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LETTERE alla redazione di BastaBugie.it

Author: BastaBugie

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Le risposte del direttore Giano Colli ai lettori di BastaBugie
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TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=1599LETTERE ALLA REDAZIONE: E' GIUSTO BATTEZZARE I FIGLI DEI CONVIVENTI? di Giano ColliGentile redazione di BastaBugie,ho letto con attenzione l'articolo sullo sposarsi in chiesa secondo il Papa.Forse non c'entra granché, ma mi chiedo se sia giusto che le coppie che convivono senza essere sposate possano fare battezzare i loro figli?RenataCara Renata,il problema da te posto potrebbe essere così enunciato: nel caso in cui i genitori non abbiano una vita di fede vissuta (o addirittura in palese contrasto come nel caso di una convivenza) è giusto dare il battesimo ai figli? Ho ben presente infatti il caso di alcuni sacerdoti che hanno rifiutato (come vedremo: ingiustamente) il battesimo a figli di genitori in situazione irregolare di matrimonio.Il cardinale Biffi una volta disse che nella preparazione dei genitori al battesimo ci si accorge quanto non gli interessa nulla.Adesso si fa la preparazione al battesimo, ma prima no. Si telefonava al parroco e si diceva "domenica alle tre si viene a battezzare il figlio, va bene?" come si vede ad esempio nei film di don Camillo (anche se lì il problema era che Peppone voleva dare nome Lenin al figlio...). Ora invece si fa, giustamente, la preparazione.Il Cardinal Biffi, da parroco, preparava il gruppo dei genitori tutti insieme. Iniziava facendo notare che nella prima domanda del rito si domanda: "cosa chiedete alla Chiesa?".Il Cardinal Biffi faceva notare: "Vedete siete voi a chiederlo, non è la Chiesa che ve lo impone". Un signore ad alta voce fa: "veramente io non vorrei chiederlo, ma lo faccio per accontentare mia moglie che è tre mesi che mi fa un capo così".Allora il Cardinale lo prende da parte dopo l'incontro e gli dice: "Guardi che se lei non lo chiede io non posso dare il battesimo a suo figlio, del resto è lei il capofamiglia" (non era vero perché basta anche uno solo dei genitori, ma il Cardinale ha fatto il furbetto). Allora l'uomo risponde: "E io cosa vado a dire a casa a mia moglie?". E il Cardinale: "Beh, ognuno ha i suoi problemi, io di dover parlare con lei e lei di dover parlare con sua moglie".Il giorno dopo arriva tutta arrabbiata la moglie: "Reverendo, lei in cinque minuti mi ha distrutto il lavoro di tre mesi". Ma il Cardinale non ha ceduto nemmeno con lei. Qualche settimana dopo arriva il marito e dice: "Adesso ho capito l'importanza del battesimo e lo chiedo per mio figlio...". La forza delle donne...Purtroppo sta avvenendo qua e là che si chiedano condizioni gravose per dare i sacramenti. Alcuni sacerdoti non danno il battesimo ai genitori divorziati o che non praticano. Ma questo distruggerebbe la Chiesa. E' un rigorismo pericoloso. Se si dicesse "Se non vieni alla Messa non posso darti i sacramenti" ad esempio del battesimo del figlio oppure della cresima all'adolescente. La gente ci vedrebbe dei ricattatori e si allontanerebbe dai sacramenti per colpa nostra...Per ricevere il battesimo sono necessarie solo due condizioni:1) la richiesta di uno o entrambi i genitori (bisogna sempre rispettare la volontà dei genitori);2) che i genitori si impegnino a proseguire la sua formazione cristiana (che poi in concreto è quello di mandarlo a catechismo).Se ci sono queste due condizioni non si può negare a un bambino la grazia del battesimo perché i genitori non sono perfetti cristiani (poi bisognerebbe chiedere chi può vantarsi di essere perfetto di fronte a Dio...).A questo punto uno si potrebbe chiedere perché non dare allora la comunione a chi convive o ai divorziati risposati. Non sarebbe forse anche in questo caso un rigorismo esagerato non dargliela? In realtà non è così. Secondo la parola di San Paolo chi mangia il Corpo di Cristo in stato di peccato mortale, mangia la propria condanna a morte. Ecco perché la Chiesa non da la comunione ai conviventi, agli sposati solo con il rito civile o ai divorziati risposati. Non la da perché ha di mira la salvezza di quelle anime. E, nel caso del battesimo, è sempre la salvezza dell'anima del bambino che spinge la Chiesa a dare il battesimo anche ai figli di coloro i quali non possono ricevere la comunione. In entrambi i casi la Chiesa ha sempre lo stesso scopo: la salvezza delle anime.
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7541LETTERE ALLA REDAZIONE: SULLE PUNIZIONI DI DIO SONO D'ACCORDO CON VOI di Pietro GuidiGentile Redazione di BastaBugie,ho letto con interesse il vostro articolo sull'episodio di Anania e Saffira. Dio li punisce per aver ingannato gli apostoli. Come giustamente da voi sottolineato questo brano si trova nel Nuovo Testamento e questo nonostante quello che solitamente si dice e cioè che il Dio che punisce è una cosa che si trova solo nel Vecchio Testamento.Onestamente sono d'accordo con voi ed anzi mi ha sempre stupito sentire cristiani che mi contestavano una certa durezza nel parlare dei peccati mortali e volevano sostenere che Gesù, ovvero il Dio delle beatitudini del Vangelo, fosse diverso dal Dio che puniva con il diluvio universale. A questo punto gli chiedevo come fosse possibile che Dio cambiasse idea. Ma loro rimanevano sulle loro posizioni.Cari amici vi ringrazio di questo articolo che mette le cose in chiaro ed anche per aver fatto notare che proprio questo brano è stato saltato durante le letture del periodo pasquale. Non lo avevo notato, ma controllando mi sono accorta che è proprio così.A questo punto avrei due domande. La prima è più una richiesta che una domanda, e cioè vi chiedo di approfondire ulteriormente le conseguenze dell'eliminazione del concetto di peccato mortale e di pena eterna. La seconda domanda è una domanda vera e propria e cioè vorrei sapere se la liturgia riformata ha fatto altri tagli mirati alla Parola di Dio, simili a quello clamoroso di Anania e Saffira.Grazie ancora per il vostro prezioso lavoro.MariaRISPOSTA DELLA REDAZIONEGentile Maria,grazie a te per la mail e per l'affetto con cui ci segui. Per quanto riguarda la tua richiesta di approfondimenti ti accontento subito.Purtroppo l'eliminazione del concetto di pena ha delle conseguenze enormi sulla concezione del Cristianesimo. Infatti la dottrina cattolica insegna che Dio è infinitamente giusto ed esige che ogni male venga riparato attraverso una pena. Anche se la sua Misericordia è infinita non può derogare a questa legge.Quando Adamo ed Eva commisero il peccato originale, per la sua infinita Giustizia li ha cacciati per sempre dal paradiso terrestre, anche dopo il loro pentimento. Dio ha punito il peccato di Adamo ed Eva con l'introduzione nel mondo della morte, della malattia e della sofferenza. Inoltre ha punito specificatamente Adamo, e con lui tutti gli uomini della storia, con il dover faticare nel lavoro. Ha punito Eva, e con lei tutte le donne, con la sofferenza durante il parto. Inoltre dopo il peccato originale Dio ha chiuso le porte del Paradiso all'umanità. Questa punizione sarebbe durata nel tempo perché non sarebbe bastata un'eternità di sofferenze per ripagare il debito che aveva contratto con Dio commettendo quella colpa.Se per un cristiano non sono chiare queste cose vuol dire che ha le idee confuse e rischia di non capire cosa sia venuto a fare Gesù nel mondo. Il Signore infatti è venuto tra gli uomini per pagare il prezzo del loro riscatto. Gesù è l'Agnello di Dio, cioè la vittima sacrificale per la salvezza dell'uomo. Questo concetto è espresso in maniera sublime dal salmo 39, che mette in bocca al Messia queste parole: "Non hai gradito né olocausto né sacrificio (...) allora ho detto: Ecco, io vengo" che si potrebbe tradurre anche con il più incisivo "allora vengo io". Immaginatevi Cristo che dice al Padre queste parole, osservando la nostra incapacità di riscattarci da soli. Soffre la più dolorosa passione e muore in croce per pagare sulla sua carne la pena che spettava a noi. Insomma Dio poteva essere soltanto Misericordia e condonare tutti i peccati senza esigere una riparazione. Oppure poteva essere soltanto Giustizia e quindi punire con l'Inferno tutti gli uomini. Ma Dio ha fatto il capolavoro di unire la sua infinita Giustizia (che esigeva la punizione per il peccato) con la sua infinita Misericordia (facendo incarnare suo Figlio per essere punito per noi).Perché era quindi necessaria l'incarnazione del Figlio e la sua passione, morte e risurrezione? Perché solo con il suo intervento nella storia potevamo essere salvati? Perché in quanto uomo avrebbe pagato per le colpe di tutti gli uomini e in quanto Dio le sue sofferenze avrebbero avuto meriti infiniti, capaci di pagare il debito infinito che avevamo contratto nei confronti di Dio.Ecco che, alla luce di questi fatti, le punizioni divine e la Redenzione stessa, assumono un significato più chiaro e profondo. Un significato che appariva più sfumato se si dimentica l'episodio di Anania e Saffira.E vengo alla tua seconda domanda, cioè se ci sono altri tagli nella liturgia. Tra i casi che si possono citare vorrei portare l'attenzione a diversi salmi che sono stati tagliuzzati e tre addirittura eliminati totalmente dal breviario (il 58, l'83 e il 109). Il motivo è semplice: sono considerati troppo violenti per la mentalità contemporanea. Ad esempio nel salmo 58 possiamo leggere "Spezzagli, o Dio, i denti nella bocca". Il punto è che, anche se queste parole ci possono sembrare troppo dure, non si può censurare la Parola di Dio. Se è Dio che ha tolto la vita ad Anania e Saffira e ha ispirato il salmista a scrivere queste parole dure chi siamo noi per eliminarle? Se cancelliamo i castighi e l'inferno otterremo il risultato che il paradiso sembrerà una storiella per bambini, paurosi di affrontare la vita che hanno bisogno di essere consolati con la promessa di vivere felici e contenti come nelle fiabe. Se non c'è un castigo che senso ha impegnarsi tanto a fare la volontà di Dio fino all'eroismo, accettare e talvolta ricercare la sofferenza per amor suo, come hanno fatto i santi? Gesù insegna che "il regno dei cieli si acquista con la forza e solo i violenti riescono a rapirlo" (Mt 11,12). Con questo vuol dire che il paradiso è solo per i veri uomini che lottano incessantemente contro il demonio, il mondo e contro loro stessi. Per questo è meglio non seguire le interpretazioni mielose oggi tanto alla moda, ma occorre tornare a leggere la Parola di Dio integralmente, cioè senza censure ideologiche e, per questo, fuorvianti.
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7526LETTERE ALLA REDAZIONE: IN CHE MONDO VIVIAMO? di Giano ColliCari amici di BastaBugie,Vi scrivo per condividere una cosa successa in questa estate, vissuta come spettatrice incredula.Sono sposata, non ho figli, non ho animali che li sostituiscono. La cosa la vivo non senza sofferenze, ma non mi piango addosso e accetto la volontà di Dio, il Progetto che Lui ha per me e mio marito. Come dice Chesterton "la misura di ogni felicità, è la riconoscenza", cioè ricordare quello che già abbiamo ed io ho tanti aiuti: la Fede, il mio padre spirituale, amici "in cammino" con noi che ci sostengono e confortano con la presenza. Con loro chiacchieri, ti confronti, ti scontri, provi insieme a seguire la retta via per raggiungere la Meta, l'unica Meta per noi cristiani, il Paradiso! Ti alterni nelle difficoltà, per fare da traino gli uni agli altri. Sono convinta che gli amici vanno scelti e scelti bene. Una volta si chiamavano "le sante amicizie".Quando arriva un annuncio di gravidanza (e in questi anni sono stati tanti) non ho mai provato invidia, lo dico sinceramente, ho sempre provato gioia per chi ce lo comunicava. Certo ci pensi, fai un bel respiro, sorridi anche se non è facilissimo, ma una nuova vita non può che essere una cosa bella, un miracolo che il Signore regala ai genitori, e questa gioia immensa supera anche la tua sofferenza!Qualche settimana fa in chiesa mi si è avvicinata una ragazza single, che conosco di vista, e chiacchierando del più e del meno mi ha detto che era incinta e che sarebbe stata una mamma sola, era ricorsa alla inseminazione artificiale perché il suo sogno era sempre stato quello di essere madre, lei ha sempre voluto essere madre. Il mio sorriso, mentre parlava, è scomparso, mi sono retta fisicamente alla panca, meno male c'era, sono rimasta senza fiato. Non ho provato gioia, ho balbettato qualcosa, non ricordo nemmeno cosa da come stavo, avevo solo voglia di piangere.Mi chiedo se esista al mondo una donna che non voglia essere madre. Da piccole teniamo in braccio bambolotti, li culliamo, gli diamo il biberon, li vestiamo e li svestiamo per poi ricominciare. E sono convinta che anche quelle che ti dicono, ora che ormai è troppo tardi, che va bene così, hanno in cuor loro una profonda ferita che sanguina e l'unica consolazione che hanno è solo dire che va bene così.Ma questo che ho raccontato non è il primo episodio in tema di fecondazione perché in questi anni ne ho viste di tutti i colori.Il primo tanto tempo fa. Erano venuti a farci dei lavori a casa e parlando di figli l'operaio disse con naturalezza che lui e sua moglie erano ricorsi alla fivet. Lo guardai pensando fosse la sigla di una federazione sportiva: Federazione Italiana... Mio marito, assistendo alla scena e vedendo la mia faccia perplessa, mi fece la triste traduzione riportandomi alla realtà. Quest'operaio ribadì che sua moglie voleva un figlio a tutti i costi e non sarebbero ricorsi all'adozione perché lei voleva un figlio suo. Anche lì rimasi muta. Cosa strana per me, ve lo garantisco.Poi due casi di donne, di due città diverse, felicemente sposate da tanti anni con i rispettivi mariti, che hanno fatto l'inseminazione artificiale su suggerimento di sacerdoti che dicevano che si può fare: la Chiesa la fecondazione omologa la permette! Ovviamente sappiamo bene che non è così e non nego che oltre al silenzio improvviso, mi sono cascate le braccia e forse anche qualcos'altro.Altro caso che ho visto davanti a me: una studentessa fuori sede, laureata in una nuova città, trovato lavoro in questa nuova città, e poi "sposata" con la sua "compagna" e via... inseminazione all'estero con sperma di donatore e ovulo della "compagna". Una dona l'ovulo, l'altra tiene in grembo il bambino per... essere madri entrambe!? Poi mi hanno detto che la bambina, una volta nata, non ha mai voluto attaccarsi al seno di chi l'ha partorita. L'esclamazione molto chiara di mio marito sul perché della cosa è stata che il bambino non ci capiva più un... diciamo che ha sottolineato che il neonato era "confuso" dalla situazione.Ogni volta stessa reazione di silenzio e vuoto interiore: io, io, io... voglio, voglio, voglio... io voglio! io voglio! io voglio! Prima di tutto viene il mio benessere, la mia felicità, la croce si allontana, non si abbraccia! E anche quando fai questi discorsi sulla croce ti rispondono che il Signore ci ha fatti per essere felici e non tristi. Di sicuro, ma non si può usare ogni mezzo per raggiungere la felicità, non fosse altro perché quella raggiunta contro la morale non è la vera felicità!Ma il Mondo dice diverso e allora si usano tutti i mezzi che "la scienza ci regala", siamo avanti noi! "Sì, ma avanti verso il baratro" diceva il mio padre spirituale. Vere e proprie scorciatoie per la felicità: una volta ottenuto il giochino lo metti da parte, lo schiaffi a scuola tutta la settimana dalle 8 alle 16, poi tutti i pomeriggi gli programmi un'attività, a casa gli accendi la tv, così è una presenza innocua e il sabato in pizzeria gli dai il cellulare in mano, se ne sta catatonico e inebetito nel suo mondo consentendo ai genitori (finalmente, poverini) di fare due chiacchiere in santa pace! Quando sarà grande, tipo sei o sette anni, glielo compri, ovvio, almeno sarà autonomo per tante cose, a cominciare dalla pornografia a portata di mano.I bambini che frequento non hanno i cellulari, non guardano la tv. Una persona, sapendo di farmi male e per non darmi soddisfazione, li ha definiti "disadattati" perché fuori dal mondo. Le ho risposto che ce ne fossero di bambini disadattati come loro, intelligenti, svegli, reattivi, socievoli, affettuosi, vivaci, sensibili, in una parola... vivi. I nostri amici hanno creato una scuola per i loro figli, facendo tanti sacrifici, per sottrarli alla logica del mondo! Visto come vanno velocemente le cose tra aborto, inseminazione artificiale, eutanasia, penso che io e i miei amici senza figli o quelli single dovremmo seriamente pensare al nostro futuro per evitare che qualcuno ci elimini considerandoci pesi inutili.Chiedo scusa per questa lunga lettera, infarcita di cose che mi stanno a cuore. È che sono stanca di essere quella "fuori posto" e "non al passo coi tempi"! Non mi pesa essere fuori dagli schemi altrui, è che veramente ti viene da pensare che al peggio non ci sia mai fine! Non posso ovviamente chiedervi di suggerirmi, cari amici di BastaBugie, quale debba essere la mia reazione su questi temi. Ma mi è venuto il dubbio ogni volta che sto zitta - anche se urlo dentro, ve lo garantisco, e sono cose irripetibili - che io commetta un'omissione con il mio silenzio.Vi saluto e vi ringrazio di cuore,LP (Lettrice Perplessa)RISPOSTA DEL DIRETTORE DI BASTABUGIECara Lettrice Perplessa,la situazione che hai descritto è purtroppo quella che viviamo tutti noi. Siamo immersi in un mondo che sentiamo non essere più il nostro mondo, anche se mi chiedo se sia mai esistito un mondo adatto per i cristiani. Anche San Benedetto si poneva le stesse domande e per seguire Dio si allontanò dalle città che allora non davano la possibilità di vivere cristianamente. E così fondò i monasteri. Che hanno fondato l'Europa (di cui giustamente è il patrono principale). Certo il medioevo aveva almeno alcune certezze che la modernità ha spazzato via. Non per questo migliorata la situazione, anzi la realtà mette in luce, giorno dopo giorno, le nefandezze dell'animo umano quando questo abbandona Dio. Ma non un Dio generico, bensì il Dio incarnato, l'unico e vero Dio. E quando si abbandona Dio, segue sempre il tentativo di cancellare la sua Legge scritta nel nostro cuore: la legge morale naturale. La Chiesa ha garantito per secoli la sua applicazione e gridava ogni volta che questa veniva violata. L'ultimo tentativo di farla valere è stato quando Papa Benedetto XVI ha ricordato i principi non negoziabili: vita, famiglia, libertà di educazione. Il Mondo non lo ha ascoltato, ma ha anzi accelerato in senso contrario e purtroppo oggi tanti uomini di Chiesa, forse per risultare al passo coi tempi o forse per comodità, si sono accodati all'andazzo. Non tutti, certo. Forse il tuo padre spirituale è un esempio di sacerdote di oggi che non cede alla logica del Mondo.Cosa dire? C'è molto da fare, a cominciare dall'ambito culturale. È quello che, nel nostro piccolo, tentiamo di fare con BastaBugie e tutte le iniziative analoghe. Ad esempio salutiamo con simpatia e approvazione la nascita a ottobre di una nuova rivista cartacea che si chiamerà "La Bussola mensile". Crediamo che vada sostenuta perché l'apologetica cattolica sia rilanciata e studiata. Per fare l'abbonamento, clicca qui!Ognuno nel suo posto di combattimento, con le armi della Fede, difendiamo il punto di vista cattolico. Tu ci chiedi quale deve essere la nostra reazione di fronte al male che avanza. Parlare o tacere? San Paolo, che delle armi della Fede era esperto, dice di parlare quando è opportuno, ma anche quando non è opportuno.
