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La Lupa

Author: La Lupa

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Benvenuti alla Lupa.
Nella nostra locanda sgangherata ascolterete storie di nomadi e poeti.
Siamo Glen Thistle e Old Roger,
sbattuti a riva, scampati per un soffio alla burrasca.
Raccontiamo le storie di chi ha lasciato la propria terra,
di chi è tornato dopo anni di lontananza
e di chi ha scelto di restare.
Tutti, hanno una storia da raccontare.
La nota è storta, l’orchestrina sgangherata.
Servitevi al banco. Accomodatevi.

La Lupa è un format radiofonico ideato, scritto e interpretato da Morgana Chittari e Carmine Prestipino.

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48 Episodes
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In questa vecchia foto vedete Castel di Sangro, arroccata nell’entroterra abruzzese. Qui, nel 2008, Francesco Coscioni e Angelo Biasella danno vita al progetto della casa editrice. Qualcuno li ha definiti “partigiani dell’editoria” - quella zona diede i natali a una delle prime brigate partigiane, la brigata Maiella -, altri li chiamarono “pirati” per la loro folle idea di fare impresa con i libri in un periodo di grande crisi. Noi, che dal concetto di pirateria siamo partiti per lanciare La Lupa, siamo d’accordo con quest’ultima definizione. Raccontandoci aneddoti del dietro le quinte, come la scelta degli autori in catalogo, la voce di Francesco è animata da entusiasmo e passione. Non c’è modo migliore per fare del sogno dell’impresa culturale una realtà. La scelta fu coraggiosa: avviare un progetto di respiro nazionale - oggi anche internazionale - partendo da un piccolo borgo dell’appennino abruzzese. Da lì, alla conquista dell’Italia e del mondo. Così è stato. La linea editoriale Neo è racchiusa nel nome, un punto che va colmato da chi guarda/legge, un segno grafico che contiene le sfumature possibili di bellezza e pericolo, fascino e imperfezione. Neo è anche “nuovo”, e tante sono le novità che la casa editrice ha portato in un mercato editoriale che stentava a rinnovarsi. Francesco ci ha raccontato il lavoro di creazione del catalogo e la sua idea di letteratura. Abbiamo soddisfatto le nostre curiosità sulla genesi e le caratteristiche di tre libri in particolare. Cristò, La carne Silvia Ferreri, La madre di eva Stefano Redaelli, Beati gli inquieti C’è anche l’affetto per un libro che a noi è piaciuto molto, Le stelle mobili del sottosuolo, di Enrico Prevedello. L’approfondimento sul suo romanzo, denso di echi e rimandi, lo trovate nella nostra intervista all’autore. Se ve la siete persa, vi consigliamo di recuperarla: si parla anche di due scrittori che apprezziamo, Paolo Zardi e Gregorio Magini, e di Gabriele Galloni. Il titolo del romanzo di Prevedello, tratto dal verso di una poesia di Galloni, è un tributo al giovane poeta scomparso giovanissimo. Trovate tutti i link alla fine dell'articolo. Noi ci siamo divertiti moltissimo a realizzare questa intervista, e speriamo sia così anche per voi che ascolterete! Conversazione con Enrico Prevedello, Le stelle mobili del sottosuolo Su Ig: https://www.instagram.com/p/Ca8N8kDFbTz/ Su Fb: https://www.facebook.com/LaLupaMolo27/videos/1304654780012473 Su Youtube: https://www.youtube.com/watch?v=4r5Cfx2Jq2Y
Intervista a Alice Spano, editor e responsabile di collana In Italia si tende a oscurare molto la figura dell’editor, determinante nella fase di creazione del libro come oggetto finale. Alice Spano, entrata nel team Minimum Fax un anno fa, ci ha raccontato la sua personale attenzione come editor ai queer studies e alle marginalità, il suo amore per il lavoro di scouting sui titoli stranieri (grazie al rapporto con agenti e responsabili delle case editrici), il dialogo stretto tra editor e autore nel concepire i libri per il mercato italiano. La grande attenzione alla commistione di linguaggi e il lavoro di cura da parte della squadra hanno permesso a Minimum Fax di uscire dalla nicchia e raggiungere un pubblico vasto. E allora ci piace nominarli tutti, coloro che stanno dietro le quinte. Non lo si fa mai abbastanza. Editore: Daniele Di Gennaro Editor: Luca Briasco, Alice Spano, Fabio Stassi Redazione: Enrica Speziale (responsabile redazione) Assunta Martinese (correzione bozze e impaginazione) Valeria Veneruso Dante Impieri Ufficio diritti: Tiziana Bello Amministrazione: Marilena Franchi Direzione commerciale: Maura Romeo Eventi e rapporti con le librerie: Carla Piras Ufficio stampa: Chiara Rea Comunicazione web: Modestina Cedola Responsabile magazzino: Costantino Baffetti Minimum lab: Barbara Bernardini, Mara Famularo ***Il podcast dell'intervista è disponibile su tutte le piattaforme online e sul nostro sito. _link nei commenti_ #leggereminimum Buon ascolto e, soprattutto, buona lettura! Grazie a Cosito.it Musiche_Creepnotic Montaggio_Carmine Fotografie
Nel dialogo con Francesca Chiappa, fondatrice e responsabile della casa editrice marchigiana, siamo partiti dalle splendide copertine di Maurizio Ceccato. “Lo scopo è creare cortocircuiti”, ci racconta Francesca parlando della scelta del lungo processo che porta alla realizzazione di ogni copertina a partire da un’immagine semplice, essenziale, suggestiva. Nelle grafiche inconfondibili di Hacca troviamo forme geometriche che si ripetono e rincorrono in frattali, labirinti o elementi grafici che suggeriscono il libro senza raccontare la storia, come il gasometro in “Atti di un mancato addio” di Giorgio Ghiotti che ci dice di Roma e del vuoto, di qualcosa che si è perso senza averlo avuto mai. Dal 2006 Hacca si impegna a valorizzare il Novecento e la narrativa contemporanea proponendo titoli che, da un lato, diano risalto alla tradizione della letteratura industriale italiana, dall’altro lascino spazio a voci - di esordienti e non - nelle quali un forte immaginario narrativo si fonda con un linguaggio innovativo, sperimentale. Due le collane in catalogo: Narrativa contemporanea: esordienti o voci già note che vogliano sperimentare altre forme del raccontare, prediligendo l’invisibile, le trasformazioni del presente narrazioni che sappiano intercettare, andare a fondo e  anticipare. Novecento.0 Collana diretta da Giuseppe Lupo nella quale si stampano e ristampano voci visionarie del Novecento come Franco Fortini, Pasquale Festa Campanile “Perché se tutto è letteratura, va da sé che più nulla lo è”. La conversazione tra queste voci grazie al catalogo è un aspetto privilegiato: che sia solo attraverso le parole scritte, come nel caso di Massimiliano Santarossa - che indaga i corpi martoriati dal lavoro in fabbrica - e Ottiero Ottieri - che della fabbrica racconta i “tempi stretti”; o che trovi corrispondenza nella realtà, come il caso di Giorgio Ghiotti e Antonio Veneziani, già in dialogo da anni come scrittori e ora insieme dentro casa Hacca. Buon ascolto e, soprattutto, buona lettura! Thanks to cosito.it e Carmine Fotografie
Sixtysixthandsecond, a Manhattan, l’incrocio tra la Sessantaseiesima Strada e la Seconda Avenue, è il luogo esatto in cui gli editori Isabella Ferretti e Tomaso Cenci hanno concepito l’idea del progetto editoriale 66thand2nd. Un tributo a New York, nucleo generatore di un’ambizione. Abbiamo incontrato Marco Scognamiglio, responsabile Ufficio Stampa, e gli abbiamo chiesto di raccontarci il dietro le quinte della casa editrice fondata a Roma nel 2008. Il progetto, come suggerisce il logo ispirato alla segnaletica delle freeway, guarda ai fermenti della narrativa angloamericana, ma è anche aperto alle letterature altre e ai talenti italiani. Negli anni 66thand2nd ha saputo restituire valore letterario a testi ritenuti minori, quelli legati allo sport, ribaltando una tradizione che li vuole scritti da ghostwriter e in modo spesso asettico: la collana “Attese” racchiude romanzi scritti con uno stile avvolgente e stilisticamente molto alto. 66thand2nd ha lanciato inizialmente due collane, Attese e Bazar, la seconda dedicata ai romanzi di autori lontani dalla terra d’origine, incentrati sui temi integrazione e identità culturale. In seguito si sono aggiunte Bookclub e B-Polar, quest’ultima un tributo al genere sviluppatosi in Francia dall’incontro tra poliziesco e noir. Nel 2013 nasce Vite inattese, collana che accoglie biografie e autobiografie di personaggi-simbolo per il loro valore sportivo, morale, civile. Buon ascolto e, soprattutto, buona lettura!
