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One - Architettura & Design

Author: Listone Giordano

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Description

One è il podcast che ti racconta il mondo dell'architettura e del design.

E' un podcast firmato Listone Giordano.
46 Episodes
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Per un paio d’anni rinunciamo a qualsiasi ragionamento su complessi e articolati programmi di rigenerazione urbana.Sospendiamo per un tempo definito la realizzazione di fantasmagoriche opere pubbliche.Concentriamoci su un solo intervento: la costruzione di nuovi bagni pubblici nel territorio del Comune.Come ha fato la città di Tokyo con il programma Tokyo Toilet, partito nel 2018 e completato nel 2023 grazie all’iniziativa di The Nippon Foundation, un’organizzazione non lucrativa che promuove e sostiene progetti di welfare.Un intervento che ha consentito di realizzare, nel quartiere di Shibuya, 17 nuovi bagni pubblici coinvolgendo progettista come Kengo Kuma, Tadao Ando, Shigeru Ban, Toyo Ito, Fumihiko Maki, Masamichi Katayama e altri.Leggi l'articolo qui > https://www.listonegiordano.com/one/architettura/wim-wenders-bagni-pubblici-perfect-days-architettura/
La Casa bioclimatica sul lago di Mergozzo immaginata da Elena BertinottiLa ristrutturazione integrale con ampliamento di questa casa prefabbricata in legno risalente agli anni ‘60 in Piemonte – sul lago di Mergozzo- è opera dell’architetta Elena Bertinotti: un progetto ben calato nel paesaggio, con un occhio attento alla qualità del costruire e alle nuove tecnologie, che le fanno fare un salto di qualità in classe energetica A4.Se abitare è la finalità ultima dell’architettura e se, come diceva Heidegger, l’uomo abita quando riesce ad orientarsi ed identificarsi in un ambiente; allora gli spazi in cui la vita si svolge devono essere luoghi nel senso più autentico del termine. Spazi dotati di una propria identità distintiva.Continua a leggere > https://www.listonegiordano.com/one/architettura/elena-bertinotti-architetta
Il racconto di Stefano Casciani sulla vita e le passioni di Lisa Ponti, figlia del celebre architetto e designer Gio Ponti. Nei disegni messaggeri inviati negli anni a Stefano Casciani, l’anima di Lisa Ponti vola nella tenerezza utopica di un mondo sognato dove All You Need Is Love Tutto intorno a quel grande “definitivo” libro su Gio Ponti * che ho finito di scrivere nel 2008 e che ha poi impiegato 13 anni per essere pubblicato da Benedikt Taschen - complici anche il crollo proprio quell’anno di Lehman Brothers e dell’economia globale - aleggia lo spirito leggero di Lisa Licitra Ponti.Leggi l'articolo su One Magazine wwww.listonegiordano.com/one
Sorge in un complesso composto da ben sette edifici sia ristrutturati che nuovi, alle porte del parlamento islandese - Alþingi - nel cuore di Reykjavík. Uno dei fiori all’occhiello della Curio Collection by Hilton. Il progetto integrale, che abbraccia la nuova struttura così come l’attenta opera di restauro critico conservativo delle parti esistenti, ha permesso di riconsegnare alla città l'importante patrimonio di questo complesso. Il restauro più impegnativo ha riguardato l'antica Landsímahúsið – Palazzo delle telecomunicazioni - che rispecchia lo stile architettonico classico ed elegante della locale piazza Austurvöllur. Continua a leggere
Da qualche decennio la pianificazione dello spazio pare trovarsi in una fase di crisi, che investe in primo luogo l’attività dell’architetto stesso (come sintetizzato efficacemente da Cino Zucchi nel suo recente podcast). È soprattutto nel contesto dello spazio urbano che viene alla luce questa indecisione: da una parte l’azione pare limitata alla gestione degli spazi in base ad attribuzioni funzionali e allo sviluppo demografico, dall’altra si notano interventi audaci, che intenderebbero, almeno inconsapevolmente, agire nella dimensione simbolica – dimensione che non può che riferirsi alle alterità assolute di storia e della natura. La città è insomma un fardello di esperienze e traumi vissuti da altri ed uno spazio opposto alla “natura”, un’astrazione a cui, si presume, l’essere umano è stato un tempo affine.Al tempo stesso, all’uomo urbanizzato è comunque ben presente quanto la città sia innanzitutto metafora del suo Dasein. Non a caso, nel momento in cui l’essere umano si definisce principalmente come ente biologico, le metafore più ricorrenti riferite alla città sono di carattere biologico: un organismo che cresce in maniera tentacolare o radiale, innervato come un vegetale, che fagocita lo spazio circostante, afflitto da patologie simili a quelle del sistema nervoso o dell’apparato circolatorio. “Se proprio la città dev’essere messa in relazione con la fisiologia, più che a ogni altra cosa essa somiglia a un sogno”, così Joseph Rykwert nel suo saggio fondamentale L’idea di città, pubblicato da Adelphi nel 1976. Per quanto questa metafora possa sembrare forzata, essa ci invita ad un confronto con ciò che lo spazio