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=1932LETTERE ALLA REDAZIONE: CHE HITLER FOSSE UN ANIMALISTA PUO' PIACERE O NON PIACERE, MA E' CONFERMATO DAL FATTO CHE CON UNA DELLE SUE PRIME LEGGI ABBIA PROIBITO LA VIVISEZIONE SUGLI ANIMALIIl Catechismo della Chiesa Cattolica insegna invece che ''si possono amare gli animali, ma non si devono far oggetto di quell'affetto che è dovuto soltanto alle persone''di Giano ColliCari signori di BastaBugie,sono offesa dall'articolo da Voi proposto sul tema dei diritti degli animali, in cui paragonate, di fatto, Hitler ed i nazisti a chi difende i diritti degli animali.Mi dispiace questa caduta di stile da parte Vostra, a fronte del fatto che spesso ho attinto informazioni dal Vostro sito.Sono profondamente protezionista e difendo i diritti degli animali. Analogamente a questa posizione, sono sempre stata dalla parte dei deboli, di coloro cioè che non possono difendersi, bambini, vecchi e ammalati. Al contrario, sono stata spesso testimone di persone cattolicissime e cristianissime che disprezzavano le persone amanti degli animali, adducendo ragioni di tutela degli uomini, anziché degli animali, e poi le stesse dimostravano di essere le più grette e meno sensibili nei confronti delle persone.Trovo quindi assolutamente fuori luogo il paragone che avvicina Hitler agli animalisti, anzi mi fa anche un po' schifo, tanto che non credo che attingerò più dai Vostri articoli.GiuliaCara Giulia,rispondo volentieri alla sua mail nella quale contesta vivacemente l'articolo da noi pubblicato sul n. 209 di BastaBugie dal titolo "Animalismo trionfante: secondo il tribunale di Milano i diritti dei gatti sono superiori a quelli degli uomini".La sua mail non tocca minimamente nessun argomento trattato nell'articolo in questione e quindi pare opportuno tenere fuori dalla polemica chi ha scritto quell'articolo.Per quanto riguarda invece il sottotitolo, la sua affermazione "Trovo... assolutamente fuori luogo il paragone... che avvicina Hitler agli animalisti, anzi mi fa anche un po' schifo" ci lascia francamente perplessi: Hitler era davvero un animalista e a prova di ciò basti citare la legge a cui appropriatamente si fa riferimento nel sottotitolo. Può piacere o non piacere, ma, ripetiamo, Hitler era un animalista e una delle prime leggi approvate da Hitler proibiva la vivisezione sugli animali. Questo è un fatto e contro un fatto non si può discutere (a meno che non si provi che non è vero, ma lei questo non può farlo; può piacerle o no, ma questo è un fatto incontestabile).Far derivare da questo fatto incontestabile (e incontestato) la conseguenza che "non credo che attingerò più dai Vostri articoli" ci sembra francamente eccessivo.In ogni caso confermo che, a parer mio, l'ideologia animalista sta permeando sempre più la società e ciò è dovuto anche alla massiccia campagna per i presunti diritti degli animali sui mezzi di comunicazione di massa. Ad esempio è frequente trovare nei tg un servizio che parli di cura degli animali o di ingiusti maltrattamenti. E' talmente assillante che ormai pare quasi introdotto un nuovo genere di peccato: l'abbandono degli animali. Vorrei ricordare che abbandonare un animale, invece, non è un peccato. Può essere una cosa non bella, ma non è un peccato. Semmai abbandonare un anziano è un peccato, però di questo raramente parlano i tg, per cui, sono certo, alla frase "abbandonare un animale non è un peccato" si troverebbero molte persone indignate. Eppure basterebbe ricordar loro che decidere cosa è peccato non è compito della televisione, ma di Dio.Sempre nei succitati servizi televisivi capita spesso che per descrivere i maltrattamenti sugli animali si arrivi a dire "animali trattati in modo disumano". Ora mi pare evidente che l'espressione riveli che esiste una gerarchia nella natura umana che prevede che l'uomo sia superiore agli animali. E ciò è confermato dall'altra espressione usata quando invece sono maltrattati degli uomini, si dice infatti "uomini trattati come bestie".Infine, per quanto riguarda i suoi riferimenti a persone "cattolicissime e cristianissime" che lei critica come "grette e meno sensibili nei confronti delle persone" le riporto qui sotto le citazioni del Catechismo della Chiesa Cattolica con cui lei, con più verità, potrà valutare la cattolicità delle persone che incontra (e, se vuole, anche la sua aderenza a quanto insegna la Chiesa); ecco dunque le citazioni tratte dal Catechismo:2416 Gli animali sono creature di Dio. Egli li circonda della sua provvida cura. Con la loro semplice esistenza lo benedicono e gli rendono gloria. Anche gli uomini devono essere benevoli verso di loro. Ci si ricorderà con quale delicatezza i santi, come san Francesco d'Assisi o san Filippo Neri, trattassero gli animali.2417 Dio ha consegnato gli animali a colui che egli ha creato a sua immagine. È dunque legittimo servirsi degli animali per provvedere al nutrimento o per confezionare indumenti. Possono essere addomesticati, perché aiutino l'uomo nei suoi lavori e anche a ricrearsi negli svaghi. Le sperimentazioni mediche e scientifiche sugli animali sono pratiche moralmente accettabili, se rimangono entro limiti ragionevoli e contribuiscono a curare o salvare vite umane.2418 È contrario alla dignità umana far soffrire inutilmente gli animali e disporre indiscriminatamente della loro vita. È pure indegno dell'uomo spendere per gli animali somme che andrebbero destinate, prioritariamente, a sollevare la miseria degli uomini. Si possono amare gli animali; ma non si devono far oggetto di quell'affetto che è dovuto soltanto alle persone.Francamente, come sempre, la posizione della Chiesa mi pare equilibrata e secondo verità. E profondamente contraria alle ideologie del mondo che si rivelano, al contrario, fortemente disumane.
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=3316LETTERE ALLA REDAZIONE: SESSO ORALE E ANALE SONO ILLECITI ANCHE TRA CONIUGIIl Catechismo della Chiesa Cattolica ci ricorda che gli sposi sono chiamati a vivere la castità coniugaledi Giano ColliSpettabile redazione di BastaBugie,ho letto il vostro articolo sul vescovo spagnolo che avrebbe detto che il sesso orale non è peccato (cf. BastaBugie n. 341 del 21 marzo 2014). In relazione a questo vorrei precisare che è evidente che la notizia diffusa dai media circa i rapporti orali sia una "bufala", ma nel contempo sull'argomento bisogna fare chiarezza.I rapporti sessuali fra marito e moglie sono sacrosanti, voluti e benedetti da Dio. Ed hanno, come è noto, una doppia valenza: procreativa e unitiva. In questo ambito il sesso è l'atto finale fra coniugi che si amano completamente. Ed è sbagliato pensare che alcuni atti siano peccaminosi. Non lo sono affatto. Fanno parte dei giochi e delle effusioni che marito e moglie si scambiano.Il Catechismo della Chiesa Cattolica non condanna nulla, è tutto lecito e sono inseriti nell'erotismo indispensabile ed auspicato dalla Chiesa Cattolica. Infatti il catechismo dice: "La sessualità è ordinata all'amore coniugale dell'uomo e della donna. Nel matrimonio l'intimità corporale degli sposi diventa un segno e un pegno della comunione spirituale. Tra i battezzati, i legami del matrimonio sono santificati dal sacramento" (n° 2360). E inoltre: "Gli atti coi quali i coniugi si uniscono in casta intimità, sono onorevoli e degni, e, compiuti in modo veramente umano, favoriscono la mutua donazione che essi significano, ed arricchiscono vicendevolmente in gioiosa gratitudine gli sposi stessi. La sessualità è sorgente di gioia e di piacere: il Creatore stesso ha stabilito che nella reciproca donazione fisica totale gli sposi provino un piacere e una soddisfazione sia del corpo sia dello spirito. Quindi, gli sposi non commettono nessun male cercando tale piacere e godendone. Accettano ciò che il Creatore ha voluto per loro" (n° 2362).Quindi, concludendo, qualsiasi tipo di rapporti compresi quelli orali, anali, ecc. sono nella logica del piacere gioioso fra i coniugi consenzienti. L'unica "avvertenza" è che l'eiaculazione a seguito dell'orgasmo debba avvenire naturalmente in vagina.Cordiali saluti.BernardoCaro Bernardo,certamente gli atti sessuali tra coniugi (incluso il piacere che ne deriva) sono cosa buona, come testimoniano le citazioni da lei fatte. Ma le conclusioni che lei fa discendere dal catechismo mi sembrano francamente non appropriate.Infatti al n° 2349 del Catechismo della Chiesa Cattolica si dice che "Le persone sposate sono chiamate a vivere la castità coniugale". E' quindi sbagliato concludere che una volta sposati nessun atto sessuale possa essere considerato peccaminoso.Evidentemente la castità matrimoniale invita alla purezza nei rapporti tra coniugi. La purezza matrimoniale si esprime quindi nel non usare la sessualità al di fuori dello scopo unitivo e procreativo. Affinché l'atto sia secondo natura devono essere presenti entrambi gli scopi. Come dice infatti il catechismo al n° 2366 "qualsiasi atto matrimoniale deve rimanere aperto per sé alla trasmissione della vita. Tale dottrina, più volte esposta dal Magistero della Chiesa, è fondata sulla connessione inscindibile, che Dio ha voluto e che l'uomo non può rompere di sua iniziativa, tra i due significati dell'atto coniugale: il significato unitivo e il significato procreativo". Ecco perché non rientrano nella liceità né i rapporti orali, né quelli anali mancando, ovviamente, lo scopo procreativo.Per ulteriore conferma, il n° 2362 del catechismo, che parla di "casta intimità" e della liceità del piacere provato nell'atto sessuale, significativamente si conclude con questa frase (da lei omessa): "Tuttavia gli sposi devono saper restare nei limiti di una giusta moderazione". E' quindi evidentemente scorretto pensare che una volta sposati tutto divenga lecito... Anche perché nella citazione stessa si raccomanda che gli atti sessuali tra coniugi siano "compiuti in modo veramente umano". Ad esempio, non può dirsi "veramente umano" il rapporto sessuale anale mancando del tutto la capacità procreativa. Non solo è peccaminoso, ma addirittura rientra nei peccati che gridano vendetta al cospetto di Dio, secondo l'insegnamento tradizionale della Chiesa (cf. n° 1867). Questo vale anche se compiuto all'interno della coppia sposata. Infatti oggettivamente questi rapporti sono "contro natura". Intendendo per natura, ovviamente la natura umana.Potremmo concludere raccomandando ai coniugati di vivere una buona vita di preghiera e di studio della dottrina cristiana. Inoltre, per non incorrere in interpretazioni personali e di comodo della Parola di Dio, va sempre tenuta in seria considerazione la necessità di avere un padre spirituale fedele alla Tradizione della Chiesa che possa essere di aiuto nella comprensione della volontà divina (cf. ANCHE I SANTI HANNO AVUTO BISOGNO DEL PADRE SPIRITUALE: come scegliere il padre spirituale https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=2470).
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=5256LETTERE ALLA REDAZIONE: LO STILE DI BASTABUGIE di Giano ColliGentile redazione di BastaBugie,vorrei con umiltà fraterna invitarvi a riflettere sui toni perentori, indelicati e spesso giustizialisti con cui intervenite con dei giudizi su talune figure, perché dietro questa dialettica si può nascondere un inganno.Sono perfettamente solidale con la vostra visione di una militanza sempre più esposta e oggetto di contraddizione a cui siamo chiamati noi cristiani oggi, quanto più le diversità del mondo sono una negazione della morale naturale, del valore della vita e della visione antropologica di "uomo celeste", dono supremo a cui ci è stato dato accesso dal sacrificio di Cristo.Sono anche consapevole del rischio di un annacquamento dei valori cristiani autentici da parte di quella porzione di Chiesa più contaminata dal pensiero dominante, che può distruggere dall'interno la compagine dei cristiani, quanto il nemico che, vestito da angelo di luce, ci attacca da dentro con i suoi sofismi.Tuttavia, riscontro a volte dei toni caustici e che sanno di giudizio definitivo da parte di cristiani superiori, che non lasciano spazio ad un contraddittorio, o anche a letture diverse con opportune argomentazioni.Il rischio è quello che la storia si incarichi di smentirci, riportandoci ad un'umiltà con un clamore ben maggiore della semplicità di una scelta quotidiana in cui adottiamo la povertà come abito.Ammetto di essere uno di quelli che perde facilmente la pazienza e il decoro dialettico nelle situazioni provocatorie, e da fratello ricordo che è conveniente per noi essere cauti nel nostro parlare tenendoci sottomessi gli uni agli altri, pur essendo autorevoli come Cristo lo è stato parlando con gli uomini, ma caritatevoli verso quelle situazioni di cui non conosciamo tutto come Cristo conosce, e che possono avere motivazioni non note e non facilmente deducibili neanche dai più attenti.Con stima,EmanueleCaro Emanuele,intanto grazie per l'amicizia e la stima con cui leggi il nostro sito.Tutte le cose che dici sono giuste ed infatti nei rapporti personali con gli altri è doverosa una certa cautela nei giudizi in quanto questi spettano principalmente a Dio nel giudizio universale e particolare di ciascuna anima. Va tenuto anche conto che noi non conosciamo fino in fondo l'anima di chi ci sta davanti.Semmai noi usiamo un tono che può apparire ruvido e sbrigativo, ma crediamo sia necessario per dare una sveglia a un mondo un po' rilassato negli ultimi tempi.A chi pensa che questo stile non sia cristiano vorrei ricordare che il vangelo è pieno di parole ruvide da parte di Giovanni il Battista e Gesù Stesso: razza di vipere, sepolcri imbiancati, et similia. Anche Paolo che riprende Pietro negli Atti degli Apostoli, pur essendo Pietro il primo Papa, potrebbe sembrare irriverente a una lettura superficiale.Insomma quando il personaggio è pubblico e compie atti pubblici va giudicato e anche stigmatizzato quando il comportamento è evidentemente contro la Rivelazione o contro la natura umana, ma anche semplicemente contro il buon senso. Quando Giovanni il Battista urla il suo "non ti è lecito tenere la moglie di tuo fratello" all'indirizzo del re (Erode), non crediamo che Gesù lo abbia poi brontolato invitandolo alla moderazione nei termini usati o nei giudizi pubblici espressi. Anzi Gesù loda Giovanni il Battista dicendo che non è nato uno più grande di lui.Ecco in sintesi spiegato lo stile del nostro sito. Comprendiamo che possa piacere o non piacere, per cui se uno ha un altro stile può esprimerlo in internet o nella sua vita come vuole. Crediamo però che l'apprezzamento dei nostri lettori (in costante crescita dal 2007) sia il miglior segno che essere chiari, precisi e documentati alla fine dia un importante (almeno speriamo) contributo alla verità.Spero che continuerai a seguirci con l'affetto di cui finora ci hai fatto dono.