Giada Ribaudo, responsabile revisione testi, ci racconta il suo lavoro in redazione e la linea editoriale di Keller, nata nel 2005 a Rovereto. L’editore Roberto Keller ha scelto di occuparsi della letteratura dell’Europa dell’est. I temi, sia in narrativa che nei reportage, gravitano attorno al discorso sull’identità, sulla migrazione, sul conflitto scaturito dal sentimento di appartenenza a un popolo e alle proprie radici. Tra i primi autori in catalogo ricordiamo Erta Muller, Clemens Meyer, Sorj Chalandon. Vogliamo segnalarvi tre titoli di questa bellissima casa editrice: Ian Williams, Riproduzione, tradotto da Elvira Grassi: un romanzo che riflette sui legami di sangue, sull'evoluzione del concetto di famiglia, sul confronto tra culture diverse e sul delicato equilibrio tra la vita e la morte. Clemens Meyers, Caverne, tradotto da Roberta Gado e Riccardo Cravero, del quale vi consigliamo di leggere la recensione di Alberto Paolo Palumbo sulla rivista Flanerì: clicca qui per leggerla. Sophie van Llewyn, Bottigliette, tradotto da Elvira Grassi: romanzo ambientato nella Romania di Nicolae Ceaușescu in cui la magia diventa un modo per salvarsi dall’oppressione del regime. A Giada come lettrice abbiamo chiesto anche un consiglio di lettura scoprendo così Venedikt Erofeev e il suo “Mosca-Petuškì. Poema ferroviario” con la traduzione di Paolo Nori, Quodlibet editore. Il narratore racconta la storia in uno stato di estasi superalcolica tra la stazione di Mosca e quella di Petuškì; il libro è stato “uno dei libri più letti nella Russia dell’ultima era sovietica; circolava clandestinamente di lettore in lettore dal 1973, e fu pubblicato quello stesso anno in Israele in russo”. Buon ascolto e, soprattutto, buona lettura!
Incursioni al Bookpride ‘22 Conversazione con l’editore Stefano Pirone, Pidgin Edizioni Pidgin è un suono e una suggestione. In due aggettivi? Ruvida. Sperimentale.  Abbiamo chiesto a Stefano Pirone di raccontarci la sua peculiare linea editoriale. Pidgin nasce a Napoli 2017. Nomen omen, la dichiarazione d’intenti è chiara. “Pidgin” è la lingua creata dalle persone allo scopo di comunicare, comprendersi. “Pidgin” è figlia di una mescolanza tra una lingua straniera e una o più lingue indigene. Si definisce così quella lingua che, se estesa a un’intera comunità, può originare una lingua creola. L’obiettivo di creare, e fidelizzare, una comunità di lettori che si riconoscano subito nella forma e nei contenuti della casa editrice è chiaro ed efficace fin dai primi titoli. Si va da romanzi sorprendenti come “Mira corpora” di Jeff Jackson alla flash fiction “Viscere” di Amelia Gray, da dialoghi e ritmi ossessivi di “Volevo essere Vincent Gallo” di Sergio Oricci all’ultima novità nel campo della non fiction, la collana di saggi-memoir a cura di Sara Verdecchia inaugurata da “Stanotte sono un altra” di Chelsea Hodson. Lo stile? Diretto, incalzante, preciso. La veste grafica segue la stessa linea di essenzialità e immediatezza: pochi cromatismi che suggeriscono di volta in volta atmosfere surreali, oniriche, psichedeliche, perturbanti. I temi? Un’attenzione spasmodica al canto della strada, alla violenza e al grido degli ultimi, alle condizioni umane marginali e periferiche. Nel segno di una Voce a più voci forte, dotata di personalità e riconoscibilità.  Buon ascolto e, soprattutto, buona lettura!  Thanks to cosito.it e Carmine Fotografie
