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il posto delle parole

Author: livio partiti

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Conversazioni intorno ai libri, insieme con gli autori.
"ascoltare fa pensare"

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Maddalena Fingerle"Pudore"Mondadori Editorewww.mondadori.itDopo Lingua madre - premio Italo Calvino, premio Comisso under 35, premio Flaiano under 35, premio di Girifalco, premio Fondazione Megamark e premio POP - arriva in libreria Pudore, un romanzo che ha una voce potente ed estremamente riconoscibile: quella di Maddalena Fingerle, autrice giovane e talentuosissima.La protagonista di questa storia è Gaia. La sua ragazza, Veronica, l'ha lasciata, e Gaia non sa proprio cosa fare. Per superare la sua prima, cocente delusione amorosa, cerca di trasformarsi nella sua amata, che per lei ha sempre rappresentato un modello irraggiungibile. Veronica, infatti, non è solo la persona di cui si è innamorata, ma anche la donna che lei vorrebbe diventare – come accade nei primi, furiosi innamoramenti.Grazie al suo monologo ora arrabbiato e rivendicativo, ora masochistico, ora spaurito, ostaggio di una miriade di sublimi ossessioni, Gaia arriverà a conoscersi meglio, fino a comprendere davvero che per rinascere dalle proprie ceneri è inevitabile appiccare un incendio.Maddalena Fingerle ha studiato germanistica e italianistica ed è ricercatrice universitaria. Nel 2021 pubblica Lingua madre (Italo Svevo) che vince il premio Italo Calvino, il premio Comisso under 35, il premio Flaiano under 35, il premio Città di Girifalco, il premio Fondazione Megamark e il premio POP. Nel 2022 esce la monografia Lascivia mascherata. Allegoria e travestimento in Torquato Tasso e Giovan Battista Marino (De Gruyter).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Paola Scrolavezza"Shinhanga"La Nuova Onda delle Stampe GiapponePer la prima volta in Italia una mostra sull’arte degli shinhanga, una straordinaria opportunità di immergersi nella bellezza e nella malinconia di un movimento artistico che all'inizio del XX secolo ha rivoluzionato la tradizionale stampa giapponese ukiyoe, fondendo elementi classici con la sensibilità modernista. L’esposizione vanta oltre 80 opere originali di alcuni dei più celebri maestri shinhanga, tra cui Itō Shinsui, Kawase Hasui e Hashiguchi Goyō,    che ritraendo paesaggi dai colori vibranti e splendide figure femminili hanno saputo catturare l'essenza del paesaggio e dei fermenti del Giappone di quegli anni con quel tocco di nostalgia che accompagna la scomparsa di un mondo minacciato dal progresso.   comunicato stampa Vertigo Syndrome con il patrocinio del Comune di Torino e del Consolato Generale del Giappone a Milano, è orgogliosa di presentare “Shinhanga. La Nuova Onda delle Stampe Giapponesi", la prima mostra mai realizzata in Italia sull’arte degli shinhanga, a cura Paola Scrolavezza, che si terrà a Torino, a Palazzo Barolo, dall’8 Marzo al 30 Giugno 2024. “Shinhanga. La Nuova Onda delle Stampe Giapponesi”, attraverso l'esposizione di opere magistrali mai viste in Italia, provenienti da collezioni private e dalla Japanese Gallery Kensington di Londra, ma anche preziosi kimono, fotografie storiche e oggetti d’arredo, celebra la continuità e l'evoluzione della tradizione artistica giapponese, mostrando come il movimento shinhanga abbia saputo preservare le tecniche secolari dell'incisione su legno pur introducendo prospettive innovative e influenze d’oltreoceano. UN VIAGGIO VERSO LA MODERNITA’Dai grandi soggetti dell’ukiyoe ai paesaggi suburbani e ai nuovi modelli femminili Pigmenti brillanti, atmosfere malinconiche e silenziose, sospese tra un legame profondo con la tradizione e l’avanzare inesorabile del progresso. Questo è lo shinhanga, letteralmente “la nuova xilografia”, movimento nato ufficialmente nel 1916 grazie all’opera di artisti come Itō Shinsui e Kawase Hasui, che allontanandosi dai soggetti della corrente dell’ukiyoe – iconici paesaggi raffiguranti località celebri, famose geisha o personaggi legati al mondo dei teatri più in voga – prediligono invece scorci caratteristici della provincia rurale o dei sobborghi cittadini, non ancora raggiunti dalla modernizzazione, quali rovine, templi antichi, immagini campestri, scene notturne illuminate dalla luna piena e dalle luci dei lampioni. A queste vedute impressionistiche si aggiungono ben presto nuovi tipi di bijinga, i ritratti femminili, adesso non più dedicati a modelli celebri e irraggiungibili, ma alle donne dei tempi moderni, ritratte nella loro quotidianità, mentre si acconciano i capelli o si applicano il trucco, giovani dai cui occhi trapelano emozioni, sogni e rimpianti. UN SISMA NELL’ARTELe stampe prima e dopo il grande terremoto del 1923: un nuovo Giappone, un nuovo shinhanga   Il percorso espositivo, pensato per appassionare e incuriosire il più vasto pubblico, procede proprio attraverso l’abbinamento di paesaggi e bijinga, e trova il suo fulcro centrale e punto di snodo nel grande terremoto del Kantō del 1° settembre 1923, il peggiore nella storia del Giappone. Seguito da violenti incendi che divamparono per ben due giorni, alimentati dai venti di un tifone, causò oltre 100.000 morti e rase completamente al suolo una vasta area attorno alla capitale: dalle ceneri nasceva una nuova Tokyo, sempre più proiettata verso il futuro, e con lei una società all’avanguardia e aperta allo stile di vita occidentale.  Dopo il sisma, la produzione delle incisioni shinhanga si intensifica al ritmo frenetico della ricostruzione urbana, assorbe la nuova atmosfera e la racconta in una produzione sempre più diversificata. Agli scorci caratteristici si aggiungono angoli metropolitani con strade deserte, case dalle cui finestre filtra un’illuminazione densa e artificiale; nelle opere si nota adesso l’assenza di figure umane, prevalgono pioggia e neve a simboleggiare la lotta dell’umanità con gli elementi naturali. Tutto, nelle xilografie prodotte dopo il disastro, racconta il senso di smarrimento e la solitudine dell’individuo di fronte alla fragilità dell’esistenza. Allo stesso modo, nei bijinga si affievolisce ulteriormente, fino a scomparire del tutto, il nesso con il mondo dell’intrattenimento notturno tipico dell’ukiyoe. Le ragazze immortalate nelle illustrazioni non soltanto sono donne comuni, ma iniziano a muoversi anche al di fuori delle mura domestiche, nelle vie o nei locali dei quartieri alla moda: sono cameriere, insegnanti, infermiere e dattilografe, giovani indipendenti e istruite, emancipate, pronte a cogliere le numerose opportunità che il nuovo Giappone offre loro. L’EPOCA DELLO SHINHANGATra urbanizzazione e fermento culturale Affermatosi all’inizio della democrazia Taishō (1912-1926) e proseguito fino agli anni Quaranta del Novecento, lo shinhanga è il riflesso artistico di un periodo straordinario del Giappone contemporaneo, che sulla scia del rinnovamento già avviato in epoca Meiji è caratterizzato da un’atmosfera di estrema libertà e fermento culturale. Sullo sfondo dell’urbanizzazione, le principali città divengono i centri di un’arte e di una cultura sempre più alla portata di tutti, aperte alla nuova borghesia e al nuovo pubblico che dalla provincia affluisce nelle metropoli, attratto dalla prospettiva dell’ascesa economica e sociale e dallo stile di vita anticonformista e moderno. È in questo contesto che alcuni editori e stampatori illuminati, tra i quali spicca la figura emblematica di Watanabe Shōzaburō, danno impulso allo sviluppo del movimento, intenzionati a produrre un’arte autoctona e innovativa servendosi però del processo tradizionale dello hanmoto, ovvero l’“atelier” – lo stesso utilizzato dai maestri dell’ukiyoe – che vede l’artista occuparsi dell’ideazione e del disegno, affidando all’incisore, al tipografo e all’editore le fasi successive della produzione e diffusione delle stampe.  