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Giallo Psicologico
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Giallo Psicologico

Author: Amedeo Draghi

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Un viaggio straordinario nei bui meandri della mente umana, attraverso i più crudi e reali esperimenti della storia, che hanno ispirato macabre teorie psicologiche. A cura di Amedeo Draghi, libero professionista del settore digitale, laureato in psicologia cognitiva applicata, appassionato di storytelling.

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C'è una certa magia nell'aria quando la Pasqua si avvicina. È un'occasione speciale che ci permette di riunirci con amici e parenti, di condividere un pasto e di celebrare la vita e la rinascita. Spensieratezza, tra uova di cioccolata e dolci conigli.Nonostante il simbolismo tra pasqua e conigli non sia ancora del tutto chiaro, alcuni sostengono che questo animale rappresenti il cambiamento e l’arrivo della primavera. La rinascita e la vita: così come Gesù Cristo resuscita ed esce dal sepolcro, così il vispo roditore si sveglia dal letargo e inizia a tamburellare sui prati in fiore. A parlare di conigli, però… non posso fare a meno di pensare alla leggenda di Bunnyman.Un agghiacciante fatto di cronaca nera nato nel 1904 a causa della chiusura di un manicomio, ed esploso nel 1970 grazie ad alcune presunte aggressioni da parte di un misterioso uomo travestito da coniglio… armato di ascia e coltelli. Un feroce criminale in grado di sopravvivere più di 70 anni nelle foreste, cibandosi principalmente di selvaggina e bacche selvatiche.Parleremo di questo e di… isteria di massa. Perché se è vero che dalla realtà nascono le leggende, la storia ci insegna che la leggenda stessa è in grado di generare reali fatti di sangue.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/giallo-psicologico--4563000/support.
I Want to believe è il motto di una delle serie televisive sul paranormale più famose degli anni 90. Mi riferisco ovviamente a X-files, dove i giovani Fox Moulder e Dana Skully interpretati da un intramontabile David Duchovny e una straordinaria Gillian Anderson portano avanti investigazioni ai limiti della realtà Il copione è sempre lo stesso: il caso di turno sui quali i due indagano presenta caratteristiche paranormali.Vengono scomodati alieni, medium con proprietà telecinetiche o chiaroveggenti e molto altro. A caso risolto però le prove vengono sempre a mancare, o svaniscono dopo essere state toccate con mano da Molder e Skully, o ancora peggio vengono insabbiate da strani esseri in nero.Fox e Dana hanno visto, hanno percepito, ma rimangono con la loro unica esperienza e in mancanza di dati oggettivi. Non resta che impegnarsi e documentare, perché l’agente molder vuole crederci: la prossima sarà la volta buona. Quanto vale l’esperienza del singolo dinanzi a dati statisticamente rilevanti? Perché i fenomeni paranormali non possono essere considerati scientifici?Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/giallo-psicologico--4563000/support.
Nello scorso 4 chiacchiere ci siamo posti il dilemma dell'utilizzo dell'intelligenza artificiale per scrivere puntate di podcast. Nella puntata di oggi vi offro due punti di vista: il mio e quello... dell'intelligenza artificiale. Proprio così: ho chiesto all'AI:"come pensi che l'intelligenza artificiale possa influire sulla scrittura di podcast?"La risposta? Scoprila, ascoltanto l'episodio!Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/giallo-psicologico--4563000/support.
4 Chiacchiere diverse dal solito per commentare insieme l'utilizzo dell'intelligenza artificiale per i podcaster indipendenti. Vi porto la mia esperienza nell'utilizzo di Canva per generare le copertine delle puntate del podcast, come ho fatto nell'episodio dedicato a Bunnyman.Ora, sorge spontanea la domanda... oltre all'utilizzo legato alla parte grafica, sarebbe sensato e corretto utilizzare strumenti come ChatGPT per generare testi per i podcast?A voi la parola!Link direto a CanvaScopri il progettowww.giallopsicologico.it/Accedi agli episodi segreti su Patreonwww.patreon.com/giallopsicopodcastDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/giallo-psicologico--4563000/support.
