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Blow Out - Frammenti di cinema
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Blow Out - Frammenti di cinema

Author: La Cappella Underground

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Blow Out - frammenti di cinema è un podcast di critica cinematografica prodotto da La Cappella Underground in collaborazione con Radio City Trieste. Filmografie, correnti e suggestioni scomposte in piccoli frammenti, osservate da diversi punti di vista, spezzettate in tante minuscole parti.
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"Denis Villeneuve e la fantascienza" è lo speciale che Blow Out dedica a uno dei registi contemporanei che meglio ha lavorato su un'idea di immaginario fantascientifico innovativa, metacinematografica e autoriale. Dopo il successo di Dune - Parte due, esploriamo in tre episodi la visione personale della fantascienza del regista canadese.Chiudiamo questo speciale con un film complesso, stratificato e ambiziosissimo come Blade Runner 2049. Sequel del capolavoro di Ridley Scott del 1982, il film di Villeneuve è riuscito ad aggiornare in modo sorprendente uno degli immaginari più iconici e abusati della storia del cinema di fantascienza. Blade Runner 2049 è un'opera filosoficamente stimolante che rievoca fantasmi del passato per immaginare le rovine del futuro.
"Denis Villeneuve e la fantascienza" è lo speciale che Blow Out dedica a uno dei registi contemporanei che meglio ha lavorato su un'idea di immaginario fantascientifico innovativa, metacinematografica e autoriale. Dopo il successo di Dune - Parte due, esploriamo in tre episodi la visione personale della fantascienza del regista canadese.Il secondo episodio è dedicato ad Arrival, basato sul racconto Storia della tua vita di Ted Chiang. Un film che parla di linguaggio, di tempo e di immagini. Forse l'opera che meglio definisce Villeneuve come regista e ha consacrato la sua visione autoriale a livello mondiale.Lo speciale si concluderà con:- "Blade Runner 2049" e l'ologramma (1/4)
"Denis Villeneuve e la fantascienza" è lo speciale che Blow Out dedica a uno dei registi contemporanei che meglio ha lavorato su un'idea di immaginario fantascientifico innovativa, metacinematografica e autoriale. Dopo il successo di Dune - Parte due, esploriamo in tre episodi la visione personale della fantascienza del regista canadese.La prima puntata è incentrata su Enemy del 2013, tratto dal romanzo di José Saramago L'uomo duplicato. Il film con protagonista Jake Gyllenhaal affronta il tema del doppio attraverso un uso magnetico e intrigante di immagini, ambienti e simboli.Lo speciale proseguirà con:- "Arrival" e lo schermo (25/3)- "Blade Runner 2049" e l'ologramma (1/4)C'è una bellissima novità per Blow Out: da oggi il podcast sarà ospitato anche su The New Noise, webmagazine di incredibile qualità che segue musica alternativa, sotterranea e non convenzionale. Una nuova collaborazione che estende i confini dei nostri contenuti e regala al nostro sguardo nuovi territori da esplorare.
Blow Out Zoom è la rubrica con cui proviamo a puntare la lente d'ingrandimento su aspetti spesso laterali o nascosti dei film. Nel mese della prevenzione alcologica abbiamo voluto dedicare un episodio speciale alla rappresentazione dell'alcol in uno dei film più "didattici" sul tema: "Un altro giro" di Thomas Vinterberg.Per farlo siamo andati nella "Struttura territoriale per la dipendenza da sostanze legali" a parlare con Gianfranco Bazo, responsabile della struttura, e Lorenzo Novello, responsabile educativo del dipartipento dipendenze.
Nel capolavoro di Jonathan Glazer la musica e i suoni hanno il compito di rivelare allo spettatore la presenza di un orrore che il regista sceglie di lasciare fuori campo.Dopo un meritatissimo Oscar per il Miglior Sonoro, dedichiamo una nuova puntata di Blow Out a La zona d'interesse, questa volta per esplorare proprio nel dettaglio i suoni e le musiche del film.
Blow Out Zoom è un nuovo format con cui usiamo la lente d'ingrandimento per concentrarci su dettagli legati al mondo del cinema spesso invisibili ad occhio nudo! Il primo Zoom lo dedichiamo al difficile compito degli adattatori di film e serie TV quando di mezzo ci sono i giochi di parole. In particolare prenderemo ad esempio il primo episodio del famoso "Ellery Queen" televisivo con Jim Hutton.