IL VENTO BORGHESE DEL CAMBIAMENTOLa seduzione del fascino dell’estremo, esotico oriente Con l’aiuto di scatti, video e riviste d’epoca, abiti femminili che ricordano la tradizione giapponese ma nei quali già si intravede l’influenza modernizzatrice d’oltreoceano, “Shinhanga. La Nuova Onda delle Stampe Giapponesi” ricrea l’atmosfera densa di aspettativa e nostalgia di inizio secolo e presenta al pubblico un’incredibile corrente artistica ancora sconosciuta in Italia, raccontandola in maniera affascinante e coinvolgente e dipingendo, attraverso di essa, uno spaccato vivido e intenso del Giappone tra le due guerre. Dalle stampe dominate dai toni più cupi del blu – dove l’unica nota di luce è la luna – alle marine bagnate dal sole al tramonto o dalla luce delle lanterne delle imbarcazioni, fino alle pagode che svettano sui ciliegi in piena fioritura, quello che viene alla luce è un paesaggio ideale, emozionale e simbolico, uno sfondo sul quale spiccano le silhouettes femminili, icone malinconiche e inquiete della conquista della modernità. La mostra “Shinhanga. La Nuova Onda delle Stampe Giapponesi" è curata da Paola Scrolavezza, esperta di Cultura e Letteratura Giapponese e docente presso il Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture Moderne dell’Università di Bologna, con la consulenza artistica di Marco Fagioli, collezionista, storica autorità dell’arte giapponese e autore di numerose pubblicazioni,  che l’ha affiancata nella selezione di ogni opera esposta per guidare i visitatori in un viaggio attraverso la bellezza e la trasformazione del paesaggio e della cultura giapponese nei primi decenni del Novecento. La mostra è corredata da un catalogo edito da Skira Editore a cura di Paola Scrolavezza.   Per tutto il periodo di apertura la mostra proporrà un fitto calendario di eventi collaterali, tra laboratori, conferenze, presentazioni di libri e molti altri incontri dedicati al tema dell’esposizione. IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Franco Brancaccio46a mostra nazionale dell'antiquariato di SaluzzoA Saluzzo dal 13 al 21 maggio 2023, nell’ambito della 7ma edizione di  START/SToria e ARTe Saluzzo ritorna la Mostra Nazionale Antiquariato di Saluzzo, curata da Franco Brancaccio, giunta  quest’anno alla sua 46ma edizione. Sede espositiva sarà uno spazio di grande fascino, la Castiglia, il Castello dei Marchesi di Saluzzo, che si candida per diventare uno dei luoghi dell’Antiquariato italiano. Inaugurazione venerdì 12 maggio alle ore 18.Per la quinta edizione consecutiva, il curatore si propone di raccontare storie di antiquari e oggetti pregiati e antichi, proseguendo, e anzi rilanciando, la scia del successo che la storica manifestazione saluzzese, anno dopo anno, ha saputo ottenere. Il gusto e la definizione di “bellezza” cambiano negli anni, ma Saluzzo resta una nicchia dove la tradizione ha radici che affondano nel secolo scorso e l’attenzione all’arte antica non è mai venuta meno. Tante le meraviglie che il pubblico potrà ammirare grazie alla selezione di case Antiquarie che ancora una volta scommetteranno sulla manifestazione piemontese, capace di consolidarsi negli anni come piccolo scrigno che unisce l’innovazione dell’Antiquariato di oggi alla storia che permea la Città e a quel secolo, il Novecento, l’ha resa celebre a livello internazionale. Durante il 2022, grazie all’intuizione e alla caparbietà del curatore Brancaccio, è stata proposta una curiosa novità introducendo l’Antiquariato da giardino: attraverso la costruzione di uno spazio nel bellissimo cortile della Castiglia curata da Paolo Pejrone, storico del giardino e architetto. Si è così sviluppato un nuovo ambito di interesse che ha offerto uno sguardo anche sulla bellezza degli spazi esterni, da sempre oggetto di un vero e proprio mondo di oggetti in pietra, marmo, ferro battuto. In mostra, fra gli altri, un pozzo in marmo statuario del 1480 circa e una fontana genovese in marmo bianco del 1500. Anche il 2023 proporrà una rivisitazione in questa chiave per continuare a sorprendere.  La Mostra Nazionale dell’Antiquariato si conferma fiore all’occhiello di START / Storia Arte Saluzzo, manifestazione che per un mese racconta la cultura, la storia, la bellezza di Saluzzo. Antiquariato come narrazione del bello senza tempo, del lavoro di gallerie che caparbiamente portano l’arte in tour offrendo al mondo la possibilità di ammirare, acquistare e comprendere il procedere della storia e con esso l’evoluzione dell’arte. Per l’edizione 2023 in programma anche una collaterale che ci farà viaggiare in Asia insieme al curatore Anacleto Spazzapan, che propone MAJAPAHIT | 1295 – 1450/1500, terrecotte provenienti da Trowulan e Jombang (provincia di Mojokerto), Java centro-orientale, in Indonesia. Anacleto Spazzapan ha con l’Indonesia e in particolare con Giava orientale un rapporto molto personale. Tale rapporto non sembra appartenere a questo secolo, quanto piuttosto al novero dei “viaggiatori incantati” dei cinque secoli passati, capaci di immergersi con meraviglia e in profondità nelle culture, nei patrimoni e nell’ambiente di terre lontanissime da noi, senza perdere nulla della propria personalità di osservatori esterni dell’occidente – e senza esserne, in fondo, minimamente scalfiti. Le opere che la mostra presenta tornano in luce, nei territori visitati da Anacleto Spazzapan, in circostanze che ben poco hanno a che fare con la ricerca archeologica tradizionale, come è puntualmente documentato dalla scrittura e dalla ricca documentazione fotografica di accompagno. Queste statue in terracotta sono poco studiate da archeologi e storici dell’arte, ancor meno dagli specialisti in archeometria; e non sono per nulla note al grande pubblico.    IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Valeria De Cubellis"I racconti della Terra"Neos Edizioniwww.neosedizioni.itDopo il fuoco, l’aria e l’acqua, Valeria De Cubellis porta a termine la tetralogia dedicata agli “Elementi” con questa antologia dedicata alla terra. Diciassette racconti che esplorano le tante declinazioni dell’elemento più materno, concreto e arcaico, mappandone la pelle e sprofondando nelle sue viscere.La terra ci nutre di storia e di cibo, ospita le nostre case; ci accoglie, infine, per l’eternità. Sa nascondere insidie, misteri e tesori, scatenare catastrofi improvvise e spietate.Molti sono i personaggi e le situazioni che popolano i territori di questo libro sorprendente: la tenace pellegrina a Compostela, i dialoghi dietro un carro funebre, le scoperte archeologiche e i ricordi. E poi il bambino scomparso nel nulla e la miniera che non perdona, la cura della tomba e i messaggini rivelatori, la nave spaziale e l’avvistamento nella notte. La madre mostruosa e l’argilla salvifica. La mucca e l’oca, chi resta e chi parte, chi si trasforma.Gli Autori, nella grande varietà di stili personali, riescono a stimolare riflessioni e sorrisi, memorie e fantasia.  