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Le notizie di Valori.it

Author: Valori

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Valori.it - notizie di finanza etica ed economia sostenibile
104 Episodes
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L’intelligenza artificiale è ormai applicata in maniera intensiva nel settore militare. Negli Stati Uniti è stato già testato un caccia totalmente autonomo. Ucraina e Striscia di Gaza sono laboratori a cielo aperto. Ecco come l’IA sta cambiando la guerra.Ne parla Francesco Vignarca, coordinatore delle campagne della Rete italiana Pace e Disarmo.Appronfondisci con il dossier di Valori.it.Scarica il dossier L'intelligenza artificiale va al fronte in formato PDF o ePub.
Tre giorni dopo la terza bozza e alla vigilia della fine programmata della Cop28, nel pomeriggio di lunedì 11 dicembre è stata diffusa una nuova versione provvisoria del testo di accordo finale della ventottesima conferenza sul clima delle Nazioni Unite. Nelle intenzioni, questa bozza avrebbe dovuto sgomberare il campo dal florilegio di opzioni che campeggiavano nel secondo e nel terzo draft.Da questo punto di vista, il lavoro è riuscito: diverse opzioni sono effettivamente sparite. Il problema è che si tratta di tutte quelle più ambiziose.Ne abbiamo parlato con Eleonora Cogo e Jacopo Bencini.
Nella puntata di Copcast di oggi abbiamo incontrato a Dubai Michele D'Ostuni e con lui abbiamo parlato di come i sistemi agroalimentari devono cambiare per adattarsi alla crisi climatica e, cambiando, possono contribuire a combatterla.
La parola d'ordine della Cop28 è "phase out". Abbandono delle fonti fossili. Riusciranno i delegati a trovare un accordo per un'uscita o almeno una diminuzione dello sfruttamento di carbone, petrolio e gas? E come dovremo giudicare i risultati di una conferenza sul clima che si tiene in un Paese che basa la propria economia sul petrolio?Ne abbiamo parlato con Tommaso Perrone, direttore di Lifegate.
nizia la seconda settimana di Cop28. Quella più importante e decisiva. L’8 dicembre è stata la giornata tematica dedicata a giovani e educazione.Di cosa si è discusso? Ne abbiamo parlato con Giacomo Di Capua.
Una seconda bozza del global stocktake è stata pubblicata a ridosso della pausa nei lavori della Cop28 di Dubai. Il testo mostra chiaramente la siderale distanza ancora esistente tra i gruppi di Paesi presenti al tavolo negoziale. Si parla di fonti fossili, di sussidi, di rinnovabili e di carbone, ma in fondo a ciascun tema campeggia l'opzione «No text». Il che significa che i governi sono pronti a stralciare ciascuno di questi temi in mancanza di un accordo.
Erano 503 alla Cop26 di Glasgow, nel 2021. Sono diventati 636 alla Cop27 di Sharm el-Sheikh, lo scorso anno. E stavolta, alla Cop28 di Dubai, si sono presentati in 2.456. Parliamo dei lobbisti del settore delle fossili. Un esercito di persone addestrate e pagate con un obiettivo: far fallire i negoziati. Evitare che possano essere prese decisioni troppo stringenti in termini di riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra. Scongiurare rischi di contraccolpi per le aziende che rappresentano.
Alla Cop28 il 4 dicembre è il giorno della finanza climatica. Con meno annunci rispetto alle edizioni precedenti e promesse insufficienti.
Nel quarto giorno di Conferenza sul clima piombano le dichiarazioni al limite del negazionismo climatico del sultano al-Jaber, presidente della Cop28 e petroliere.
Si chiama Oil and Gas Decarbonization Charter (Carta per la decarbonizzazione del petrolio e del gas, Ogdc) ed è stata presentata come un passo avanti storico alla Cop28 di Dubai. Come già accaduto per il fondo per le riparazioni dei danni e delle perdite subite (loss and damage), sul quale c’è ancora molto da fare, la presidenza emiratina della conferenza sembra presentare come sostanziali, acquisite ed efficaci anche le iniziative che, di fatto, non lo sono. O lo sono solo in parte.
Nel secondo giorno della Cop28 di Dubai sono andati in scena i leader mondiali. Il segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres ha ribadito la necessita, ora, di concentrarsi sul problema della mitigazione: «Gli 1,5 gradi sono ancora un obiettivo possibile. A mancare non sono i mezzi, ma la volontà politica».La presidente del Consiglio italiana Giorgia Meloni, nel suo discorso, è sembrata invece dimenticarsi completamente la questione climatica, concentrandosi solo su cibo e alimentazione. E promettendo 100 milioni di euro per il fondo per il loss and damage.
Nel primo giorno della Cop28 di Dubai è stato approvato il fondo per il loss and damage. Restano tuttavia tanti punti interrogativi.
Contro la guerra