VIDEO: Colonna sonora di Unplanned ➜ www.youtube.com/watch?v=k2bpbHzYx70&list=PLolpIV2TSebXeokE6asCp6exFLZYVAfSJTESTO DELL'ARTICOLO ➜ www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7354LETTERE ALLA REDAZIONE: HO VISTO UNPLANNED APPENA DOPO AVER PERSO IL MIO BAMBINOSe avere un figlio sono difficoltà e impegno enormi, non averlo è un vuoto che niente e nessuno potrà mai colmaredi Giano ColliGentile redazione di BastaBugie,in questi anni di scoperte del mondo voi mi siete stati di aiuto a capire dove la cultura in cui siamo sommersi mi stava ingannando. Grazie. Ho evitato in questo modo di fare errori di cui mi sarei pentita troppo tardi.Mi sono sposata giovane, non perché fossi incinta, ma perché volevo fare scelte importanti nella mia vita al momento giusto e non rimandando inutilmente. Sono contenta della scelta fatta e vorrei condividere con voi una cosa che mi è successa e che non sono riuscita a dire a voce a nessuno, eccetto ovviamente mio marito e il mio padre spirituale.Vi scrivo quindi per per riuscire a raccontare la mia esperienza ai vostri lettori, se lo riterrete di qualche utilità, per renderli partecipi di ciò che ho provato.Era il giugno scorso quando dopo un ritardo ho fatto il test di gravidanza ed era positivo, un mare di emozioni mi ha travolto!Cavolo il quarto figlio; la casa è piccola, la macchina pure, come lo diciamo ai suoceri, dove voglio partorire... le solite cose, no?!?Poi dopo soli 3 giorni tutto è andato infranto.Ero da sola, prima al pronto soccorso quando nell'attesa dei risultati delle analisi (ben due ore) ho iniziato ad avere delle perdite di sangue sempre più abbondanti che mi hanno dato la quasi certezza di cosa stava succedendo. Poi l'ecografia, dalla quale ovviamente non si vedeva nulla. "Sono cose che capitano" dicevano. Ma se anche so che è così, non è tanto semplice da accettare.Dopo dieci giorni siamo andati a vedere Unplanned. Avevo mio marito e la mia migliore amica che mi stringevano la mano mentre piangevo a dirotto vedendo la scena dei grumi di sangue che uscivano dal corpo della protagonista perché è la cosa che pochi giorni prima (ovviamente con meno dolore e con perdite molto meno abbondanti perché era solo di 8 - 9 settimane) avevo vissuto io.Il mio pensiero è stato quindi: "Cavolo, com'è possibile avere la VOLONTA' di provare tutto ciò?". Io ho già 3 figli fantastici, per i quali ringrazio Dio tutti i giorni, ma quanto mi manca questo bambino! Non era neanche formato, non avevo neanche sentito il battito, ma so che c'era! Ero già connessa visceralmente con lui ed è scivolato via.Fortunatamente siamo cristiani e abbiamo la certezza che i bambini non nati siano nella felicità naturale del limbo (a proposito: grazie per i vostri illuminanti articoli sul limbo), ma il mio pensiero va a tutte le donne che una o più volte si sono fatte strappare il loro figlio dal grembo, indipendente dal padre o magari dal modo in cui questo "grumo di cellule" è stato concepito: è tuo figlio cavolo! Cresce ogni secondo dentro di te!Beh sono certa che penserò per sempre a questo bambino che ho perso, e come fa mia nonna che ha avuto la stessa esperienza, anche io quando ci penserò, verserò qualche lacrima anche se, come dice il mio padre spirituale avrò tanti altri figli.L'aborto quindi va abolito, perché non solo uccide degli innocenti, ed è un peccato gravissimo che grida vendetta al cospetto di Dio, ma in più lascia anche dei segni indelebili sulle mamme e dato che a livello naturale spesso e volentieri non si può evitare, perché andarsela a cercare? Perché farsi volontariamente del male fisico e soprattutto psicologico? Non è questione di un diritto della donna o di una libera scelta, ma un'autopunizione della mamma, perché mamme si è dal momento del concepimento."L'utero è mio e lo gestisco io" dicono le femministe, ed è proprio per questo che noi donne siamo chiamate ad accudire ed ad essere madri.Quindi, cari dottori e caro Stato, aiutateci ad essere ciò che la natura (o Dio, a seconda dei punti di vista) vuole che siamo, e non costringete o consigliate a chi non ce la fa a mollare tutto e "disfarsi del problema", perché, se avere un figlio sono difficoltà e impegno enormi, non averlo è un vuoto che niente e nessuno potrà mai colmare.GinevraRISPOSTA DEL DIRETTORECara Ginevra,ho le lacrime agli occhi dopo aver letto la tua mail. Non sono lacrime di dolore, ma di gioia. Sono veramente felice che una ragazza come te (immagino tu sia giovane dalla freschezza con cui scrivi) abbia capito così presto la bellezza della maternità. In un mondo che fa di tutto per evitare il più possibile le nascite, tu rappresenti la speranza per il futuro.Sono certo che tante nostre lettrici hanno la stessa gioia di essere madri e spero che le ragazze più giovani comprendano che la vita va vissuta davvero. E la vita è dura come la tua testimonianza dimostra, ma non per questo non vale la pena di essere vissuta, anzi!La tua fede ti ha guidata in questo cammino, tuo marito e il tuo padre spirituale ti sono di sostegno nelle difficoltà materiali e spirituali. Nel nostro piccolo anche il nostro sito ti ha aiutata a comprendere la realtà circostante. Bene, di tutto questo ringraziamo insieme il Signore della vita. E un po' anche il film Unplanned che tanto bene ha fatto per la causa prolife. Lungi dall'essere un film da evitare, va invece promosso in tutti gli ambienti possibili soprattutto per i giovani e quindi nelle scuole, ma perché no, tra gli amici ed ovviamente i figli.Grazie Ginevra e grazie a tutte le donne che vivono la maternità con tutte le gioie e i dolori relativi.
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7148LETTERE ALLA REDAZIONE: SONO GIOVANE ED HO DECISO DI NON VOTAREC'è chi andrà a votare, chi no: l'importante è evitare candidati o partiti che assumono posizioni contrarie ai principi non negoziabili: vita, famiglia, libertà di educazionedi Giano ColliGentilissima redazione di BastaBugie,ultimamente si sente parlare in continuazione di elezioni. Sono giovane ed è la seconda volta che ho diritto di votare alle politiche. Ovviamente mi sono posto seriamente davanti alla questione ed ho anche dibattuto con quelli che conosco.In queste infinite discussioni anche i miei amici cattolici più tradizionalisti vogliono convincermi a votare Giorgia Meloni. Ma io non ci casco più. Infatti l'altra volta, che per me era la prima, ho votato Salvini. L'ho fatto perché in campagna elettorale sembrava il nuovo messia arrivato per salvarci (per esempio dall'immigrazione musulmana). Invece ce lo siamo ritrovati al governo con Di Maio, Conte e Draghi. Non so chi di questi tre sia più imbarazzante. Ho chiesto a gente più grande di me e diversi mi hanno confermato che a tutte le elezioni c'è sempre la stessa storia: viene presentato un nuovo salvatore dell'umanità che immancabilmente non combinerà proprio niente. Quindi a queste elezioni ho deciso che non andrò a votare. E questo per seri motivi.Innanzitutto il potere non lo dà il popolo. E non mi sto riferendo al fatto che negli ultimi anni ci siamo ritrovati al governo gente che non avevamo votato. Io sto parlando del fatto che il popolo non dovrebbe avere, e di fatto non ha, nessun diritto a decidere chi lo governa. Il potere ti può essere dato soltanto da un'autorità superiore, non dal basso. È il capo dell'azienda che nomina i vari capo-reparto. Non sono i sottoposti a fare delle libere elezioni. Funziona così in tutte le realtà e, in tempi più sani, anche nella politica. Nel medioevo l'imperatore nominava i suoi feudatari, dandogli così il potere sul feudo. A loro volta i grandi feudatari (chiamati vassalli) potevano nominare dei valvassori a cui affidavano parti del loro terreno. E questi potevano ripartire ulteriormente il loro terreno consegnandolo a dei valvassini. Era chiaro che il potere veniva dato da chi lo aveva e non dal popolo. E l'imperatore chi lo nominava? Semplice, lo approvava l'autorità ancora superiore cioè Papa, che rappresenta il governo di Dio sulla terra. Quindi ogni potere deriva in ultima analisi da Dio.Per questo non mi auguro che ritorni la democrazia e che al governo ci stia chi è stato eletto dagli italiani, ma mi auguro che vengano aboliti i partiti e abbattuto il parlamento e torni a regnare sull'Italia un re incoronato dal Papa. Questo non è chiaro a nessun politico, né di sinistra né di destra (lo so che fa un po' ridere chiamarla destra).Avrei accettato il compromesso di andare a votare, nonostante abbia in odio il concetto stesso di elezioni, se questo fosse servito per la difesa dei principi non negoziabili di vita, famiglia e libertà di educazione, come saggiamente aveva indicato Papa Benedetto XVI in un mirabile discorso al Partito Popolare Europeo. Per esempio in America voterei per Trump perché con le tre nomine alla Corte Suprema ha permesso l'abolizione o comunque una forte restrizione dell'aborto in diversi stati. Invece in Italia non c'è nessun partito che voglia combattere seriamente l'aborto, il divorzio, l'eutanasia, i matrimoni gay, ecc.Giorgia Meloni ha da poco affermato che la legge 194 (cioè la legge che permette l'aborto in Italia) non va toccata e ha fatto uscite a favore delle unioni civili fra omosessuali. Ovviamente in nome della libertà. Ma il loro concetto di libertà è pericoloso perché è sganciato dalla verità. In nome della libertà così male interpretata si può difendere sia la giustizia che l'errore. E questo non è accettabile. In nome della libertà milioni di bambini in tutto il mondo continueranno a morire con l'aborto, le famiglie continueranno a sgretolarsi per la piaga del divorzio, è consentito di scegliere il proprio sesso, ora anche ai bambini e tante altre aberrazioni.Però quando dico queste cose, anche a chi la pensa in maniera più simile a me, molti insistono sul fatto che andare a votare è un dovere e che dovrei scegliere il partito meno peggio. Qualcuno, anche di area tradizionale, è arrivato a dire che non andare a votare è peccato.Cosa ne pensate voi di BastaBugie?IvanoStimato direttore di BastaBugie,si avvicina la data del 25 settembre e, per la prima volta in vita mia, quando sono state indette le elezioni mi sono detta: stavolta non voterò.Ho sempre esercitato questo diritto e puntualmente ho visto governare chi non era effettivamente legittimato dai cittadini, con scuse più o meno accampate di crisi, emergenze, ecc., pertanto man mano che passavano gli anni, i politici perdevano la mia già scarsa fiducia.Ad ogni tornata elettorale ero indecisa se andare alle urne o meno e mi sono trovata più volte a scegliere all'ultimo chi votare. E puntualmente sono rimasta delusa.L'ultimo governo poi, in cui tutti i grandi partiti si sono coalizzati appoggiando Draghi... Certo, la Meloni no, mi si dirà, ma resta il fatto che ha appoggiato vaccini e green pass, salvo poi cancellare tutti i post a elezioni indette, per recuperare dignità. Quindi per me lei è invotabile come tutti gli altri.Poi però ho visto che nonostante tutto c'è chi ha provato a resistere, cercando di creare un nuovo partito, organizzando in tempi record raccolte firme dagli esiti poco probabili, visto che è tutto stato studiato per non ostacolare la classe politica regnante, in questi nuovi partiti ho visto mobilitate persone che in pandemia hanno combattuto contro la dittatura sanitaria, si sono esposte e per questo sono state radiate, criticate, dileggiate ecc... insomma ci hanno messo (e rimesso) del loro. Pertanto, il primo sabato di agosto ho fatto 3 ore e mezza in fila sotto il solleone, insieme a mio marito per dare la mia firma per la nascita di un partito che, almeno in apparenza, promette di rispettare i miei valori.Quindi, alla fine, anche stavolta voterò. Magari non servirà a niente, ma ho l'impressione che sia l'ultima possibilità... dopodiché, davvero mi arrenderò.TeresaRISPOSTA DEL DIRETTORECari Ivano e Teresa,le vostre mail testimoniano che i nostri lettori sono divisi e, vi confesso, anche noi della redazione. C'è chi andrà a votare e chi no. Ognuno ha le sue motivazioni e non è giusto dividersi per queste. A forza di divisioni il tessuto sociale si lacera ed anche le relazioni con le persone che frequentiamo. Ultimamente lo abbiamo visto con la pandemia: vaccino si, vaccino no. Accuse reciproche: "Se non fai come me, sbagli, fai peccato". E lo dicevano entrambi gli schieramenti. Poi la guerra alla Russia: alcuni dicevano "Putin è un santo", altri "Putin è un delinquente". E di nuovo accuse reciproche: "Se non la pensi come me sei un nemico".Anche in queste elezioni ho sentito dire che sarebbe peccato non andare a votare, oppure che, viceversa, sarebbe peccato andarci. Almeno su quest'ultimo punto vorrei rassicurare tutti: nessun peccato se si va a votare e nemmeno se non ci si va. Tra l'altro non votare non è nemmeno sanzionato dalle leggi civili e non è più un dovere civico perché è stato abolito diversi anni fa. Questo per quanto riguarda le leggi degli uomini. Per la Legge di Dio è chiaro che si può andare a votare e mettere una croce per il candidato che si conosce e che si apprezza, anche se il suo leader o il suo partito non è esattamente quello che ci si aspetterebbe, come è il caso di Fratelli d'Italia. Però diventa cooperazione al male scegliere candidati o partiti che assumano nel programma, o abbiano approvato in passato, posizioni contrarie alla Legge di Dio in particolar modo sui principi non negoziabili: vita, famiglia, libertà di educazione.In conclusione come BastaBugie abbiamo pubblicato ultimamente alcuni articoli che possono permettere di approfondire meglio alcuni aspetti e poi decidere secondo coscienza se andare o no a votare e, nel caso, per chi votare.Ovviamente tutto quello che ho detto è valido vista la situazione attuale. Nel 1948 avrei detto che non andare a votare avrebbe contribuito a far diventare l'Italia un satellite dell'Unione Sovietica. In quel caso l'astensione sarebbe stato un peccato grave. Come diceva Guareschi per bocca di Don Camillo: "Nel segreto dell'urna Dio ti vede, Stalin no".