In Finis Terrae il viaggio fisico verso Santiago di Compostela diventa anche e soprattutto interiore. Mirela è la storia di un amore autentico tra ragazzi che assume nel corso del racconto significati diversi e via via più intensi.Il vecchio e l’oca è una breve favola con protagonisti un vecchio contadino, un’oca e un’amicizia senza parol. In Linea continua, la linea è quella di una strada che impedisce di sorpassare un carro funebre, e l’intoppo porta la coppia in auto a riflettere sulla vita, sulla morte e sul valore dei legami affettivi. Scrivere è un racconto sulle ragioni profonde che spingono alla scrittura.Girotondo è il racconto di un’anima solitaria che ritrova i giorni d’infanzia.Redenzione è un racconto poliziesco che vede un poliziotto deluso dalla vita indagare sulla scomparsa di un bambino.Una rotta per Nadir è un racconto di pura fantascienza, dove la Terra è la casa a cui ritornare per l’equipaggio di una nave spaziale coinvolta in un incidente.Silenzio ci porta al Cimitero Monumentale davanti a una tomba, che la protagonista pulisce e tira a lucido, mentre a casa l’attende il marito e un progetto da completare.In Un punto e una linea una donna torna nei luoghi della sua infanzia, in un paese che ha conosciuto la violenza di un terremoto, e il suo passato ritornerà attraverso un numero di telefono trovato su una vecchia tavoletta di legno.In Bibi le protagoniste del racconto sono la voce narrante e una creatura, che non parla con voce umana, ma capisce ogni parola e ogni gesto della sua compagna di vita.Diana, la dea della terra, della caccia e della Luna, è la protagonista di Sopra Sotto, che comincia in una chiesetta di campagna e si conclude con un brano del gruppo dark austriaco, i Dargaard.Gero ci porta nella Sicilia di inizio Novecento e alla tragedia della miniera di zolfo di Casteltermini.I guerrieri delle terre bianche ci conduce a Mestre, in una stanza d’ospedale, dove “due uomini sentono il piacere di ritrovarsi per caso, come due compaesani che si incrocino in una terra straniera”.Sulla nera terra ci porta al parco archeologico di Selinunte, dove un’archeologa ritrova il passato nascosto attraverso le parole che rivela a suo figlio nelle quali la terra diventa la protagonista; Un po’ d’argilla per cominciare racconta di un ragazzino che vive dentro i suoi sogni e i suoi disegni e grazie all’argilla riesce a dare sfogo alle sue fantasie e al suo talento.Tutti giù per terra ci porta in una dimensione onirica e metaforica, con una Madre mostruosa e ributtante che rappresenta la terra deturpata dagli uomini.  A cura di Valeria De CubellisRacconti di: Elisabetta Baldisserotto, Elena Biondo, Irene Canova, Enrico Chierici, Valeria De Cubellis, Rosella Di Marco, Arrigo Geroli, Monica Ippoliti, Consolata Lanza, Giovanni Lavia, Giorgio Macor, Cinzia Montagna, Floreana Nativo, Francesco Paloschi, Laura Pompeo, Luisa Ramasso, Caterina Schiavon.Prefazione di Giovanni CasalegnoCopertina di Giorgio Enrico Bena IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Romana Petri"Tutto su di noi"Mondadori Editorewww.mondadori.itMarzia, "dall'andatura marziale", si racconta con furia, violenza, spudoratezza. La sua è una prima persona che morde e che si muove dentro lo spazio asfissiante di una famiglia malata, tremenda, cattiva. Cresce nella periferia di Roma, con un padre crudele e codardo e una madre devota, sino allo strazio, al coniuge infedele. Mentre il fratello, cuffie sulle orecchie, si estrania sino all'indifferenza, Marzia combatte, e nulla le viene risparmiato. Educa il suo fisico asciutto alla lotta greco¿romana e impara a mettere fra sé e il mondo la barriera del suo corpo. Ma non basta. Non può sfuggire al conflitto, alla strategia del ragno che padre e madre, in maniera diversa, le tessono intorno. Ha creduto e continua a credere che esiste la perfezione: l'ha vista in un cane che non è riuscita a difendere e l'ha vista in un ragazzo incontrato su un sentiero di montagna. L'ha vista ma la sa perduta, minacciata dalla volgarità di una pernacchia. Per arrivare a una via d'uscita sono necessari un sacrificio, una svolta, una chiusura di conti. Sul sentiero sgretolato degli affetti, Marzia avanza impavida al di là della scuola di rabbia, rimpianto e morbosa dedizione in cui si è formata. Avanza come un cowboy o ancora meglio come la donna libera che ha sempre voluto essere. Romana Petri accompagna l'io martellante della sua Marzia sull'orlo di un abisso. Eppure l'inferno che ci mostra appartiene a un "tutto" che, quanto più sente l'ustione del mosaico guasto dei sentimenti, tanto più apre a una esistenza possibile.Romana Petri vive a Roma. Tra le sue opere, Ovunque io sia (2008), Ti spiego (2010), Le serenate del Ciclone (2015, premio Super Mondello e Mondello Giovani), Il mio cane del Klondike (2017), Pranzi di famiglia (2019, premio The Bridge), Figlio del lupo (2020, premio Comisso e premio speciale Anna Maria Ortese-Rapallo), Cuore di furia (2020), La rappresentazione (2021) e Mostruosa maternità (2022). Traduttrice e critico, collabora con “Io Donna”, “La Stampa”, “il Venerdì di Repubblica” e il “Corriere della Sera”. I suoi romanzi sono tradotti in Inghilterra, Stati Uniti, Francia, Spagna, Serbia, Olanda, Germania e Portogallo (dove ha lungamente vissuto).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Linda Tugnoli"Art Night""Il volto e l'anima. Indagine sul ritratto"Mercoledì 24 aprile 2024 alle 21.15 su Rai 5Art Night Il volto e l'anima. Indagine sul ritratto Il volto umano: la prima forma che si distingue, appena nati. La prima che si cerca di rappresentare. Un soggetto che ha attraversato tutta la storia dell‟arte occidentale. In tempi molto recenti, però, è stato però varcato un confine invisibile. Lo racconta “Art Night” in onda mercoledì 24 aprile alle 21.15 in prima visione su Rai 5 con Neri Marcorè, con un documentario di Linda Tugnoli prodotto da Mark in video. Uno studio recentissimo dell‟Australian National University ha messo in luce come, nei ritratti fotografici, i volti prodotti dall‟Intelligenza Artificiale siano ormai percepiti come più veri del vero. E‟ la soglia di una nuova era? Anche nell‟arte la rivoluzione è già iniziata. Il collettivo Obvious ha creato il primo ritratto creato con l‟Intelligenza Artificiale battuto all‟asta da Christie‟s a più di 400.000 dollari e il ritratto è stato generato da un algoritmo che per produrlo ha analizzato circa 15.000 ritratti di varie epoche storiche. «Siamo stati creati per guardarci l‟un l‟altro» scriveva Edgar Degas che, a Parigi, prendeva l‟omnibus ogni giorno per potersi immergere quotidianamente in una folla di volti. E nel ritratto, ogni epoca ha espresso l‟idea che l‟uomo aveva di sé stesso. Per questo, interrogarsi sull‟interesse dell‟arte occidentale per il ritratto, cioè per la sua attitudine introspettiva, prevede delle domande che, se da una parte spaziano dalla pittura alla