DiscoverLo Specchio Nero
Lo Specchio Nero
Claim Ownership

Lo Specchio Nero

Author: RKO

Subscribed: 2Played: 250
Share

Description

Lo Specchio Nero è la nuova porta della percezione. Una finestra – uno stargate ? – che RKO apre, per guardare, ascoltando, quello che succede sugli schermi. Schermi grandi da cinema, o piccoli da tv, o piccolissimi da tablet\phablet\smartphone. Spunti di riflessione, commenti, associazioni (a delinquere di idee). Senza alcun continuum logico, o spazio temporale, gli ascoltatori saranno catapultati in altre dimensioni, dalle prossime uscite al cinema alle monografie sui nomi illustri e carneadi, dalle serie tv ai prodotti crossmediali. Lo Specchio Nero è un blob di suggestioni, di immagini raccontate, evocate, capaci di suscitare curiosità, interesse e divertimento. Gli ascoltatori potranno bearsi dell’ascolto, ma potranno anche scegliere di intervenire, in diretta o via social, per aprire nuove porte, nuove finestre, nuovi stargate.
Lo Specchio Nero è una rubrica curata da Dikotomiko.

Dikotomiko è un micro-collettivo composto da Massimiliano Martiradonna e Mirco Moretti, ultraquarantenni, non più giovani, anzi, reduci. Dikotomiko, uno e bino, nasce come blog antagonista web e social, tra i vibrioni e la polvere di uno scaffale, nello spazio angusto e umido di un’edicola di giornali, prossima allo sbaracco. Mirco Moretti, l’edicolante, e Massimiliano Martiradonna, il cliente. In comune una certa idea di cinema, fiumi di parole e fiumi di visioni.
Dicotomico (il bene e il male? Noi e loro?), ma con la k, come nelle vecchie occupazioni liceali; per restare anonimi, in direzione contraria rispetto alla universale bramosia di micropopolarità.
Dikotomiko Cineblog ha come motto: “o con noi o contro di noi”. Lo stile è una scelta politica, sebbene non meramente ideologica o partitica.

Dikotomiko annovera collaborazioni prestigiose con riviste - su tutte, la collaborazione fissa con Nocturno, la rivista di culto del cinema di genere, italiano e non - e case editrici di settore. Nel 2019 Dikotomiko ha pubblicato un saggio: “Lo Specchio Nero – I sovranisti sugli Schermi dal 2001 ad oggi’ (DOTS Edizioni).

Dal 2013 ad oggi e fino a domani, senza mai abbassare la guardia.

