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Il Manifesto (a sostegno) della Creatività
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Il Manifesto (a sostegno) della Creatività

Author: Giulia Alessandri Coach

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Sei la benvenuta nel podcast di Il Manifesto (a sostegno) della Creatività.
Questo podcast é per te che usi la tua creatività per divertirti o per rilassarti e che, in fondo, da sempre, sogni di fare della tua creatività il tuo lavoro.
Con questo podcast ti aiuterò a farti le domande giuste per impostare il tuo business creativo. Insieme andremo a scardinare paure e ostacoli della mente, e ti racconterò storie di donne che sono riuscite a fare della propria creatività il proprio lavoro.
Per maggiori informazioni, collegati al sito www.giuliaalessandri.coach.
28 Episodes
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In questa intervista, la parola va a Marialaura Amoruso, fondatrice del suo brand di cucito creativo, Marael.Dopo essere diventata mamma di due gemelli, Marialaura si trasforma professionalmente da educatrice a sarta e inizia così la sua esperienza di partecipazione a Market, mercatini e fiere artigianali, nelle quali poter far conoscere il suo marchio e vendere i suoi prodotti.Professionalizzazione e conciliazione vita-lavoro sono le due principali proposte che emergono dalle parole di Marialaura rispetto all'evoluzione dei Market. Ascolta tutta l'intervista oppure scegli il punto che ti interessa di più:minuto 1:30, La storia di Marael, Laboratorio di cucito creativominuto 05:05, Gli steps per partecipare ai Marketminuto 07:38, Market o mercatino? Cosa cambia per un artigiano?minuto 15:38, Conciliazione vita-lavoro per un'artigianaminuto 22:30, Nuove proposte d Market
Carlotta Artioli, illustratrice, membro del direttivo di BO it! e Avvocato, ci racconta come é possibile cercare un equilibrio personale (e professionale) se scegliamo di esprimere più parti della nostra personalità e di non limitarci agli studi che abbiamo fatto, ad un titolo o ad una professione che, socialmente parlando, ci richiede di tacere certi lati creativi o di non dargli la giusta connotazione professionale.Accettazione é il primo suggerimento di Carlotta. Non rifiutare parti di sé ma includerle e saperle amalgamare insieme. Parlando, siamo entrambe giunte alla conclusione che se cambiassimo l'approccio al modo di vedere noi stessi e di presentarci al mondo, non tanto per ciò che facciamo ma per ciò che siamo e che ci piace, ci sentiremmo tutti molto più legittimati ad esplorare la nostra personalità e ad esprimere tutte le nostre potenzialità.Se anche tu senti di avere più lati da esplorare o da mostrare in campo professionale, non esitare a scrivermi a info@giuliaalessandri.coach oppure visita il mio sito internet www.giuliaalessandri.coach.Un percorso di orientamento lavorativo può aiutarti a fare chiarezza e ad esprimere tutto questo.
Da ingegnere gestionale a consulente di immagine. La differenza? Usare le mani.Ci racconta la sua storia Ambra Mahmudaj, consulente di immagine di Bologna.Durante i nostri 20 minuti di consulenza allo Sportello Lavoro Creativo di Bologna, dove ci siamo conosciute, capiamo, insieme ad Ambra, che nonostante avesse cambiato lavoro per esprimere al meglio la sua creatività, stava male poiché continuava ad usare un approccio logico. Quando ho chiesto ad Ambra che cosa le piacesse fare nel suo nuovo lavoro, mi parlava di attività che la portavano a stare a diretto contatto con il cliente, a mettere le mani in pasta, a fare il cambio armadio, il make-up. Da lì, l'intuizione che Ambra doveva usare le mani per stare bene. Cosa é cambiato nel business di Ambra? I servizi sono rimasti gli stessi. Ambra ha cambiato il suo approccio al Cliente, scegliendo di personalizzare i servizi che la fanno stare maggiormente a contatto con la parte creativa e fattiva e dando un senso al suo lavoro di consulente di immagine, che ha come primaria finalità quella di aiutare le persone a trasformarsi attraverso la cura dell'immagine e la scelta di capi giusti per quella persona e per la propria personalità.
Ileana Bianchi, illustratrice, fonda il suo brand dal nome @MyIlbiSignorina e racconta come é riuscita ad unire il concetto di business alla sua passione creativa per il disegno.
Nell'intervista a Giulia Maini ascoltiamo alcuni consigli pratici che Giulia ha seguito, dopo esserci incontrare allo Sportello Lavoro Creativo di Bologna, in modo da da poter trovare un equilibrio tra il suo lavoro da grafica pubblicitaria e la sua passione per l'illustrazione.