scultura, alla fotografia, alle opere realizzate con l‟ausilio dell‟intelligenza artificiale, dall‟altra si collocano necessariamente al confine tra storia dell‟arte, scienza e filosofia. La speculazione sul profondo attraverso la raffigurazione del volto significa innanzitutto analisi delle emozioni. All‟origine del ritratto moderno, nel senso appunto di questa capacità introspettiva, possiamo collocare Leonardo Da Vinci, con i suoi studi di fisiognomica e la sua raccomandazione di rappresentare i moti dell‟animo attraverso i tratti del volto: dal suo Trattato della Pittura: «Farai le figure in tale atto, il quale sia sufficiente a dimostrare quello che la figura ha nell‟animo.» Ma la geniale intuizione di Leonardo, ripresa da Degas nella sua idea che osservarci l‟un l‟altro sia l‟essenza dell‟umano, non riecheggia forse anche nelle recenti ricerche delle neuroscienze, tra cui un‟importantissima scoperta tutta italiana: quella dei neuroni specchio? Giacomo Rizzolatti, neuroscienziato di cui già più volte è stato fatto il nome per il Nobel, ha scoperto che il cervello risponde alle emozioni che legge sul volto di un altro con delle configurazionineuronali che non si limitano a “leggere” quelle emozioni ma, incredibilmente, le mimano, le riproducono. Il racconto di “Art Night” procede per suggestioni e per nuclei tematici, ma si appoggia anche a una solida linea del tempo che conduce dai volti quasi assenti nell‟arte rupestre del Paleolitico alle maschere funerarie egizie per poi riflettere sull‟originalità e la forza della ritrattistica romana nel campo della scultura. Si indagherà lo sviluppo della fisiognomica a partire dagli studi anticipatori di Leonardo al trattato cinquecentesco del Della Porta fino a Le Brun e agli sconfinamenti nello studio della follia e dell‟antropologia criminale di Lombroso. Parallelamente, si seguirà la ricerca della verità nel ritratto a partire dal „400, dove un punto di partenza può essere individuato nei sorrisi eternizzati dell‟Ignoto marinaio di Antonello da Messina e la sua più celebre controparte femminile, la Gioconda. La storia del ritratto si imbatte poi alla bizzarra vicenda umana e artistica di Lorenzo Lotto, che prelude alle vette della ritrattistica di Rembrandt, Velasquez, Vermeer, fino alla tappa definitiva della psicanalisi, che con Freud nel 1900 svela l‟esistenza di profondità fino ad allora insondate a pittori come Modigliani, Klimt, Schiele e poi ai surrealisti. Con la fotografia, che soppianta il ritratto e ne riprende all‟inizio certe caratteristiche (per esempio l‟assenza di sorriso, almeno fino all‟apparecchio portatile della Eastman-Kodak alla fine dell‟800) si entra in una nuova era, fino agli approdi più recenti che aprono nuove dimensioni nel futuro, dall‟arte digitale al deep fake. Nel programma intervengono Amy Dawel, Associate Professor, The Australian National University; l‟artista Pierre Fautrel, Obvious Ai & Art, Parigi; Francois Debrabant, Direttore Museo Preistorico La Sabline a Lussac- Les-Chateaux e Oscar Fuentes, archeologo del Centre National De Préhistoire; Anna Oliverio Ferraris, scrittrice e psicologa. Christian Greco, direttore del Museo Egizio, e Stefania Mainieri, ricercatrice del Museo Egizio, Fabrizio Paolucci, responsabile Collezione Antichità Classiche delle Gallerie degli Uffizi; Vincenzo Garbo, presidente della Fondazione Mandralisca a Cefalù e Antonella Tumminello, restauratrice; Flavio Caroli e Enrico Dal Pozzolo, storici dell‟arte; Giacomo Rizzolatti, del Dipartimento Medicina e Chirurgia dell‟Università di Parma, Simona Turco, funzionario archivista dell‟Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione e Michele Smargiassi, giornalista.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Riccardo Infante"Sotto la coperta d'oro"Edizioni Ensemblewww.edizioniensemble.itSotto la coperta d’oro dà forma al dramma epocale delle migrazioni globali attraverso il fitto contrap punto tra il mito di Odisseo e l’esperienza di apolide e sradicato dell’autore stesso, punto di incontro e cassa di risonanza di un’antica, attualissima, vicenda umana: la ricerca del proprio destino.Sale, preme le tempiequasi bianche un desideriopiù forte, un bisogno:procedere oltre, partire, la ruotache gira, altrove spingere la pruadi questa vecchia nave;le vele ad altri ventisciogliere di altri mari,tentare nuove rotte -mai fermarmi;cercare un'altra Itacapiù vera, più verde, più remota,più ripostae più mia.Riccardo Infante è nato in Italia da famiglia mista italo-canadese, ha trascorso infanzia e adolescenza in Iran. Ha insegnato Storia e Filoso fia in licei privati e statali di Milano e provincia. È autore di numero se pubblicazioni scolastiche (con Mondadori, Einaudi, Minerva Italica, Garzanti). Nel 2021 ha pub blicato la sua prima silloge poetica, L’estate dei cani (Gattomerlino).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Anna Paola Cavalieri"Senza paura di cambiare"Mondadori Editorewww.mondadori.itAncora troppe donne, avvicinandosi alla menopausa, vivono mutamenti profondi e provano la tristezza di «non essere più come prima», ma spesso si sentono impossibilitate a parlarne. Il periodo che segue quello della fertilità rimane taciuto, quasi un tabù, alimentato dal retaggio culturale che impone alle donne di adattarsi alle imposizioni del corpo senza lamentele.Tuttavia, in altre culture, la menopausa è vista come una fase di rinascita ed esplorazione, in cui la conquista del proprio spazio diventa prioritaria. Anna Paola Cavalieri, ginecologa con più di venticinque anni di esperienza, guida le lettrici ad accogliere questo cambiamento non come una malattia da combattere in silenzio, ma come una fase di rinnovamento e cura di sé, in cui le «gioie e le pene della gioventù lasciano spazio a una trasformazione cui è necessario dare ascolto». Come l’ascolto che l’autrice da anni presta alle sue pazienti, dalle cui storie trae ispirazione per offrire consigli preziosi su come fronteggiare sintomi e difficoltà per vivere al meglio il presente. Perché se è vero che il corpo cambia, noi possiamo imparare a conoscerlo con una consapevolezza più piena, e scoprire così un modo nuovo di piacerci.Vampate, disturbi dell’umore, nebbia mentale, dolore articolare, calo del desiderio: sono alcuni dei problemi affrontati in questa fase, spesso con scarsa conoscenza ma troppi dubbi e timori. Sostenuta dai più recenti studi scientifici, Cavalieri esplora l’importanza della nutrizione, dell’attività fisica e del sonno, aprendo le porte sul mondo degli ormoni, permettendoci di comprendere la vasta influenza che hanno sul nostro corpo e l’aiuto che possono offrire alle donne per affrontare questo momento delicato della vita con serenità e determinazione.Anna Paola Cavalieri, ginecologa, si occupa di menopausa da oltre venticinque anni. Ha un dottorato di ricerca in Psiconeuroendocrinologia della riproduzione e della sessualità. Attualmente lavora da libera professionista a Roma, dove ha creato un ambulatorio dedicato al benessere ormonale delle donne. Da sempre la passione per la medicina si accompagna alla cura e all’amore verso l’altro. Tra gli altri, ha prestato aiuto all’Hotspot di Lampedusa e si dedica ad attività di volontariato per la comunità di Sant’Egidio.