Blow Out Rewind è la rubrica che nasce dalla voglia di rivedere assieme e commentare a caldo film del passato più o meno recente, per il puro gusto di farlo.Questa volta tocca a Paranoid Park di Gus Van Sant: un film che seppur racconta di un'adolescenza pre social network (siamo nel 2007), è ancora in grado di dialogare molto bene con il nostro presente. È un'opera che narrativamente ed esteticamente è figlia del proprio tempo ma porta avanti anche un discorso incredibilmente contemporaneo.
Abbiamo deciso di inaugurare una nuova rubrica: Blow Out Rewind nasce dalla voglia di rivedere assieme e commentare a caldo film del passato più o meno recente, per il puro gusto di farlo. Iniziamo con "Sweeney Todd - Il diabolico barbiere di Fleet Street" di Tim Burton, film anomalo e per certi versi spartiacque nella carriera di un regista che amiamo moltissimo.
Yorgos Lanthimos è senza dubbio il regista più caldo del momento: un autore senza dubbio divisivo, ma sempre capace di mantenere vivo il dibattito cinefilo.In occasione dell'uscita nelle sale di Povere Creature abbimo deciso di dedicare al regista greco uno speciale in due puntate che analizza i corpi, i simboli e le immagini dei suoi film hollywoodiani.Nella prima puntata parleremo di Morte e ci concentreremo su The Lobster e Il sacrificio del cervo sacro.Nella seconda parleremo invece di Vita, analizzando La favorita e di Povere Creature.
Yorgos Lanthimos è senza dubbio il regista più caldo del momento: un autore senza dubbio divisivo, ma sempre capace di mantenere vivo il dibattito cinefilo.In occasione dell'uscita nelle sale di Povere Creature abbimo deciso di dedicare al regista greco uno speciale in due puntate che analizza i corpi, i simboli e le immagini dei suoi film hollywoodiani.Nella prima puntata parleremo di Morte e ci concentreremo su The Lobster e Il sacrificio del cervo sacro.Nella seconda parleremo invece di Vita, analizzando La favorita e di Povere Creature.
Zio Paperone, aiutato dai tre nipotini, Gaia e Jet McQuack, riesce a trovare un favoloso tesoro sepolto tra le sabbie del Medio Oriente ma un mago malvagio di nome Merlock glielo porta via. L’unico oggetto che Merlock non riesce a rubare è una vecchia lampada che, inaspettatamente, contiene un genio capace di esaudire desideri. Capito che quello che sta cercando è nel deposito di Paperone, Merlock cercherà di riprendersi la lampada mentre il gruppo di paperi farà tutto il possibile per impedirglielo. Inizialmente pensato come un episodio in cinque parti della quarta stagione della serie animata Ducktales - Avventure di paperi, il film avrebbe dovuto essere incentrato sulla ricerca della pietra filosofale ma ben presto questa idea fu abbandonata in favore della lampada magica. Diretto da Bob Hathcock e animato da Walt Disney Animation France negli studi di Parigi e di Londra, Zio Paperone alla ricerca della lampada perduta ha esordito nelle sale statunitensi il 3 agosto 1990. Nonostante l’apprezzamento della critica, Zio Paperone alla ricerca della lampada perduta ha incassato solo 18 milioni di dollari a fronte di una spesa di 20 milioni, rivelandosi un flop al botteghino. Tale insuccesso ha provocato la cancellazione di altri lungometraggi sui Ducktales che la Disney aveva già in cantiere.
Il re d’Inghilterra è malato e il suo capo delle guardie (impersonato da Gambadilegno) terrorizza e affama la popolazione, all’insaputa del sovrano e del principe suo figlio. Un giorno Topolino, un povero mendicante, riesce a intrufolarsi a palazzo e si trova faccia a faccia con il principe il quale si rende conto dell’incredibile somiglianza tra lui e lo straccione. Stanco della vita di corte, il principe propone a Topolino di scambiarsi i ruoli. Il capo delle guardie scopre lo scambio e, sfruttando la morte del re, ordisce un piano per liberarsi del principe una volta per tutte. Diretto da George Scribner, il mediometraggio è tratto dal romanzo Il principe e il povero scritto nel 1881 da Mark Twain. La versione disneyana de Il principe e il povero uscì negli Stati Uniti il 16 dicembre 1990 in testa al film Bianca e Bernie nella terra dei canguri. In Italia si dovette aspettare un anno intero: anche nel nostro Paese, infatti, i due film uscirono abbinati ma appena l’8 dicembre 1991.
