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Grandi viaggi senza aereo
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Grandi viaggi senza aereo

Author: Il Sole 24 Ore

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Grandi viaggi senza aereo è il podcast che racconta le storie di ha scelto una vacanza alternativa, per sfidare se stesso, il destino, le comodità. E per guardare il mondo, se non con occhi nuovi, almeno a bordo di un mezzo di trasporto insolito. È scritto da Francesca Milano e prodotto dal Sole 24 Ore. Puoi ascoltare le puntate su 24+, la sezione premium del sito
6 Episodes
Reverse
Marco Invernizzi ha preso un vecchio furgone Vivara, l’ha adattato come se fosse un camper ed è partito verso la Cina, viaggiando per 9 mesi senza mai smettere di fare il suo lavoro di programmatore informatico. A bordo del furgone ha viaggiato, dormito, lavorato, riuscendo a coniugare vacanza e attività professionale.
Tutti conoscono il giro d'Italia, la gara ciclistica più famosa del nostro Paese. C'è chi il giro d'Italia su due ruote lo ha fatto per amicizia: è Cristian Marin, che dalla provincia di Varese è partito per andare a trovare i suoi amici in Sicilia. Un viaggio lungo la penisola per scoprire il nostro Paese.
La via francigena è un cammino che in molti hanno percorso. Jack Jaselli, però, lo ha percorso in un modo un po' speciale: ha portato la sua musica lungo la strada, organizzando un tour a piedi. In questa puntata del podcast "Grandi viaggi senza aereo" racconta la sua avventura.
Affascinata dalla Russia, Eleonora Sacco ha deciso di attraversarla in treno da sola percorrendo la tratta da Mosca a Valdivostok. In questa puntata del podcast racconta la sua esperienza a bordo dei treni russi, tra passeggeri che salgono e scendono e paesaggi che cambiano fuori dal finestrino
Di persone che scelgono la bici come mezzo per le vacanze ne esistono tante, ma quanti ne conoscete che siano partiti a bordo di un monopattino? Questa è la storia di Roberto Cassa, che ha 24 anni ha fatto in giro d'Irlanda spingendo un monopattino. 17 giorni di avventure straordinarie con un finale emozionante.
L'Asia centrale è una parte dell'atlante che normalmente tutti ignorano. Tino Mantarro invece ne è affascinato da sempre. Per semplificare, dice che è sensibile all’estetica dello sfascio e che gli piace vedere come stanno quelli che potevano vincere e invece hanno perso. Con questa motivazione è partito da Milano a bordo di un vecchio Range Rover, diretto in Tagikistan.
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