse Livermore a cavallo del secolo scorso, molti dei loro principi valgono anche al giorno d’oggi. Più ci avviciniamo a emulare questi principi, più saremo sulla stessa linea d’onda di chi prima di noi ha fatto grandi risultati economici.

Ecco qui di seguito cosa personalmente ho imparato da tutti i vari trader di successo del passato di cui abbiamo trattato anche nel podcast principale:1. I professionisti devono avere la costanza di attenersi alla negoziazione fino a quando non ci sono i presupposti per pensare al contrario. Molti dei migliori commercianti di successo hanno la forza di continuare nella propria direzione nonostante il drawdown causato da una posizione, imparano dai propri errori e vanno avanti.2. I grandi commercianti tagliano le perdite delle operazioni a breve termine. La capacità di accettare il fatto che si sono sbagliati li porta a mettere da parte il proprio ego e rivalutare le variabili del gioco in maniera molto più lucida

3. Lasciano realmente correre i profitti e a maggior ragione creano delle regole di trailing stop affinché le perdite vadano piano piano a scemare e soprattutto che il capitale venga tutelato al meglio4. Evitano il rischio di rovina della posizione facendo ordini parziali della consueta posizione tipo. Ovvero se mediamente inseriscono 1000 euro come posizione standard, utilizzano una posizione pilota di 200 euro per poi vedere l’andamento del prezzo cosi che se non rispecchia le regole o non prosegue per la strada sperata, perderanno ancora meno rispetto alla posizione classica.5. Non osannate gli indicatori, sono strumenti che offrono informazioni in ritardo e soprattutto non sono la reale proiezione di ciò che realmente sta accadendo al prezzo. Quest’ultimo è l’unica cosa reale che possiamo assistere nel trading.
6. Operano solo in favore di trend per portare la potenzialità del trade a loro favore, ciò toglierà tutte le variabili delle posizioni contrarian e permetterà di stare flat nei momenti di congestione

7. Tutti i commercianti hanno la prerogativa di portare a casa la pagnotta e non avere ragione.
Quindi fa si che gli sbagli che compi siano meno dannosi rispetto alle volte che hai ragione.
I mercati finanziari da un certo punto di vista, sono dei benefattori perché mettono subito in chiaro quelli che devono essere i ruoli dei vari trader che decidono di intraprendere questa attività in maniera professionale e longeva, quindi ecco qui un elenco di tutte le caratteristiche pratiche e tangibili che un trader deve acquisire o disporre:

1. Prima ancora di testare sul campo una strategia operativa, il trader deve testare giorni su giorni con un micro fondo per i test pratici per comprendere tutte le peculiarità della stessa, dopo di che quando ha un enorme mole di dati può decidere realmente se tale strategia prenderà il posto di quella che usa nel conto madre.2. una persona interessata a diventare un trader deve avere la mentalità di un imprenditore. Ovvero che deve investire costantemente nella propria formazione, mese dopo mese. Non deve mai sentirsi arrivato ma deve specializzarsi in una tecnica o approfondire tutte le variabili di quella da lui già utilizzata. Partecipa a meeting, compra libri e corsi, compie quindi un investimento fruttifero per il futuro3. Un trader crea vari portafogli in modo tale da dividere il reale capitale operativo quotidiano che usa, il capitale per il lungo termine e quello per il test, cosi facendo non avrà alcuna tentazione ad usare risorse destinate ad altro.

4. La gestione del rischio sarà la sua priorità. Tutte le sue strategie e tecniche devono essere incentrate alla tutela del capitale ed alla riduzione delle variabili che possono portare al declino del proprio conto5. Un trader deve saper chiarire con se stesso le tempistiche per ogni aspetto, quindi il controllo del mercato, lo studio di nuove analisi e l’inserimento di alert. Più tempo riesce risparmiare, mantenendo la qualità, più avrà risultati vincenti

6. Per mantenere il morale alto, il trader deve organizzare al meglio il proprio ambiente di lavoro, riuscire a sentirsi a proprio agio quando decide di operare

7. È necessario disporre di un capitale di trading abbastanza corposo. Il minimo è di $ 25.000 suddiviso in varie metodologie, quali il breve, medio e lungo termine.
Quando si fa trading per vivere, bisogna sempre tenere in considerazione il fatto che ciò che si sta utilizzando per tradare è come fosse il capitale sociale di una azienda e come tale deve essere conservato e soggetto a pochi rischi con ottimi rendimenti. Con questo capitale economico a disposizione, realizzare un 10-15% al mese vi darà modo di sopravvivere elegantemente.Il gioco della speculazione è il gioco più affascinante del mondo. Ma non è un gioco per gli stupidi, mentalmente pigri, persone emotivamente inferiori, o avventurieri che provano a diventare ricchi rapidamente.Se siete interessati a questa mansione si prega di seguire quanto esposto fino ad ora. I mercati finanziari sono un datore di lavoro come gli altri, che ti licenzia se non sei in grado di produrre risultati, in questo caso portandoti alla liquidazione del patrimonio economico.
Se un nuovo operatore vuole diventare profittevole, deve curare lo svolgimento di ogni singola operazione come fosse una azienda che segue ogni processo creativo per la realizzazione di un prodotto. Molti commercianti perdono un sacco di soldi perché trattano il trading come fosse un hobby. In questa attività, fare soldi è l'obiettivo e deve essere conservato in prima linea nella mente di un commerciante, se si vuole avere successo. La realtà è che la maggior parte del tempo, il trader neofita è annoiato, perché cerca in lungo e in largo qualsiasi opportunità per trarre un risultato, non è paziente e soprattutto metodico. Un trader deve trattare il mercato come farebbe con qualsiasi altra attività utilizzando la disciplina e gran cura per crescere il capitale percentuale per percentuale, risultato per risultato.