Lo Specchio Nero va in onda ogni giovedì dalle 10:30 alle 11:30 su RKO www.rkonair.com
68 Episodes
Reverse
L'attualità è quel che è, non ci resta che fuggire all'indietro. Al 1977, quando Incontri Ravvicinati Del Terzo Tipo rappresentò un immenso atto d'amore e pace, peace and love, anzi: cosmic peace and love. Nostalgia, utopia, slancio interstellare. Tutto molto bello, ma non può durare. Siamo troppo disturbati e irrequieti. E troppo attratti da esplosioni, urla e panico. E allora andiamo a riguardare un pugno di film esplosivi: quelli cioè che hanno osato raccontare cosa avviene nella mente di un attentatore suicida. Buon ascolto!
Nonostante l'ansia e la trepidazione per l'attesa di conoscere il nome del prossimo presidente della repubblica, Lo Specchio Nero prosegue imperterrito per la sua strada. Questa puntata comincia con una digressione temporale che ci ha precipitati nel 1973: un'era geologica nella quale esisteva la classe operaia, e non solo: esistevano registi affermati che la raccontavano nei loro film. Pazzesco vero? Tornando ai nostri giorni, abbiamo pianto esaltati per la bellezza di Better Days, diretto da Derek Tsang. Infine, una serie tv nemica del binge-watching: Archive 81, che vi regalerà parecchi brividi. Buon ascolto.
Scoop! Oggi govedi 20 gennaio Lo Specchio Nero vi rivelerà in esclusiva il nome del candidato al Quirinale del centrosinistra! Poi, una volta superato lo shock, potrete immergervi nella seducente, appiccicosa, calda, cremosa, organica e proteica fanghiglia del cinema che ha osato di più in materia di sesso e cibo, o di cibo e sesso. Food Porn e Porn Food, porn porn e food food. Buon hmmmm appetitoooohh! Tutte e tutti a tavola, sotto il tavolo, sopra il tavolo. Ad apparecchiare è come sempre RKO Radio. Slurp!
Rieccoci qua, ancora vivi e negativi, o quantomeno asintomatici. Dikotomiko vi offre la puntata numero 6 della terza stagione dello Specchio Nero, che continua a mandare riflessi oscuri dall'orbita di RKO Radio. Ci sono molti vampiri in questa puntata, anche se non tutti con le zanne in bella vista, anzi. Alcuni di loro sono veramente ridotti male e fanno quasi tenerezza. Succhiasangue a parte, vi parliamo del notevolissimo esordio dietro la macchina da presa di Maggie Gyllenhall, che vent'anni dopo Secretary ne ha fatta di strada, e adesso può permettersi il lusso di non dover più scendere a compromessi. Giovedi 13 gennaio, a partire dalle 11, potete iniettarvi una buona dose di ottimismo, buoni sentimenti e speranza nel futuro. Oppure potete scegliere di ascoltare Lo Specchio Nero. Buon ascolto.
Buon anno a tutte/i: l'augurio migliore che possiamo farvi (e farci) è ovviamente quello di sopravvivere anche al 2022. Qui, nella poco rassicurante cornice dello Specchio Nero, proviamo a sopravvivere con i soliti mezzi, che sono le visioni. Oggi vi parliamo di un film che abbiamo scoperto tardi, ma non troppo tardi: si chiama Dark Waters come molti altri, ma è unico. UNICO. Un film e una serie, è una puntata snella. La serie è The Silent Sea, coreana targata Netflix. Vi ricorda qualcosa? Qualcuno ha detto calamaro?Buon ascolto, sempre nell'orbita di RKO Radio.
Le migliori visioni di un anno visionario.
Sarà il nostro ultimo, falsissimo, comodissimo rifugio? Forse. Ne usciremo prima di Natale? Dubitino. Qualcuno preferirà restarci anche dopo Natale. Certezza piena, Oggi Una Regina ci illumina ANCHE raccontandoci di Cowboy BeBop
OssimoriQualcuno ha scritto che “L'acquario di quello che manca” è lo specchio di Enrico Ghezzi. Infilare uno specchio nello Specchio Nero è quindi quasi un gesto automatico, un riflesso (che non riflette) incondizionato. Sempre meno sono invece gli schermi capaci di riflettere i nostri sguardi, e di rimandarci con un sorriso rugoso decenni di storia del cinema. E' il caso degli schermi che hanno ospitato Cry Macho. Mentre negli occhi, e nella testa, siamo pieni del lavoraccio di Peter Jackson e del suo The Beatles: Get Back, dal quale sarà difficile staccarsi per parecchio tempo a venire, cerchiamo di distrarci con immagini altre. Immagini catturate dalle bodycam della polizia, o dalle telecamere che seguono altri poliziotti in quel di Marsiglia. Immagini rovesciate come un anagramma compiuto sul nome dell'autore di un massacro qualsiasi. O di un processo per stregoneria basato sul nulla, che riesce comunque a stagliarsi dignitosissimo nella storia del cinema. Infine, immagini di bambini malsani, osservati con occhio carico di crudeltà.Non vi resta che mettervi comodi, buon ascolto.