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Alessandra Battaglia"La tua voce è un drago alato"Mondadori Editorewww.mondadori.itLa voce può far innamorare, può incoraggiare, rassicurare e spaventare, può convincere, muovere un esercito e cambiare il corso della storia: la voce è un superpotere. Del resto è lo strumento principale che l’essere umano utilizza da sempre per trasmettere emozioni, intenzioni e contenuti. Per questo è necessario imparare a utilizzarla al meglio delle sue potenzialità.Il libro è una mappa del meraviglioso mondo della voce. Con spiegazioni ed esercizi pratici (compresi audio interattivi) ti guiderà verso la scoperta e lo sviluppo della tua vera voce. Le attività proposte ti aiuteranno ad arricchire la tua espressività vocale, imparare a modularla a piacimento, cambiare il timbro e il tono a seconda della situazione, gestire il volume, le apnee e l’affaticamento, migliorare la comunicazione con gli altri e sentirti a tuo agio ogni volta che dovrai parlare in pubblico. Con queste tecniche, insomma, potrai finalmente abbandonare la voce monotona e monocorde, quella che ti lascia scioccato ogni volta che la senti registrata e che ti fa dire “Ma questo non sono io!”La tua voce è un drago alato perché conosce luoghi che non puoi nemmeno immaginare, ha una forza incredibile, una potenza antichissima e un sapere che è altro da te e che puoi apprendere solo da lei. Questo libro è un percorso per chiunque desideri cambiare, per chi vuole gestire meglio emotività e paure, per chi vuole esplorare davvero le proprie potenzialità e trovare l’autentico io. La voce, infatti, non è solo uno strumento di comunicazione, ma è un ponte tra la tua interiorità e il mondo che ti circonda. La tua voce parla di te. È inconfondibile, unica al mondo, è il vascello dei tuoi pensieri, delle tue emozioni e dei tuoi desideri. Finalmente ora potrai utilizzarla con amore, consapevolezza ed eleganza.Alessandra Battaglia è attrice, poetessa, speaker, divulgatrice e docente di uso della voce, dizione, arte oratoria e lettura interpretativa. Cofondatrice de “Il Melograno”, Centro di Formazione per le Arti e la Comunicazione, è esperta in formazione e training della voce e ha fondato il metodo Le Meraviglie della Voce®. Cura la formazione vocale e la comunicazione in pubblico insegnando in campo accademico e universitario e per professionisti e aziende in ambito politico, militare e medico.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Laura Forti"La figlia inutile"Guanda Editorewww.guanda.it«In fondo è questo la memoria: incarnare lo scomparso, entrare nelle sue scarpe e muovere le dita dei suoi piedi stranieri, sentire al suo posto attivando i sensi. Solo così il ricordo si scongela e rivela i suoi tesori, come una gemma che nasce nel ghiaccio e lo rompe in primavera quando fiorisce e il sole consente alla vita di riprendere.»Un’urna riposa solitaria in una tomba vuota, nella zona del cimitero ebraico destinata ai suicidi e ai casi ambigui. Elena avrebbe desiderato che le sue ceneri fossero sparse nella Mosella, il fiume che amava. Ma la famiglia non ha rispettato la sua volontà e la nipote, a distanza di anni, capisce che in quel mistero c’è un nodo da sciogliere, un conto in sospeso con la memoria.Nata in una famiglia di esuli russi che ­l’avevano lasciata a balia in Francia nei primi anni di vita, Elena era cresciuta ribelle e anticonformista, dispotica e generosa, amante dei gatti e delle tradizioni. Per ricomporre le tante facce della sua identità, la nipote deve ripercorrere il cammino dei Dresner, le tappe di una integrazione di successo in Italia: le amicizie con il sionismo nascente dei Rosselli e dei Sereni ma poi perfino con Mussolini, la scalata del Credito Italiano. Quando nel 1938, con le leggi razziali, i Dresner sono costretti di nuovo all’esilio, Elena, l’elemento emotivo, sensuale e vitale, dannoso per una famiglia che considera i sentimenti un lusso inutile, viene di nuovo abbandonata, proprio nel momento in cui il fascismo sta mostrando il suo volto più feroce.La scrittura riempie la tomba vuota, restituisce fisicità e verosimiglianza a un fantasma, narrando una storia che attraversa l’Europa del Novecento ma è tutta italiana.Laura Forti, scrittrice e drammaturga, è una delle autrici italiane più rappresentate all’estero. Insegna scrittura teatrale e auto­biografica e collabora come giornalista con radio e riviste nazionali e internazionali. In ambito editoriale, ha tradotto per Einaudi I cannibali e Mein Kampf di George Tabori. Con La Giuntina ha pubblicato L’acrobata e Forse mio padre, romanzo vincitore del Premio Mondello Opera Italiana, Super Mondello e Mondello Giovani 2021. IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Daniele Petruccioli"Qui il sentiero si perde"Peské MartyAdelphiwww.adelphi.itUno di quei libri in cui solo raramente si ha la fortuna di imbattersi. Un romanzo ammaliante, irresistibile, felice.Traduzione di Daniele PetruccioliEsistono alcuni libri, scrisse una volta Leonardo Sciascia, che assomigliano alla felicità. L’isola del tesoro, Il conte di Montecristo, Kim, Michele Strogoff: chi di noi potrebbe dimenticare le ore trascorse fuori dal mondo, immersi in una di quelle letture che ci spalancavano universi di cui neanche immaginavamo l’esistenza? Ecco, inoltrandosi fra le pagine di questo libro, ogni lettore ancora in grado di meravigliarsi vivrà alcune di quelle ore incantate. Non importa se il nome dei due autori non gli dirà niente, perché grazie a loro verrà trascinato, insieme al misterioso protagonista – forse lo zar Alessandro I, il vincitore di Napoleone, che secondo una leggenda non sarebbe morto nel 1825, ma per altri quarant’anni avrebbe condotto una vita segreta di vagabondo, prima monaco, poi schiavo, cercatore d’oro, mendicante, discepolo di un Lama –, in un viaggio vertiginoso e senza fine. Dall’Ucraina al Caucaso, dagli splendori di Samarcanda e di Bukhara alle tende dei nomadi kirghisi, dai deserti della Persia alle pianure innevate della Siberia: quel «Far East» che fu a lungo il territorio stesso dell’Avventura. E come in ogni vero romanzo d’avventura, il lettore incontrerà la più straordinaria accozzaglia umana che si possa sognare: saltimbanchi, cacciatori di orsi, mercanti di pelli, ladri di cavalli, bari, assassini, zingari, ubriaconi, puttane, pellegrini, dervisci, sciamani – e naturalmente demoni. Ma il «desiderio troppo grande di solitudine» del protagonista lo condurrà insieme a lui fuori dalle carte geografiche e dalla galera del mondo, là dove «il sentiero si perde». E alla fine non potrà che chiudere queste pagine con un sentimento di profonda gratitudine verso quei due ignoti scrittori, per tutta la meraviglia che hanno saputo regalargli.