Con l’editore Stefano Friani siamo partiti da “Appunti da un bordello turco” di Philip O’Ceallaigh (primo libro in catalogo) al Rock in Roma ‘22 dove (si spera) vedremo suonare i Testament e gli Exodus. Alla fine di questa chiacchierata abbiamo risposto a una domanda importante: se un’anima metallara devota allo speed metal punk e un’anima hip hop amante di musica nera si incontrano a metà strada - e musicalmente si trovano d’accordo almeno sui Suicidal Tendencies - che tipo di libri sceglieranno di pubblicare insieme? Racconti edizioni nasce a Roma nel 2016 da un’idea di Stefano Friani e Emanuele Giammarco. Prima e unica casa editrice in Italia a dedicare il catalogo esclusivamente alle raccolte di racconti: una presa di posizione coraggiosa in un mondo incline a etichettare come veri scrittori solo gli autori di romanzi. Penne straordinarie si celano da sempre tra i raccontisti e non possiamo dimenticare che certi autori di “buoni” romanzi brillavano soprattutto nella forma breve. Racconti Edizioni pone le short stories come colonna portante della buona letteratura: questa l’identità precipua che ha scelto per abitare il caotico mare magnum del mercato editoriale. Ponendo sempre attenzione alla narrativa di “stranieri nella propria patria”, la casa editrice ha atteso per selezionare con cura le giuste voci italiane da accostare a nomi di rilievo come James Purdy, John Cheever, Margaret Atwood. Elvis Malaj è stato il primo, anche lui uno “straniero in patria”; poi Michele Orti Manara (finalista al Premio Settembrini), Marco Marrucci (vincitore del Settembrini) e Giulia Sara Miori. Con Stefano Friani abbiamo parlato di libri e musica, delle sue letture giovanili ma soprattutto delle figure che gravitano attorno alla costruzione del libro: redazione, ufficio stampa, illustratori, canali di promozione e distribuzione. Anche nel caso della veste grafica Racconti si avvale della collaborazione di artisti dalla voce riconoscibile. Le illustrazioni sono frutto di un’accurata ricerca nel segno della rapidità del tratto, in linea con la forma breve dei testi. Basta dare uno sguardo al logo opera dell’illustratore e pittore italiano Franco Matticchio. Buon ascolto e, soprattutto, buona lettura! La sigla di questo podcast è "Crunchy" di Carmine Prestipino  Registrata e mixata al Creepnotic studio. 
Si definiscono, senza infingimenti, casa editrice radicale di stampo anarcocomunista. Nel dietro le quinte del Book Pride abbiamo incontrato Sergio Vivaldi e Emmanuele Pilia e abbiamo chiesto loro di raccontarci come hanno costruito, e continuano a immaginare e costruire in redazione, il lavoro di D Editore. Ad accomunare le opere parte del progetto, quale che sia la forma scelta (narrativa o saggistica), c'è la forza di una teoria politica che radica ogni libro nella contemporaneità. I temi trattati sono i più disparati, vi invitiamo a scoprirli in questa chiacchierata ricca di stimoli e dare un’occhiata al catalogo. D Editore sceglie un formato agile e una veste grafica accattivante, passa dal colonialismo alla disintegrazione dei rapporti umani, dalla sessualità al capitalismo dell’attenzione, dalle derive della tecnologia all’approccio psicologico e filosofico ai tarocchi. E poi c’è Libertaria, ambizioso progetto antologico (trecento saggi in cinque volumi) sul tema dell’anarchia. Le scelte editoriali, il team che lavora alla realizzazione dell’oggetto libro e anche un piccolo spoiler su un progetto di traduzione che sarà lanciato in primavera. Buon ascolto e, soprattutto, buona lettura!