urbano rappresenta storicamente e, soprattutto, simbolicamente. Il sogno ci ripresenta infatti la realtà cosciente in un ordine simbolico, in cui le aspirazioni sono più chiaramente riconoscibili. Non solo: il sogno è contiguo al trauma.E, non a caso, la narrazione della nascita di ogni città antica si apre con un momento traumatico. Ne abbiamo un’immagine perfetta nel fratricidio che prelude alla nascita di Roma – e che ricorda da vicino l’assassinio di Abele da parte di Caino, ovvero colui che, prendendo possesso (dalla radice knh), decreta la fine di un’umanità dedita all’agricoltura e all’allevamento. Tuttavia, non è tanto l’avvicendamento di due società a dare origine alle leggende di una fondazione sanguinosa, quanto l’idea che il costruire sia una forzatura rispetto all’ordine naturale. Il sacrificio iniziale è dunque pensato come riparazione di questa rottura, così come la sua mitizzazione serve a renderlo presente alla coscienza, mondato dal suo carattere inquietante. Allo stesso modo, i richiami ad una rottura da ricomporre sono parte integrante dei rituali inaugurali e periodici che segnano l’esistenza della città nell’antichità.Continua a leggere su One Magazine
Sebastiano Canzano, la sfida dell'architettura delle superfici.
Beretta Associati: ottanta metri verso il cielo di MilanoLa chiarezza è un programma irrinunciabile per Beretta Associati, eredi della grande tradizione del professionismo colto dei De Finetti, dei Minoletti, dei Latis e dei Mangiarotti & Morassutti, una cifra stilistica che li pone sempre nell’alveo del movimento moderno ma spinti da una volontà di declinare nella modalità personale, identitaria ogni singolo progetto.Questo sviluppo residenziale firmato Impresa Rusconi ha fatto convergere interessanti energie provenienti dal mondo dell’architettura e dell’interior dando vita ad un modello di torre dalle polisemiche funzioni: residenziali e commerciali, posizionato strategicamente come antenna ricettrice di vibrazioni trasmesse da un quartiere in continuo divenire. “La torre si collega a nord ad un edificio basso di tre piani che si affaccia su via privata Belgirate, a sud ad un secondo edificio anch’esso di tre piani, che si pone a completamento della cortina esistente di via Stresa, e si congiunge infine al verde della piazza Carbonari tramite un giardino prospiciente quest’ultima” è la descrizione dello Studio Beretta. Leggi l'articolo > https://www.listonegiordano.com/one/architettura/beretta-associati/
“Mura Sensibili. Psicologia dell’Abitare” (ed. SplendidaMente) a firma di Donatella Caprioglio rappresenta un supporto pratico per i professionisti dello spazio costruito e apporta strumenti psicologici utili ad interagire con il cliente.É un libro pubblicato a dieci anni di distanza da ” Nel cuore delle case” – molto amato da una folta schiera di lettori – che ha segnato l’inizio della riflessione sul tema dell’intimo rapporto tra “interno ed esterno” e acceso l’entusiasmo degli addetti ai lavori, tanto da dar vita ad un corso universitario alla facoltà di Psicologia di Padova incentrato proprio sulla psicologia dell’ abitare.Continua a leggere > https://www.listonegiordano.com/one/architettura/psicologia-dell-abitare/
Cino Zucchi è sicuramente uno dei migliori, forse il migliore, tra gli architetti italiani della “generazione di mezzo”, nati cioè negli anni ’50 del XX secolo e ancora stretti tra i longevi Maestri – di cui hanno fatto in tempo ad essere contemporanei – e l’annaspare di più giovani progettisti alla ricerca di una loro firma stilistica: che però un certo estremismo digitale rende sempre più improbabile distinguere nel diffuso appiattimento dei linguaggi in architettura.Leggi l'articolo su One Magazine - https://one.listonegiordano.com/architettura/cino-zucchi/
Il ricordo quasi intimo di Lea Vergine, una straordinaria personalità dell’arte italiana e della sua esposizione più famosa.Leggi l'articolo di Stefano Casciani su One Magazine > https://one.listonegiordano.com/cultura/lea-vergine
Andrea Martiradonnalo sguardo “segreto” del fotografo d’architettura attraverso il terzo occhioAbbiamo ammirato moltissime sue foto di architettura, abbiamo attraversato l’Iconic Pantheon Hotel di Roma (progetto di Studio Piva) sfogliando virtualmente i suoi scatti, ci siamo arrampicati sulla vetta della Nuvola Lavazza per ammirare dall’alto il progetto di Cino Zucchi e sorseggiare Torino da un’insolita visuale zenitale Si è calato nel Progetto Laboratorio Noivoiloro di Ifdesign (Premi In/Architettura 2020); un centro socio-educativo all’interno di un complesso dedicato alla cura delle persone diversamente abili, dove l’architettura è al servizio dell’essere umano e del suo riscatto attraverso la “progettazione di” attività collettive orientate all’apprendimento ed avvicinamento all’autonomia. Leggi l'articolo su One Magazine
Dannati Architetti è la serie podcast realizzata da Maria Chiara Virgili in cui si racconta la storia dell’architettura in una chiave fresca ed originale.