Allyson Cinti si forma e lavora come educatrice sociale fino a quando, incinta del suo primo figlio e complice il Covid-19, investe il suo tempo per formarsi come sarta e modellista e sceglie il cucito come nuovo lavoro. Superati i suoi problemi di obesità, Allyson Cinti decide di dare vita ad un brand che abbia come valore l'inclusione, creando abiti da cerimonia che mettano in risalto la personalità più che eventuali imperfezioni del corpo. Se sei interessata/o ad ascoltare la storia di Allyson e il suo percorso formativo, vai al minuto 01:31.Se vuoi capire qual'é la sua mission e i valori della sua attività, vai al minuto 07:33.Se ti interessa capire qualcosa di più sulla sua linea di abiti da cerimonia, vai al minuto 12:46.Per maggiori dettagli e informazioni, visita il mio sito www.giuliaalessandri.coach
Circa un anno fa, Mara Leonetti, creativa di Milano, mamma di due figlie, decide di lasciare il lavoro di segretaria in uno studio pediatrico per dedicarsi alla creazione di borse all'uncinetto e sviluppare il suo business.Nell'intervista a Il Manifesto (a sostegno) della Creatività, Mara racconta la storia delle sue borse e mette in risalto il fatto di come impregnarsi nel suo progetto sia un modo per crescere e migliorare come persona, per superare i propri limiti e le proprie paure e scoprire una grande forza e determinazione.Se sei interessata/o: - ad ascoltare la storia di Mara, a capire come mai ha deciso di cambiare lavoro (e vita) e del ruolo che ha avuto la creatività in questa sua decisione, allora vai al minuto 01:57 - a scoprire di più sulle borse all’uncinetto di @fili_e_capricci, allora vai al minuto 05:18 - a capire le sfide che Mara ha dovuto affrontare per creare e portare avanti il suo business, a che cosa la anima nell’andare avanti nel suo lavoro, alle sue paure e difficoltà che ha incontrato, al ruolo della creatività, allora vai al minuto 07:22.Potete trovare Mara Leonetti su Instagram come @fili_e_capricci.Per maggiori dettagli e informazioni, visita il mio sito www.giuliaalessandri.coach
In questo episodio affrontiamo con la nostra ospite, Beatrice De Virgiliis, Dottore Commercialista e Revisore Contabile, alcuni temi di carattere fiscale e finanziario per possono interessare la persona creativa che sta valutando di trasformare il proprio hobby in un lavoro e che sicuramente si pone, o si é già posta, alcune di queste domande. Quanto costa aprire la propria partita iva e quali sono i costi da affrontare, come funziona la prestazione occasionale, che tipi di finanziamenti ci sono nel caso in cui la persona abbia bisogno di investimenti iniziali per dare avvio alla propria attività d'impresa ed infine come gestire il proprio bilancio familiare per avere visibilità sui flussi di cassa, ottimizzare la gestione delle proprie spese e, magari, individuare delle aree nelle quali poter limitare le spese per poter poi reinvestire quei soldi nel proprio cambiamento di lavoro e di vita.Per maggiori informazioni visita il mio sito www.giuliaalessandri.coach
"Non arrenderti!" é l'inno di Cristina Benedetti alle donne che portano avanti il loro progetto creativo. Cristina Benedetti é una bijoutier di Bologna, fondatrice del suo brand @LeFil, che in questa intervista ci racconta le sfide e le difficoltà che é riuscita a superare per arrivare dove si trova oggi. Mossa dalla sua passione per i gioielli e dalla tenacia di voler riuscire a vivere della sua passione, Cristina Benedetti, nel suo percorso, non si é arresa di fronte alle difficoltà ma ha sempre cercato e trovato strade diverse per arrivare dove voleva arrivare.
Mastri Cartai e Dintorni é uno spazio di well-being creativo, situazione nel centro storico di Bologna, che ospita meravigliose carte di tutti i tipi e prodotti creativi derivanti dalla sua lavorazione.Chi lo gestisce sono Manuela e Manuela, due donne che raccontano nell'intervista a Il Manifesto (a sostegno) della creatività come sono arrivare dove sono oggi, lasciando un lavoro sicuro per lanciarsi nell'avventura di gestire il loro negozio di carta e, il tutto, mosse dalla passione per questo materiale e dalla voglia di avere un lavoro nel quale potersi esprimere di più.Oggi sono maestre e mentor per altre donne creative che seguono corsi che organizzano nel loro laboratorio e, così facendo, regalano ai loro ospiti uno spazio accogliente dove sperimentare il beneficio della creatività, intesa come craftfulness, e la soddisfazione di veder nascere dalle proprie mani e con un prodotto semplice, qualcosa di unico e meraviglioso.