...un carnefice implacabile, che non si ferma di fronte a niente e che continua a stringere finché la vittima, esalato l’ultimo respiro, si accascia a terra immobile.Immagina il suono del respiro affannoso del malcapitato, l'odore dell'asfalto bagnato di sudore e sangue, il sibilo delle parole disperate di chi cerca di fermare il carnefice. Immagina la paura che deve aver provato George, la consapevolezza che sta per morire e che non c'è niente da fare per evitarlo. E tutto questo in nove minuti. Il tempo di una pasta, di un caffè con gli amici… Questa è la realtà di quello che è accaduto a Minneapolis, Una dimostrazione del fatto che il male può esistere anche tra di noi, e che a volte è più vicino di quanto pensiamo. Un estremo fatto di razzismo, che ci porta alla vera storia di oggi. La storia di una donna che ha dedicato la sua vita a far crescere menti forti e che, in un certo senso, ha cambiato il mondo.E lo ha fatto con la scienza, con un esperimento psicologico nella vita reale. Questa è l’incredibile storia di Jane Elliott, la sconvolgente testimonianza della forza della psicologia sulla mente umana.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/giallo-psicologico--4563000/support.
La torbiera era un luogo dove la vita e la morte si fondevano in un unico orrore, dove ogni passo avvicinava alla fine. Per questo, quando gli chiesero di recarsi nella sala sacrificale a due passi, non si sorprese. L’uomo sapeva esattamente che la sua vita sarebbe finita così, nel fango. Il primo colpo alla testa lo aveva lasciato quasi privo di sensi e incapace di difendersi. I prossimi due gli spaccarono il cranio, e poi successivamente un affilato coltello rituale gli recise la gola con forza inaudita.La morte si era avvicinata lentamente, e con dolore aveva posto il suo veto ad un’esistenza serena e normale. Ma chi era l'uomo di Lindow? Perché era stato scelto per un destino così terribile? La risposta giaceva nei segni sul suo corpo, segni di violenza che indicavano un omicidio brutale.Ma c'era di più. L'uomo aveva la ferita caratteristica di un'antica tradizione: il sacrificio umano. La sua vita si svolgeva in un'epoca remota, nell'Età del ferro in Gran Bretagna, dove la vita era difficile e la superstizione regnava sovrana.Figlio di un’epoca ormai lontana dove la superstizione regnava incontrastata, era stato incoronato come "re dei sacrifici", ovvero come colui che veniva sacrificato per assicurare il ciclo annuale delle stagioni. La torbiera, tuttavia, l’aveva in un certo senso protetto, conservandone il cadavere per secoli, fino al giorno della sua scoperta, nel 1984…Esiste una teoria psicologica in grado di dare una spiegazione a tale comportamento, in grado di spiegare perché gli esseri umani portano avanti sacrifici di tale portata.Scopriamola insieme!Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/giallo-psicologico--4563000/support.
La seconda stagione di Giallo Psicologico sta per giungere al termine. Per questo, il prossimo sarà un episodio davvero speciale...Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/giallo-psicologico--4563000/support.
Il 1980 fu, negli stati uniti d’america, un anno importante. Mossero i primi passi i fenomeni che poi, nei periodi successivi, avrebbero reso famosa la decade conosciuta come appunto i celeberrimi anni ottanta. Il mondo assistette alla nascita del primo internet, degli effetti speciali cinematografici.E, a proposito del cinema, il 1980 viene ricordati dagli affezionati del genere Horror per un film in particolare: Venerdì 13. Un lungometraggio girato in assenza di budget che contro ogni pronostico divenne un cult. Il personaggio maledetto di Jason che si aggira a Cristal Lake e uccide senza pietà, però, è una leggenda.Quella di Arne Cheyenne Johnson, invece, è una storia vera. Un macabro fatto di cronaca nera che si scontra con il muro del mistero, strumentalizzato dai media e reso un successo. In particolare, con una delle tante vicende poi riportate da fiumi di parole da Ed e Lorrane.Ed e Lorrane, i celeberrimi coniugi warren che con le loro avventure hanno conquistato i cuori di molti amanti dell’horror. Amityville, Annabelle, the conjuring House… andiamo… tutti noi ne abbiamo visto almeno uno.Oggi scopriremo l’agghiacciante verità dietro alla frase che poi diverrà storia…“Non sono stato io, è il diavolo che mi ha costretto a farlo…”Preparati ad ascoltare il processo ad Arne Johnson, meglio conosciuto come il Demon Murder Trial.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/giallo-psicologico--4563000/support.
In questo speciale 4 chiacchiere voglio condividere con voi alcuni punti importantissimi per quanto riguarda lo sviluppo del progetto nel 2023!Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/giallo-psicologico--4563000/support.