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Emily Mignanelli"L'età dimenticata"Libera il bambino che sei statoFeltrinelli Editorewww.feltrinellieditore.itA chi sostiene che tutti avremmo bisogno di andare in terapia Emily Mignanelli risponde che dovremmo affidarci ai migliori terapeuti in circolazione: i bambini.Loro, che sono profondamente ancorati alla vita, sanno illuminare le vie da indagare. Loro, che non hanno sovrastrutture, riescono a trovare le soluzioni più efficaci. Gioco, parola, verità le loro carte vincenti.Loro siamo noi. Il piccolo precede il grande e tutti siamo nati dal bambino che eravamo.Questo libro è un viaggio per ricostruire la nostra storia familiare e personale. Prendendo in prestito vicendedi bambine e bambini percorreremo i sentieri che possono permettere a tutti noi di giungere alla guarigione intima, profonda, delle nostre esistenze.Questo libro è anche un rito iniziatico al contrario: tornare bambini significa recuperare le nostre infanzie, riscrivendole con le giuste coordinate. I bambini saranno i nostri pazienti e al tempo stesso i nostri terapeuti.In questo gioco dello specchio cammineremo sul filoche separa l’illusione dalla consapevolezza.Nella tregua del giudizio, nel luogo sospeso dove non ci sono vittime né carnefici, ma solo eventi, dati e situazioni, troveremo gli equilibri dell’identità e della sua cura.Perché cercarli?Perché tutti meritiamo di vivere bene e rimanere connessi alla vita, perché tutti dobbiamo preservarla per chi verrà.Emily Mignanelli, maestra e pedagogista, da un piccolo progetto sperimentale avviato nel cuore di un giardino pubblico nel 2009 ha creato Serendipità, una scuola per bambini e ragazzi dai tre ai quattordici anni basata sui principi della Pedagogia dinamica, un approccio educativo sistemico da lei sviluppato che coniuga didattica innovativa, ricerche neuroscientifiche e lavoro autobiografico.Pedagogiadinamica.com è inoltre il nome della piattaforma online che ospita una community di genitori in dialogo, uniti dal desiderio di benessere personale e familiare. Dopo un viaggio in giro per il mondo sulle tracce della pedagogia adottata nelle diverse culture, Mignanelli ha fondato il centro Corallo, dove si riabilitano gli adulti alla loro infanzia per accogliere i bambini presenti che oggi ci chiedono sostegno nella loro crescita.Tutto ciò che sa, Emily Mignanelli lo deve ai bambini. Dedica gran parte del suo tempo a quella che defi nisce “pedagogia preventiva”, ossia a diffondere strumenti educativi semplici, fruibili e popolari, con l’obiettivo di rendere la pedagogia un tema collettivo. Di giorno lavora nel centro, la sera tiene corsi e webinar per la sua piattaforma, la notte sogna libri e articoli che scrive alle prime luci dell’alba.Con Feltrinelli ha pubblicato Non basta diventare grandi per essere adulti (2020), Genitori a scadenza (2022) e L'età dimenticata (2024).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Diego Mormorio"Di cose, di fatti e animali siciliani"Avagliano Editorewww.avaglianoeditore.it«Non si può costringere una vastità come quella siciliana a restare chiusa in un genere – racconto, romanzo, cronaca geografica o antropologica che sia. La Sicilia ha bisogno di spazi e di tempi diversi. Per questa ragione e per celebrare il mio attaccamento ad essa, ho voluto vagabondare fra tante cose. Stando con un piede nel passato e con l’altro nel presente: le due dimensioni in cui continuamente vivo (...)». Così afferma l'Autore, amico e conoscitore di Sciascia, di Bufalino e altri grandi che sono stati i suoi maestri. In questo libro, che rappresenta una immersione nella sicilianità più autentica e originale, incontriamo personaggi e fatti nei quali la fantasia si intreccia alla storia. La Sicilia è metafora dell'infanzia e la memoria è al centro, senza tema di rimpianto.Diego Mormorio è nato a Caracas da genitori siciliani, vive a Roma e a Marsala.Storico, critico della fotografia e saggista, si occupa in maniera originale dei rapporti tra la fotografia e la cultura filosofica e letteraria. Ha insegnato Storia della fotografia nelle accademie di Bologna, Napoli e Roma. Ha curato numerose mostre ed è autore di molti libri, tra i quali: Un’altra lontananza. L’Occidente e il rifugio della fotografia (Sellerio, 1997), Meditazione e fotografia. Vedendo e ascoltando passare l’attimo (Contrasto, 2008), Catturare il tempo. Lentezza e rapidità nella fotografia (Postcart, 2016), Storia essenziale della fotografia (Postcart, 2017), Fotografia e pensiero fotografico (Mimesis, 2019). Ha curato Sulla fotografia, di Leonardo Sciascia (Mimesis, 2021).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Niccolò Scaffai"Poesia e critica nel Novecento"Da Montale a RosselliCarocci Editorewww.carocci.itIl volume indaga la relazione fra poesia e critica nel secondo Novecento italiano. Per Montale, Sereni, Orelli, Fortini, Rosselli, Raboni e gli altri autori presi in considerazione, la poesia è stata tanto il genere dell’espressione lirica, quanto la sede di elaborazione di un pensiero critico. Quei poeti non si sono limitati ad affiancare ai rispettivi libri di versi un’opera critica e saggistica ampia e influente; l’aspetto più importante è che le loro raccolte sono anche forme critiche. Senza questo sguardo di rimando, la poesia stessa, il suo stile, i suoi oggetti non avrebbero ragione di essere. Al centro della prima parte è la funzione di Montale, che attiva il pensiero critico espresso dai poeti delle generazioni successive. Il suo ruolo si esercita tanto rispetto al codice stilistico quanto rispetto ai referenti (che mediante la poesia montaliana vengono percepiti e nominati). L’autore delle Occasioni, del resto, non ha contato solo come individuo, ma anche e soprattutto come chiave di volta di una tradizione. Il filo conduttore della seconda parte è proprio un’idea attiva di tradizione, non ricevuta ma assunta e discussa quale principio storico e criterio formale, attraverso il confronto tra critici e poeti.Niccolò ScaffaiÈ professore ordinario di Letteratura italiana contemporanea all’Università degli Studi di Siena, dove dirige il Centro di ricerca Franco Fortini. Si occupa di modernità letteraria, poeti del Novecento, letteratura e ecologia, Primo Levi e scritture della Shoah. Ha curato edizioni delle opere di Montale (La bufera e altro, con I. Campeggiani, Mondadori, 2019; Farfalla di Dinard, ivi, 2021) e l’antologia Racconti del pianeta Terra (Einaudi, 2022).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Dario Levantino"Il giudice e il bambino"Fazi Editorewww.fazieditore.itGiunto in paradiso, Paolo Borsellino viene incaricato da Dio di risolvere casi particolari e delicati. Per un periodo, si occuperà di quelle anime che, per motivi diversi, hanno lasciato qualcosa di irrisolto sulla Terra. Un giorno, però, sulla scrivania del suo ufficio finisce il faldone di un caso inspiegabilmente rifiutato da tutti gli altri funzionari in cielo. Non appena Borsellino legge il contenuto della cartella, ha come un mancamento. Quell’anima, infatti, appartiene a un bambino. E quel bambino è Giuseppe Di Matteo, ucciso dalla mafia nel gennaio del 1996. Da qui ha inizio una storia delicata e toccante, dai toni favolistici, che ricostruisce le vicende del giudice e del ragazzino: un viaggio tra le nuvole pieno di emozioni e avventure alla ricerca della serenità necessaria per andare avanti e di una ragione che possa spiegare tanta violenza. In questo cammino a due, particolarmente coinvolgente sarà l’incontro tra il bambino e il suo cavallo che si ricongiungeranno nell’aldilà proprio grazie all’aiuto di Borsellino, e avranno modo così di salutarsi per l’ultima volta prima di dirsi addio e separarsi per sempre. Un incontro decisivo che darà