Contro la guerra

2023-10-2624:36

Cosa significa vivere in un Paese in guerra? Chi sono le vittime? Quanto tempo serve per ricostruire tutto ciò che è stato distrutto? Un racconto dall’osservatorio diretto di EMERGENCY nei Paesi in cui è impegnata per smontare la retorica della guerra “lampo”, “umanitaria”, “giusta” perché"Lavorare insieme per un mondo senza guerra è la miglior cosa che possiamo fare per le generazioni future."(Gino Strada, chirurgo e fondatore di EMERGENCY).Con Daniele Giacomini, Emergency and Development Director di EMERGENCY
«Ma ha sempre fatto caldo!»«Crisi climatica? Macché, è colpa delle tempeste solari!»«È sufficiente piantare alberi!»Ma è davvero così? Ne parlano, in modo semiserio (ma molto serio) Massimo Cirri e Andrea Barolini che smontano tutti i luoghi comuni sulla crisi climatica. La più grave crisi che l'umanità si trova ad affrontare. Pur pienamente coscienti dei gravi rischi a cui siamo esposti, proviamo a spiegare il tutto anche con un sorriso.ConMassimo Cirri, conduttore radiofonicoAndrea Barolini, direttore di Valori.it
La pace in tasca

La pace in tasca

2023-10-2651:59

Puntare sulla pace non significa solamente rifiutare, come indica la nostra Costituzione, la guerra come strumento di risoluzione delle controversie internazionali, prevenire i conflitti e scongiurare indicibili sofferenze.Puntare sulla pace significa dare fiato ad un’economia alternativa al business delle armi, della distruzione e della ricostruzione. L’economia di pace è una scelta sostenibile, etica e anche florida.Nicoletta Dentico, SID - Society for international developmentSofia Basso, Greenpeace ItaliaModera Francesco Vignarca, Rete italiana Pace e Disarmo
Come l'aria che respiriamo

Come l'aria che respiriamo

2023-10-2601:11:11

La finanza tocca, spesso senza che sia possibile accorgersene, ogni ambito delle nostre vite, delle nostre azioni, della nostra quotidianità. Praticamente in ogni settore - dall’agricoltura all’energia, dalla tecnologia alla salute, dall’istruzione al commercio - incidono dinamiche che noi troppo spesso non conosciamo. E che perciò non siamo in grado di combattere. Ecco come la finanziarizzazione dell’economia cambia, concretamente, le nostre vite.ConPaolo Alberto Valenti, presidente di Club Media ItalieAlessandro Volpi, Università di PisaLuca Pisapia, giornalistaModera Ettore Tazzioli, direttore di TRC
Nessuno Rimanga al casello

Nessuno Rimanga al casello

2023-10-2601:10:43

La transizione ecologica impone un cambiamento radicale anche nel nostro modo di spostarci, nei mezzi che utilizziamo per farlo e nelle nostre abitudini. La necessità di abbattere le emissioni di CO2 porterà ad un’inevitabile elettrificazione dei trasporti, ma come ogni trasformazione, anche questa imporrà dei costi. Che non possono essere scaricati unicamente sulle popolazioni, e soprattutto non debbono esserlo sulle fasce economicamente e socialmente più deboli.ConSamuele Lodi, Fiom CGILAndrea Boraschi, Transport&EnvironmentFrancesco Zirpoli, CAMI, Università Ca' FoscariAdriano Montorsi, Filt CGILModera Anna Donati, Kyoto Club, Alleanza Clima e lavoro
Sposta-Menti

Sposta-Menti

2023-10-2638:49

I trasporti sono responsabili di circa un quarto delle emissioni inquinanti. L'impegno a promuovere una transizione verso sistemi della mobilità e dei trasporti più sostenibili appare quindi improcrastinabile.Per farlo, le soluzioni tecniche e tecnologiche non sono sufficienti: occorre promuovere un diverso paradigma e un diverso modo di pensare i nostri spostamenti.Con Matteo Colleoni, Università di Milano-Bicocca
Diamoci Energia

Diamoci Energia

2023-10-2653:38

Le comunità energetiche rappresentano una risposta efficace e solo apparentemente “locale” alla necessità di trasformare i nostri modelli di produzione di energia. L’abbandono del carbone, del petrolio e del gas può generare un nuovo tessuto economico sostenibile e “dal basso” che ha già dimostrato di funzionare. Come fare però per rendere queste esperienze non solo esempi puntuali ma ampiamente diffusi a livello nazionale? Quali regole sono necessarie? Cosa possono fare le istituzioni locali e cosa il governo?ConAlessandra Filippi, assessore ambiente Comune di ModenaRossella Muroni, ecologista, sociologa, esperta di sostenibilità ambientaleChiara Pederzini, responsabile innovazione e sostenibilità di Legacoop Estense e consigliere di CPL Concordia.Modera Gianluca Ruggieri, università dell’Insubria
Cers c'è

Cers c'è

2023-10-2631:02

Quello delle Comunità Energetiche Rinnovabili e Solidali è un modello energetico diffuso, basato su autoproduzione e autoconsumo di energia da fonti rinnovabili, elettriche e termiche, che si integra con i più grandi impianti a tecnologie pulite, in grado di contribuire alla lotta contro l’emergenza climatica e allo stesso tempo di ridurre il peso geopolitico delle fonti fossili.Con Manuele Messineo, coordinamento CERS Roma
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