“I camposanti non hanno rimpianti,Sei tu che li covi, li rendi fantasmi,Li canti per sentirne meno la mancanza,Come non bastasse l'esistenza e l'eco che fa.Giace qui ad libitum la tua imbecillità. Quindi lascia perdere i programmiCoi talenti, i palinsesti,Per piacere non andare a navigare sulla rete,Stringi forte chi ti vuole beneTra le tombe del monumentale,Trovi Dio, trovi Montale, ed un'opaca infinità.”Parole di Bianconi, uno che di fantasmi se ne intende. Ed è proprio di fantasmi che parliamo in questa puntata, stranamente priva sia di horror che di spettri “in carne e ossa”. Del resto i fantasmi ci circondano tutti i giorni, vengono fuori da ogni pertugio, da ogni disco, da ogni libro, ed ovviamente da ogni visione. Da Diana Spencer ai Beatles, dalle vittime di un chirurgo fuori di testa ai fantasmi dei ricordi di Paolo Sorrentino, oggi sguazziamo tra gli ectoplasmi, più vivi che mai. Gli ectoplasmi, non certo noi. O voi. E' stata la mano di DioThe Beatles: Get BackSpencerDr. Death.Buon ascolto, come sempre su RKO Radio.
Lo Specchio Nero E00S03Benvenuti nell'era del CalamaroE' passato quasi un ventennio da quel giorno infausto: era il 18 giugno 2002, e la Corea del Sud vinceva 2 - 1 contro la nazionale italiana ai mondiali di calcio. Basta pronunciare la parola Moreno e da queste parti tutti ricordano ancora benissimo la faccia da pesce lesso del peggior arbitro del secolo. Oggi finalmente è arrivato il momento della vendetta: con questa puntata zero della terza stagione de Lo Specchio Nero possiamo tornare a sventolare il tricolor! Patrioti da ogni angolo dello stivale, in alto i cuori! Che l'orgoglio nazionale si manifesti per le strade, facciamogliela vedere la vera Italia a questi figli di Hyundai e Samsung che non sono altro! Ecco la sintesi del match, Benvenuti nell'era del Calamaro: poco dopo il fischio d'inizio la Corea passa in vantaggio con Squid Game, Una manovra astuta, ma comunque spettacolare. Il pubblico applaude, e nel settore che ospita i tifosi italiani le facce si fanno buie. Il presidente del consiglio nella tribuna riservata alle autorità non si scompone, ma c'è chi giura di aver colto per un attimo una strana trasformazione sul suo volto: le testimonianze parlano di occhi da rettile, che dopo pochissimi secondi sono tornati normalmente inquietanti come sempre. Ma gli azzurri non si arrendono e poco prima dell'intervallo pareggiano con Ariaferma, grazie al triangolo ai limiti dell'aria di rigore tra Silvio Orlando e Toni Servillo. E' Orlando a tirare verso la porta, con la massima scioltezza e precisione, la palla sfiora il palo e termina in porta. Esulta la squadra, esultano i tifosi, e il presidente non può nascondere la sua soddisfazione: tutto il suo corpo emana per tre secondi una luce verde abbagliante, mentre gli occhi, effettivamente da rettile, si spostano da una parte all'altra per controllare la reazione dei presenti. Saranno i flash dei fotografi, dice qualcuno. Ma sarà mica figlio di migranti, dice qualcun altro. La partita continua senza guizzi, le due squadre sembrano accontentarsi. Mancano due minuti alla fine quando il mister toglie dal campo Nanni Moretti, visibilmente affaticato nonostante nessuno si fosse accorto della sua presenza in campo, e al suo posto esordisce la giovane promessa Gabriele Mainetti (ma sulla sua maglia campeggia la scritta Freaks Out invece del suo vero cognome). Dopo nemmeno mezzo minuto è proprio lui a partire da centrocampo a testa bassa, veloce e ostinato, dribbla mezza Corea, ignora i compagni di squadra che gli chiedono invano la palla (e meno male: si tratta di Muccino ed Ozpetek, oltre ad un indecifrabile Nanni Moretti che continua a chiamare la palla da bordocampo) e arriva al limite dell'area di rigore. Finge il tiro, dribbla il portiere, si ferma sulla linea di porta, si sdraia per terra e con la testa spinge la palla in rete. Italia batte Corea del Sud 2 -1. I tifosi esultano, il presidente esplode (letteralmente) di gioia, i giocatori coreani si scannano tra di loro in slow-motion a morsi e coltellate nel cerchio di centrocampo. Marcatori:Squid GameAriafermaFreaks Out! Buon ascolto.