VIDEO: Il Limbo dei bambini e la consolazione delle mamme ➜ https://www.youtube.com/watch?v=BQ6VXXe3cUY&list=PLolpIV2TSebUYAolUy8XGKkkSVK1dUyXFTESTO DELL'ARTICOLO ➜ www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7127LETTERE ALLA REDAZIONE: ANCORA SUL LIMBO E I BAMBINI MORTI SENZA BATTESIMO di Pietro GuidiSpettabile redazione di BastaBugie,in riferimento alla vostra risposta alla lettera pubblicata su BastaBugie del 24 agosto 2022 sul tema del limbo, vorrei dire che voi giustamente ricordate che il limbo non è un dogma di fede (come l'esistenza del Paradiso). Infatti il Limbo è un insegnamento magisteriale susseguente ad una riflessione teologica che si è sviluppata nel corso dei secoli e quindi, in quanto tale, suscettibile di approfondimento.Per capire meglio nel Vangelo troviamo utili spunti di riflessione:1) In primis la strage degli innocenti a Betlemme (Mt 2, 1-16), uccisi al posto di Cristo. Ma Dio vuole che tutti gli uomini siano salvati ( 1Tm 2,4): ricordiamo le parole "Lasciate che i bambini vengano a me e non glielo impedite" (Mc 10, 13-16); oppure: "Guardatevi dal disprezzare uno solo di questi piccoli, perché vi dico che i loro angeli nel cielo vedono sempre la faccia del Padre mio che è nei cieli" (Mt 18, 10). Si veda anche il Catechismo della Chiesa Cattolica, n.1261.2) Non è da escludere quindi che queste vittime innocenti esprimano un duplice battesimo di desiderio e di sangue.3) Possiamo quindi immaginare il Limbo come una propaggine del Paradiso, non come un luogo definitivo (esattamente come non è definitivo il Purgatorio). Queste vite umane vengono quindi elevate al Regno di Dio grazie alle preghiere/offerte/sacrifici espiatori dei genitori pentiti e alle messe offerte in suffragio per loro (pensiamo a quante donne pro choice sono diventate prolife dopo l'aborto, come la serva di Dio Dorothy Day).4) Da tutto questo Dio esce vincitore sulla morte, non sconfitto o diminuito come vorrebbe il diavolo. Secondo me, a seguito del documento del 2007 della Commissione Teologica Internazionale "La speranza della salvezza per i bambini che muoiono senza battesimo" firmato da Papa Benedetto e passato alla storia come quello dell'abolizione del Limbo, dovrebbe essere chiaro che la Chiesa non solo non esclude la possibilità del battesimo "in votum" per i bambini, ma anzi apre alla possibilità che queste vittime, come tutte le vittime innocenti, possano essere anche "sacerdoti", perché in qualche modo si sono offerti a Dio per noi, per la nostra salvezza.Un carissimo saluto alla redazione tutta.AndreaGentile redazione di BastaBugie,vorrei esprimere una considerazione sui bambini mai nati nel limbo o in paradiso. La chiesa venera i bambini uccisi da Erode come Martiri e quindi Santi. Credo che i bambini abortiti subiscano lo stesso martirio e quindi dire che sono in Paradiso non contraddice la dottrina della Chiesa, ma anzi è in linea con la venerazione dei Martiri Innocenti.Grazie.AlessandroBuongiorno,in merito alla lettera alla redazione "Le apparizioni a Medjugorje sono vere o false?" con la conseguente risposta di Pietro Guidi vorrei porvi una domanda.Non vi sembra che tra i bambini uccisi nel seno materno e i bambini morti senza Battesimo vi sia una sostanziale differenza? La Madonna parla di aborto, il Papa mi sembra si riferisca a bambini nati che muoiono senza Battesimo.In attesa di una vostra gradita risposta vi porgo cordiali saluti.FabioRISPOSTA DELLA REDAZIONECari lettori,siccome continuate a scrivere in merito a quello che abbiamo scritto sul Limbo e cioè la dottrina di sempre della Chiesa, torno volentieri a parlarne per chiarire gli ultimi dubbi.Innanzitutto citare i passi del Vangelo in cui Gesù dice di lasciare che i bambini vengano a lui, onestamente non capisco che cosa c'entrino col problema del Limbo, visto che anche noi sosteniamo che i bambini debbano andare a Gesù, ma per andare da Lui bisogna fare come ha insegnato e cioè proprio con il battesimo. Con il dire che andassero da Lui, Gesù non stava dicendo che i bambini fossero puri dal peccato originale anche senza battesimo, ma solo che lui li accoglieva come importanti e titolari di una dignità che il mondo antico non gli riconosceva considerandoli semplici oggetti in mano al volere dei genitori.Per quanto riguarda il documento della Commissione Teologica Internazionale, che ho già analizzato abbondantemente, si porta ad esempio la dottrina della Chiesa sul battesimo di sangue e su quello di desiderio. È quindi importante dimostrare che questi due tipi di battesimo non possono essere applicati ai bambini abortiti o comunque morti senza battesimo. Vediamo il perché.Il battesimo di sangue viene invocato come speranza per i bambini abortiti, soprattutto facendo riferimento ai santi innocenti martiri che la Chiesa venera. Ma quello che conferisce il battesimo di sangue non è la morte violenta in se stessa, ma la morte in odio alla fede. I santi innocenti martiri hanno ricevuto il battesimo di sangue e sono in paradiso perché sono morti a causa dell'odio che Erode aveva nei confronti di Gesù, non per altri motivi. Quindi sono martiri. La stessa cosa, purtroppo, non si può dire per i bambini abortiti. Questi infatti non vengono uccisi per motivi religiosi, ma per togliersi un impiccio. E questo non si può assolutamente chiamare martirio. Altrimenti bisognerebbe chiamare martirio ogni omicidio e assegnare il battesimo di sangue a tutti i morti di morte violenta indipendentemente dalle ragioni che hanno portato ad uccidere.Per quanto riguarda il battesimo di desiderio la questione è molto semplice. Il battesimo di desiderio può essere esplicito, quando un catecumeno ha già espresso il desiderio di battezzarsi e sta solo aspettando di riceverlo, oppure implicito, quando un uomo non conosce l'esistenza della Chiesa, ma si comporta secondo la legge morale naturale e quindi aderisce implicitamente alla Chiesa. Ma, come risulta chiaro, nessuno di questi due casi può essere applicato ai bambini morti senza il battesimo. Infatti per ricevere il battesimo di desiderio è necessario avere l'uso della ragione, con la quale si può volere il battesimo, esplicitamente o implicitamente. Non avendo il bambino l'uso della ragione è inevitabile questa conclusione: non c'è nessun desiderio, né esplicito, né implicito. Il battesimo di desiderio non può essere nemmeno applicato alla volontà dei genitori di battezzare i figli morti senza battesimo, perché per trasmettere la fede a uno che non ha la ragione è necessario il sacramento, come appunto si fa nel sacramento del battesimo amministrato ai bambini per volere dei genitori. Attraverso il sacramento del battesimo i genitori fanno la professione di fede al posto del figlio che non la può ancora fare personalmente. Ma questo avviene solo in virtù del sacramento. La sola intenzione dei genitori non basta.Per quanto riguarda la presunta possibilità di fare un battesimo dopo la morte del bambino, battesimi "in votum" o preghiere che possano servire per far passare i bambini morti senza battesimo dal Limbo al Paradiso, bisogna essere molto chiari. Tutte queste teorie vanno rigettate come non cattoliche perché non si possono inventare nuovi sacramenti. Le nostre preghiere personali possono suffragare le anime del Purgatorio che hanno già la grazia di Dio, ma non possono conferirla ad un bambino che non ce l'ha e che non l'avrà mai. Per quando riguarda battesimi dopo la morte bisogna notare come siano invalidi secondo i canoni della Chiesa Cattolica. Infatti, perché il sacramento sia valido, è necessario che sia fatto su una persona viva. Tanto che la Chiesa prescrive che, nel caso in cui si fosse in dubbio se una persona sia viva o morta si può battezzare solo sotto condizione: "Se tu sei vivo, io ti battezzo ecc.". Quindi questi rituali sono falsi e non possono in alcun modo sostituire il sacramento del battesimo, perché non rispettano le condizioni che la Chiesa dà per la validità del sacramento.Un'ultima obiezione è quella che il limbo potrebbe non durare in eterno, ma essere come il purgatorio una realtà che ha una durata limitata. Questa opinione però, oltre a contraddire quello che è sempre stato insegnato a riguardo del Limbo contraddice anche la ragione. Il Purgatorio ha senso infatti che sia una realtà temporanea, perché ci sono delle pene da scontare e una purificazione da fare prima di poter essere ammessi al Paradiso. Ma nel Limbo non c'è niente di tutto ciò. Nel Limbo non c'è nessuna pena da scontare. C'è semplicemente il fatto che i bambini che vi si trovano hanno un'anima immortale che gli dà il diritto a vivere per sempre, ma non la Grazia che dà diritto alla vita soprannaturale. Quindi le loro anime continuano a vivere in eterno dopo la morte, ma non sarebbe giusto punirle con l'inferno perché non hanno colpe personali. E infatti vivono in uno stato di felicità naturale. Questo consola molto le mamme che hanno perso un bambino senza la possibilità di battezzarlo.Ma detto questo non è possibile per questi bambini avere la felicità soprannaturale del Paradiso perché non hanno la vita soprannaturale della Grazia. E la Grazia è un dono gratuito di Dio, che nessun uomo può pretendere di avere. Quest'ultima cosa dovrebbero tenerla a mente tutti quei cattolici che trattano Dio come se si potesse avere delle pretese nei suoi confronti. Bisogna sempre ricordarsi che noi nei confronti di Dio non abbiamo nessun diritto, ma solo doveri; Dio invece su di noi ha solo diritti e nessun dovere.
La Chiesa e il limbo

La Chiesa e il limbo

2022-08-2317:02

TESTO DELL'ARTICOLO ➜ www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7119LETTERE ALLA REDAZIONE: LA CHIESA E IL LIMBO di Pietro GuidiBuongiorno e grazie per tenere vivo il sito di BastaBugie.Ho studiato teologia (senza arrivare alla laurea), spiritualità cattolica e sono stato molto attivo in gruppi di preghiera. Forte della mia preparazione andai nel 2000 a Medjugorje pronto a smentire qualsiasi menzogna vi avessi trovato. Ci andai in preghiera chiedendo alla Madonna stessa di farmi luce. Da allora credo fortemente e fermamente alle apparizioni di Medjugorje.Sono molto attratto dalla grande preparazione della Redazione di BastaBugie che ringrazio ancora di cuore; per questo chiedo la gentilezza di approfondire la cosiddetta eliminazione del limbo da parte della Commissione Teologia Internazionale del 2007.Con tanta stima e riconoscenza,FabioBuongiorno,faccio riferimento all'articolo "Le apparizioni a Medjugorje sono vere o false?" pubblicato il 6 luglio 2022 e al conseguente Vostro commento per segnalare che Papa Benedetto XVI, allora reggente in carica, nel 2007 approvò la relazione della Commissione Teologica Internazionale, la quale tende a smentire l'esistenza del Limbo.Certo, le risultanze della Commissione non sono certo un obbligo di fede. E nemmeno l'opinione del Papa che le ha fatte sue condividendole. Non si tratta, insomma, di un Magistero né dogmatico né, tanto meno, infallibile. Di certo, però, un Magistero della Chiesa di cui si deve tenere conto.Inoltre, direi, le argomentazioni non paiono peregrine e su di esse si può riflettere serenamente.Grazie per l'attenzione.PasqualeSalve, riguardo all'articolo sulle apparizioni a Medjugorje, vorrei sapere se nella risposta è stato tenuto conto della posizione della Chiesa espressa nel documento "La speranza della salvezza per i bambini che muoiono senza battesimo".Se la Chiesa sta ancora ragionando e indagando sull'esistenza del Limbo, forse la frase della Madonna non è del tutto contraria alla Dottrina.Che ne pensate?Grazie e cordiali salutiMassimilianoRISPOSTA DELLA REDAZIONECari lettori,in redazione sono arrivate diverse e-mail di risposta alle nostre considerazioni sulle apparizioni di Medjugorje relativamente a un messaggio al veggente Jakov nel quale la Madonna sembra contraddire l'insegnamento della Chiesa sul Limbo (clicca qui http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7055). Vorrei ribadire quanto già scritto e cioè che noi di BastaBugie "attendiamo il giudizio della Chiesa su questo fenomeno". Quindi non ci esprimiamo sulla veridicità o meno delle apparizioni. Invece mi interessa ribadire la dottrina di sempre della Chiesa riguardo al Limbo.La maggior parte di voi ha citato un documento del 2007 della commissione teologica internazionale, redatto dopo alcuni studi fatti per volontà dell'allora Papa Benedetto XVI. Questo documento è passato alla storia come l'abolizione del Limbo da parte della Chiesa. Ma è proprio così? Assolutamente no.Innanzitutto bisogna chiarire qual è l'autorità della commissione teologica internazionale che ha redatto questo documento: non ha nessun valore a livello magisteriale. Questa commissione è semplicemente un gruppo di teologi che dà il suo parere, ma i loro atti, oltre a non essere ovviamente vincolanti per nessun credente, non rientrano nemmeno nel magistero ordinario della Chiesa. Quello che dicono è la loro personale opinione. Anche se il Papa ha promosso o approva le loro conclusioni non aggiunge nessuna autorità al documento, perché le approva come teologo/opinionista privato e non come Papa, visto che non ha fatto un pronunciamento magisteriale su questo tema. Diverso sarebbe stato se, dopo aver fatto studiare la questione dai teologi, il Papa avesse deciso di fare un pronunciamento magisteriale su questo tema, ma così non è stato. Invece la dottrina del Limbo ha dalla sua parte moltissime dichiarazioni del Magistero della Chiesa. Per esempio il sinodo di Cartagine, di Pistoia, concilio di Lione, il catechismo di San Pio X, San Tommaso d'Aquino (il più grande dottore della Chiesa, la cui dottrina è stata ampiamente utilizzata dal Magistero della Chiesa) e altri che non sto a citare. Quindi mi sembra sbagliato affidarsi all'opinione di alcuni teologi, quando abbiamo a disposizione diversi testi magisteriali o di teologi di sicura dottrina, come San Tommaso.Poi bisognerebbe chiedersi qual è il clima culturale all'interno del quale è nata questa commissione. Nel post-concilio sono stati messi in dubbio dai teologi più in voga anche i punti certi della nostra fede, ad esempio: l'aspetto sacrificale della Messa, l'importanza del sacerdozio, l'efficacia del culto dei santi, l'esistenza dell'inferno, la necessità della penitenza ecc. Pensare che la commissione sul Limbo debba rivedere le cose perché ancora la Chiesa non ci ha capito niente è sbagliato e non era certo nelle intenzioni di Papa Benedetto XVI. Tra l'altro questo è esattamente l'opposto del concetto di Tradizione, che significa tramandare quello che abbiamo ricevuto, come aveva ben chiaro il cardinal Ratzinger prima e Papa Benedetto XVI poi. Certamente si può sempre spiegare ed esplicitare meglio questo deposito della fede che abbiamo ricevuto, ma non stravolgerne il significato.Ma visto che i lettori che ci hanno scritto citano questo documento della Commissione Teologica Internazionale vediamo esattamente di che si tratta e per far questo leggiamo attentamente cosa dicono le conclusioni di questo documento, che riassumono il lavoro della commissione, per capire di che cosa si tratta.COMMISSIONE TEOLOGICA INTERNAZIONALE102. Nella speranza di cui la Chiesa è portatrice per l'umanità intera e che desidera nuovamente proclamare al mondo di oggi, esiste una speranza per la salvezza dei bambini che muoiono senza Battesimo? Abbiamo attentamente riesaminato questa complessa questione, con gratitudine e rispetto per le risposte date nel corso della storia della Chiesa, ma anche con la consapevolezza che spetta a noi dare una risposta coerente per il momento odierno. Riflettendo all'interno dell'unica tradizione di fede che unisce la Chiesa in tutte le epoche, e affidandoci completamente alla guida dello Spirito Santo che secondo la promessa di Gesù guida i suoi seguaci «alla verità tutta intera» (Gv 16,13), abbiamo cercato di leggere i segni dei tempi e di interpretarli alla luce del Vangelo. La nostra conclusione è che i molti fattori che abbiamo sopra considerato offrono seri motivi teologici e liturgici per sperare che i bambini che muoiono senza Battesimo saranno salvati e potranno godere della visione beatifica. Sottolineiamo che si tratta qui di motivi di speranza nella preghiera, e non di elementi di certezza. Vi sono molte cose che semplicemente non ci sono state rivelate (cfr Gv 16,12). Viviamo nella fede e nella speranza nel Dio di misericordia e di amore che ci è stato rivelato in Cristo, e lo Spirito ci spinge a pregare in gratitudine e letizia incessante (cfr 1 Ts 5,18).103. Ciò che ci è stato rivelato è che la via di salvezza ordinaria passa attraverso il sacramento del Battesimo. Nessuna delle considerazioni sopra esposte può essere addotta per minimizzare la necessità del Battesimo né per ritardare il rito della sua amministrazione. Piuttosto, come vogliamo qui in conclusione ribadire, esistono forti ragioni per sperare che Dio salverà questi bambini, poiché non si è potuto fare ciò che si sarebbe desiderato di fare per loro, cioè battezzarli nella fede e nella vita della Chiesa.Prendendo seriamente le conclusioni di questa commissione ci accorgiamo che non hanno detto quello che i mezzi di comunicazione di massa e l'opinione pubblica hanno creduto e cioè l'abolizione del Limbo. Siccome non ci sono argomentazioni forti per dimostrare l'inesistenza del Limbo, gli stessi estensori del documento finale hanno scritto: "sottolineiamo che si tratta qui di motivi di speranza nella preghiera, e non di elementi di certezza". Il documento quindi non porta a nulla di certo, ma si basa su una vaga speranza. Insomma si può sperare ciò che si vuole, ma è bene tener presente come questa non sia una conclusione teologica maturata in base a studi fatti sulla Scrittura, la Tradizione e il Magistero della Chiesa.Del resto questo documento parte fin dall'inizio da motivazioni sociologiche piuttosto che teologiche. Vi si legge: "In questi nostri tempi sta crescendo sensibilmente il numero di bambini che muoiono senza essere stati battezzati. (...) Alla luce di questi sviluppi si ripropone con nuova urgenza l'interrogativo sulla sorte di questi bambini. (...) Le persone trovano sempre più difficile accettare che Dio sia giusto e misericordioso se poi esclude dalla felicità eterna i bambini, siano essi cristiani o meno, che non hanno peccati personali". Come si vede sono motivazioni non dottrinali, ma, semplicemente, sociologiche: partono da quel che dice la gente. Per fare un esempio provocatorio sarebbe come dire: "Siccome oggi sono sempre di più le donne che abortiscono è urgente rivalutare se l'aborto è un peccato o no". Ovviamente sto estremizzando, ma lo faccio per far capire che non vengono portati argomenti teologici in favore di questo nuovo studio. Gli unici dati sono sociologici e ci dicono che i bambini battezzati sono sempre meno e che le persone reputano difficile credere al Limbo. Ma la morale cattolica non cambia a seconda di ciò che fa o dice la gente.Andando a leggere i motivi teologici che il documento porta a favore del superamento del Limbo si scopre che in realtà è un argomento solo: la volontà salvifica universale di Dio. Insomma Dio vuole che tutti gli uomini siano salvi. Ovviamente questo è vero e si trova anche nella Scrittura (1Tm 2,4). Ma questo concetto, che di per sé è giusto, è stato equivocato: volontà salvifica universale non vuol dire assoluta.
