DiscoverTrattato della Vera devozione alla Santa Vergine | RRL
Trattato della Vera devozione alla Santa Vergine | RRL
Claim Ownership

Trattato della Vera devozione alla Santa Vergine | RRL

Author: radioromalibera.org

Subscribed: 3Played: 34
Share

Description

Il Trattato della vera devozione è una lettura molto adatta per il mese di maggio. Non solo perché maggio è il mese tradizionalmente dedicato a Maria, ma perché in queste settimane ci prepariamo alla Pentecoste, che è la festa dello Spirito Santo. E san Luigi Maria ci aiuta a capire più profondamente il legame che esiste, con l’Incarnazione del Verbo, tra la Madonna e lo Spirito Santo.

Ascolta il podcast di radioromalibera.org. Ogni giorno alle ore 9.00 un nuovo episodio. ENTRA NEL CANALE TELEGRAM DI RRL > http://telegram.me/radioromalibera VISITA IL SITO WEB DEL PROGETTO > https://www.radioromalibera.org
31 Episodes
Reverse
Il Trattato della vera devozione si conclude con l’esposizione delle pratiche interiori per coloro che attraverso la pra schiavitù a Maria vogliono raggiungere una più alta perfezione. Le pratiche interiori della vera devozione, spiega san Luigi, consistono “nel fare tutte le azioni per mezzo di Maria, con Maria, in Maria e per Maria, onde farle più perfettamente per mezzo di Gesù Cristo, con Gesù Cristo, in Gesù e per Gesù”...
Sebbene l’essenza della vera devozione consista in un atteggiamento interiore, come san Luigi, ci ha spiegato nel corso di tutta la sua opera, tuttavia vi sono anche alcune pratiche esteriori che non bisogna trascurare. Il fatto che siano pratiche esteriori non significa che esse debbano essere fatte senza spirito interiore, ma solo che esse sono visibili, esterne, perché siamo fatti di anima e di corpo, e dobbiamo esprimere con le parole e con gli atti ciò che abbiamo nel cuore.
Quali sono gli altri effetti della devozione a Maria nell’anima, oltre alla conoscenza e al disprezzo di sé e alla partecipazione alla fede di Maria? San Luigi continua ad elencarli. Sono la grazia del puro amore, che toglie dal cuore ogni scrupolo e ogni timore servile; la grazia di una immensa fiducia in Dio e in Maria: la grazia della comunicazione dell’anima e dello spirito di Maria all’anima del suo servo e devoto: la grazia della trasformazione in Maria a somiglianza di Gesù Cristo; la grazia infine della più grande gloria che l’anima dà a Gesù Cristo.
Il primo effetto è la conoscenza e disprezzo di sé. Scrive san Luigi: “Con la luce che lo Spirito Santo ti darà per mezzo di Maria, sua cara Sposa, conoscerai il tuo cattivo fondo, la tua corruzione e la tua incapacità a qualsiasi bene, se Dio non ne è il principio, come autore della natura e della grazia. E in conseguenza di questa conoscenza ti disprezzerai e penserai a te con orrore” (n. 213).
Il VI capitolo del Trattato è dedicato ad una pagina biblica che prefigura la vera devozione a Maria. E’ la storia di Giacobbe e di Esaù, narrata nella Bibbia e precisamente nel libro della Genesi, dal capitolo 25 al capitolo 27. La premessa è che Esaù vendette a Giacobbe il diritto di primogenitura per un piatto di lenticchie. Il diritto di primogenitura aveva un grande significato spirituale: era la benedizione celeste promessa da Dio alla posterità di Abramo.
Il quinto capitolo del Trattato della vera devozione è dedicato a spiegare quali sono i motivi che ci spingono a consacrarci a Gesù Cristo per mezzo di Maria. Il primo motivo è che questa devozione ci fa dare senza riserva, a Gesù e a Maria, tutti i pensieri, parole, azioni e sofferenze e tutto il tempo della nostra vita, disfacendoci di un certo spirito di proprietà che si insinua nelle migliori azioni (nn. 136-137).
La consacrazione a Maria può essere chiamata anche “una perfetta rinnovazione dei voti e delle promesse del santo battesimo” (n. 126). Il battesimo ci introduce nel cammino della fede. La consacrazione ci introduce nel cammino della perfezione cristiana. La vera devozione completa, rinnova e perfeziona il battesimo.
I primi tre capitoli del Trattato hanno introdotto ciò che ne è il cuore: la descrizione della pratica della vera devozione a Maria. “Protesto altamente - dice il santo – che avendo letto quasi tutti i libri che trattano della devozione alla Santissima Vergine e avendo conversato familiarmente con i più grandi santi e dotti personaggi di questi ultimi tempi.."
Dio è tutto, noi siamo niente. Questa verità profonda è difficile da capire, più difficile ancora da praticare nelle sue conseguenze. Ma è la pura verità...