Don’t clean up this blood. Quel sangue non l’abbiamo ripulito, resta davanti ai nostri occhi bassi. Il Ventennio è un doloroso e necessario ritorno a quei giorni di vent’anni fa, è una puntata che ci è costata tanto, ma era necessaria. Una puntata che chiude questa seconda stagione de Lo Specchio Nero. Ma ritorneremo. Buon ascolto, si fa per dire. Su Rko Radio. 20 luglio 2001, 20 luglio 2021. Ore 17.27, esattamente 20 anni dopo l’esplosione dei due colpi di pistola che hanno messo fine alla vita di un Ragazzo.
Ledisendgentolmen, la Festa del Cinema in Libertà sta riscaldando i motori. Anzi è già partita. Per l'occasione abbiamo intervistato Saba delLa Scatola Blu, che insieme a Beatrice di Post Factory ci introduce alle visioni che accompagneranno le nostre calde serate di luglio. Come ogni anno, sarà l'ExPostModerno ad accogliervi, in via Napoli 264. Studiate il programma della rassegna, prendete appunti, sottolineate. E buon ascolto, su RKO Radio.
Bevete poco, uscite soltanto nelle ore più calde e ascoltate questa puntata rovente de Lo Specchio Nero. I nostri consigli valgono oro, lo sapete, e vi aiuteranno a vedere le Stelle. E le Stelline. Stelle e Stelline: Ornella Muti, Edwige Fenech, Dirce Funari, Jessica Moore, Femi Benussi, Asia Argento, Eleonora Giorgi, Mirella D'Angelo, Agostina Belli, Lilli Carati e tantissime altre... Abbiamo intervistato il Lider Maximo Davide Pulici, autore insieme a Manlio Gomarasca del freschissimo (si fa per dire) testo sacro dedicato alle attrici che hanno contribuito a rendere unico il cinema italiano dagli anni Sessanta agli anni Novanta. Stelle e Stelline, 792 pagine e più di 60 interviste. Buon ascolto!
Lo Specchio Nero continua a riflettere lampi di cinema coreano, questo è il terzo speciale dedicato al Florence Korea Film Fest. Il terzo e anche l'ultimo: è tempo di bilanci, di premi dikotomici, di applausi e sipari che calano. Oltre a raccontarvi delle nostre visioni preferite, vi raccontiamo anche delle re-visioni. Gli immensi Peppermint Candy, Joint Security Area, La Moglie dell'Avvocato. E ancora - e sempre - Kim Ki-duk. Buon ascolto.
Prosegue il nostro viaggio in pigiama tra le meraviglie della 19esima edizione del Florence Korea Film Fest. Omaggio a Kim Ki-duk, New Korean Cinema, Omaggio a Moon So-ri, Orizzonti Coreani, Indipendent Korea: sono le nostre sezioni preferite. Ma ci sono anche: K-documentary e Virtual Reality Experience, insomma questo festival è un labirinto nel quale perdersi è magnifico. Ne abbiamo approfittato per rivedere gioielli firmati da Lee Chang-dong, Bong Joon-ho, Kwak Kyung-taek, e ovviamente Kim Ki-duk. Non mancano le visioni inedite: dobbiamo confessare di esserci emozionati fino alle lacrime con lo splendido Festival, e abbiamo applaudito il notevolissimo Fighter. Tutto molto bello, tutto molto coreano. Buon ascolto, sempre oltre Lo Specchio Nero, sempre su RKO Radio.
Continua il lungo anno dei festival da divano, ed è arrivato anche il momento del nostro preferito: il Florence Korea Film Fest giunto alla sua 19esima edizione. Lo sapete tutti, il cinema coreano non ha rivali nel globo intero, e questo festival è sempre stato garanzia di qualità. E non solo di qualità, anche di abbondanza: il KFF di Firenze è il miglior all you can eat di cinema made in Korea che si possa immaginare, e noi ci siamo incollati al divano per guardare il più possibile, e anche per raccontarvi delle visioni migliori. Questa è la prima parte dello speciale dedicato al festival, sempre su RKO Radio. Buon ascolto.