la possibilità al piccolo di riconciliarsi con il mondo e ritrovare finalmente la pace perduta prima di congedarsi dall’amico giudice e prendere finalmente il proprio posto in cielo.Dopo Il cane di Falcone, Dario Levantino torna in libreria con un romanzo emozionante e mai scontato che ripercorre le vicende di Paolo Borsellino e del piccolo Giuseppe Di Matteo, ucciso dalla mafia a soli quindici anni dopo due di prigionia durissima e insensata.Un testo adatto ai ragazzi che illustra in modo chiaro, con un tono impegnato ma insieme leggero, gli anni che hanno caratterizzato la lotta alla mafia e le dinamiche interne all’organizzazione di Cosa nostra, nella speranza che un mondo migliore sia sempre possibile e che alla fine trionfi sempre il bene.Dario LevantinoÈ nato a Palermo nel 1986. Laureato in Lettere e filosofia, insegna italiano in un liceo di Monza. Il suo esordio, Di niente e di nessuno (Fazi Editore, 2018), ha vinto il Premio Biblioteche di Roma 2018, il Premio Letterario Subiaco Città del Libro 2018, il Premio Leggo QuINDI Sono 2019 ed è stato tradotto in Francia con il plauso della critica. Il suo secondo romanzo, Cuorebomba, è uscito nel 2019 ed è stato ugualmente tradotto in Francia. Con La violenza del mio amore (2021) ha continuato a raccontare le vicende di Rosario, ma con Il cane di Falcone (2022), grande successo di critica e di pubblico, ha saputo conquistare il cuore dei ragazzi.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Luca Micheletti, registaTeatro Greco di Siracusawww.indafondazione.orgTre rappresentazioni classiche, il ritorno di Giuliano Peparini e, per la prima volta al Teatro Greco di Siracusa il Gala "Roberto Bolle and Friends".La Fondazione Inda celebra i 110 anni dalla prima rappresentazione classica, l’Agamennone di Eschilo messo in scena il 16 aprile del 1914, con cinque grandissimi appuntamenti - dal 10 maggio al 14 luglio - portando in scena anche quest’anno registi, attori e artisti tra i più importanti al mondo.La 59sima Stagione al Teatro Greco di Siracusa inizia venerdì 10 maggio (in replica fino al 7 giugno) con la prima dell’"Aiace" di Sofocle per la regia di Luca Micheletti, nella traduzione di Walter Lapini. Micheletti, oltre a dirigere lo spettacolo interpreterà Aiace.Dall'11 maggio al 26 giugno debutta "Fedra (Ippolito portatore di corona)" di Euripide diretto del regista scozzese Paul Curran nella traduzione dal greco di Nicola Crocetti. Alessandra Salamida sarà Fedra mentre Riccardo Livermore interpreterà Ippolito.Sarà una prima assoluta nella storia delle rappresentazioni classiche il "Miles Gloriosus" che va in scena dal 13 al 29 giugno con la regia di Leo Muscato nella traduzione di Caterina Mordeglia. Muscato mette in scena un cast tutto al femminile con Paola Minaccioni nel ruolo del protagonista Pirgopolinìce.Dopo il grande successo ottenuto nel 2023 con "Ulisse, l’ultima Odissea", il regista, coreografo e direttore artistico di fama internazionale Giuliano Peparini torna al Teatro Greco di Siracusa il 5 e 6 luglio con "Horai. Le quattro stagioni".Le quattro stagioni, uno spettacolo che unisce la danza alla musica, il teatro e la poesia affrontando il tema dell’amore universale attraverso le parole dei grandi poeti greci scelti e tradotti da Francesco Morosi.A chiudere la stagione INDA al Teatro Greco di Siracusa è il Gala Roberto Bolle and Friends, in programma il 14 luglio e prodotto da Artedanza srl in collaborazione con l’INDA.Lo spettacolo diventato ormai un cult che affascina ogni anno migliaia di persone, vede Roberto Bolle, accompagnato dai suoi Friends, esibirsi per la prima volta nella splendida cornice del Teatro Greco di Siracusa.Tutti gli spettacoli di maggio vanno in scena alle 19.00, mentre a giugno l’inizio è fissato alle ore 19.30. Lo spettacolo di Giuliano Peparini "Horai" e il Gala "Roberto Bolle and Friends" vanno in scena alle ore 20.30.I biglietti per assistere alle rappresentazioni classiche possono essere acquistati nelle biglietterie INDA di Siracusa (in corso Matteotti 29, aperta dal lunedì al giovedì, dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 17.00; e il venerdì dalle 10.00 alle 13.00) e al Teatro Greco (dal lunedì al sabato, dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00), oppure online sul sito web della Fondazione Inda e sulla piattaforma Ticketone o ancora nei punti vendita ticketone presenti in tutta Italia.Per eventuali modifiche e aggiornamenti degli orari di biglietteria si consiglia di verificare sul sito web della Fondazione Inda.Il costo del singolo biglietto varia da 25 a 70 euro, venerdì e sabato, e da 25 a 57 euro, dal lunedì al giovedì e domenica.Sullo stesso sito è possibile anche acquistare uno dei tre abbonamenti previsti per due giorni consecutivi di spettacolo.L'abbonamento mitico dedicato agli spettacoli di venerdì e sabato; l'abbonamento epico per giovedì e venerdì o sabato e domenica; l'abbonamento classico per gli spettacoli da lunedì a giovedì.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Stefania Forlani"Il testamento"Nina WähäCarbonio Editorewww.carbonioeditore.itIn una fattoria sperduta nella campagna finlandese, Pentti e Siri hanno messo su una famiglia di dodici figli. Il lavoro è duro, i soldi scarseggiano e Pentti è abituato a spadroneggiare quanto sua moglie Siri a tacere, mentre i figli si aggirano inquieti tra le mura domestiche: Esko, il primogenito, che spera di ereditare la fattoria, Hirvo, che spesso scompare nel bosco, Helmi, la sorella sposata perennemente al verde, e i più piccoli, ancora troppo giovani per poter scappare. C’è chi invece è riuscito a rifarsi una vita altrove. Come Annie, la sorella maggiore, che si è trasferita nella moderna Stoccolma, anche se adesso qualcosa sembra trattenerla alla fattoria… Quali segreti custodisce la valle del Tornio? C’è davvero speranza di espiare le colpe del passato? Dalla Guerra d’inverno alla fine degli anni Trenta in Carelia fino alla vibrante Stoccolma degli anni Ottanta, una saga familiare magnetica e audace, che traccia i sottili fili che si intessono tra le vite, i legami più torbidi, i desideri più inconfessabili. Nina Wähä, svedese, classe 1979, ex cantante e attrice, insegna scrittura creativa e lavora come editor freelance. Il testamento è il suo terzo romanzo. Tradotto in numerose lingue, ha venduto più di 120.000 copie. È stato selezionato per diversi premi letterari, tra cui l’August Prize, il Norrland’s Literature Prize, il Tidningen Vi’s Literature Prize, e ha ricevuto il premio letterario della Radio svedese. L’edizione francese è stata nominata al Prix Femina Étranger.Stefania Forlani"Sono una traduttrice dallo svedese e dall’inglese e mi occupo di traduzione tecnica e letteraria. Dal 1991 al 2002 ho lavorato alle dipendenze di importanti società informatiche, presso banche, assicurazioni, industrie e case editrici, ricoprendo diversi ruoli e occupandomi anche della stesura di documentazione tecnica. Ho sempre svolto il mio lavoro con passione e ciò mi ha consentito di imparare i processi e la terminologia relativi agli ambiti in cui ho esercitato la mia professione.Nel 2003 ho ricominciato tutto da capo dedicandomi allo studio delle lingue. Mi sono laureata in svedese e inglese, acquisendo anche