La storia é la storia di Giulia Pescatore, fondatrice di Dimondi Lab, laboratorio sartoriale, nato circa due anni fa a Bologna, che ha come mission quella di rinnovare il concetto di sartoria per renderla alla portata di tutti e mettere in valore la personalità altrui, proprio attraverso abiti personalizzati e su misura.Giulia ha lasciato il suo lavoro in azienda per lanciare il suo progetto artigianale proprio quando si é accorta che quello in cui era non era l'ambiente adatto alla sua persona e alla sua creatività. Così facendo ha messo al centro sé stessa, la sua passione e le sue competenze nell'ambito della moda e della sartoria, per dedicarsi alla costruzione di uno spazio nel quale preservare e stimolare la sua creatività e offrire servizi su misura alle proprie clienti, tra cui, una collezione handmade in vendita sul suo sito www.dimondilab.com, servizi di customizzazione delle sue collezioni di abiti, servizi di refashion e armocromia.
Vincenzo Thoma e Andy Fredman hanno partecipato alla call per artisti #ilcieloéditutti, organizzata dal Comune di Bologna, BolognaCares e altri enti affiliati, per celebrare la Giornata Mondiale del Rifugiato 2021 al fine di sostenere il diritto all'asilo politico e l'accoglienza, grazie al sostegno di Chiara Gustin, Euro progettista e sostenitrice delle politiche di inclusione sociale e di immigrazione. Questo progetto é stato un esempio di come la creatività possa rispondere a dei bisogni sociali e a come, concretamente, gli artisti possano contribuire al bene comune.
Ileana Bianchi "nasce con la matita in mano". Nasce con la passione e il talento per il disegno. Nella prima parte della sua vita, la creatività rimane un hobby, una valvola di sfogo, fino al momento del Covid-19. Ileana ha approfittato del suo tempo per dedicarsi al suo talento e comincia a sperimentare il disegno su carta, su legno, su pietra e su tessuto. Non solo. Si forma in una scuola di disegno, scopre i social network, espande il suo network di creativi ma, soprattutto, acquista fiducia in sé stessa e nel suo talento creativo e decide di credere che investendo su di sé potrà riuscire un giorno a lavorare con la propria creatività, aprendo un laboratorio dove sperimentare con bambini ed adulti e dove poter esporre i suoi manufatti.
Stefania Bandinu, bijoutier, ha aperto il suo negozio di gioielli nel centro di Bologna. Nella sua intervista ci racconta quali sono stati i passaggi fondamentali che le hanno permesso di trasformare le sue competenze artigiane e la sua passione per il metallo e la carta, in quella che oggi é diventata la sua professione come affermata bijoutier. Stefania ha unito le sue abilità tecniche alla sperimentazione, e questo le ha permesso di definire prima di tutto la sua identità come persona e come artista e di trasferire il suo messaggio di leggerezza e la sua esigenza di narrazione, proprio attraverso i suoi prodotti. Il sostegno genitoriale e una grande tenacia le hanno garantito la riuscita del suo progetto lavorativo e la sua realizzazione personale.
Benvenuti alla nuova Rassegna Libri di "Il Manifesto della Creatività". Il libro "The Element" vede come autore Ken Robinson, impegnato nella sua carriera di insegnante nel sostenere sistemi educativi che fossero in grado di valorizzare le potenzialità dei singoli, a discapito delle standardizzazioni.In questo libro, Ken Robinson definisce, quello che lui chiama "L' Elemento", ossia quel luogo nel quale ciò che amiamo e ciò che siamo bravi a fare coincidono. In questo libro, Ken Robinson ha raccolto storie di persone che hanno trovato loro stesse e, tramite loro, ci descrive che quali possono essere i fattori che facilitano la ricerca dei proprio talenti e potenzialità, cosa possa ostacolare le persone nella loro ricerca, il perché sia assolutamente importante compiere un viaggio alla ricerca di sé stessi e quale relazione creare tra il lavoro e la propria passione.