Yukio chiude la porta dietro di sé e sorride. Ce l’ha fatta: è uscito su quel balcone e ha ripetuto il suo grande discorso. E non importa se disturbato dal ronzio degli elicotteri, o quanto i soldati gli abbiano intimato di smettere. Ha raggiunto finalmente il suo obiettivo. Ne era fermamente convinto, e ora la sua profezia sta per avverarsi con la parte più importante… quella che, grazie al sangue, lo porterà all’immortalità.La morte più estetica e iconica della storia dell’umanità… un palcoscenico ideale per mettere in atto il sacrificio tanto agognato da poeti e artisti di tutto il mondo. Ora, nell’ufficio del capo della polizia sono in cinque: lui, Masakatsu Morita, Masahiro Ogawa e altri due fedelissimi. Senza più riuscire a trattenersi, Yukio afferra la spada esorta Masahiro ad impugnarne una a sua volta. È il momento: l’uomo sta per mettere in atto seppuku, quel gesto spesso indicato anche con il nome di Harakiri. Tale pratica si assimila al suicidio secondo l’antico rituale dei guerrieri samurai, e consiste nel recidere parte del ventre con una lama.Spingendo la spada dentro di sé sorride di nuovo, estasiato e felice. Ce l’ha fatta… Prima che il dolore sia in grado di cancellare quel volto appagato, e come da rituale, Masahiro taglia la testa di Yukio di netto con un colpo freddo e preciso.Tutto inizia da dove tutto finisce. Abbiamo raggiunto il nostro obiettivo. Ce l’abbiamo fatta ragazzi… abbiamo fallito…Scopri l'intrigante collegamento tra l'effetto pigmalione e il suicidio di Yukio Mishima. Solo qui, su Giallo Psicologico.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/giallo-psicologico--4563000/support.
“Non fidarti degli estranei, perché il lupo cattivo si può nascondere anche dietro al più gentile degli uomini”Albert Fish nasce a Washington nel 1870 da una famiglia di umili origini.A detta di molti, alcuni membri della famiglia sarebbero stati attanagliati da un forte disagio psicologico.Il padre muore per una patologia cardiaca quando il piccolo Albert ha solo 5 anni, lasciando alla madre una famiglia numerosa. Ella, impossibilitata nel prendersi cura dei propri figli, è costretta a ricorrere all’aiuto degli orfanotrofi. E, si sa… la vita negli orfanotrofi a cavallo tra il 1800 e il 1900 non è vita. Atti di bullismo e pene fisiche fanno però esperire ad Albert qualcosa di nuovo mai provato fino ad ora: il piacere sessuale.Bastonate, colpi a tradimento e dolore fisico lo eccitano sessualmente.Questo è l'inizio della fine. L'ascesa di quello che viene spesso ricordato come uno dei serial killer più pericolosi della storia dell'umanità.Eppure la psicologia clinica e la psichiatria sono in grado di spiegare anche questi comportamenti.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/giallo-psicologico--4563000/support.
Finalmente posso dirlo: Giallo Psicologico è un Podcast Prime! Cosa significa? Cosa cambierà? Facciamoci quattro chiacchiere e ti spiego tutto.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/giallo-psicologico--4563000/support.
Halloween è una festività che gli italiani apprezzano davvero molto poco rispetto agli amici americani. Si stima infatti che questi ultimi spendano in media più di due milioni e mezzo di dollari all’anno in party. Dolcetti, scherzetti, manicaretti e… leggende metropolitane. Chi non ha mai sentito parlare dell’autostoppista fantasma che, una volta salita in macchina, scompare dal sedile posteriore senza lasciare traccia?O del killer che uccide donando caramelle avvelenate, o contenenti oggetti contundenti. Lamette taglienti, in grado di recidere con precisone gole e corde vocali.Tutte storie inventate, che non trovano riscontro nella realtà. Fermiamoci, però, alla seconda.Si, perché sebbene si tratti di una leggenda a tutti gli effetti, ha probabilmente ispirato un folle fatto di cronaca nera degli anni 70, in America. Questa è la storia di Candyman, l’assassino di Halloween.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/giallo-psicologico--4563000/support.