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7091LETTERE ALLA REDAZIONE: SULLE PUNIZIONI DI DIO MI SEMBRATE FERMI AL VECCHIO TESTAMENTOEppure Dio punisce anche nel Nuovo Testamento come dimostra l'episodio di Anania e Saffira (mettere in contrapposizione il Dio del Vecchio e quello del Nuovo Testamento è stato l'errore dell'eretico Marcione)di Pietro GuidiGentile redazione di BastaBugie,leggo il vostro sito da circa un anno, ma oggi mi sono imbattuto in un articolo a dir poco raccapricciante. Prendendo spunto dall'episodio di Anania e Saffira si sostiene che Dio punisce senza usare misericordia, senza dare il tempo di pentirsi [leggi qui]. Ma questo è in contrasto con il messaggio di amore che Gesù veicola in tutto il vangelo. Voi invece siete ancora fermi all'Antico Testamento. Potrei citare numerosissimi esempi del Nuovo Testamento, ma mi limiterò a quelli del Vangelo, come la guarigione del cieco che troviamo nel Vangelo di Giovanni al capitolo 9. All'inizio di questo capitolo i discepoli chiedono a Gesù: "Rabbì, chi ha peccato, lui o i suoi genitori, perché egli nascesse cieco?" e Gesù gli risponde: "Né lui ha peccato né i suoi genitori, ma è così perché si manifestassero in lui le opere di Dio". Come si vede, contro l'interpretazione dei suoi contemporanei, e mi sembra di capire anche la vostra, Gesù contesta il pensiero di chi pensa che se uno ha una malattia questa derivi per forza da una colpa personale.Un altro esempio di quello che dice Gesù contro le punizioni immediate dei cattivi, sempre nel vangelo, si trova la parabola del grano e della zizzania, dove il padrone del campo, che rappresenta Dio, invita i suoi servi a non strappare dal suo campo la zizzania, che rappresenta gli uomini malvagi, per non danneggiare anche il grano buono.Ecco voi mi sembrate proprio quei servi della parabola a cui piacerebbe estirpare subito la zizzania.Scusate il tono acceso, ma questa mancanza di rispetto per la Divina Misericordia mi manda su tutte le furie. Spero che vogliate abbandonare la vostra visione di Dio, ancorata all'Antico Testamento dove le punizioni di Dio non si facevano attendere. Il Vangelo ci parla invece di amore e misericordia come ho dimostrato.Attendo una risposta.MarcelloRISPOSTA DELLA REDAZIONECaro Marcello,grazie per la franchezza con cui ci scrivi. Innanzitutto mi preme far notare come l'accusa a noi rivolta di essere fermi al Vecchio Testamento è inconsistente visto che l'episodio di Anania e Saffira che abbiamo commentato è tratto dal Nuovo Testamento. Precisamente dagli Atti del Apostoli che sono, per così dire, la seconda parte del Vangelo di Luca in quanto scritti proprio da lui come continuazione dell'opera di Cristo attraverso la sua Chiesa, cioè attraverso gli Apostoli. Va notato, tra l'altro, che San Luca è colui il quale nel suo vangelo ha scritto parabole bellissime sulla Misericordia Divina, come quella del figliol prodigo. Evidentemente non riteneva contraddittorio parlare del perdono di Dio ed anche delle sue punizioni. Entrambi facevano parte dell'insegnamento di Gesù che Luca con accuratezza voleva trasmettere.Non è citato a proposito nemmeno l'episodio del cieco nato in quanto Gesù spiega che il cieco non ha peccato, altrimenti la punizione poteva anche esserci, e nemmeno ci sono colpe dei genitori. E infatti Anania e Saffira non sono puniti per colpe dei genitori, ma proprie e particolarmente gravi, come ho spiegato nell'articolo da te criticato.Chiarito questo passiamo ad analizzare la parabola del grano e della zizzania da te citata come argomento "forte" tanto da equipararci ai servi che vogliono strappare subito la zizzania. Nella parabola il padrone del campo, che rappresenta Dio, invita i suoi servi a non strappare dal suo campo la zizzania, che rappresenta gli uomini malvagi, per non danneggiare anche il grano buono. Così Gesù spiega che non sempre i cattivi vengono puniti immediatamente. Ma questo non vuol dire che in alcuni casi lo siano, come appunto è capitato ad Anania e Saffira.Infine non va dimenticato che il finale di questa parabola non è proprio rose e fiori perché nel giorno della mietitura, cioè del giudizio, il grano viene messo nel granaio, ma la zizzania viene legata in fastelli e bruciata, con una chiara allusione alle fiamme dell'inferno. Se ci pensiamo bene tutte le punizioni del Vecchio Testamento impallidiscono di fronte al tormento eterno che Gesù promette ai malvagi. La morte dei primogeniti d'Egitto in confronto non è che una vaga anticipazione della punizione ultraterrena in quanto l'inferno è eterno e comporta sofferenze indicibili.La predicazione sull'eternità beata per i buoni e sulla dannazione eterna per i cattivi è uno dei temi più ricorrenti di tutto il Vangelo, alla faccia di chi dice che da Gesù in poi non si parli più di ira divina. San Giovanni Battista stesso quando presenta Gesù come il Messia tanto atteso lo descrive così: "Egli ha in mano il ventilabro, pulirà la sua aia e raccoglierà il suo grano nel granaio, ma brucerà la pula con un fuoco inestinguibile".Siccome Gesù parla spesso della punizione che potrebbe toccarci nell'altra vita, si potrebbe pensare che le punizioni su questa terra fossero superate. In realtà Gesù parla anche di castighi temporali, come quando profetizza la distruzione del tempio di Gerusalemme a causa del fatto che gli ebrei non lo hanno accolto come Messia. Sentiamo le parole che dice Gesù agli abitanti di Gerusalemme che non lasciano spazio ad interpretazioni: "Per te verranno giorni in cui i tuoi nemici ti circonderanno di trincee, ti assedieranno e ti stringeranno da ogni parte; distruggeranno te e i tuoi figli dentro di te e non lasceranno in te pietra su pietra, perché non hai riconosciuto il tempo in cui sei stata visitata" (Lc 19,43-44). E in effetti, a pochi anni di distanza (70 d.C.) gli ebrei sono stati massacrati dai romani, gli è stato distrutto il tempio (mai più ricostruito fino ad oggi) e sono stati cacciati dalla loro nazione (diaspora) come castigo di Dio, perché non hanno riconosciuto il Messia. Gesù aveva predetto esattamente questo castigo.L'errore di mettere in contrapposizione il Dio del Vecchio e quello del Nuovo Testamento è stata la posizione dell'eretico Marcione nel II secolo. Marcione riteneva che il "Dio giusto" che minacciava e realizzava le punizioni nel Vecchio testamento non potesse identificarsi con il Dio buono e misericordioso del Nuovo testamento. Visto che veniva contraddetto da tutti quei passaggi del Nuovo Testamento che si basavano sull'Antico Testamento tagliò tutti i testi che erano contrari alle sue posizioni creando un suo Nuovo Testamento basato su una riduzione del Vangelo secondo Luca e alcune epistole di San Paolo. Basandosi sull'insegnamento dei Padri della Chiesa il marcionismo è stato condannato dalla Chiesa come una eresia visto che Gesù stesso dice di essere venuto non ad abolire il Vecchio Testamento, ma a portarlo a pieno compimento. Tuttavia, scansata l'eresia marcionista, ecco che l'errore si ripresenta oggi sotto una forma diversa, ma sempre con lo scopo di considerare superata l'idea di punizione di Dio tanto cara al Vecchio Testamento.La verità proclamata dalla Chiesa in opposizione a Marcione è che il Vecchio Testamento è Parola di Dio e per questo va tenuta in massima considerazione. Certo va detto che il Nuovo Testamento è gerarchicamente superiore al Vecchio, infatti quello che non viene confermato nel Nuovo può essere considerato superato. Facciamo un esempio di questo superamento: la circoncisione. All'inizio c'era discussione se fosse ancora obbligatoria oppure no. Per risolvere questo dilemma c'è stato bisogno del concilio di Gerusalemme. Gli apostoli stessi per bocca di Pietro aboliscono l'obbligatorietà della circoncisione. Essendo la Chiesa apostolica, cioè basata sull'insegnamento degli apostoli, non si può pensare che abbiano traviato l'insegnamento di Gesù che pure aveva parlato di compimento e non di abolizione dei precetti validi fino ad allora.Alla luce di questo i teologi moderni hanno cercato di far passare come superate le punizioni del Vecchio Testamento. Esse potevano andare bene per un'umanità retrograda, ma secondo loro sarebbero superate nel Nuovo Testamento. Ma ecco che arriva il brano di Anania e Saffira a sconvolgere questa falsa concezione visto che Dio punisce alla maniera del Vecchio Testamento, pur essendo nel Nuovo. La loro storia rappresenta una vera e propria pietra di scandalo per tutti quelli che dicono che le punizioni divine erano una cosa del Vecchio Testamento, che dovevano essere considerate sorpassate alla luce dell'insegnamento di Gesù. Quindi per alimentare una certa falsa teologia, che non parla più di castigo, è stato necessario toglierlo dalle letture della Messa.
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7055LETTERE ALLA REDAZIONE: LE APPARIZIONI A MEDJUGORJE SONO VERE O FALSE? di Pietro GuidiGentile redazione di BastaBugie,vi leggo con interesse da diverso tempo, ma non ho mai trovato sul vostro sito una presa di posizione chiara su Medjugorje. Anzi, a dirla tutta ho visto che non parlate proprio di Medjugorje. Eppure è un tema che interessa moltissimi cattolici e divide chi crede che sia davvero la Madonna ad apparire ai sei veggenti da chi crede che sia tutto finto. È da diverso tempo che io mi sono interessato a questo tema e ho cominciato ad approfondirlo, scoprendo varie cose che volevo condividere con voi: alcune note, altre che non si sentono dire da nessuno, ma che, a mio avviso, sono decisive per valutare il fenomeno Medjugorje. Innanzitutto leggendo i messaggi rilasciati dai veggenti li ho trovati molto prolissi e banali, quasi come se la Madonna si fosse adattata al linguaggio ampolloso dei documenti post-conciliari. Non erano in grado di nutrire la mia fede come lo avevano fatto invece molti altri libri che avevo letto, come per esempio il catechismo di San Pio X, i Vangeli o l'imitazione di Cristo. Leggendo poi i messaggi che la Madonna aveva lasciato a Fatima mi resi conto dell'impressionante differenza fra queste due rivelazioni. I messaggi della Madonna di Fatima sono brevi, essenziali ed entravano nel dettaglio sulle vicende storiche dell'epoca come le guerre mondiali e l'ascesa del comunismo in Russia. Quella che i veggenti di Medjugorje dicono essere la Madonna invece da oltre 40 anni ripete più o meno le stesse cose senza entrare nel dettaglio sui fatti attuali. Iniziai quindi a dubitare di Medjugorje e mi chiedevo: ma è possibile che la Madonna si scomodi per dare dei messaggi così banali? Proseguendo negli studi ho scoperto che la prolissità dei messaggi è considerato un argomento che depone a sfavore di una rivelazione privata in sede di processo. Vi cito il passo dal libro "Teologia della perfezione cristiana" di A. Royo Marin: "Le rivelazioni (...) che sono molto prolisse senza necessità bisogna respingerle come non divine. Le rivelazioni divine sono molto brevi e discrete; vengono espresse con parole molto chiare e precise". Vi sono nella storia della Chiesa rivelazioni private molto lunghe, ma queste sono state rivolte a dei mistici per il loro vantaggio personale che poi hanno trascritto quanto avevano visto (come per esempio i dialoghi con la Divina Provvidenza di santa Caterina da Siena), mentre non conosco una rivelazione privata contenente un messaggio rivolto al pubblico così lungo come Medjugorje.Arrivato a questo punto ero più contrario che favorevole alle apparizioni di Medjugorje, ma ancora non ne ero certo che la mia fosse la posizione giusta e non disponevo di un argomento forte a sostegno della mia tesi oltre a quello sulla prolissità. Ma un giorno mi sono imbattuto nel messaggio di Medjugorje rilasciato dal veggente Jakov il 3 settembre 1992. Questo breve messaggio dice così: "I bambini uccisi nel seno materno sono ora come piccoli angeli attorno al trono di Dio" (Diego Manetti, Il messaggio di Medjugorje, pag. 231). Molti forse non troveranno niente di strano in questo messaggio, ma in realtà è un grave attacco alla dottrina cattolica sul Limbo. Il Limbo è quel luogo dove vanno i bambini morti prima dell'uso della ragione che non hanno ricevuto il battesimo. San Pio X alla domanda numero 100 del suo celebre catechismo dice: "I bambini morti senza Battesimo vanno al Limbo, dove non è premio soprannaturale né pena; perché, avendo il peccato originale, e quello solo, non meritano il paradiso, ma neppure l'inferno e il purgatorio". Per quanto questo possa sembrare un piccolo dettaglio, a me sembra impossibile che la Madonna vada contro quello che la Chiesa ha sempre insegnato, quindi mi sono convinto della falsità di questo fenomeno. Del resto a Lourdes una prova dell'autenticità delle apparizioni è stata il fatto che la piccola Bernadette Soubirous disse che il nome con cui si era presentata a lei la Madonna era Immacolata Concezione, pur ignorando che cosa significasse questo termine e l'esistenza di questo dogma. Invece a Medjugorje una prova della falsità delle apparizioni è proprio il fatto che la presunta Madonna abbia fatto uno scivolone in un tema dottrinale. Infatti visto che oggi c'è molta ignoranza sul tema del Limbo è possibile che i veggenti non conoscano la posizione della Chiesa, ma la Madonna non può non sapere la verità. Quindi secondo me dovremmo logicamente concludere che le apparizioni di Medjugorje siano false. Che cosa ne pensate a riguardo voi di BastaBugie? Vi ringrazio in anticipo della risposta.GiovanniRISPOSTA DELLA REDAZIONECaro Giovanni,la tua mail mi permette di ricordare alcuni punti essenziali della dottrina cattolica per evitare di cadere in errore. Questi punti vanno riconosciuti da tutti i cattolici, indipendentemente dal fatto che credano alle apparizioni di Medjugorje o no.Prima di tutto la Rivelazione Pubblica è finita esattamente con la morte dell'ultimo Apostolo, San Giovanni Evangelista. Quindi da allora in poi non è più possibile aggiungere nulla al Deposito della Fede, ma solo chiarire meglio quanto è già stato rivelato. La Rivelazione Pubblica (che è composta da Sacra Scrittura e Sacra Tradizione) impegna ogni credente e chi non vi prestasse fede uscirebbe dalla Chiesa Cattolica. Invece Medjugorje, come anche Lourdes e Fatima, non fanno parte della Rivelazione Pubblica, ma sono rivelazioni private. Le rivelazioni private non impegnano la fede di nessuno, nemmeno quando la Chiesa le dichiara di origine soprannaturale. Le rivelazioni private infatti impegnano soltanto colui al quale sono rivolte (per esempio a Fatima i tre pastorelli), ma non gli altri. In teoria uno potrebbe essere cattolico e non credere alle apparizioni di Fatima. Dico in teoria, perché in pratica non credo che questo sia possibile in quanto per non credere a quello che hanno detto i tre pastorelli, confermato dai miracoli attestati da più fonti come anche dal parere ufficiale della Chiesa, bisognerebbe avere motivazioni contrarie altrettanto forti.Comunque, di per sé, il non credere a specifiche apparizioni private non inficia la fede. Invece se uno non credesse anche ad un solo dogma, come può essere l'umanità e divinità di Cristo, la verginità perpetua di Maria o l'infallibilità papale non sarebbe più cattolico. Se questo discorso vale per Fatima e per Lourdes che sono state riconosciute ufficialmente dalla Chiesa, tanto più vale per Medjugorje che è un fenomeno ancora in corso e su cui la Chiesa deve ancora esprimersi definitivamente.Per quanto riguarda il nostro parere sulle apparizioni di Medjugorje, non intendo sminuire l'importanza della prova dottrinale che hai portato contro alle apparizioni di Medjugorje. Tuttavia attendiamo il giudizio della Chiesa su questo fenomeno, che potrà dirci se questo errore inficia la veridicità delle apparizioni o se può trattarsi per esempio di un'aggiunta umana al messaggio originale. Personalmente non mi pongo troppo il problema se queste apparizioni siano vere o false perché nella Rivelazione Pubblica sono contenute tutte le verità necessarie per la salvezza e quindi continuo a seguire quelle, indipendentemente dal fatto che a Medjugorje appaia davvero la Madonna oppure no.Per questo credo di dover dire qualcosa sul Limbo, che hai citato, perché penso che sia opportuno ribadire quello che la Chiesa ha sempre insegnato su questo punto. Il Limbo dei bambini non battezzati, pur non essendo una verità di fede formalmente rivelata (cioè non esiste ad ora il dogma del Limbo) è una dottrina che viene detta "implicitamente rivelata" o "virtualmente rivelata" perché è basata su un ragionamento tratto da un'altra verità formalmente rivelata. In questo caso la base su cui si fonda la dottrina del Limbo sono le parole stesse di Gesù: "Se uno non rinasce dall'acqua e dallo Spirito Santo, non può entrare nel regno di Dio". La Chiesa le ha sempre interpretate come una conferma dell'esistenza del Limbo. Se infatti ogni bambino nasce con il peccato originale e questo non gli viene tolto con il battesimo non può andare in Paradiso. Ma siccome non ha commesso peccati personali nemmeno sarebbe giusto che andasse all'Inferno. Da qui la necessità dell'esistenza di un luogo dove non ci siano pene, ma nemmeno gioie soprannaturali. E questo non va nemmeno contro il fatto che dopo la fine del mondo restino soltanto l'Inferno e il Paradiso perché la parola Limbo significa lembo: il Limbo è l'ultima propaggine dell'Inferno (oppure, secondo alcuni, del Paradiso). Il Limbo non è solo una verità implicitamente rivelata, ma è stata definita da molti pronunciamenti magisteriali, seppur non dogmatici. Tra questi c'è la risposta tratta dal catechismo di san Pio X che hai citato. Le conoscenze che abbiamo sul Limbo sono il frutto di secoli di studi da parte della Chiesa, che culminano con quello che San Tommaso d'Aquino, il più grande filosofo e teologo di tutti i tempi, ci dice di esso. Infatti prima non era così chiaro se le anime del Limbo soffrissero una qualche pena oppure no. San Tommaso risolve magistralmente la questione dicendo che nel Limbo non c'è alcun tipo di sofferenza, ma non c'è nemmeno il gaudio della visione di Dio. Chi non è stato battezzato non ha la vita soprannaturale della grazia che è una partecipazione della vita stessa di Dio e quindi non può godere del suo prolungamento in Paradiso. D'altronde Gesù lo dice chiaramente a Nicodemo nella frase che ho prima riportato e subito dopo aggiunge: "Ciò che è generato dalla carne è carne, e ciò che è generato dallo Spirito è spirito" come a dire che non può pretendere la vita soprannaturale chi è stato generato solo dalla carne, ma non è stato rigenerato dallo Spirito Santo. Inoltre lo ribadisce agli Apostoli poco prima dell'Ascensione quando gli dice: "Chi crederà e sarà battez