Da La musicalità delle parole é la matrice che Vincenzo Ditoma Thoma ha scoperto essere il suo elemento creativo. Per scoprirlo, Vincenzo ha compiuto il suo viaggio iniziatico da Roma a Montréal, fatto di esperienze di vita e di lavoro, che lo hanno visto partire come vocalist a Roma, per poi sbocciare come cantautore, nel campo della musica, come insegnante della lingua italiana per la comunità francofona di Montréal, ed infine come poeta. Il fil rouge creativo di Vincenzo Ditoma Thoma é quindi la ricerca della sonorità in tutto ciò che si manifesta nel verbo. L'esperienza di Vincenzo ci insegna ad avere il coraggio di proseguire nella ricerca del nostro elemento creativo perché, una volta individuato, la stessa matrice la possiamo replicare in tutte le sfere della nostra vita.
Il 21 Aprile é stata dichiarato dall'ONU come la Giornata Interazione della Creatività e dell'Innovazione e, per celebrare questa giornata, ho pensato di farlo lasciando spazio ai creativi e chiedendo loro di interrogarsi su "Che cos'é per te la creatività?". La creatività racconta chi siamo. Attraverso la creatività raccontiamo una parte di noi, il nostro modo di sentire le cose e di vedere il mondo.Buona creatività a tutti!Hanno partecipato a questo progetto (in ordine):1. Giulia Alessandri | Coach evolutivo2. @ipacollection_clara (Instagram)3. Andrea Cavedagna, Andrea.cavedagna75@gmail.com4. La Cragno, @bottegala_cragno (Instagram)5. Monica Zarba, www.monicazarbaarte.com, monicazarba@gmail.com, Monica Zarba (FB), @monica.zarba.arte (Instagram)6. Silvia Verni, @silvy_verni (Instagram)7. Mara Pianosi, marapianosi.arte@gmail.com, Mara Pianosi (FB), @marapianosi (Instagram)8. Marcella Schiavina9. Elisa Casassa, @elisa.casassa.official (Instagram) 10. Ileana Bianchi, ilbiinstagram@gmail.com, @fattiamanobyilbi (Instagram)11. Rebecca Rossi12. @Kumino_boutique (Instagram)13. @medio_88 (Instagram, FB)14. Bruno Mohorovich, brunomh@libero.it - Coordinatore "poesieedizione" Bertone editore15. @_le_creazioni_di_lisa_ (Instagram)16. Sabrina Pugliese, info@sabrinapuglieseart.com, Sabrina Pugliese Pittrice & Scrittrice (FB), Sabrina_pugliese_art_paintings (Instagram), www.sabrinapuglieseart.com17. ecostilyngbyletizia.it (FB)
La storia di Bruno Mohorovich é la storia di un uomo che, da sempre, si nutre di passioni e di creatività. Bruno si avvicina, nel corso della sua vita, a varie forme artistiche, quali il cinema, il teatro, la letteratura ma la storia con la poesie sembra raccontare una relazione ancor più viscerale con la creatività.La poesia é qualcosa di latente in Bruno, fino a quando, proprio in un momento di stanchezza e di vuoto emotivo, accetta la sfida di capire se "Vale davvero la pena che io continui a scrivere?". E così riesce a sbocciare e a dare voce alla sua interiorità che lo porterà alla sua rinascita, alla pubblicazione dei suoi libri di poesie e a diventare il curatore per una casa editrice che opera nel settore dell'arte e della poesia.
Che cosa fa un grafico pubblicitario? Roberta Carapellese ci racconta del metodo con il quale cerca di accogliere le esigenze del cliente per riuscire a creare un prodotto grafico che lo rappresenti e che lo identifichi. Attraverso le domande che Roberta fa al cliente, riesce a creare un logo che, sia a livello di immagine che di colori, vada a sintetizzare e a tradurre ciò che il cliente ha in mente. Il grafico pubblicitario guida quindi il cliente verso la definizione di una parte molto importante della sua immagine aziendale, legata appunto al logo, ai biglietti da visita e a tutta la grafica che attiene alla comunicazione aziendale.
Intervista a Camilla di @Per.FiloeperSogno, crafter con la passione per il knitting.Camilla ama da sempre il fai da te, il fare da sola e creare qualcosa che prima non esisteva.In particolare, Camilla ama lavorare a maglia con i ferri e ha approfittato del tempo a disposizione durante il primo lock down per iniziare a mettere i primi mattoncini e vedere qualche cosa di più concreto rispetto alla sua passione creativa: si é creata il suo logo, la sua pagina Instagram (@per.filoepersogno), ha cominciato a identificare il suo target e le linee di prodotti che le piace produrre, ossia maglie e maglioni da donna e oggetti per bambini. Il tutto rigorosamente con lane e cotoni pregiati, made in Italy, con una scelta di colori tenui che ne contraddistinguono il suo stile e il suo marchio.
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