Ebenezer Scrooge (impersonato da Paperon de’ Paperoni) è un papero avaro e scorbutico, che sfrutta i suoi dipendenti e che odia il Natale. La sera della vigilia a Scrooge appare il fantasma del suo ex socio Marley, condannato a trascinare per l’eternità delle pesanti catene. Affinché Scrooge possa sfuggire a un simile destino, Marley fa intervenire tre Spiriti – il fantasma del Natale passato, il fantasma del Natale presente e il fantasma del Natale futuro – che riusciranno a cambiare l’animo del papero, rendendolo buono. Diretto da Burny Mattison, il mediometraggio è tratto dal racconto Canto di Natale scritto nel 1843 da Charles Dickens. Canto di Natale di Topolino uscì negli Stati Uniti il 16 dicembre 1983 in abbinamento alla riedizione de Le avventure di Bianca e Bernie. In Italia il mediometraggio uscì il 23 dicembre dello stesso anno assieme alla riedizione de Il libro della giungla. Canto di Natale di Topolino fu nominato all’Oscar nell’edizione del 1984 nella categoria “Miglior cortometraggio d’animazione” ma non riuscì a portarsi a casa la statuetta.
Un uomo, che nel film resterà sempre senza nome (interpretato da Michael Fassbender), è un sicario, freddo e metodico, che uccide le sue vittime senza lasciare tracce.Durante una missione, che avrebbe dovuto essere di normale routine, qualcosa va storto e improvvisamente il killer diventa egli stesso un bersaglio da eliminare. Per il killer inizia così un percorso di rivalsa per fermare i suoi inseguitori e riaffermare la sua reputazione.
Ghost Dog (interpretato da Forest Whitaker) è un sicario, freddo e metodico, che uccide le sue vittime senza lasciare tracce.Durante una missione, che avrebbe dovuto essere di normale routine, qualcosa va storto e improvvisamente Ghost Dog diventa egli stesso un bersaglio da eliminare. Per Ghost Dog inizia così un percorso di rivalsa per fermare i suoi inseguitori e riaffermare la sua reputazione.
Frank Costello (Jef Costello nella versione originale – interpretato da Alain Delon) è un sicario, freddo e metodico, che uccide le sue vittime senza lasciare tracce.Durante una missione, che avrebbe dovuto essere di normale routine, qualcosa va storto e improvvisamente Costello diventa egli stesso un bersaglio da eliminare. Per Costello inizia così un percorso di rivalsa per fermare i suoi inseguitori e riaffermare la sua reputazione.
Frank Costello faccia d'angelo di Jean-Pierre Melville, Ghost Dog – Il codice del samurai di Jim Jarmush, The Killer di David Fincher: tre storie di sicari al cinema, così diverse, così simili.
Negli spazi della mostra Alabarde Spaziali, allestita al Castello di San Giusto, abbiamo intervistato il fumettista e scrittore Mario Alberti. Un incontro dedicato all'arte dello storyboard cinematografico, dove ci ha raccontato della sua recente esperienza come Concept/Storyboards Artist con The Creator di Gareth Edwards e ha svelato al pubblico il processo creativo che c’è dietro alla stesura per immagini di un film.
Abbiamo intervistato i Manetti Bros. negli spazi della Mediateca de La Cappella Underground. È stato un incontro travolgente in cui si è parlato di cinema, fumetti, supereroi, serialità e ovviamente di Diabolik.
Registrazione di sabato 29 luglio all'Antico Caffè San Marco dell'incontro pubblico assieme alla regista Emilia Mazzacurati. Abbiamo dialogato con lei del suo film d’esordio “BILLY”. Il film è un racconto surreale che racconta sentimenti reali; un coming of age al contrario, un road movie senza il viaggio, una storia di contrasti, di vita e di morte; di padri senza figli e di figli senza padri; di mamme bambine e di bambini adulti.L'evento è stato organizzato da La Cappella Underground e da Associazione Casa del Cinema di Trieste.
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