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6924LETTERE ALLA REDAZIONE: VABBE' ESSERE NOVAX, MA CON DJOKOVIC AVETE OLTREPASSATO IL LIMITE di Giano ColliBuongiorno a voi tutti di Bastabugie,ho sempre letto o ascoltato con molto interesse le vostre pubblicazioni. Negli ultimi tempi invece leggere il vostro sito mi infastidisce assai. Che siate un'associazione di Novax lo si è percepito più che bene. Ognuno può esprimere il proprio parere e avere la propria convinzione, ma dove trovo abbiate oltrepassato il limite è con Djokovic!Sarà un esempio di arroganza e prepotenza e unicamente un idolo per una minoranza che sono i Novax. Abbiate rispetto per tutti quegli australiani, e non solo, che per mesi hanno dovuto privarsi dei loro cari, magari hanno perso il lavoro e forse anche un familiare. Una legge è una legge, che ci piaccia oppure no! Se per viaggiare in auto, per la mia sicurezza, è stato imposto l'uso della cintura di sicurezza io lo faccio, poi se ritengo che dietro questa scelta c'è l'industria tessile che vuole stra guadagnare, che nella cintura ci sono delle sostanze tossiche e che forse inserendola nell'apposito ingranaggio si attiva un geolocalizzatore... allora ci sono due soluzioni: o non vado in auto, oppure non me la metto, giusto? A dipendenza della mia scelta, forse mi salva la vita, forse no, forse però ci saranno delle sanzioni.Promuovere Djokovic è far passare il concetto che con Soldi, Potere e soprattutto ARROGANZA puoi tutto nella vita. Come pubblicizza un canale televisivo italiano: per certi non è una scelta... e purtroppo sono quelli che con un vaccino potrebbero continuare a nutrire la famiglia, quelli che devono quotidianamente combattere per un pezzo di pane, quelli che tempo fa voi difendevate e per i quali leggevo volentieri i vostri articoli cercando di aiutare con i miei modesti risparmi e molto volontariato.A mio modesto parere dico, noi in Europa stiamo troppo bene. Abbiamo tutto!!! Iniziando da soldi, lavoro, casa, istituzioni, ospedali e solo Dio sa quanto.Sono stata in Perù in Missione, a Lima nella zona più povera, e vi assicuro che visitare lì l'ospedale ti fa passare il sonno per molte notti.Quando ti presenti, ad esempio con una appendicite, ti consegnano la lista della spesa: disinfettante, garze, bisturi, ecc. ecc. e se non porti tutto, non ti operano, già che sono più che poveri... per cui provate a pensare a queste persone che magari con il Covid addosso non riescono a respirare cosa gli viene chiesto!!!Bene, questo è il mio pensiero e scusatemi tanto per le mie polemiche. Da oggi in poi non leggerò più le notizie dal vostro sito, mi sono stufata!Vincenza, dalla benestante Svizzera, vaccinata e anche già Boosterata!RISPOSTA DEL DIRETTOREBuongiorno Vincenza,mi spiace che dopo tanto tempo che ci segue abbia deciso di non leggerci più. Dal tono della sua mail (abbastanza intollerante, a dire il vero) deduco che le notizie da noi pubblicate la facessero molto arrabbiare (e non era questo il nostro scopo, ma piuttosto di far vedere anche un altro tipo di realtà oltre quello raccontato in televisione, dal governo e da alcuni, sottolineo alcuni, scienziati).Però definirci "un'associazione di novax" mi sembra eccessivo soprattutto visto che lei stessa dice che "ognuno può esprimere il proprio parere e avere la propria convinzione". Anche noi siamo di questo parere e cioè che ciascuno può esprimere la propria opinione senza censure o prese di distanza ideologiche.Nel suo caso avrebbe potuto continuare a leggere gli altri articoli che pubblichiamo visto che in ogni edizione ci sono più argomenti trattati. Se guarda ad esempio gli articoli più letti del mese (colonna a sinistra del sito o in basso se lo guarda dal cellulare), vedrà che solo 2 su 10 riguardano il Covid.Tra i nostri lettori ci sono le più diverse sensibilità: c'è chi si è vaccinato e chi no, chi è d'accordo con il governo e chi non è d'accordo. Credo che le differenti posizioni siano utili a un sano dibattito. E poi diciamocela tutta: ciascuno è libero di pensare quello che vuole indipendentemente da quello che scriviamo noi. Ed ogni nostro lettore ha la possibilità di scegliere e riflettere. Noi vogliamo appunto dare un altro punto di vista rispetto a quello che la televisione e i governi dicono. Poi, ripeto, ognuno è libero di pensarla come vuole. Su oltre 6.000 articoli pubblicati è ovvio che non possono essere approvati al 100% da tutti i nostri lettori.Ciascuno avrà le sue sensibilità e potrà decidere come vuole. Un mio amico si è vaccinato e dopo due settimane è morto di infarto pur non avendo altro. Un ragazzo che abita vicino a me era sanissimo e dopo due giorni dal vaccino si è ricoverato per problemi al cuore e si dovrà operare. A me basta per considerare il vaccino pericoloso e non farlo. Mio babbo invece si è voluto fare le tre dosi e ogni volta che mi vede mi dice di farlo anche io. E mi fermo qui per non annoiarla con le mie vicende personali.In conclusione, mi spiace che non voglia più leggerci, ma vorrei solo farle notare che nel caso Djokovic non è solo una questione personale del tennista, perché sono coinvolti anche gli spettatori per la qualità del torneo, la federazione per il prestigio e gli sponsor per gli interessi economici. E così l'Australia non sta facendo qualcosa contro di lui, ma ha una politica immigrazionista molto rigorosa, che in Italia ce la scordiamo. Infatti a me piace di più come fa l'Australia che l'Italia con i suoi porti aperti a tutti. In conclusione le questioni sono più complesse di come si possa riassumere in un titolo di articolo.Per quanto riguarda la sua esperienza in Perù, sono certo che la situazione sia disperata in tanti ospedali. Come insegna l'Africa durante la pandemia da Covid, il problema dell'Africa è ben altro rispetto al Covid. Si muore di fame, di mancanza di cure, di scontri tribali e il Covid è l'ultimo dei loro problemi. Un vero aiuto all'Africa non è certo il vaccino e i vescovi di quelle zone lo ricordano ogni volta che possono. Immagino anche il Perù e tutta l'America latina abbia gli stessi problemi. Noi in Italia invece viviamo in una condizione peggiore dell'apartheid in Sudafrica dove i neri avevano potevano salire sugli autobus anche se non nei posti riservati ai bianchi, mentre in Italia oggi un non vaccinato (per motivi suoi, indipendentemente se siano giusti o sbagliati, comunque per una questione di idee) non ha la possibilità di prendere i mezzi pubblici.Comunque non voglio convincerla in nulla. Se lei è contenta di abitare in Svizzera, aver fatto tutte le dosi di vaccino e quelle che seguiranno fino all'iniezione semestrale, contenta lei e contenti tutti.
VIDEO: Back the Blue di Camille & Haley ➜ https://www.youtube.com/watch?v=LD7JzlQkn1Q&list=PLolpIV2TSebVH8I9Ay8AuB6ZwUgdiRb1TTESTO DELL'ARTICOLO ➜ http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6534LETTERE ALLA REDAZIONE: SONO RAZZISTA SE SONO CONTRARIO AI MOVIMENTI ANTIRAZZISTI? di Giano ColliCari amici di BastaBugie,seguo da anni il vostro benemerito sito che ci informa in maniera semplice, ma allo stesso tempo approfondito sui vari temi di attualità e non solo. Mi capita spesso di condividere i vostri articoli con le persone che conosco ed ho consigliato a molti di iscriversi alla vostra newsletter. Grazie per quello che fate per noi gente normale, stordita dalla cultura dominante.Vi scrivo per porvi una domanda alla quale per ora non sono riuscito a dare una risposta soddisfacente. La questione riguarda il movimento BLM che in America ha organizzato tante manifestazioni antirazziste per portare l'attenzione sulla morte di George Floyd nel 2020, ucciso da dei poliziotti bianchi. BLM sta per Black Lives Matter e significa "le vite dei neri contano".Vengo alla domanda: ho visto diversi video su queste manifestazioni (ad esempio questo, clicca qui) ed ho visto azioni violente dei partecipanti. A me sembra che combattere il razzismo con manifestazioni violente contro i poliziotti in generale sia negativo. Ora però se io mi sento contrario a tali manifestazioni antirazziste, vuol dire che io sono razzista? Un amico mi ha accusato di esserlo, ma io non mi sento tale. Conosco diversi neri e non ho problemi a stare con loro. Certo sono contro l'immigrazione incontrollata a cui assistiamo in questi anni in Italia, ma non sono contro le persone di colore... semmai temo l'immigrazione dei musulmani, ma per motivi non dipendenti dal colore della pelle (l'islam si presenta come religione di pace e invece è tutt'altro, come giustamente tanti vostri articoli mettono in evidenza).Insomma, per favore, vi chiedo se potete darmi un po' di conforto: se sono contro gli antirazzisti sono un razzista oppure sono nel giusto?Con affetto e gratitudine,VincenzoRISPOSTA DEL DIRETTORECaro Vincenzo,grazie per la fiducia e l'affetto con cui ci segui.Vorrei subito rassicurarti: non sei razzista! I movimenti cosiddetti "antirazzisti" partono dalla certezza che loro sono i "buoni", quindi tutti gli altri sono i "cattivi". È un vizio comune alla sinistra, in qualunque parte del mondo si trovi: partire da una superiorità morale, che in realtà è tutta da dimostrare.Il movimento BLM (Black Lives Matter) è stato presentato dai mezzi di comunicazione come organizzatore di manifestazioni pacifiche per definizione. Ma la realtà è ben diversa. Epico è stato il servizio della CNN dove la scritta in sovraimpressione diceva "Manifestazioni pacifiche dei BLM", mentre dietro al giornalista davano fuoco ai cassonetti e distruggevano vetrine. Per approfondire l'argomento puoi leggere il nostro precedente articolo "La verità che ci nascondono sul Black Lives Matter" (clicca qui!).Comunque per avere una riprova che non sei razzista per il solo fatto di essere contrario al BLM basta che pensi al movimento che vi si oppone. Ebbene non si chiama White Lives Matter (le vite dei bianchi contano), bensì Blue Lives Matter, dove "blues" sta per "i poliziotti" dal colore delle loro divise. Viene così svelato il vero obiettivo del BLM e cioè l'attacco alle forze dell'ordine, per costruire un nuovo disordine rivoluzionario e distruttivo di ogni autorità. Infatti gli appartenenti al BLM distruggono statue, assaltano negozi, profanano chiese. Insomma niente di buono o di costruttivo e assolutamente niente a che vendere con l'opposizione al razzismo. Del resto le manifestazioni prendono spunto da fatti di cronaca dove poliziotti bianchi arrestano i neri, ma nella polizia americana ci sono tantissimi neri, asiatici, ispanici. Insomma l'America è una società multirazziale e la polizia arresta le persone indipendentemente dal colore della pelle e se ci sono isolati episodi di razzismo questi sono già puniti dalle leggi e dalle autorità.Mi piace concludere invitandoti a vedere il seguente video con la canzone "Back the Blue" di Camille & Haley, un interessante duo formato da sorelle cantautrici di musica country e religiosa. Il loro padre è un pastore protestante e compare nei loro video insieme alla moglie e agli otto figli, tre maschi e cinque femmine, di cui Camille & Haley sono le più famose grazie ai tanti concerti e ai cinque album pubblicati fino ad oggi: tre sono country-pop, uno è cristiano contemporaneo e l'ultimo contiene brani natalizi con pezzi originali.Nelle elezioni del 2020 Camille & Haley hanno sostenuto la rielezione di Trump con un video che ha avuto trenta milioni di visualizzazioni nelle varie piattaforme.
TESTO DELL'ARTICOLO ➜http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6447LETTERE ALLA REDAZIONE: HO VISTO IL FILM UNPLANNED... TUTTI DOVREBBERO VEDERLOLa storia di Abby Johnson che dirigeva una clinica per aborti può far aprire gli occhi a molte persone ''addormentate'' sul tema del rispetto della vita nascentedi Giano ColliCarissimi amici di BastaBugie, grazie al link che ho trovato nel vostro sito ho visto il film Unplanned, per ora con i sottotitoli in italiano, e ve ne voglio parlare.Quando parliamo di aborto, spesso lo sentiamo come una cosa lontana che quasi non ci tocca, sentiamo spesso dati altissimi e non ci spieghiamo il perché ma soprattutto come siano possibili dati così alti; guardare questo film permette a esperti e non di aprire gli occhi (finalmente) sulla realtà e sulla verità.Sono proprio queste due le protagoniste di questo film: verità e realtà.Il film infatti non fa altro che raccontare la storia VERA di Abby Johnson.Guardando questo film la prima cosa che ho provato è rabbia, tanta rabbia. Come ragazze giovani, anche 40 al giorno (solo in una clinica) che decidono volontariamente di uccidere il proprio bambino? Come possono medici, o meglio.. boia, fare anche 40, 50 aborti al giorno? Come possono delle strutture consigliare a giovani ragazze spaventate di abortire? Come possono madri di due figli decidere di abortire? Come può una donna in carriera buttare nel cestino suo figlio per puntare tutto sul lavoro?Come è possibile tutto ciò? Sicuramente Satana sa concretamente rendere desiderabile, ciò che in realtà è una vera e propria atrocità.Con tutte queste domande in testa, dopo il film, sono andato ad informarmi in internet e banalmente sono finito su un forum, dove tantissime donne raccontano la loro esperienza per consigliarla ad altre. E qui purtroppo la prima orribile scoperta: davvero moltissime donne che hanno già uno o due figli decidono di abortire... Sono rimasto sconvolto!Dice una donna in questo forum riguardo all'assunzione della RU486, la famigerata pillola del mese dopo: "Io ho prenotato per il 27 gennaio la somministrazione della prima e il 29 la seconda. Anche io ho 2 bimbi, uno di 8 anni e uno di 2 anni, io e mio marito siamo d'accordo, mi dispiace fare questa cosa, ma io sento che per me e per la mia famiglia è la scelta giusta. Io mi sento di consigliarti di essere sicura di quello che vuoi fare, parlane con tuo marito se solo hai un minimo dubbio".E un'altra scrive: "Ciao a tutte, racconto di nuovo brevemente la mia storia, per chi non mi conoscesse. Ho 28 anni, convivo e ho due bambini di 6 e 3 anni... dopo il test positivo prendo subito appuntamento al consultorio, ho chiesto per la pillola Ru486, motivazione, lavoro nuovo e tante spese da affrontare". E potrei andare avanti ancora... ma mi chiedo: come può una donna madre uccidere suo figlio? Come può farlo con così tanta facilità e, apparentemente, senza rimorso.Il film oltre a lasciarmi tanta rabbia e tante domande ti mette proprio davanti a nuda e cruda verità dell'aborto e questo ti spiazza davvero; è una freccia che arriva diretta al cuore dello spettatore e difficilmente si toglierà di dosso.Io il giorno dopo non sono riuscito a lavorare serenamente il mio pensiero era fisso al film!Questo per dire che il film è davvero riuscito e può veramente far aprire gli occhi a molte persone addormentate.Un'ultima cosa che mi ha colpito è la freddezza con cui questi "dottori" uccidono vite umane. Dottori che al giorno uccidono decine e decine di bambini. Mi torna alla mente il nome che dette padre pio all'ospedale che fondò: Casa Sollievo della Sofferenza. Quanto siamo lontani dalla cura per il malato che duemila anni di cristianesimo ci avevano insegnato!Preghiamo perché possano esserci sempre più mamme degne di questo nome e sempre più VERI dottori, cioè difensori della vita. E preghiamo che questo tumore chiamato aborto venga estirpato.Il film insegna anche questo... la preghiera può tutto!FedericoRISPOSTA DEL DIRETTORECaro Federico,il film Unplanned ha suscitato tanto clamore e in effetti non può lasciare indifferenti.Per chi ancora non avesse approfittato dell'occasione, può vederlo in anteprima via streaming con un piccolo contributo alla Dominus Production che servirà per doppiare il film e portarlo nei cinema italiani appena possibile.Padre Maurizio Botta consiglia un modo particolare per ricordare la giornata per la vita che in Italia si celebra ogni prima domenica di febbraio in ricordo (e in opposizione) alla legge dell'aborto approvata in Italia nel 1978. Lui dice di suggerire alle ragazze giovani (orientativamente dai 12 ai 18 anni) di dire un'Ave Maria per il loro futuro bambino mettendo durante la preghiera una mano sulla pancia. Questo semplice gesto è molto educativo e predispone la futura mamma ad accogliere la vita che è chiamata ad amare.Per quanto riguarda le parrocchie, i movimenti per la vita o anche singole persone che volessero aiutare la diffusione di Unplanned anche in Italia potrebbero decidere di finanziare con offerte generose il doppiaggio del film. Aiuterebbero così la Dominus Production che ha il merito di portare in Italia pellicole di qualità eccezionale che altrimenti non potremmo vedere al cinema come God's not dead 1 e 2, Cristiada, Marie Heurtin e, appunto, Unplanned.Infine, pur ricordando che l'aborto è un abominevole delitto, dobbiamo assumere nei confronti delle mamme che hanno abortito un atteggiamento di compassione nel vero senso del termine, come suggerisce anche il film Unplanned.Il disagio più profondo è procurato alla mamma dalla voce della coscienza che la società post-moderna vuole tacitare, ma drammaticamente risuona nel suo cuore, ricordandogli di aver negato a suo figlio il diritto alla vita. La tematica della sindrome post-abortiva, vale a dire il grave disagio psichico sperimentato frequentemente dalle mamme che hanno fatto ricorso all'aborto volontario, rivela la voce insopprimibile della coscienza morale, e la ferita gravissima che essa subisce ogniqualvolta l'azione umana tradisce l'innata vocazione al bene dell'essere umano, che essa testimonia.La pratica dell'aborto suscita nella mamma una profonda sofferenza spirituale e psicologica, la cosiddetta "sindrome post-abortiva", che può manifestarsi immediatamente al termine dell'interruzione della gravidanza, oppure presentarsi dopo molti anni.San Giovanni Paolo II rivolgeva nell'enciclica Evangelium vitae al n.99 una parola di misericordia alle donne che avevano abortito: "Un pensiero speciale vorrei riservare a voi, donne che avete fatto ricorso all'aborto. La Chiesa sa quanti condizionamenti possono aver influito sulla vostra decisione, e non dubita che, in molti casi, si è trattata di una decisione sofferta, forse drammatica. Probabilmente la ferita nel vostro animo non si è ancora rimarginata. In realtà, quanto è avvenuto è stato e rimane profondamente ingiusto. Non lasciatevi prendere, però dallo scoraggiamento e non abbandonate la speranza. (...) Se ancora non l'avete fatto, apritevi con umiltà e fiducia al pentimento. Il Padre di ogni misericordia vi aspetta per offrirvi il suo perdono e la sua pace nel sacramento della riconciliazione. Vi accorgerete che nulla è perduto e potrete chiedere perdono anche al vostro bambino, che ora vive nel Signore"P.S. Per vedere in anteprima il film Unplanned, clicca qui! Fonte: Redazione di BastaBugie, 20 gennaio 2021Pubblicato su BastaBugie n. 701
