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Non poser, non modelle vestite da moto. “E le guarda scomparire, come guarda un soldato a cavallo, a cavallo nel cielo di aprile”.
C’era una volta il motoraduno, residuo Anni 80 dall’estetica discutibile. Poi sono arrivati i fighettissimi “eventi”. Forse c’è un punto d’incontro.
Mentre vai a caccia di emozioni forti, il traffico continua con i suoi ritmi. A quel punto, la cellula impazzita sei tu.
Fenomenologia del parente coi superpoteri e storia della sgommata finita male ma capace di portarmi verso l’infinito e oltre.
Di come fui bidonato e rischiai di perdere il primo, agognato concerto della mia vita. E di come infine entrammo in due con un solo biglietto grazie alla ganza mossa di mio padre.
Di come ho cominciato fare il tester di moto senza averne le basi e di come ho presto capito che sarei rimasto sempre un outsider. O underdog, se preferite.
Lui (non si sa come si chiami) si è perso per le vie di Milano. Un attimo prima di tornare a guardare il cielo.
Hey Joe, storia di una delle cover più famose di sempre, e di un messaggio violento che non consideriamo mai
Milano. Nuove e vecchie povertà stagnano sui marciapiedi bollenti in questa estate assurda. Ecco cosa ci ha lasciato il lockdown.
Tavolo dei papà, gara senza regole a chi la spara più grossa.
Liberamente ispirato alla storia di Alfonsina Morini in Strada, unica donna a competere con gli uomini al Giro D’Italia e appassionata motociclista
41 anni fa, tre navi militari italiane fecero rotta verso il Mar Cinese per salvare (e portare nel nostro Paese) i “Boat People”, profughi vietnamiti che, senza l’intervento del governo italiano, sarebbero morti in mare. Una storia conosciuta poco, ma che insegna molto.
La mia più grande impresa? La coda in posta. E vi spiego perché un underdog dovrebbe restare tale.
Nelle campagne sopra Termoli, procacciarsi una pizza può diventare un’avventura
Il 13 settembre del 1996: il militare scampato, il primo assurdo concerto e molto di più.
A Quarto Oggiaro la nobiltà canina si rivela fittizia, nel modo più crudo.
Un quadretto di periferia, un tuning della porta accanto: alla guida della piccola supertamarra siede il più improbabile dei guidatori
Credo nel potere dei gesti straordinari, come quelli che è stata capace di compiere la signora Rosa, in una vita lunga, faticosa e spesso crudele. Aveva una forza unica ed era mia nonna.
Tutto chiude ed è giusto, la salute in primis. Ma, fuori dagli ospedali, perché è tutto così fragile e in bilico?
I 5 motivi che mi hanno spinto a creare Asfalto: ecco perché non potevo non farlo