DiscoverSatelliti - Storie di immagini
Satelliti - Storie di immagini
Claim Ownership

Satelliti - Storie di immagini

Author: RKO

Subscribed: 0Played: 0
Share

Description

Satelliti è il podcast di Emiliano Picciolo: racconta le storie di alcune fotografie legate a un vissuto che, seppur sembrino scollegate fra loro, girano, come satelliti intorno allo stesso nucleo.

Ogni martedì alle 11 un’immagine e il suo racconto, accompagnati da una selezione musicale unica.


Emiliano Picciolo è un fotografo freelance con un innato interesse per la comunicazione visiva e la musica. Formazione artistica e più dieci anni di esperienza nel settore, oltre alla tanta voglia di conoscere le persone e nuovi posti, lo tengono proattivo e aggiornato nelle dinamiche della comunicazione visuale.
Instancabile cercatore di storie nei volti delle persone, trova la sua espressione artistica nella fotografia di ritratto.
Insegna fotografia e post-produzione, non fa sport ed è sommerso dai dischi.
Qui lo troveremo nella veste di narratore: arduo compito per chi, come lui, è abituato a far parlare le immagini.
11 Episodes
Reverse
Nella foto di oggi vediamo una persona salire su un sentiero sterrato tra gli alberi, ai lati. Dietro seguono altre che si perdono nella nebbia. Il verde si alterna all’arancione delle foglie, il bianco delle pietre si confonde con quello della nebbia, più denso ed etereo allo stesso tempo.La persona che sale per primo è tuo padre. Grazie a lui hai riscoperto una cosa che avevi un po’ perso di vista: quello che c’è fuori la porta.
Hai preso la patente da cinque giorni. Guidi lento su questo viale lunghissimo. Tuo padre sul sedile del passeggero. “Vai avanti”, ti dice. “Non fermarti”, “Non ti fermare”, “Passa”. Tu ti fermi per far passare, invece, ogni pedone. Ogni umano, ogni cane. E di ognuno pensi: "e se togliendogli un attimo di attesa, attendendo io, potessi cambiargli la vita? Se quell’istante in più che anticipano sul corso della loro giornata, potesse servire a recuperare il giorno intero, un anno, la vita? A me cosa costa? Quanto costa aspettare per non far aspettare? Perché ci si aspetta da me, sempre, che io mi imponga, che io mi scordi, dell’attesa di un altro? Perché ogni verbo, ogni aggettivo, deve coniugarsi, declinarsi con me e solo con me?Dove mi porterà questa fretta che mi hanno caricato sulle spalle...
Un tipico paesaggio della Bassa Padana, colmo di nebbia e raro di alberi. La luce del pallido sole d’inverno si frange e si riverbera in colori quasi acidi, come a volersi trovare un varco di calore senza disturbare il silenzio. Nello spazio della foto ci sono migliaia di vite invisibili, di tutte le età: selvaggina, insetti, muschi…tutte particelle ancora qui dal Big Bang ad oggi e nello spazio di questa immagine, anche particolarmente fotogeniche.Allora forse è vero, pensi, la fotografia deve essere sul serio il più fedele strumento della nostra percezione mendace e imperfetta.E poi ti accorgi di non essere solo nell’esatto momento in cui capisci che il tuo modo di scegliere, ancora prima delle tue stesse scelte, appartiene al tempo in cui vivi e non solo a chi sei.
Hai davanti tre meteore viventi, esseri umani. E una meteora che spezza il cielo e si allontana, vera anche lei, infuocata, spaziale. Il tramonto è la location che fa contorno. Tutti alzano gli occhi verso il cielo. Anche tu. Lo sapevi di essere una meteora? Un insieme di cellule impazzite che camminano? Che differenza c’è tra un meteorite e il tuo corpo? Nessuna. La vita è il tuo cielo, e tu la stai tagliando in due, nel senso orizzontale delle cose. Non sai come e quando esploderai di luce, ma dal primo giorno esisti per un conto alla rovescia che non hai attivato.
Quando una relazione finisce, quel sentimento che univa le due persone di preciso dov’è che trova sede? Scompare? Resta, si scema o forse trasloca? Cuore, mente, anima, pancia? Dove risiede il sentimento dopo aver condiviso, convissuto momenti, risate, litigi, sorrisi, pianti. Il punto è che forse non va da nessuna parte, ma semplicemente dimentichi quello che si era insieme, si dimentica quella scintilla che ha dato origine a tutto…