28 Gennaio 1986. Sono le ore 11:35, e sta per accadere qualcosa di incredibile. Christa continua a sfregarsi le mani: è nervosa. Da un lato si sente pronta: è stata preparata a questo momento a dovere da professionisti, gente che l’ha già fatto ed è lì con lei, su quello shuttle. Dall’altro, però, l’ansia l’assale: sarà la prima civile a varcare quella linea immaginaria che separa l’atmosfera terrestre… dallo spazio.Il programma Teacher in Space, ovvero maestra nello spazio, lanciato dalla nasa riporta anche il suo volto. Sarà lei e solo lei a tenere la lezione via satellite, agli studenti di tutto il mondo. Anche se non può sentirli, sa che il marito e i suoi due figli la stanno guardando da lontano, e la vedranno in onda non appena il Challenger varcherà il limite.Sono le 11:38: è tutto pronto. I razzi si accendono, lo space Shuttle si stacca dal suolo. Christa e il resto dell’equipaggio sono emozionati, e come ho detto pochi secondi fa, sta per accadere qualcosa di incredibile.Pochi secondi, per l’esattezza settanta, come quelli che il challenger impiega per… esplodere. Qualcosa va storto, e l’intero equipaggio perde la vita, polverizzato in un attimo.Il mondo non può fare altro che stare a guardare, impotente. Quale fu il motivo che spinse una delle agenzie spaziali più famose al mondo, appunto la NASA, ad approvare un lancio che secondo alcuni ingegneri presentava numerose criticità?Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/giallo-psicologico--4563000/support.
I primi 25.000 ascolti non si scordano mai! Grazie a tutti, soprattutto per i messaggi che mi inviate su Instagram! Ecco allora alcune news riguardanti il progetto.Instagramwww.instagram.com/giallopsicologico/Accedi alle puntate inedite con 1€www.patreon.com/giallopsicopodcastDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/giallo-psicologico--4563000/support.
Pee wee. Pee wee è un’espressione inglese che viene utilizzata per indicare i piccoletti. In base agli usi, potrebbe indicare un vezzeggiativo volgare, oppure un simpatico soprannome che in italiano potremmo tradurre come “pipino”, oppure pisellino, ma anche tappo o nanetto. Quando si parla di Serial Killer alla mente di noi italiani, per forza di cose, vengono in mente i soliti. Dahmer e John Wayne Gacy, detto anche Pogo the Clown. Per non citare l’ormai celeberrimo Bundy.Dico per forza di cose perché questi ultimi rappresentano una triade prolifica, che ha ispirato superpubblicizzati documentari e serie distribuite da Netflix. Certo, Gacy e Bundy facevano paura per ferocia e spietatezza. Anche Dahmer non era certo da meno, anche se caratterizzato in modo differente. Questi tre, tuttavia, impallidirebbero dinanzi al buon vecchio Pee Wee… quel tappetto che, a causa di una vita degna del peggior girone infernale dantesco crebbe con una forte pulsione che riusciva a placare unicamente con l’omicidio. Una motivazione intrinseca che lo portò ad uccidere per più di sette anni consecutivi senza commettere il minimo errore. Sette anni nei quali alternò le uccisioni di persone conosciute e sconosciute, dando una precisa definizione delle morti.Donald Gaskins, per tutti Donald Pee Wee Gaskins, è forse il serial killer più pericoloso e insospettabile di tutti i tempi.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/giallo-psicologico--4563000/support.
Il ragazzo è un po’ impacciato. Fa fatica ad esprimersi, ha problemi nel crearsi legami di amicizia duraturi. Anzi, direi proprio che non ha amici né conoscenti che lo salutino per strada.Le persone che lo conoscono pensano a lui come uno di quelli strani forte. Uno squilibrato che raccoglie animali morti trovati al limitare dei boschi e ne seziona le interiora con precisione e gusto preoccupanti.Si ma, gli animali mica li uccide lui. Quindi, ancora una volta, niente di male. Piccolino, timidino… di poche parole. Però un bravo ragazzo, tutto sommato.Uno che ha dovuto imparare a cavarsela da solo perché in famiglia nessuno si è preso cura di lui. I genitori, troppo presi dai loro litigi e dalle colpe da addossare l’uno all’altro, non hanno mai trovato il tempo di ascoltarlo davvero. E pensare che di cose da dire ne avrebbe avute…Certo quel ragazzo ne ha sofferto, ma non è colpa sua. Una vittima che si è visto arrivare l’insostenibile peso della vita addosso. Nei bui meandri della sua mente qualcosa, ad un certo punto, fa capolino. È un mostro che forse c’è sempre stato, ma che raramente si è fatto sentire.La prima volta non si scorda mai, soprattutto in fatto di amore. Nel caso di Jerffrey, l’amore ha il colore del sangue. La morte richiama il piacere, una pulsione sessuale incondizionata che ne determinerà le azioni future. Il ragazzo è ormai solo da tempo: la notte vaga nei night club alla ricerca degli ultimi. Persone alle quali la polizia non da credito. Non importa se puliti o meno: sono gli ultimi. E allora Jeffrey affina la tecnica: dopo averli attirati a casa sua li droga con un medicinale soporifero. Sa che è sbagliato, che non dovrebbe farlo, ma è più forte di lui. Ha bisogno di uccidere per sentirsi appagato. Nel macabro rituale alla droga segue, immancabilmente, un film. Un paio d’ore d’attesa prima che la droga entri nel torrente ematico. Poi è l’ora delle foto ricordo. Innocenti scatti alla vittima denudata. Decine, centinaia, migliaia di foto di vittime poi disciolte nell’acido.Nell’acido vengono sciolte le parti peggiori.Le migliori il ragazzo se le mangia. Prima di tutto le cuoce perché, come sappiamo, la carne cruda se non è fresca si riempie di germi, e nemmeno un abbattitore potrebbe garantirne la salubrità.Quindi meglio arroventare tutto per bene e poi servire. Il cuore, come insegna mastro Hannibal, è la parte migliore. Arrivati a questo punto occorre chiedersi: chi era veramente Jeffrey Dahmer? Uno spietato carnefice, o una triste vittima della vita?Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/giallo-psicologico--4563000/support.