Un manufatto architettonico - sintesi della durezza della pietra e delle trasparenze del vetro - è placidamente immerso nel paesaggio punteggiato da secolari olivi, in un’atmosfera di perfetta armonia tra artificio del costruito e natura.SCOPRI IL PROGETTO > https://one.listonegiordano.com/architettura/alessandro-bulletti
PREMI In/Architettura 2020 promossi da In/Arch – ANCE con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e di Anci.PREMIO SPECIALE LISTONE GIORDANO assegnato allo Studio Iraci Architetti (con Carla Maugeri) per il loro intervento nella categoria nuove costruzioni che ha saputo valorizzare l’utilizzo del legno in qualità di materiale da sempre legato al mondo dell’architettura e delle costruzioni.ONE HOUSE: Un paradiso mediterraneo nel cuore di SiciliaScopri il progetto > https://one.listonegiordano.com/architettura/studio-iraci-listone-giordano-sicilia/
Il Memoriale della Shoah di Milano, situato nell’area di manovra della Stazione Centrale di Milano, dove dal dicembre 1943 al gennaio 1945 furono deportati ebrei e detenuti politici verso i campi di sterminio e concentramento, è un progetto esemplare, unico nel suo genere in Europa.Scopri il progetto > https://one.listonegiordano.com/architettura/memoriale-della-shoah-milano/
Il premio è stato assegnato all'architetto Paolo Basco per il suo intervento nella categoria riqualificazione edilizia, che ha saputo valorizzare l'utilizzo del legno in qualità di materiale da sempre legato al mondo dell'architettura e delle costruzioni.L’architetto ha scenografato un attico con vista sulla Reggia di Caserta|Progetto e foto di Paolo Basco.Scopri il progetto > https://one.listonegiordano.com/architettura/architetto-paolo-basco-premio-inarch-listone-giordano/
La recente scomparsa di Enzo Mari (1932/2020) non lascia solo un grande vuoto nel cuore dei tanti che ne hanno amato le idee e l’opera, ma riporta anche l’attenzione su una serie di questioni centrali per la cultura del progetto, che Mari ha saputo affrontare più volte nella sua opera insostituibile: industria e artigianato, arte e design, ricerca e produzione.Leggi articolo qui > https://one.listonegiordano.com/design/enzo-mari/
In questa intervista abbiamo raccontato l'esperienza della prima edizione del Festival di Architettura di Colle Val D'Elsa assieme alle organizzatrici: Francesca AmelioErnesta Caviola Michela EkstrӧmRaffaella AragosaPer maggiori info - one.listonegiordano.com
Dall’Umbria più autentica, e precisamente da Perugia, alla metropoli iconica per antonomasia(New York, the city that never sleeps) il passo è stato breve. O forse si è trattato di un SaltoQuantico per il designer ed imprenditore italiano Daniele Minestrini. Il “salto” che un elettroneeffettua da un orbitale all’altro. Continua a leggere su www.one.listonegiordano.com
Stefano Pasqualetti: la storia segreta di un architetto e fotografo per le strade di New YorkCi piace l’idea di fare un focus, accendere una luce e seguire passo passo alcuni giovani personaggi, di grande talento non di meno, che hanno messo radici in alcune famose metropoli internazionali.Leggi l'articolo su One Magazine > https://one.listonegiordano.com/architettura/stefano-pasqualetti-an-italian-man-in-new-york
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