TESTO DELL'ARTICOLO ➜http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6443LETTERE ALLA REDAZIONE: UNA EX-LETTRICE TORNA A LEGGERE BASTABUGIE GRAZIE AL CORONAVIRUSHo apprezzato il vostro dossier sul Covid, ma adesso mi viene un dubbio: devo seguire l'opinione ufficiale della Chiesa o i vostri articoli?di Giano ColliGentile redazione di BastaBugie,sono una vostra ex-lettrice, nel senso che avevo deciso di non leggervi più, in quanto i vostri articoli contro l'islam non mi erano piaciuti. Ma, a seguito della farsa del Covid 19, il mio senso di disorientamento è stato così forte che non ho potuto fare a meno di ritornare a leggervi.Ciò dimostra proprio quello che intendevo esprimere, quando vi inviai quella mia email di rincrescimento per i vostri articoli contro la religione islamica: l'inquietudine di una persona cattolica, che non riuscendo più a scorgere nella Chiesa una fonte stabile di verità forte, sì aggrappa a qualsiasi cosa la possa salvare. E la farsa della pandemia lo ha dimostrato. Voi avete avuto il coraggio di pubblicare quel dossier di articoli che mi hanno molto confortata.Ma la mia prima domanda è: il dossier del coronavirus, in quanto ispirato dalla fede cattolica, rispecchia la visione della Chiesa?Purtroppo, la risposta sembrerebbe negativa. Mi sono domandata, appunto, se il Sommo Pontefice, leggendo questo vostro Dossier, lo approverebbe. Una persona cattolica, come me, ad esempio, a chi deve credere? A quanto afferma l'opinione ufficiale della Chiesa, oppure a quanto è riportato nei vostri articoli? Sebbene abbiate tentato più volte di sottolineare che voi non state mettendo in dubbio il fatto che l'epidemia esiste realmente, gli articoli e i dati pubblicati non possono fare altrimenti che dire il contrario. Perché la verità parla chiaro, anche se diventa clandestina! Immagino che voi possiate avere paura di sostenere delle opinioni che oramai, in una società come si sta profilando all'orizzonte, sfiorano i limiti della legalità.Questa paura si spiega col fatto che noi cattolici ci sentiamo confusi dalla Chiesa. Abbiamo perso i sacramenti pur di obbedire a non sappiamo bene nemmeno chi. Ma io nego nel modo più assoluto l'esistenza di una pandemia. Di un virus che non è altro che un virus influenzale come molti altri simili, i quali dovrebbero essere all'origine di una patologia senza importanza ma che, ogni anno, purtroppo, causano un numero considerevole di vittime perché tale patologia non viene curata nel modo appropriato. Se c'è qualcosa da mettere in discussione, anzi da incriminare, quindi, è solo ed esclusivamente l'efficacia e l'efficienza del sistema sanitario. Come mai i medici e la medicina sono assurti a modello superiore di conoscenza, quando dovevano essere i primi ad essere incolpati e a scendere di livello nell'opinione pubblica? Perché, onestamente parlando, è assurda l'idea che nel 2021 in un Paese occidentale e industrializzato ci sia ancora la paura di morire di influenza!Invece i medici sono stati così furbi da trarre vantaggio dalla situazione per acquisire ancora maggiore potere economico e prestigio sociale.Ma, a parte questo, la domanda principale è: qual è l'opinione ufficiale della Chiesa sul coronavirus? Perché è questo il principale problema che sorge nella coscienza di un cattolico. Un cattolico non può seguire due vie separate, allora perché la verità dei vostri articoli non è stata sostenuta a spada tratta dalla Chiesa? Come è possibile che la Chiesa non sia in grado di opporsi alla propaganda laicista degli atei che detengono il potere delle istituzioni democratiche, e che vorrebbero sovvertire la società sostituendo i valori del Cristianesimo con quelli della scienza materialista? Vi scrivo questa lettera proprio per mettervi in guardia dalla paura, da un senso di colpa ingiustificato, ma del tutto comprensibile, in quanto il vostro Dossier sul coronavirus non si allinea alle idee professate dalla Chiesa ufficiale su questo argomento assai triste.La vostra riacquistata lettrice,MartinaLETTERA DEL DIRETTORECara Martina,noi di BastaBugie siamo cattolici impegnati nel diffondere le notizie che non trovano spazio nei grandi giornali e nelle principali televisioni. Non abbiamo dogmi da proporre eccetto quelli che la Chiesa ha ufficialmente proclamato. In tutti gli altri campi ci sentiamo liberi di esprimere le nostre opinioni. Ogni lettore sarà poi in grado, con il suo discernimento, di farsi una opinione il più corretta possibile. D'altro canto siamo cattolici e quindi dobbiamo riconoscere, ad esempio, che il Papa è il Papa. Non ce n'è un altro e non ci possiamo fare una nostra chiesa anche nel caso che alcune sue affermazioni non ci trovassero d'accordo. Del resto anche il Papa ha tutto il diritto di avere delle sue opinioni e anche di dirle. Ad esempio sui vaccini ha dichiarato che si farà vaccinare al più presto. È un suo diritto e non c'è nulla di male nel dirlo. Ovviamente il singolo fedele ha tutto il diritto di non essere d'accordo e, ad esempio, non voler vaccinarsi. Sarebbe clericalismo il credere che ogni nostra scelta debba essere dettata dai pastori della Chiesa. È chiaro che in tema di fede e di morale la Santa Chiesa che è nostra madre deve indirizzarci, ma esistono materie, come ad esempio quelle scientifiche nelle quali c'è libertà di pensiero ed è giusto che sia così.In definitiva per quanto riguarda i dogmi proclamati ci deve essere abbandono totale a ciò che ufficialmente la Chiesa ha proclamato. Anche per le dottrine da sempre ribadite dai papi ci deve essere filiale rispetto e ubbidienza. Ma per quanto riguarda le materie opinabili, il singolo fedele può appunto opinare e fare come la coscienza gli dice. Anzi, in questo caso, andare contro la sua coscienza lo esporrebbe al peccato, anche se fosse un legittimo pastore della Chiesa ad ordinarglielo.Chi legge il dossier sul Coronavirus che abbiamo pubblicato può ascoltare i pareri di vari esperti in materia. Poi farà le sue scelte come la coscienza gli detterà, ma almeno avrà sentito un'altra campana rispetto all'assordante propaganda che i mezzi di comunicazione ci stanno ripetendo da mesi.Poi ripeto ognuno è libero di fare come meglio crede. Ma almeno rivendichiamo la nostra libertà di dire, scrivere e diffondere ciò che la nostra coscienza ci rimprovererebbe se l'avessimo taciuto. Fonte: Redazione di BastaBugie, 20 gennaio 2021Pubblicato su BastaBugie n. 700
TESTO DELL'ARTICOLO ➜http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6393LETTERE ALLA REDAZIONE: LA STORIA DI SANTA MARIA MADDALENA DE' PAZZI MI SCONCERTA di Giano ColliGentile redazione di BastaBugie,sono una vostra assidua lettrice. Mi piacciono particolarmente le storie dei santi che pubblicate e, ultimamente, ho scoperto la possibilità di ascoltare gli articoli scaricando il file audio nel cellulare. Complimenti alle vostre lettrici che prestano la loro voce per questo bel servizio.Ora vengo alle dolenti note. Ascoltando la storia di Santa Maria Maddalena de' Pazzi faccio davvero tanta fatica ad accettare una storia come questa, il dolore è un mistero doloroso appunto e grandissimo per donare Grazia dentro e attorno a tutti noi, ma questa vita di Santa Maria Maddalena non riesco ad accettarla, mi fa male mi sembra contraria a tutto ciò che ho appreso fino ad oggi sul cristianesimo.Vi prego di illuminarmi sul senso di una vita vissuta con così tanta sofferenza. Come può Dio permetterla in un'anima così tanto devota a Lui.IreneRISPOSTA DEL DIRETTORECara Irene,in effetti la vita di Santa Maria Maddalena de' Pazzi non può lasciare indifferenti coloro che la leggono e suscita delle domande importanti riguardanti la nostra fede.Per noi è difficile accettare così tanto dolore. Ci sembra una prova tanto grande e può sembrare strano che Dio la permetta in una creatura che Egli ama.Però a pensarci bene lei è una santa e quindi se le nostre idee sul dolore e su Dio contrastano con la sua vita, forse dobbiamo cambiare noi le nostre idee. Non si può cambiare il fatto che la sua vita è questa e che è stata proclamata santa dalla Chiesa.Allora, con un po' di sforzo, dobbiamo abbandonare l'idea che in paradiso ci si vada in carrozza. Che Dio perdoni sempre e che ci chieda di andare alla Messa, dire qualche preghiera e mandare i figli a catechismo. Certo sono cose buone, ma non bastano per essere cristiani. Gesù dice chiaramente nel vangelo "Chi vuol essere mio discepolo, rinneghi sé stesso, prenda la sua croce e mi segua". Evidentemente per seguire Gesù dobbiamo rinnegare noi stessi e quindi non puntare a "realizzare noi stessi", ma abbandonare la nostra realizzazione come scopo di vita, bensì nel rinunciare alle comodità, alla vita agiata, a soddisfare ogni nostro desiderio. Del resto tutti i santi ci insegnano che sono diventati tali con forti privazioni e scelte radicali.Ma anche rinunciare a noi stessi non è sufficiente. Prendere la croce ogni giorno è pesante e comporta grandi sacrifici. Ma del resto se vogliamo seguire Gesù non possiamo non seguirlo nella via della croce.Se poi ci chiediamo come Dio padre possa aver permesso le grandi sofferenze di Maria Maddalena de' Pazzi, beh allora dobbiamo prima chiederci come ha potuto permettere che suo figlio morisse in croce tra atroci sofferenze (hai presente il film della Passione di Mel Gibson?). E poi la sofferenza di Maria in vedere così straziato il figlio? Flagellato, crocifisso e morto. Beh anche la Madonna ha sofferto tantissimo.Insomma la vita cristiana è questa roba qua. E se uno dicesse: allora non voglio essere cristiano perché non voglio soffrire tanto così. La cosa sarebbe curiosa in quanto anche i non cristiani soffrono e muoiono. La differenza è che il cristiano sa perché soffre (per avere il paradiso) ed ha accanto a sé Gesù e la Madonna che lo aiutano con il loro conforto. Invece il non cristiano soffre e non sa perché soffre e non ha nessuno a cui rivolgersi per avere conforto. E poi, in definitiva, muore anche il non cristiano e non sa che senso abbia la vita, visto che pensa che dopo non ci sia più nulla. Invece il cristiano sa che le sue sofferenze saranno premiate dal buon Gesù che ha sofferto per amor nostro.Insomma la vita cristiana non è una roba per stomaci delicati, una minestrina riscaldata che non sa di nulla. Il cristianesimo è fatto per uomini (e donne, ovviamente) veri e forti. E la forza non ci viene dalla nostra buona volontà, ma dall'aiuto che Gesù ci da facendoci partecipare al suo sacrificio. In fondo la Santa Messa è proprio questo: partecipare al sacrificio di Cristo che viene attualizzato nella consacrazione del pane e del vino. Lo dice anche il sacerdote prima della consacrazione: "il mio e il vostro sacrificio sia gradito a Dio padre onnipotente". Non è riferito al sacrificio di andare la mattina alla Messa, ma il sacrificio della nostra vita unito al sacrificio di Cristo sulla croce.Questo è il cristianesimo di cui ci parlano i santi. Santa Maria Maddalena è un fulgido esempio di accettazione della sofferenza per amore di Cristo. Del resto l'amore può esprimersi solo con la sofferenza per l'amato. Santa Gianna Beretta Molla che ha sacrificato la sua vita per partorire la quarta figlia (ha rimandato le cure per non far morire la figlia nel suo grembo) diceva: "Se amare non ci costa nulla, significa che non si ama veramente". Del resto ogni mamma che partorisce il figlio soffre per il parto, ma siccome sa perché soffre, accetta la sofferenza per amore del figlio. Insomma non c'è amore se non c'è sofferenza. Santa Maria Maddalena de' Pazzi ci testimonia questa verità cristiana. Se è difficile per noi accettarlo, chiediamo a Dio la forza di accettare il suo amore costi quel che costi. Il Signore vincerà la resistenza che facciamo ad accettare l'amore come legge suprema della nostra vita.Spero che queste parole scritte di getto ti possano essere utili per iniziare a capire come mai facciamo tanta fatica ad accettare la vita cristiana per quello che è: una via crucis che ha come obiettivo la risurrezione.CONOSCI LA STORIA DI SANTA MARIA MADDALENA DE' PAZZI? LEGGILA E NON LA DIMENTICHERAI MAILa vita cristiana è fatta per le anime forti e, se non lo si è, la Grazia trasforma e rende capaci di superare qualsiasi provada I Tre Sentierihttp://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6157
TESTO DELL'ARTICOLO ➜http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6104LETTERE ALLA REDAZIONE: LA SETTIMANA SANTA DEI NOSTRI LETTORI AL TEMPO DEL CORONAVIRUS di GIANO COLLIGentile redazione di BastaBugie,volentieri raccogliamo l'invito dell'articolo "PASTORI SENZA PALLE" del 15 aprile 2020 (clicca qui!) di narrare la nostra settimana Santa in quarantena.L'annuncio del lockdown non ci ha colti di sorpresa. Facendo homeschooling avevamo già provato a perfezionare la nostra routine familiare. Il modello alto che ci eravamo prefissati è la vita dei monasteri benedettini: una regola serve quando si è in tanti in casa, e una regola che armonizza i bisogni dell'anima e del corpo è di sicuro la più adatta anche per noi che monaci non siamo. Non che ci fossimo riusciti, ma averci almeno provato ci ha molto aiutati, infatti i bambini non hanno avvertito scossoni. I tempi dello studio, del riordino, del gioco libero e dei giochi in famiglia, scanditi dal sole e dalla preghiera sono stati la nostra salvezza, perché essendo la nostra solita quotidianità si sono mantenuti anche in quarantena, e non ci sono sembrati nulla di diverso.Anzi! La mancanza di affari da sbrigare all'esterno e noi genitori impegnati solo in smart working, ci hanno regalato tempo in più per la lettura, per certi lavoretti da fare in casa e sempre rimandati.La spesa intelligente una volta a settimana è anch'essa un'abitudine. La nostra è sempre una spesa di guerra: poche cose pronte, quasi tutte materie prime da trasformare che si conservano a lungo.Non avere la TV permette di lasciare fuori di casa le ansie per ciò che succede, mentre abbiamo sfruttato al massimo le risorse gratuite messe in rete per arricchire la quarantena: la nostra scuola a casa ha potuto avvalersi di gite virtuali e approfondimenti come di solito non è.L'unica mancanza? I sacramenti. O meglio: abbiamo realizzato subito che l'unico sacramento che potevamo vivere era il matrimonio, e ci siamo adoperati per curarlo, sapendo che la reclusione forzata è una prova umanamente difficile. Poi abbiamo insistito dai sacerdoti a noi vicini per poter accedere alla confessione e alla comunione eucaristica ogni volta che è stato possibile, con tutte le precauzioni del caso: abbiamo bisogno di questo sostegno. E non ce ne siamo privati.La partecipazione alla messa è mancata anche ai bambini, che pure non hanno ancora fatto la prima comunione... per loro abbiamo sfruttato l'opportunità delle messe in tv, ma mai per sostituirla.Non volevamo dare ai bambini il messaggio "non possiamo andare a messa (che a loro risulta spesso anche noiosa, data l'età), e siamo liberi tutta la domenica"... quindi la messa in tv l'abbiamo sempre vista.Ma abbiamo ribadito ripetutamente che quella non è messa: si è trattato per noi di un modo per nutrire la nostalgia di Gesù.Per lo stesso motivo abbiamo evitato le celebrazioni che sono state proposte dai vari siti online, quando ci sembrava che rischiassero di dare ai bambini l'impressione che ci stessimo sostituendo al ruolo del sacerdote: non abbiamo benedetto i rami d'olivo, perché sappiamo di non poterlo fare, non abbiamo fatto liturgie della parola... Ci siamo impegnati invece ad approfondire le devozioni e le benedizioni normalmente concesse al nostro ruolo di laici e genitori: la benedizione dei figli, della tavola, il rosario, la via crucis (preparata insieme e vissuta con devozione nuova).La nostra settimana santa, insomma, è stata molto intensa, diremmo quasi ricca, ma ci siamo preoccupati di sottolineare continuamente che era povera perché è mancato ciò che da soli non potevamo integrare: una quarantena che è una specie di Sabato Santo, una quaresima che stenta a finire...Infine, un chiarimento necessario: accorgerci che la nostra vita non è cambiata molto con la quarantena ci ha posto una ulteriore domanda. Mentre in molti si stanno accorgendo dell'importanza dello stare a casa, della famiglia, della preghiera, dello stare insieme... possibile che noi avessimo già raggiunto tutte queste conquiste prima? Possibile che il Signore non abbia da insegnarci nulla in questa prova?Siamo certi che lo sta facendo: anzi, la nostra preghiera, prima