Gliel’hanno detto, ma non ci crede veramente. Gliel’hanno promesso, ma gente come quella promette, promette e poi… non mantiene. Willi si guarda le mani: quelle mani che, seppur senza occhi, hanno visto molto sangue innocente. Sangue di un giovane ragazzo bianco, morto a diciassette anni dopo essere stato derubato. Willie si mostra senza la benché minima emozione, ma in cuor suo è sorpreso. Non riesce a capire perché, dopo quello che ha fatto, e dopo la condanna all’ergastolo per omicidio, lo vogliono far uscire. È per un solo weekend, dicono. Lui rimane impassibile, muto, immobile. Ma, ancora una volta, dentro di sé esplode di desiderio. Gli mancano molte cose, ma una in particolare. Ha voglia di una donna che si prenda cura di lui, che possa renderlo felice… almeno per un po’.Inizia a fantasticare. Due giorni di libertà sono molti per uno che si è appena fatto dieci anni di carcere, e che dovrà tornarci.O meglio, dovrebbe. E se scappasse? La porta si avvicina. Gli vengono restituiti alcuni dei suoi oggetti personali, e lo congedano. “Vai a farti un giro” gli dicono.Lui accenna ad un debole segno di assenso, prende ciò che gli serve e in meno di trenta secondo… è libero. Riprende a fantasticare, sognando ad occhi aperti ciò che lo aspetta. Da qui in poi è storia. Si, perché le azioni di Willie Horton, un afroamericano condannato all’ergastolo, avranno forti ripercussioni sul mondo.Sarà lui, di certo inconsapevolmente, a decidere l’esito delle elezioni dell’anno seguente.Sarà lui a permettere al vecchio George Bush di diventare presidente degli stati uniti d’America.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/giallo-psicologico--4563000/support.
DISCLAMER POLITICO-SCIENTIFICO & due informazioncine in più. Giallo Psicologico è un Podcast che non esprime alcun pensiero politico, e si allontana da tali tematiche. La puntata di domani 04/10/2022 ha carattere puramente informativo. Ho sentito il dovere di registrare questa chiacchierata velocissima perché non vorrei mai che qualcuno sostenesse il contrario. Qui si parla di fatti curiosi ed episodi di cronaca nera che hanno fatto la storia, punto.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/giallo-psicologico--4563000/support.
Il 31 Luglio 1976 venne rivelata quella che apparentemente sembrava essere una notizia sconcertante, per certi versi una prova inconfutabile dell’esistenza di vita aliena su altri pianeti. I giornali di numerosi paesi mostravano le foto di una regione montuosa di Marte, il pianeta rosso.Ciò che è possibile scorgere, ad una prima vista, sarebbe in grado di far raggelare il sangue a chiunque. Osservando con attenzione, si vede un volto umano. Due occhi, una bocca, un naso. Perfino le sopracciglia. Com’era possibile? Tanti si lanciarono in voli pindalici, affermando che probabilmente il pianeta terra era stato colonizzato tempo fa da extraterrestri con le sembianze umane.Quel momento fu la fortuna di una teoria non molto diversa da quella del rael: gli esseri umani erano stati creati dal DNA di esseri alieni, i costruttori di vita, con sembianze umanoide.Che il volto su Marte fosse un insediamento dei costruttori? Chissà… forse… scopriamolo insieme nella puntata di oggi.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/giallo-psicologico--4563000/support.
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