La trance agonistica c'entra poco o niente con questa puntata n. 25 della seconda e moribonda stagione de Lo Specchio Nero. Transagonistica suona identica ma è tutt'altra cosa. E' il titolo - geniale - di un romanzo che ci ha conquistati, e che è uscito pochi giorni fa, provvidenziale come uno sgambetto a un pillonqualsiasi, firmato da Gabriele Galligani che abbiamo raggiunto ed intervistato. I corpi, quindi, protagonisti assoluti di questa puntata: come quelli che popolano il cinema di Abdellatif Kechiche, al quale Emanuele Di Nicola ha dedicato la monografia La carne e l'anima. Abbiamo intervistato anche Emanuele. Torna a trovarci Saba, la nostra coinquilina della Scatola Blu, per ricordarci che in questo podcast dovremmo parlare di cinema e serie tv. Lo fa lei per noi, e ci racconta Yasuke, anime seriale sul primo samurai di colore. E a proposito di corpo e anima, il primo muore, la seconda vive per sempre. Non per tutti, per Franco Battiato si. A lui è dedicata questa puntata. Buon ascolto.
E' tempo di manifesti, è tempo di pamphlet, è tempo di demolizione delle certezze neoliberiste. Vi presentiamo due libri, due manifesti, due pamphlet. Il Manifesto della Cura (Alegre) del Care Collective inglese. Il Capitale Amoroso (Bompiani) di Jennifer Guerra. Abbiamo intervistato Jennifer Guerra e Lynne Segal: quest'ultima, che fa parte del Care Collective inglese, ha posseduto l'ugola preziosa di Giulia Maria Falzea, che fa parte della grande famiglia di RKO Radio e conduce il suo Nobody puts baby in the corner ogni domenica mattina alle 10. Giulia si è presa cura di noi, ed è sua la voce che ascolterete nella puntata. Più reale del reale, più convincente dell'originale. Lotta di genere è lotta di classe, lotta di classe è lotta di genere. Lo Specchio Nero continua il suo viaggio di avvicinamento alla fine della seconda stagione, questa è la puntata numero 24.Buon ascolto, sisters and brothers.
Il decoro, nella Treccani: dignità che nell’aspetto, nei modi, nell’agire, è conveniente alla condizione sociale di una persona o di una categoria. Ma anche: il sentimento della propria dignità, la coscienza di ciò che si addice e che è dovuto al proprio grado, alla propria funzione o condizione. O ancora: decorazione scenica, scenario. Ornamento, onore, lustro, riferito a persona. Armoniosa proporzione richiesta nelle opere d’arte tra le parti e il tutto, tra la forma e il contenuto (o anche, nelle opere d’architettura, rispondenza della costruzione allo scopo cui è destinata), in conformità dei canoni estetici rinascimentali e classicisti. Aggiungiamone un'altra di definizione, tutta nostra: una bella realizzazione murale, coloratissima, viva e pregna: quella si, che è in grado di dare decoro ad uno squallido muro grigio. Abbiamo intervistato Carmen Pisanello, autrice insieme a Elias Tano di Scrivere Sui Muri, un libro da leggere e anche un libro da ammirare, uscito da pochissimo per la Momo Edizioni. Anche se fuori dagli sche(r)mi, è comunque una visione. E noi siamo sempre a caccia di visioni. Dekoromiko è la puntata numero 23 della seconda stagione de Lo Specchio Nero. Buon ascolto.
Il ministro della reclusione non si può definire altrimenti: egli è l'antropomorfosi del disastro. Nell'allegra brigata non può certo mancare il ministro della cultura bloccata. Mentre ci risuonano ancora in mente le immagini celestiali e suggestive evocate dal nostro ospite nella scorsa puntata, come “i tarzanelli incastrati nel tartaro”, tocca restare concreti e concentrati, pronti a presentarvi la seconda parte dell'intervista a Wu Ming 1, autore de La Q di Qomplotto. QAnon e dintorni. E' doveroso ribadire che sono proprio i dintorni a fare da colonna vertebrale a questo libro indispensabile (ancora più indispensabile dell'antitartaro). Nei dintorni, ad esempio, si annidano figure ministeriali mitologiche come quelle citate più in alto. L'illuminante chiacchierata terminerà, spoiler!, con qualche anticipazione sul prossimo romanzo collettivo di Wu Ming, a proposito del quale non diciamo nemmeno una parola. Una cifra si, però: 1978. Buon ascolto!
loading
Comments 
Download from Google Play
Download from App Store