«Mi chiamo Marcello Travaglini, c’ho ventisette anni e mi sento in gabbia. Morisse, almeno, uno dei parenti, uno purchessia, secondo me, sentirei più aria intorno alla testa. Non chiedo molto: uno. Poi gli altri possono campare quanto vogliono.» Luca Tosi plana con leggerezza scanzonata e cantilenante sui tormenti interiori di un ragazzo qualunque: prende in giro se stesso, e un po’ anche noi, perché in fondo siamo tutti Marcello Travaglini: a pensare certe cose e venirne risucchiati è sempre un attimo e oplà, sei nel precipizio. Auguriamo In bocca alla Lupa a Luca Tosi per l’uscita di "Ragazza senza prefazione", Terrarossa edizioni, da oggi in tutte le librerie! Ecco a voi il podcast dell’intervista all’autore: lo abbiamo incontrato durante il Book Pride e gli abbiamo chiesto di raccontarci il dietro le quinte della scrittura. Da oggi il podcast è disponibile sul nostro sito e su tutte le principali piattaforme (youtube, spotify, anchor, google podcast)
La Londra oscura e rutilante di Orso Tosco è il ritmo sincopato, urlante e ossessivo dei passi di chi la vive e, vivendola, prova a decifrarne, e dominarne, i simboli. Forte di un linguaggio poetico e visionario, l’autore scava e indaga le ferite luminose e le stregonerie di una metropoli surreale: sulle strade rotte dal sangue e dal buio,  tra gli odori di cibi fritti e speziati, nelle stanze affumicate, dentro pub maleodoranti Orso Tosco infila Il Porco, Dennis Tabbot e Eva B, tre personaggi ai quali fa fare lo slalom tra paludi-parco giochi-obitori, ossa rotte, mattoni, metalli, ruggine e droghe. Questo è “London Voodoo” di Orso Tosco, minimumfax. Abbiamo incontrato l’autore al Book Pride e gli abbiamo chiesto di raccontarci il dietro le quinte del suo ultimo libro, aprirci le porte del suo caleidoscopico immaginario e la presa di posizione di un autore che prova a “indagare le zone morte di una rivoluzione frustrata”. Da #NeilGaiman al #postpunk, da #Vpervendetta di #AlanMoore alle sequenze #pulp nobilitate da picchi di vera #poesia , dal #noir al #metafisico: un libro che, valicando etichette e generi, fin dall’inizio, aspira a farsi epos. “Gesù disse”, sono le prime due parole dell’incipit. Il resto, dopo aver ascoltato il podcast, leggetelo. Non ve ne pentirete. Buon ascolto e, soprattutto, buona lettura!
Il 9 marzo è uscito “Le stelle mobili del sottosuolo” di Enrico Prevedello, NEO Edizioni. Abbiamo incontrato l’autore al Book Pride e gli abbiamo chiesto di raccontarsi. L’incontro con la casa editrice, prima da lettore poi da autore. I primi libri NEO amati come lettore, quelli di Paolo Zardi, Ventunesimo secolo, Antropometria, La gente non esiste e Cometa, di Gregorio Magini Il lavoro di editing e cura di ogni aspetto del testo con Alex Piovan. Gli stimoli che hanno nutrito il suo immaginario e attraversato il processo creativo. Con la musica passiamo da Loscil, compositore di musica ambient capace di creare atmosfere rarefatte, ai Tool, gruppo musicale alternative/progressive metal statunitense, il mondo sottosopra evoca scenari danteschi e poi c’è il cinema: film come Donnie Darko e π - Il teorema del delirio. Entrando nel mondo di Prevedello proviamo la nostalgia di cose perdute, accettiamo il capovolgimento, accettiamo la morte che è parte di ogni amore. In esergo, come tributo, l’autore inserisce i versi del poeta Gabriele Galloni Era in sogno una porta che si apriva sul mare; e tu dicevi “vieni, è sera. Buon ascolto e buona lettura! Leggete NEO, leggete indipendente.
Paure, ossessioni e mancanze, genio e talento, arte e catarsi, incomunicabilità e identità, la voce del bambino e il labile confine tra realtà e immaginazione in uno spazio-tempo sospeso e rarefatto: di questo, e molto di più, abbiamo dialogato con Giorgia Tribuiani, che ringraziamo di cuore per aver inaugurato con noi la serie di dirette del format "Le Parole dei Libri-Ritratti". Con questa scrittrice eclettica abbiamo fatto un viaggio tra letteratura, musica, cinema, fumetto, tutti gli stimoli dei quali i suoi libri si nutrono: da De Gregori a Gipi, da Nolan a Lynch, da Kaufman a King e Lem, da Perec a Carver. Speriamo di avervi fatto trascorrere una bella serata. Per chi se la fosse persa, ecco la diretta
Scrivere perché?

Scrivere perché?