In primissimo piano, una ragazza ha gli occhi chiusi, la luce del sole è forte, si vede che le dà fastidio. Non è la sola, tra quelli che guardano verso l’obiettivo. Molti portano occhiali scuri. La foto è un po’ sovraesposta. Ci sono decine e decine di persone. Così ammassate, è impossibile contarle. La folla festante segue un camion attrezzato con il sound system adatto all’occasione: amplificatori, subwoofer, non manca niente. Sembra quasi di sentirla, la musica.
PT. 4 – Crocevia IstanbulIn questa foto prevale il bianco ed il blu; vediamo un signore vestito elegante, di spalle -non sappiamo cosa sta facendo- un paio di vaporetti sul Bosforo, dei minareti. Sulla destra il famoso “ponte sul Corno d’Oro”. Il panorama urbano è piuttosto iconico e non lascia dubbi: quella nella foto è Istanbul. Ma che cosa ci fai lì?Semplice. Quello che facciamo tutti: ci trasformiamo in turisti quando decidiamo di viaggiare ed evadere dalle nostre città.In scaletta oggi:Com Truise – DepartureIndian Wells – The Outside (feat Soul Island e Andrea Rizzo)Populous – Roma (feat Matilde Davoli e Lucia Manca)Lone – ExplorersLeon Vynehall – Trouble pt I, II & IIIHeathered Pearls – Warm Air EstateWashed Out – I’ve been daydreaming my entire lifeCaribou – Never come backTony Allen & Jeff Mills – Locked and LoadedMotor City Drum Ensemble – Monorail (John Roberts rmx)Anthony Naples – TangoAndy Stott – VersiKollektiv Turmstrasse – Addio Addio
La puntata tre di Satelliti - Storie di immagini di e con Emiliano Picciolo. PT. 3 - In Viaggio. La foto protagonista di questa storia parla di viaggi in auto in piena estate fatti verso una meta e ricchi di tappe intermedie e non necessariamente programmate.Nella fotografia si vede la lingua nera dell’autostrada in direzione nord (anche perché vivi così a Sud che solo verso nord puoi andare), il paesaggio intorno scorre veloce e la linea grigia del guard rail indica la direzione parallela alle strisce bianche sull’asfalto.
La puntata due di Satelliti - Storie di immagini di e con Emiliano Picciolo. PT. 2 -15 agosto.La terza fotografia satellite che gira intorno a queste storie rappresenta una piazza gremita di gente illuminata dalle luci della festa in catartica ammirazione della banda. Ritrovare questa foto che hai fatto con lo smartphone al negativo di una pellicola colore medio formato di qualche anno fa, ha fatto riemergere le sensazioni che ti provoca da sempre un particolare giorno dell’anno: il 15 agosto.
La puntata uno di Satelliti - Storie di immagini di e con Emiliano Picciolo. PT. 1 Questa storia parte da un risveglio turbolento, di quelli che ti lasciano una strana sensazione sulla pelle. È sempre la stessa e ne conosci bene i sintomi: battito accelerato, testa fra le nuvole e un’inspiegabile voglia di catapultarti direttamente fuori di casa.D’altronde hai appena finito scuola, ti meriti di trasgredire alle regole dell’adolescenza che ti tengono sotto regime di presa a male misto a piani per l’evasione dalla gabbia che ti sei auto costruito. Quindi sei già in strada a respirare il senso di libertà che l’inizio dell’estate dona, ogni anno, allo stesso modo…La scaletta:New Order – Age of consentGuts – And the living is easyPIL – RiseTalking Heads – This must be the place (Naive Melody)U2 – I still haven’t found what I’m looking forThe Sound – I can’t escape myselfTalking Heads – Road to nowhereBlack Sabbath – Planet Caravan
La puntata zero di Satelliti - Storie di immagini di e con Emiliano Picciolo. PT. 0 - Il giubbotto di pelleC'è una fotografia che ritrae un giubbotto di pelle. Uno di quei giubbotti pesanti dalla pelle scura e molto consumata.In quella fotografia che ritrae un giubbotto di pelle c'è un particolare che non vedi subito, ti rimane nella retina, il cervello acquisisce l'informazione ma tu lo percepisci dopo...The Lurkers – GoGoGoSex Pistols – God Save the QueenThe Clash – GaragelandThe Exploited – Punks Not Dead (live)The Beat – Mirror in the BathroomThe Clash – White Riot (single version)Generation X – Dancing With MyselfBad Religion – Fuck YouSocial Distorsion – Story of my Life
Comments 
Download from Google Play
Download from App Store