Ecco gli step per ricordare sempre a se stessi perché il trader deve considerarsi un’imprenditore:

1. Non è possibile aprire la propria attività di trading fino a quando non si dispone di un business plan completo e dettagliato.2. Il tuo inventario è composto dalle posizioni attive; dovete comprale a poco prezzo rispetto a quello che avete intenzione di venderle.

3. I vostri clienti sono la controparte alla quale vendete la vostra posizione andata in chiusura: loro devono essere disposti a pagare il vostro trade più di quanto lo avete comprato voi.

4. La tua mente è da considerarsi il responsabile reparto della vostra attività; Non si può lasciare che l'orgoglio, la paura, l'avidità prendano il sopravvento nella vostra zona operativa

5. La vostra azienda deve avere l'assicurazione per tutelare il rischio. Lo stop loss e il margine utilizzato sono la vostra assicurazione contro la riduzione totale del conto.

6. La posizione geografica offre un vantaggio compet itivo. È necessario posizionarsi al meglio nel proprio trade cosi da risultarsi in un punto vantaggioso rispetto agli ordini di stop e gli ordini target7. Le vostre posizioni aperte sono i vostri dipendenti. Bisogna mantenere quelli che producono guadagni, e licenziare quelli che fanno perdere soldi.

8. L'espansione della vostra attività può avvenire solo dopo una chiusura a bilancio positiva. Una volta che hai imparato un sistema e lo hai reso profittevole nel tempo, è possibile aggiungere nuovi mercati e pair al proprio stile di trading.L'unico motivo per iniziare a fare trading è: fare soldi. Se non si fanno i soldi, è necessario un nuovo piano industriale oppure la chiusura dell’attività.
Il trading non è solo matematica. Non è necessario solo un sistema che si aggiunge ad un grafico e soprattutto non è un cammino da percorrere per fare soldi facili. Te lo devi guadagnare perché se sei cosi fortunato da fare soldi in maniera rapida ed indolore dovresti quanto meno pensare ad intascare quei soldi e dedicarti ad altro.

il trading è un business che deve essere gestito in modo professionale in ogni momento. Il Trading è impegnativo perché richiede di essere competenti in molte cose.Andiamo ora ad analizzare le 10 basi necessarie per poter iniziare ad intraprendere il nostro cammino:1. Etica del lavoro: Devi fare un sacco di backtesting, ricerca, e studiare il movimento dei prezzi. Sono quindi necessarie centinaia di ore di lavoro oltre alla passione che può sostenerti durante le notti insonni di studio.

2. Supporto dal vostro partner e famigliari: Se tua moglie o marito non crede in te ed in quello che stai facendo, si rivelerà problematico ad un certo punto. E’ quindi necessario capire il loro punto di vista, e alleviare le loro paure per essere trasparenti circa le vostre attività e i vostri obbiettivi. Trada responsabile e non fare niente di stupido, nella vita il trading non deve mai essere messo sopra il proprio contesto famigliare. Questo perché alla fine del mese tutti dobbiamo pagare le bollette e portare il pane in tavola, quindi non devi scherzare con te stesso e con la tua famiglia.
Dedicatici seriamente oppure non farlo affatto.3. Capitale: Senza capitale sufficiente sarai inefficace e incapace di operare in modo appropriato. Se hai solo qualche migliaio di euro per il trading, cerca di operare unicamente in trend following a lungo termine seguendo il Timeframe a quattro ore o giornaliero. Fino a che non disponi di cinque volte quel capitale non è opportuno rischiare di operare intraday.4. Mindset: Devi focalizzarti essenzialmente sul rischio/rendimento delle tue operazioni e non solo sull’esito positivo dell’operazione. È necessario combattere l’incertezza, non permettendogli di crearti stress o portarti a mollare. Quando tutto quello che fai sarà chiaro e nitido tutto sarà più facile. Pensa come un imprenditore, non un dipendente.

5. Non trattare il trading come un gioco d’azzardo: sii invece come il casinò stesso, che misura le probabilità e le possibilità di vittoria, piuttosto che sperare, pregare, della riuscita del trade.
Devi cercare di crearti un vantaggio operativo affinché tu possa operare in piena tranquillità

6. Orario: Devi organizzarti metodicamente giorno dopo giorno sulla quantità di tempo che vuoi dedicare a questa attività. Al contrario di quello che si pensa, basta dedicare mezzora al giorno sullo studio dei grafici e il resto del tempo piazzare degli alert per seguire l’andamento, senza stare attaccato alla scrivania.

7. Gestire il rischio: I trader professionisti rischiano poco a fronte di un rendimento ottimale. Se si rischia molto nella speranza di fare fortuna, le probabilità saranno contro di te. 

8. Self Control: Un operatore deve essere in controllo della propria paura e avidità in ogni momento. Il modo in cui vengono gestite sarà la differenza tra successo e fallimento. 9. Gestione delle posizioni: I commercianti devono operare in modo da rende ogni trade individuale solo come fosse uno dei tanti. Ciò implica che il margine utilizzato, l’obiettivo di guadagno e tutto il resto devono essere tutti simili tra loro, in modo tale da non dare maggiore valenza ad alcun trade.10. Pensa unicamente a lungo termine: I commercianti devono entrare nell’ordine delle idee che i risultati a breve termine, positivi o negativi che siano sono solo l’insieme per un risultato complessivo. Non devono valutarsi unicamente per i trade della giornata, ma per il risultato che ottengono di settimana in settimana o di mese in mese.
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