2021-05-3003:56

Il podcast ufficiale della fucina di scrittura Trovare una Voce Capitolo 1 - Scrivere perché? Trovare una voce significa indagare da dove muove l'urgenza del dire per ciascuno di noi. È il livello emotivo che guida le nostre scelte.  Il "come" arriviamo ad un obiettivo è la parte razionale ma il perché riguarda l'istinto, le nostre paure, i desideri, le ossessioni. La domanda "Scrivere perché?" costituisce il cuore, e il punto di avvio, del percorso proposto dalla fucina di scrittura Trovare una Voce: indagare l'urgenza e la motivazione del raccontare. Qual è l'ossessione, la paura o il desiderio che vi muove a scrivere? Desiderio e motivazione muovono le nostre azioni.   "Si scrive per giocare, perché no?" dichiara lo scrittore Gesualdo Bufalino. "La parola è anche un giocattolo, il più serio, il più fatuo, il più caritatevole dei giocattoli adulti. Questo vuol dire che si scrive per popolare il deserto; per non essere più soli nella voluttà di essere soli; per distrarsi dalla tentazione del niente o almeno procrastinarla. Ha ragione Blanchot: si scrive per non morire. In questa vita, s’intende. (...) Si scrive per scongiurare, per evocare. Ho imparato, ragazzo, da un’affabile maga che graffiare su un muro quattro nomi di diavoli, Furcu, Rifurcu, Lurcu, Cataturcu, bastava a farli apparire. Una sera ci provai. (...)  E si scrive per battezzare le cose, chi le nomina le possiede. Esiste solo chi ha un nome, l’innominato è nessuno. Nelle teogonie primitive il dio è soltanto se ha un nome." Tutti, da bambini, raccontavamo storie, reclamavamo una Voce. Quando abbiamo smesso? Trovare una Voce è un bisogno, una necessità di ogni essere umano. Raccontarci, e raccontare, è una difficoltà che possiamo incontrare in ogni ambito della vita. Fucina di scrittura a cura di  Morgana Chittari - Biografia e informazioni: https://linktr.ee/trovareunavoce Informazioni  e programma del percorso Trovare una Voce: http://www.lalupamolo27.cosito.it/trovare-una-voce Vuoi restare aggiornato sulle nostre attività? Visita il sito http://lalupamolo27.cosito.it/home Iscriviti alla nostra NEWSLETTER https://bit.ly/Newsletterlalupa Unisciti alla nostra community su facebook http://bit.ly/facebookLaLupa Musiche di Carmine Prestipino, potete ascoltare il brano per intero qui: https://www.youtube.com/watch?v=_uKm-3WZoSc Ringraziamo i nostri sponsor https://www.cosito.it e https://www.carminefotografie.com
"L'ultimo gong", il testo di Concetta Foti che ascolterai in questo podcast, è l'esito della fucina di lettura e scrittura "Trovare una Voce. Pratiche dello scrivere e del desiderare" a cura di Morgana Chittari un percorso base pensato per chi ha voglia di sfidarsi. A partire da una prima fase di lettura, analisi e scomposizione delle pagine dei libri, attraversando esercizi di immaginazione e osservazione - alcuni dei quali attinti al training teatrale – i partecipanti si sono cimentate nella creazione di un testo breve a scelta tra pagina di diario, lettera, monologo, frammento autobiografico.  Scegliere una forma minima della scrittura molto personale, individuare un'urgenza intima del raccontare, una piccola ossessione attorno alla quale far ruotare il testo: questi i punti cardine a partire dai quali la sfida consisteva nell'uscire fuori di sè, fare un balzo oltre il reale quotidiano, allenare i cinque sensi, giocare con il ritmo e il suono delle parole tenendo conto di un lettore potenziale e di un destinatario ideale del testo.  Una scrittura frammentaria che sgorga spontanea, senza la preoccupazione di dar forma ad una vera e propria "storia", ma che aspira a farsi narrazione non egoistica di sè, necessita sempre di essere allenata e lavorata. "L'ultimo gong" di Concetta Foti è il testo scelto per rappresentare il percorso di Trovare una Voce. Un frammento di diario, scritto e rielaborato, in cui la voce narrante oscilla continuamente, in un montaggio quasi cinematografico, tra sogno e veglia giocando con mantra, parole, pensieri, immagini e suoni. Pur parlando di sé Aida, la protagonista e voce narrante, ci travolge in un labirinto di sensazioni che chiunque ha assaggiato il rimpianto e la paura conosce. Montaggio e mix audio a cura di Carmine Prestipino.
