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I ragazzi di Nisida
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I ragazzi di Nisida

Author: Il Sole 24 Ore

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Stupore, speranza, paura, fiducia, fratellanza, rabbia, malattia (e guarigione), sono i concetti chiave intorno ai quali i giovani detenuti dell’istituto penitenziario minorile di Napoli ricostruiscono, attraverso ricordi, riflessioni, emozioni e piccoli componimenti, le proprie storie. Lo fanno all’interno di un laboratorio di scrittura curato da Maria Franco con la collaborazione di un gruppo di scrittori e autori di teatro. E con il supporto della direzione dell’istituto penitenziario, guidato da Gianluca Guida. In questo podcast a cura di Donata Marrazzo ascolterete tante voci che ne fanno una sola: quella del cambiamento.
Dal laboratorio è nato il libro “Dietro l’angolo c’è ancora strada. Appunti per un lessico nisidiano” (Guida Editore)
8 Episodes
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Zena, di etnia Rom, è una giovane detenuta del carcere di Nisida che ripercorre, con il supporto della scrittrice Patrizia Rinaldi, le vicende più salienti della sua vita, quelle che hanno fatto ammalare la sua anima. Quelle che l’hanno privata del futuro. Lo fa con la voce dell’attrice Francesca Ritrovato, entrando in contatto con se stessa, rielaborando i traumi, rileggendo le esperienze vissute.IntervengonoMaria Franco, insegnantePatrizia Rinaldi, scrittore Francesca Ritrovato, attriceLetture di Francesca RitrovatoBrani musicali del gruppo Zlezroym (Compagnia Nuove Indye)
Negli ambienti criminali la fratellanza è un concetto ambiguo e si connota in modo marcato: è il legame rituale che condiziona il branco e detta le regole. Un senso fortissimo di appartenenza che tiene unite anche le baby gang. I ragazzi di Nisida hanno affrontato il tema nel corso del laboratorio di scrittura con Mario Gelardi.IntervengonoMaria Franco, insegnanteMario Gelardi, scrittore e direttore “Nuovo teatro Sanità”Gianluca Guida, direttore Istituto penitenziario minorile di Nisida Letture di Daniele Sanzione
Lo scrittore Antonio Menna parla (e scrive) ai giovani detenuti dell’istituto penitenziario di Napoli. Il tema che affronta è quello della rabbia, la rabbia già esplosa, quella trattenuta e le sue conseguenze dannose: l’ostilità, l’aggressività, la violenza. L’argomento ci consente di esplorare storie, territori e nuovi modelli di umanità. IntervengonoMaria Franco, insegnanteAntonio Menna, scrittoreVincenzo Porzio, fondatore cooperativa La ParanzaLetture di Daniele Sanzone
Nel laboratorio di scrittura del carcere minorile di Napoli, curato da Maria Franco, i giovani detenuti ragionano di fiducia con la scrittrice Daniela De Crescenzo. Un tema delicato, che viene affrontato attraverso le esperienze e le parole di uno dei ragazzi di Nisida. Per lui e per quelli come lui, bambini della “paranza”, Gennaro Pagano, cappellano dell’istituto penitenziario di Nisida, da tempo chiede un patto educativo per la città metropolitana di Napoli che offra possibilità di riscatto.Intervengono:Maria Franco, insegnanteDaniela De Crescenzo, scrittore, giornalista e autore televisivoGennaro Pagano, cappellano dell’istituto penitenziario di Nisida, direttore della Fondazione “Centro educativo diocesano Regina Pacis”Letture di Daniele Sanzone
03. Paura del buio

03. Paura del buio

2021-05-1815:51

Di cosa hanno paura i ragazzi di Nisida? Della distanza dal mondo, della solitudine. In cella, prigionieri della propria storia passata, non riescono più a esorcizzare la paura. E se la vivono tutta, ma tenendo la luce accesa di notte. In questo episodio i giovani detenuti dell’istituto penitenziario di Napoli rievocano e ricostruiscono un recente fatto di cronaca nel racconto “Io non tengo paura di nessuno”.Intervengono:Maria Franco, insegnanteRiccardo Brun, scrittore, giornalista e autore televisivoDaniele Sanzone, scrittore, autore e voce del gruppo A’67Letture di Daniele SanzioneBrani musicali di A’67, per gentile concessione di Daniele Sanzone
Cos’è la speranza dentro un carcere minorile? Di quali desideri si nutre? E come fanno gli educatori a riaccenderla nei cuori dei ragazzi di Nisida? A volte basta provare a fare cose nuove: scrivere una storia, ad esempio. O disegnarla. Come fa la protagonista del racconto di Sara Bilotti, “La mappa per non perdermi”.Intervengono:Maria Franco, insegnanteSara Bilotti, scrittriceGianluca Guida, direttore Istituto penitenziario minorile di NisidaLetture di Benedetta Persico, studentessa universitaria
Stupore, speranza, paura, fiducia, fratellanza, rabbia, malattia (e guarigione), sono i concetti chiave intorno ai quali i giovani detenuti dell’istituto penitenziario minorile di Napoli ricostruiscono, attraverso ricordi, riflessioni, emozioni e piccoli componimenti, le proprie storie. Lo fanno all’interno di un laboratorio di scrittura curato da Maria Franco. Quale significato ha la parola stupore per i ragazzi di Nisida?Intervengono:Maria Franco, insegnanteViola Ardone, scrittriceMario Gelardi, autore teatraleLetture di Carlo Gertrude (Nuovo Teatro Sanità)
Stupore, speranza, paura, fiducia, fratellanza, rabbia, malattia (e guarigione), sono i concetti chiave intorno ai quali i giovani detenuti dell’istituto penitenziario minorile di Napoli ricostruiscono, attraverso ricordi, riflessioni, emozioni e piccoli componimenti, le proprie storie. Lo fanno all’interno di un laboratorio di scrittura curato da Maria Franco con la collaborazione di un gruppo di scrittori e autori di teatro. E con il supporto della direzione dell’istituto penitenziario, guidato da Gianluca Guida. In questo podcast a cura di Donata Marrazzo ascolterete tante voci che ne fanno una sola: quella del cambiamento.
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