Volontari, persone da vivere

La forza del sogno di Pierre supera le generazioni e risplende negli occhi della nipote Agnese, dove non si legge più il timore di doversi proteggere dall’esterno, ma l’orgoglio di mostrare la propria terra a i foresti. La consapevolezza di chi siamo, l’apertura verso l’altro, l’impegno volontario per la crescita collettiva, sono diventati i capisaldi dello spirito di Agnese. Uno spirito condiviso oramai da tutta la comunità e destinata a proseguire fino ad oggi.

Dopo una vita in viaggio Pierre ha trovato ciò che lo completa nel luogo da cui era partito, la sua terra natale, dove è riuscito nell’impresa più ardua: dare alla gente la voglia di cambiare. L’albergo che tutti insieme hanno realizzato ha aperto una nuova era, e Pierre, anziano, sente di poter lasciare il passo a chi verrà.

Un popolo di montagna attaccato alle sue radici, alle sue abitudini e alla sua terra, riuscirà a superare l’innata diffidenza verso il diverso e ad allargare il suo sguardo oltre le montagne? Il successo dell’idea di Pierre è la carta vincente. L’Hotel è ora l’orgoglio di tutti.

L’Hotel Tesino è finalmente realtà! Quello che non esisteva fino a poco prima, ora è il cardine della vita del borgo: dà lavoro a uomini e donne, popola le vie del centro di donne eleganti, porta in paese giornali in sette lingue diverse. Gli occhi sgranati dei paesani abbandonano presto l’interesse per le piccole miserie locali per ammirare attoniti i grandi cambiamenti e il fascino esotico che emanano.

Il cambiamento messo in atto da Pierre apre nuovi fermenti non solo nello sviluppo del paese, ma anche nella vita privata di Maria, il cui animo si dibatte tra amore e matrimonio, autenticità e convenzioni, libertà e costrizioni. Dicotomie su cui la società di fine Ottocento non ammette a una donna di interrogarsi, e tantomeno di scegliere quelle che sente più sue. Ma Maria non ha paura di combattere gli stereotipi che vedono nell’unione coniugale l’unica forma di amore, e si ribella a questo stato di cose, pronta a vivere l’amore a modo suo.

La prima pietra della nuova associazione per l’abbellimento del Colle di San Sebastiano è stata posta. Non senza difficoltà: come quella di far capire alla gente che ci si può impegnare come singoli cittadini, ognuno per quanto può, per il bene di tutta la comunità. Pierre, Lorenzo e Maria non hanno vita facile a far capire ai compaesani che ogni terra è bella solo se è bella per chi la vive. E che è questa la strada per creare lavoro in paese, interrompendo così secoli di emigrazione.

Sapere andare oltre allo stato delle cose e riuscire a immaginare quello che non c’è: così una piccola chiesa immersa nel bosco può diventare un tempio curato e circondato da un parco, e un paese addormentato può vedere le sue strade gremite di cappelli e abiti fruscianti. Pierre porta a Pieve Tesino questo: la capacità di sognare, di disegnare un futuro pieno di potenzialità. E così anche un neonato, come tanti altri, può diventare un essere speciale, magari destinato a fare grandi cose: questo pensa Anna quando stringe al petto il piccolo che ha appena fatto nascere, che sarà battezzato poco dopo con il nome Alcide De Gasperi.

Nell'animo di Lorenzo, irreprensibile maestro del paese, si agitano due anime: quella quieta, assonnata e intellettuale, e quella focosa, viscerale e passionale. E' questa che lo spinge verso una donna che non può essere sua, e sempre la stessa passione che lo porta ad abbracciare il progetto di Pierre di costituire la famigerata Associazione. Anche a costo di affrontare Zambelli, il temibile luogotenente dell’Impero austrungarico a Borgo.

E' sempre così: non si accorge delle proprie risorse chi le ha sotto gli occhi da sempre, ma chi le vede con occhi da straniero. Pierre, con il suo sguardo che arriva da lontano, è il primo a capire il tesoro di cui dispone il Tesino. Ora serve solo qualcuno che come lui ci creda, che lo aiuti a dare forma e a rendere disponibili le potenzialità inesplorate del suo territorio. La nobiltà mitteleuropea di fine Ottocento non aspetta che un luogo come questo per passare i suoi lunghi inverni.

L'arrivo di Pierre porta a Pieve Tesino il soffio della novità che ammalia, tra gli altri, anche il superbo maestro del paese, annichilito da una vita di agi. Folgorato dal carisma e dalla vitalità di Pierre, decide di lasciarsi alle spalle il passato e le sue certezze, e di seguire Pierre nelle sue avventure.

Nei meandri dei pensieri di Maria si alternano sentimenti contrapposti: l'amore per i suoi figli e il suo paese, ma allo stesso tempo l'anelito dell'ignoto, dell'avventura, la voglia di scoprire il mondo che a suo fratello è stata permessa e a lei no. Nel mezzo, prende forma una consapevolezza sempre più forte, quella di sapere che si può cambiare il proprio mondo anche senza andare lontano.