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Tutti i podcast dei principali autori di Radioromalibera.org in un unico show.
950 Episodes
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Assistiamo ad un evidente calo della pratica religiosa, la fede sembra crollare nella vita di tante persone. Eppure, se crolla la fede, a cosa ci rivolgeremo? Al mondo? Ma il mondo non ci è certo di consolazione, malattie, ingiustizie, guerre…no, lo sguardo verso il mondo non può che avere uno sfondo tragico, se siamo onesti con noi stessi.
Riflettori puntati su Emmanuel Macron per le sue “esternazioni” sull’aborto, certo devastanti. In realtà, non è l’unica criticità emersa… Ma procediamo con ordine. Come noto, nel suo intervento tenuto lo scorso 19 gennaio nella sede di Strasburgo dell’Europarlamento, il presidente francese ha proposto una revisione della Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione per inserirvi l’aborto, definito a sua volta, provocatoriamente ed ipocritamente, un «diritto che forgia questa Europa di valori forti».
Mentre i virologi dicono di intravedere un miglioramento della situazione sanitaria, grazie alla minore letalità della variante Omicron, è arrivata una dichiarazione di Bill Gates che ha suscitato preoccupazione e polemiche.
C’è un nemico per nulla invisibile all’orizzonte. Si chiama Isis. Lo scorso 6 gennaio, non a caso, mentre la Chiesa cattolica festeggiava la Santa Epifania, è tornato a minacciare la «guerra totale» contro la Cristianità in Africa. Una guerra già iniziata, per la verità, e fatta di chiese bruciate, omicidi, stragi, missionari e fedeli torturati. Lo ha promesso: tutto questo si diffonderà nell’intero Continente.
Chi cerca di argomentare per negare la ragionevolezza dell'esistenza di Dio, finisce col dare ragione al tesimo.
San Giovanni Crisostomo, la cui festività ricorre il 27 gennaio, nacque fra il 344 e il 354 ad Antiochia, in Turchia, una delle più importanti metropoli del mondo antico. La sua famiglia era cristiana e benestante. A quel tempo Antiochia era la terza città orientale dell’Impero per grandezza, dopo Costantinopoli e Alessandria d’Egitto. Nel IV secolo si verificarono profondi contrasti in Oriente fra pagani, manichei, ariani, apollinaristi, cristiani, ebrei e in questo clima di grandi scontri religiosi, filosofici e teologici crebbe Giovanni.
Povera Chiesa! Sempre più è giusto interrogarsi su cosa stia accadendo. L’ultimo episodio clamoroso in ordine di tempo risale all’omelia, pronunciata nella IV domenica di Avvento da mons. Carlos Castillo, arcivescovo di Lima e primate del Perù, secondo cui in croce la morte di Gesù non sarebbe stata il «sacrificio di un olocausto», giungendo così a negare quanto chiaramente affermato dalla dottrina cattolica.
Mi sono chiesto in passato come mai la gran parte delle Messe celebrate secondo il Messale di Paolo VI, anche detto Novus Ordo, mostrano spesso una così grande povertà celebrativa e mancanza di dignità. Perché, malgrado difetti intrinseci che possono essere presenti in ogni rito, non è possibile che queste Messe comunque siano celebrate al meglio che sia possibile.
La straordinarietà dell'Incarnazione rende tutto possibile. Anche che una stella misteriosa accompagnasse i magi a Betlemme.
Puntuale, anche quest’anno è tornata, durante le festività natalizie, una sorta di «sindrome di Erode», per la quale pare non esista rimedio adeguato. Colpisce ovunque e chiunque, anche le più alte istituzioni. Il primo sintomo consiste nel voler cancellare il Bambinello ad ogni costo. Ad esempio, eliminando il Presepe, ritenuto un simbolo troppo esplicito ed evidente della Natività.
Il cristianesimo riconosce il valore della patria e ne sottolinea l'importanza per la crescita spirituale dell'uomo.
Nel perdurante silenzio colpevole dei media occidentali, prosegue senza tregua e senza pietà la persecuzione dei cristiani a qualsiasi latitudine del pianeta.
Non c’è epoca migliore del Santo Natale per praticare una devozione poco conosciuta ma spiritualmente profonda ed efficace: la devozione alla Santa Infanzia del Bambin Gesù. Ne fu apostola, nel XVII secolo, una carmelitana del Monastero di Beaune in Francia, la Venerabile Suor Margherita del SS.mo Sacramento (1619-1648).
Da un'esperienza di santa Teresina un insegnamento di come accettare qualsiasi stato d'animo e riporlo nella volontà di Dio.
L’opinione pubblica ne ha appena appena un’attutita percezione, in realtà le nostre conversazioni online, telefoniche e social, sono più “affollate” di quel che si pensi. Emittente e ricevente non sono soli, anche quando lo credano. Vi sono molti, troppi occhi, molte, troppe orecchie che guardano ed ascoltano quel che diciamo, quel che scriviamo, quel che scambiamo. Ed altri vorrebbero aggiungersi.
Le tenebre del primo Natale dell’era cristiana non erano solo quelle di una gelida notte di inverno a Betlemme, ma l’oscurità di una società in cui, sotto il più grande Impero della storia, gli uomini erano lontani dalla vera felicità, perché il potere, le ricchezze, gli onori, quando si è incapaci di trarne profitto per la gloria di Dio, producono solo affanno ed afflizione. La Divina Provvidenza riempì il vuoto del mondo. «Non temete – annunciò l’Angelo ai pastori – ecco, vi porto una lieta novella, che sarà di grande gioia per tutto il popolo: oggi è nato nella città di Davide il Salvatore, che è Cristo Signore» (Lc. 2, 8-11).
Il Servo di Dio don Dolindo Ruotolo spiega bene come Maria ha ricucito il Tempo all'Eternità.
Si chiama Guillermo “Coco” Fariñas, è considerato il leader dell’opposizione cubana, premio Sacharov 2010 del Parlamento europeo, coordinatore generale del Fantu, il Forum Unito Antitotalitario: ancora una volta è vittima del duro regime comunista al potere nell’isola. Lo scorso 9 dicembre è stato arrestato nella sua casa di Santa Clara, prelevato da agenti della Sicurezza ed infermieri e portato in ambulanza presso il reparto di Pneumologia dell’ospedale «Arnaldo Milián Castro», ovviamente contro la sua volontà, come ha riferito via Twitter sua figlia Haisa.
Chi muove i fili della storia? La domanda è legittima e nasce dal nostro desiderio di dare un senso, un significato, a tutto ciò che accade. Ogni cosa deve avere il suo perché, la sua spiegazione. Il principio di causalità, secondo cui tutto ha una sua ragione, è la base della logica occidentale.
C'è un ineludibile desiderio nell'uomo, quello di essere accolto e ri-accolto. A maggior ragione questo desiderio è nel Verbo incarnato.
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