L'ispettore Margherini è sempre sul pezzo, non gli sfugge nulla e anche questa volta ci azzecca! Ecco a voi il penultimo episodio delle sue avventure. Musiche originali di Carmine Prestipino. Vuoi essere aggiornato sulle nostre attività? Visita il nostro sito: http://lalupamolo27.cosito.it/home Iscriviti alla nostra NEWSLETTER: https://bit.ly/Newsletterlalupa Unisciti alla nostra community su facebook: http://bit.ly/facebookLaLupa Special Thx to:Cosito.it
Questa volta è dura per l'ispettore Margherini, arriverà addirittura a versare della lacrime amare. Ascolta il sesto episodio scritto da Luigi Pestipino. Musiche originali di Carmine Prestipino. Vuoi essere aggiornato sulle nostre attività? Visita il nostro sito: http://lalupamolo27.cosito.it/home Iscriviti alla nostra NEWSLETTER: https://bit.ly/Newsletterlalupa Unisciti alla nostra community su facebook: http://bit.ly/facebookLaLupa Special Thx to:Cosito.it Se ti piace quello che facciamo puoi aiutarci a crescere con una donazione libera https://www.paypal.com/pools/c/8xUCu5cLyQ
Un clamoroso caso di triplice omicidio. L'ispettore Margherini saprà risolvere l'enigma? Ascolta il settimo episodio per scoprirlo. Ascolta il sesto episodio scritto da Luigi Pestipino. Musiche originali di Carmine Prestipino. Vuoi essere aggiornato sulle nostre attività? Visita il nostro sito: http://lalupamolo27.cosito.it/home Iscriviti alla nostra NEWSLETTER: https://bit.ly/Newsletterlalupa Unisciti alla nostra community su facebook: http://bit.ly/facebookLaLupa Special Thx to:Cosito.it Se ti piace quello che facciamo puoi aiutarci a crescere con una donazione libera
Niente inseguimenti per il nostro eroe oggi. Ma sarà veramente meno pericolosa la nuova avventura dell'ispettore Margherini? Ascolta il sesto episodio scritto da Luigi Pestipino. Musiche originali di Carmine Prestipino. Vuoi essere aggiornato sulle nostre attività? Visita il nostro sito: http://lalupamolo27.cosito.it/home Iscriviti alla nostra NEWSLETTER: https://bit.ly/Newsletterlalupa Unisciti alla nostra community su facebook: http://bit.ly/facebookLaLupa Special Thx to:Cosito.it Se ti piace quello che facciamo puoi aiutarci a crescere con una donazione libera 
Quel giorno l’ispettore Margherini era triste, c’era un caso di omicidio per terra :”Non me lo fate nemmeno vedere”, l’appuntato si avvicinò grattandosi la testa, non sapeva come dirglielo “Ispettore ma è il suo lavoro almeno un’occhiatina”. L’ispettore si girò verso di lui “a questo punto siamo arrivati? Le lezioni in pubblico? Grazie”. Ascolta il quinto episodio scritto da Luigi Pestipino. Musiche originali di Carmine Prestipino. Vuoi essere aggiornato sulle nostre attività? Visita il nostro sito: http://lalupamolo27.cosito.it/home Iscriviti alla nostra NEWSLETTER: https://bit.ly/Newsletterlalupa Unisciti alla nostra community su facebook: http://bit.ly/facebookLaLupa Special Thx to:Cosito.it Se ti piace quello che facciamo puoi aiutarci a crescere con una donazione libera 
Il nuovo caso dell'ispettore Margherini fa molto rumore, si tratta di un triplice omicidio. Solo lui può scavare più a fondo per scovare la verità. O no? Per saperlo ascolta l'episodio scritto da Luigi Pestipino. Musiche originali di Carmine Prestipino. Vuoi essere aggiornato sulle nostre attività? Visita il nostro sito: http://lalupamolo27.cosito.it/home Iscriviti alla nostra NEWSLETTER: https://bit.ly/Newsletterlalupa Unisciti alla nostra community su facebook: http://bit.ly/facebookLaLupa Special Thx to:Cosito.it Se ti piace quello che facciamo puoi aiutarci a crescere con una donazione libera https://www.paypal.com/pools/c/8xUCu5cLyQ
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