ancora che sulla liberazione dalla pandemia, si sta concentrando proprio su questo, affinché il nostro cuore si apra a comprendere, e non vada perduta questa opportunità.Il rischio grosso per noi che coltiviamo la vita di fede è di vivere questa prova nell'orgoglio, senza cogliere il passo successivo che Gesù ci chiede.MargheritaSpettabile redazione di BastaBugie,in risposta a quanto si richiede alla fine dell'articolo sacerdote che è stato 15 anni tra i lebbrosi in Madagascar senza paura per le epidemie (clicca qui!), vorrei raccontare come l'ho vissuto insieme alla mia famiglia.Dopo 1 mese di astinenza da confessione ed eucaristia siamo riusciti a "strappare" entrambe la Domenica delle Palme. Il nostro vescovo ha deciso di chiudere tutte le chiese dalla metà di marzo ma di riaprirle temporaneamente in occasione della Settimana Santa. Approfittando quindi di questa breve "riapertura", la Domenica delle Palme siamo entrati in Chiesa per adorare un attimo il Santissimo e dato che il parroco era presente gli abbiamo chiesto se poteva confessarci al volo (ovviamente tutti eravamo in mascherina). A Confessione terminata, lo stesso parroco ci ha chiesto se volevamo ricevere l'eucaristia e noi, quasi increduli di tale regalo, abbiamo immediatamente accettato e, dopo il breve rituale, siamo riusciti a comunicarci.Ad oggi ovviamente non siamo più riusciti a tornare in Chiesa (tra l'altro di nuovo chiusa), si partecipa alla Messa quotidiana via YouTube in attesa della normalità.Nel frattempo il mio parroco è stato multato insieme ad una quindicina di fedeli per aver celebrato Messa privata.Un abbraccio, a presto!MaurizioResponsabili del sito di BastaBugie,siamo una famiglia di 8 persone, io e mia moglie con 6 figli. Quando è stata decisa la sospensione delle Messe con la partecipazione di popolo, abbiamo appreso la notizia con dispiacere. Amando la santa chiesa di Cristo e Cristo stesso ci chiedevamo se non sarebbe stato più giusto adottare più misure di sicurezza (come ad esempio si fa al supermercato) che rendere impossibile la partecipazione dei fedeli alla Santa Messa.Se abbiamo bisogno del cibo per la salute del corpo, non abbiamo ancor più bisogno di Gesù per la salute della nostra anima? Perché non adottare più misure di sicurezza senza cancellare del tutto l'Eucarestia? Come fedeli siamo molto sconcertati.Neanche durante l'epidemia di peste sono mai state sospese le Messe! Ci risuonano le parole di Gesù alle orecchie nel vangelo di Luca: "ma quando il figlio dell'uomo tornerà, troverà la Fede sulla terra?".DavidRISPOSTA DEL DIRETTORECari lettori,dopo il nostro invito a raccontare l'esperienza nella settimana Santa ai tempi del Coronavirus (clicca qui!), molti lettori ci hanno scritto. Tra le varie mail ne abbiamo scelte tre sperando che siano di interesse per i nostri lettori.Mi sento di commentare un solo aspetto, a mio parere importante: è lecito e fruttuoso partecipare alla Messa via streaming, cioè in diretta in internet o televisione?A tal proposito nel 2004 la Conferenza Episcopale Italiana diceva nel "Direttorio sulle Comunicazioni sociali nella missione della Chiesa": «Molti momenti della vita liturgica e dell'esperienza religiosa sono oggi oggetto di trasmissioni televisive e radiofoniche e vengono diffusi anche attraverso le reti informatiche con grande utilità per l'esperienza religiosa di tante persone. [...] L'impatto e il ruolo dei mezzi della comunicazione sociale vanno valutati con attenzione, soprattutto in presenza di celebrazioni sacramentali, dove risultano fondamentali la sobrietà delle immagini e la pertinenza del commento. Per la natura e le esigenze dell'atto sacramentale non è possibile equiparare la partecipazione diretta e reale a quella mediata e virtuale, attraverso gli strumenti della comunicazione sociale. Pur rappresentando una forma assai valida di aiuto nella preghiera, soprattutto per chi è malato o impossibilitato a essere presente, in quanto offre la possibilità di unirsi a una Celebrazione eucaristica nel momento in cui essa si svolge in un luogo sacro, va evitata ogni equiparazione».Ecco, credo che questa conclusione sia importante: va evitata ogni equiparazione tra la Messa partecipata in chiesa e quella seguita tramite i mezzi di comunicazione (radio, televisione, internet). Guardare la Messa non è come parteciparvi di persona. Tra l'altro non assolve il precetto chi, potendo andare alla Messa, la guardasse alla tv o in internet.Che fare allora in questi momenti in cui è difficile trovare un sacerdote che ci permetta di partecipare alla Messa celebrata a porte chiuse? Beh, intanto chiediamoci se si è fatto di tutto per trovarlo... Poi in caso di risposta negativa, possiamo chiedere almeno i sacramenti, confessione e comunione in primis. Infine possiamo almeno fare una visita al Santissimo Sacramento che è conservato in chiesa nel tabernacolo.Se poi per aver fatto qualcuna di queste cose dovessimo trovare un poliziotto che applica la legge in modo rigido e anche oltre la lettera della legge? Innanzitutto va chiarito che non si rischia nulla dal punto di vista penale. Pagare una multa (tra l'altro con lo sconto del 30% se si paga entro 5 giorni) non è nulla, se si considera che in alcune parti del mondo i cristiani rischiano anche oggi la loro vita.Vorrei concludere con un esempio (tratto da un articolo di Giovanni Marcotullio pubblicato da Aleteia il 23 marzo 2020) per capire l'enorme differenza tra la Messa in chiesa e quella seguita in televisione:Si potrebbero fare molti esempi concreti, ma per brevità ne faremo uno solo accessibile a tutti. Il cinema. Prendiamo un bel film, qualcosa che ci abbia scossi e commossi, o spaventati e indignati: esso è un prodotto sapientemente
Pastori senza palle

Pastori senza palle

2020-04-1407:09

TESTO DELL'ARTICOLO ➜http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6089LETTERE ALLA REDAZIONE: PASTORI SENZA PALLE di GIANO COLLIGentile redazione di BastaBugie,sono un sacerdote della diocesi di Ivrea e da 23 anni mi trovo nel Santuario di Santa Maria di Pont Canavese all'ombra del quale ho allestito un Eremo. Mi dedico ad una vita di preghiera e di accompagnamento spirituale, sia per le persone che possono venire, sia per quelle che sono disabilitate o anziane, per le quali mi reco io a casa loro.Questi giorni particolari che stiamo vivendo a causa di questa pandemia, mi hanno fatto fare alcune riflessioni che ho pensato di condividere con voi. Non avrei mai pensato di fare una riflessione scritta alla quale dare questo titolo: "Pastori senza palle!".Infatti fin dall'inizio delle ristrettezze di spostamento che sono state imposte dall'alto, mi ha sorpreso come la CEI sia stata molle e mi chiedevo perché a noi sacerdoti non siano state garantite le celebrazioni liturgiche aperte al pubblico, nella stessa logica e prudenza consentite a bar e ristoranti, negozi e supermercati.Pur nella consapevolezza dell'aggressività di questo virus che è diventato pandemico, non avremmo potuto anche noi, garantire quelle misure cautelari per evitare gli eventuali contagi?A me sembra chiaro che noi cristiani (e in particolare noi sacerdoti) siamo stati discriminati e questa discriminazione è stata supinamente assecondata dai nostri Vescovi. Questo non è collaborare con lo Stato, bensì subire l'imposizione del Governo. L'unica cosa che è stata permessa è tener aperte le chiese. I fedeli però che vogliono andarci, possono recarvici unicamente se uscendo per una necessità indispensabile e percorrendo quel rigido tragitto che devono compiere, ne trovano una eventualmente aperta. Ma i bisogni dell'anima? La direzione spirituale? La confessione? L'unzione degli infermi? I sacramenti non sono indispensabili alla vita cristiana? Gesù ha detto chiaramente: "Cercate prima di tutto il Regno di Dio e la sua giustizia, e tutto il resto vi sarà dato in aggiunta" (Mt 6, 33).Eppure come hanno reagito i nostri Pastori? Muti! Sembra che il virus abbia incollato la loro lingua al palato, un silenzio assordante!È chiaro che nell'emergenza sanitaria critica nella quale ci troviamo non possiamo agire spavaldamente come faremmo in una situazione normale. Gli idraulici, i meccanici, gli elettricisti, per non parlare ovviamente degli operatori sanitari, delle forze dell'ordine e altri, pur con le dovute cautele, continuano a svolgere il loro lavoro, mentre a noi sacerdoti questo è precluso. E non è concesso neppure ad un semplice fedele di venirci a trovare per le sue necessità spirituali. Perché? Bisogna essere prudenti, dicono, bisogna evitare le possibilità di contagio, il virus è molto aggressivo.Se avessi avuto questo timore quando nel 1980 sono partito per il Madagascar dove ho trascorso 15 anni in un lebbrosario per dedicarmi alla cura fisica e spirituale dei malati, me ne sarei rimasto tranquillamente in Italia e quei poveri sarebbero rimasti senza cure.È chiaro che ci vuole prudenza, ma non a scapito del ministero sacerdotale!Un'altra cosa su cui ho riflettuto riguarda quel "Crocifisso Miracoloso" uscito indenne dalle fiamme che distrussero la chiesa di San Marcello al Corso nel 1519. Questo Crocifisso è stato recentemente esposto anche a Roma per chiedere la Grazia di fermare questa pandemia del Coronavirus. Ebbene, nell'agosto del 1522 il Cardinale Spagnolo Raimondo Vich, Vescovo di Valencia e Barcellona, per scongiurare una pestilenza che era scoppiata in Roma, volle portare tale Crocifisso in processione per tutta la città, e i fedeli vi parteciparono in massa: clero, religiosi, nobili, cavalieri, uomini e donne del popolo. E tutto questo nonostante che le autorità, temendo che si propagasse il contagio, avessero proibito la cosa. La processione durò dal 4 al 20 agosto e in quello stesso ultimo giorno la peste scomparve da Roma.Oggi ovviamente siamo in altri tempi e viviamo in una società scristianizzata e secolarizzata. Ma avendo esposto quel crocifisso miracoloso non rischiamo di strumentalizzare la Fede, avendo chiesto un miracolo, standosene però in poltrona?Se noi Sacerdoti non possiamo esercitare il nostro ministero come possiamo aiutare la società a ritrovare in Cristo le cose che contano?Ecco perché mi è venuto spontaneo dare alla riflessione che ho scritto il titolo "Pastori senza palle".Spero che quanto ho espresso, se ritenete opportuno renderlo noto, aiuti a riflettere e a comprendere il giusto modo di essere presenti nel mondo in queste situazioni emergenziali, senza rinunciare alla nostra missione di accompagnare ogni uomo e ogni donna all'incontro con Cristo. Poiché Egli è l'unico Salvatore del mondo, l'unico cioè che può dare significato e compimento ad ogni vita umana che si apre a Lui. Se questa missione comportasse il rischio del contagio e della vita stessa, la Parola di Dio (Sal 62,4) ci ricorda una cosa molto bella e importante che il nostro mondo ha purtroppo dimenticato: "la tua Grazia Signore, vale più della vita". Padre FrancoCarissimo Padre Franco,non possiamo che ringraziarti per la tua concreta testimonianza di vita. Condividiamo anche il tuo accorato appello ai pastori per ritrovare, in questo periodo di smarrimento della gente, il coraggio di annunciare Cristo crocifisso e risorto a un mondo che attende un messaggio autentico di speranza.Nel criticare alcuni pastori, non dimentichiamo che molti di loro (ne conosco personalmente e certamente anche i nostri lettori ne conosceranno) in questo periodo hanno cercato il più possibile di stare vicino ai fedeli con benedizioni e sacramenti rispettando i limiti imposti dalle autorità civili ed ecclesiastiche (a volte anche forzando un po' tali limiti) avendo a cuore prima di tutto la salvezza delle anime che è la legge suprema della Chiesa (come ricorda significativamente l'ultimo canone del Codice di Diritto Canonico: tutto deve essere fatto "avendo presente la salvezza delle anime, che deve sempre essere nella Chiesa legge suprema" can. 1752).Ne approfitto per fare appello ai nostri lettori di scriverci la loro esperienza in questo periodo e come sono riusciti a vivere comunque cristianamente la Settimana Santa con la famiglia.
TESTO DELL'ARTICOLO ➜http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6024LETTERE ALLA REDAZIONE: VORREI FARVI I COMPLIMENTI, MA ANCHE QUALCHE APPUNTO di Giano ColliGentilissima redazione di BastaBugie,vi seguo con interesse e grazie per il vostro lavoro di divulgazione e dibattito.Innanzitutto vorrei farvi dei complimenti per alcune posizioni controcorrente che avete ad esempio sul cambiamento climatico e su Greta. Proprio quelli contro cui si scaglia Greta, cioè i grandi della Terra che hanno preso (secondo lei) le decisioni più sbagliate per il pianeta, sono proprio loro a invitarla nelle tribune più alte: Onu, Unione Europea, ecc. Non sembra strano che accolgano davvero una sedicenne per sentirsi fare la predica? O forse la stanno usando per i loro scopi?Detto tutto questo devo anche farvi qualche appunto: quante polemiche! Voi lo sapete se siete sempre nel giusto? Per esempio il commento alla risposta di Padre Angelo sulla Creazione del Mondo in sei giorni "La Scienza non può negare...". Ma vi rendete conto che nessuno scienziato la pensa come voi? Certo l'articolo diceva soltanto che nessuno può asserire che Scienza e Fede siano in contraddizione sulla Creazione, semplicemente perché ne parlano su piani diversi. Ma da qui a dire, come avete aggiunto voi nel titolo, che l'universo è stato davvero fatto in sei giorni...E a proposito dell'articolo "Perché non c'è stato sesso tra Maria e Giuseppe?" io avrei qualche perplessità sulle idee espresse dall'Arcivescovo Fulton Sheen.Io sono cattolico e credo nella verginità della Madonna e nella castità del suo rapporto con San Giuseppe, ma credo che la motivazione non sia quella indicata da mons. Sheen e comunque è strettamente vincolata esclusivamente alla Sacra Famiglia. Per tutti gli altri sposi il matrimonio casto non deve esistere. Infatti l'intenzione di procreare dei figli è uno degli elementi fondamentali e necessari del matrimonio, al punto che la riserva mentale degli sposi di non voler avere figli rende nullo il matrimonio (con sentenza della Sacra Rota). Dunque altra deve essere stata la motivazione di Dio (ammesso e non concesso che Dio abbia "bisogno" di motivazioni comprensibili agli uomini!), una motivazione, come ho detto, esclusivamente per la Madre di Dio ed assolutamente non estensibile ai comuni esseri umani.E quella polemica sull'intervento di Costanza Miriano in difesa di chi usa contraccettivi in casi estremi... E se ci trovassimo noi, magari io, in condizioni di non poter consumare il mio cattolicissimo matrimonio senza mettere in pericolo la vita di mia moglie... è giusto che quello che mi sento in coscienza di fare io diventi fonte di polemica e dibattito per la gente che naviga in rete?Per me ciò che conta di più è chiedersi questo: sono realmente alla presenza di Dio, in Verità e Carità, mentre scrivo, mentre leggo, mentre dibatto... mentre denigro, mentre critico, mentre ridicolizzo? Gesù aveva fatto questo? Lo farebbe adesso, tramite le mie mani, la mia intelligenza?Prego per voi e vi auguro tante buone cose.FaustoRISPOSTA DEL DIRETTORECaro Fausto,la risposta è: sì, Gesù avrebbe fatto questo.Di fronte a chi mette in dubbio la Parola di Dio sulla creazione, di fronte a chi pur chiamando il suo "cattolicissimo matrimonio" in realtà agisce contro il progetto di Dio sulla sessualità umana, sì Gesù direbbe quello che dice la Chiesa da duemila anni (e che noi ricordiamo nel nostro sito: per rileggere l'articolo sulla creazione clicca qui, mentre per quello sul matrimonio clicca qui).Tra l'altro visto che lei si dichiara cattolico le faccio rispettosamente notare che un cattolico è tale se accetta integralmente l'insegnamento della Chiesa Cattolica. Quindi, sempre rispettosamente, le faccio notare che il cosiddetto "matrimonio giuseppino" (cioè il matrimonio dove gli sposi hanno deciso di vivere l'astinenza dai rapporti sessuali) è pienamente valido per la Chiesa e certamente NON è nullo e non sarà mai dichiarato tale da nessun tribunale della Chiesa.Il caso che fa lei è quello degli sposi che, pur non rinunciando ai rapporti sessuali, bloccano la possibilità di avere figli perchè non ne vogliono. In tal caso il matrimonio è nullo perché non è aperto alla vita.Invece il matrimonio giuseppino è aperto alla vita. La controprova di questo principio è proprio la Sacra Famiglia. Nonostante la mancanza di rapporti sessuali, Maria e Giuseppe sono stati aperti alla vita e infatti hanno accettato la maternità e la paternità.Se poi uno non è d'accordo con la Chiesa e quindi non è d'accordo con Gesù, beh non saprei che dire. So che io faccio molta fatica ad accettare l'insegnamento della Chiesa e quello di Gesù nel vangelo e infatti chiedo ogni giorno a Lui la forza di resistere alla tentazione di accomodarmi il Suo insegnamento per adattarlo alla mia povera persona.Mi fa piacere comunque che apprezzi il nostro sito per la posizione controcorrente su Greta e l'ambientalismo.Quando trovi un nostro articolo che ti piace, leggilo e, se lo ritieni opportuno, diffondilo.Se invece non sei d'accordo con qualche articolo, saltalo e leggine un altro. Ovviamente ti consiglio magari di approfondire se lo ritieni opportuno.Ad esempio io ho via via imparato molte cose che non sapevo e dai miei errori ho sempre cercato di liberarmi studiando la retta dottrina.Oggi sono perfetto? Lungi da me il pensarlo... però sappi che se trovi qualcosa su BastaBugie, non è mai il frutto di una sola mente (magari malata o egocentrica), ma è il risultato del lavoro di tante persone che mettono a disposizione il loro tempo per andare a scovare ciò che la cultura dominante vorrebbe negarci, cioè la semplicità e la bellezza della verità.Se non ci riusciamo è colpa nostra, non certo della Chiesa che non ha bisogno di noi... ma siamo noi abbiamo bisogno di lei.Grazie comunque per averci scritto e per aver letto i nostri articoli.
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