“Noi non ereditiamo che l’orgoglio e l’accecamento della mente, l’indurimento del cuore, la debolezza e l’incostanza dell’anima, la concupiscenza, la rivolta delle passioni e le malattie del corpo. Siamo per natura più orgogliosi dei pavoni, più attaccati alla terra dei rospi, più brutti dei capri, più invidiosi dei serpenti, più voraci dei porci, più rabbiosi delle tigri, più infingardi delle tartarughe, più deboli delle canne e più incostanti delle banderuole. Non abbiamo nel fondo dell’animache il niente ed il peccato, e non meritiamo che l’ira di dio e l’inferno”.
Il primo capitolo del Trattato della vera devozione di san Luigi Maria è stato un crescendo, fino agli ultimi numeri, dal 47 al 49, dedicato agli apostoli degli ultimi tempi. Nel secondo capitolo del Trattato, espone alcune verità fondamentali, che ci aiutano a capire in che cosa consiste esattamente la vera devozione a Maria.
Il primo capitolo del Trattato si chiude con queste parole applicate agli apostoli degli ultimi tempi che meritano di essere meditate con attenzione per la forza e la verità che le ispira: “Infine sappiamo che costoro saranno dei veri discepoli di Gesù Cristo che, camminando sulle orme della sua povertà, umiltà, disprezzo del mondo e carità, insegneranno la via stretta di Dio, nella pura verità, secondo il santo Vangelo e non secondo le massime del mondo, senza darsi pensiero né fare accettazione di persona, senza risparmiare, ascoltare o temere alcun mortale, per quanto potente".
Nei numeri 58 e 59 del Trattato san Luigi continua nella descrizione folgorante dei veri figli e servi di Maria che la Divina provvidenza leverà contro i nemici di Dio negli ultimi tempi.
I numeri del Trattato che vanno dal 56 al 59 sono tra i più belli ed entusiasmanti di tutta l’opera. Il santo si chiede: “Ma chi saranno questi servi, schiavi e figli di Maria?”. “Saranno – risponde – fuoco ardente, ministri del Signore che spargeranno dappertutto il fuoco dell’amore divino. Saranno acute saette nella mano della potente Maria per colpire i suoi nemici..."
Nel numero 55 del Trattato san Luigi scrive: “Infine, Dio vuole che la sua santa Madre sia al presente più conosciuta, più amata, più onorata: ciò avverrà senza dubbio se i predestinati si addentreranno, con la grazia e i lumi dello Spirito Santo, nella pratica interiore e perfetta della devozione che io svelerò in seguito” (n. 55).
Il numero 54 del Trattato continua in questo modo: “Il potere di Maria su tutti i diavoli risplenderà particolarmente negli ultimi tempi, quando Satana tenderà insidie al calcagno di lei, cioè ai suoi umili schiavi e ai suoi poveri figli che ella susciterà per fargli guerra.
“Dio – ha detto san Luigi al n. 52 del Trattato – non ha mai fatto o formato che una sola inimicizia, ma irriconciliabile, che durerà, anzi aumenterà fino alla fine; quella fra Maria, sua degna Madre e il diavolo; tra i figli e i servi della S. Vergine, e i figli e i seguaci di Lucifero”.
San Luigi ha scritto il suo Trattato per tutti i devoti di Maria che nei secoli lo avrebbero letto, ma soprattutto per quelli che egli definisce gli “apostoli degli ultimi tempi”, le “grandi anime piene di grazia e di zelo, - ha detto al numero 48 - che saranno elette per combattere i nemici di Dio. Il primo capitolo della sua opera, dal numero 51 al numero 59, si conclude con la descrizione di questi apostoli, a partire dal versetto della Genesi: “Io porrò inimicizia tra te e la tua donna, la tua stirpe e la sua stirpe; questa ti schiaccerà la testa e tu le insidierai il calcagno” (Gn, 3, 15)
San Luigi Maria espone sette ragioni per le quali Dio deve rivelare il ruolo riservato a Maria negli ultimi tempi. Nelle ultime due ragioni egli spiega che la santissima Vergine non fu creata solo per essere la Madre del Salvatore, ma anche per essere la Madre dei Figli di Gesù Cristo e in questa maternità premurosa Ella manifesterà la sua gloria sostenendoli nelle battaglie che fino alla fine dei tempi dovranno condurre contro i figli delle tenebre.
“Per mezzo di Maria incominciò la salvezza del mondo e per mezzo di Maria deve essere compiuta”. Le parole del n. 49 del Trattato ripetono quasi testualmente quelle con cui san Luigi ha aperto la sua opera: “Per mezzo della santissima Vergine Maria Gesù Cristo è venuto al mondo; ugualmente per mezzo di lei egli deve regnare nel mondo” (n. 1)..
loading
Comments 
Download from Google Play
Download from App Store