una buona conoscenza passiva di danese, norvegese e spagnolo (studiata come terza lingua). Oltre alla traduzione sono disponibile per letture e lezioni di italiano.So usare la maggior parte dei CAT tools presenti sul mercato. Ho studiato l’HTML e i CSS da autodidatta per poter creare le mie pagine web e non potrei vivere senza un collegamento a internet. Ho scritto la mia prima tesi di laurea coniugando la mia passione per la linguistica e la sociologia a quella per le serie televisive americane, di cui sono spettatrice assidua. La tesi magistrale, invece, è una ricerca sociolinguistica sui discendenti degli immigranti svedesi negli Stati Uniti. Un lavoro che mi ha dato molte soddisfazioni personali e che ho presentato anche a due conferenze internazionali.Fin da piccola sono stata un’avida lettrice: da Topolino a Il nome della rosa, dai romanzi Harmony a tutta l’opera di Agatha Christie e dei più famosi scrittori di gialli inglesi e americani. Mi piace viaggiare alla scoperta di luoghi autentici sconosciuti al turismo di massa e immergermi nella cultura locale, soprattutto negli USA. Tra le scienze l’informatica è la mia preferita, ma mi perdo anche nella lettura di testi di medicina umana e veterinaria. Amo gli animali e la natura: l’ecologia è uno dei miei cavalli di battaglia. Mi piace lavorare nel silenzio della mia casa, con la compagnia fedele delle mie gatte.Nel 2022 ho pubblicato il mio primo racconto per bambini, “Lo sciopero degli uccellini“, nella collana “Prime letture” di Emme edizioni. È un racconto che nasce dal mio amore per la natura e dall’osservazione degli animali che popolano il mio giardino e il bosco."www.stefaniaforlani.seIL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Alberto Dellacroce"Start. Storia e Arte a Saluzzo"www.startsaluzzo.itMercoledì 24 aprile 2024 alle ore 17.30 nella sede di Casa Cavassa e poi a seguire a Palazzo Monterosso inaugura la Mostra Nazionale dell’Artigianato, in programma dal 24 aprile all’1 maggio, primo appuntamento del ricco cartellone di START giunta quest’anno alla sua 86ma edizione. Rifacendosi a una tradizione radicata nel territorio, dal centro di Saluzzo alle terre e valli del Monviso, la manifestazione muta ancora, così come mutevole è l’artigianato contemporaneo, capace di scoprire spazi, collaborazioni, idee e adattarsi ai tempi.  In questa edizione sono oltre sessanta tra artigiani, ditte artigiane e associazioni del territorio che si occupano di artigianato, con il supporto fondamentale delle Associazioni del territorio, che hanno deciso di raccontarsi a Start 2024 popolando con le loro migliori creazioni gli spazi aulici di Casa Cavassa (la “Casa dell'Artigianato"), le Scuderie del Quartiere, il Porticato dell’Antico Palazzo Comunale e Palazzo Saluzzo di Monterosso, l’ex Istituto d’Arte - fucina di idee e saper fare - in un continuo scambio fra meraviglia, esperienza e possibilità di laboratori e di acquisto per adulti, ragazzi e bambini.  La loro storia e le loro esperienze saranno materia vivente sul sito di START, uno spazio dedicato on line che mette in primo piano il loro lavoro e offre la possibilità di entrare in contatto con il pubblico. Diversi i laboratori creativi per adulti e bambini, in particolar modo quelli sulla ceramica e per la valorizzazione dell’arte del filare a mano con il sostegno a donne e famiglie immigrate.START è anche l’occasione per dare visibilità alla formazione professionale svolta all’interno dell’istituto penitenziario “Rodolfo Morandi” di Saluzzo con uno spazio dedicato. La Mostra Nazionale Artigianato oggi è tanti e diversi argomenti: i laboratori e la partecipazione, le sfide formative, la produzione in serie che entra nella quotidianità dell’artigianato con Barbero/Bouquet, una sorta di sublimazione della globalizzazione come a cogliere il meglio della modernità e del progresso senza snaturare l’artigianato come frutto di un processo creativo. Anche questo è innovare.Lo spazio KIDS perché un gioco ed un abito possono anche essere cultura e formazione per le nuove generazioni. L’arte del creare dalla lana e dal feltro. I lavori di un tempo - dai coltelli alle campane - e la formazione perché questi saperi non si disperdano. La falce, la sedia, il tessuto: e sarà ancora hackathon. Sessanta tra artigiani, ditte artigiane e associazioni del territorio che si occupano di artigianato, con il supporto fondamentale delle Associazioni del territorio che legano saper fare a solidarietà e sostegno, hanno deciso di raccontarsi a Start 2024. Ecco l’occasione per scoprirle.●            Partage e la sedia Barocca PiemonteseChe condivisione sia. Sarà l’artigianato a dare vita, insieme ad una giovane start up, al simbolo di Start 2024. 8 le sedute, unite in maniera curiosa dai giovani studenti dell’Istituto Denina come progetto di costruzione partecipata, che verrà mostrato durante il mese di Start e arricchito con parti in materiali riciclate. Poste in centro alla Città saranno un luogo dove sedersi, parlare, guardare, condividere appunto. START chiama all'arte, alla partecipazione, al gusto del bello. ●            Arrediamo la ForesteriaUltimo tassello de IL QUARTIERE, la casa della Partecipazione alla quale START ha molto collaborato in questi anni, una Foresteria. Ecco allora l’ultima sfida. Insieme ad un giovane artigiano - Simone Garnero - e ad uno “della vecchia guardia” - Bruno Arnaudo, una serie di laboratori partecipati da giovani e non, aperti a tutti (non solo a studenti di uno specifico percorso), e costruzione di un mobilio semplice e seriale ma capace di dare identità ad un luogo che sarà residenza, casa, spazio comune. Importante in questa fase, e da segnalare per l’impegno produttivo, i giovani studenti di creazione, progettazione e costruzione di due diversi Istituti. ●            PlastizÈ ora di fare un nuovo passo in avanti. Da anni la FAB collabora con IZMADE, gruppo torinese che ha pensato di rendere accessibile artigianato del legno e manualità aprendo uno spazio dove vedere il lavoro, chiedere, progettare, co-realizzare e, nel caso, anche acquistare.Oggi IZMADE - che nel frattempo ha aggiunto il ferro al suo saper fare - condivide un percorso Green con una start up estremamente interessante e START non poteva che accettare la sfida. Plastiz è una startup italiana che nasce come risposta all’emergenza ambientale e sociale derivante dalla crescente invasione di rifiuti plastici. Un contributo concreto ai processi dell’economia circolare attraverso la valorizzazione degli scarti di materiale plastico e la produzione di lastre e barre compatte di alta qualità e valore estetico.A Saluzzo - in collaborazione con la Green Community Terre del Monviso - l’occasione per conoscere questa ditta, il suo pensiero sostenibile, ma anche il suo saper fare. ●            Artigianato & Sound StorytellingSe le opere devono approdare online, anche il loro racconto deve essere fruibile da chiunque, sia da chi visita START dal vivo, che da chi la scopre navigando nel web. Ogni artigiano sarà protagonista del racconto del proprio lavoro. Video individuali al fianco di una narrazione che unisce suono, parola, gesto attraverso i tre bellissimi video confezionati grazie alla collaborazione con la Scuola Alto Perfezionamento di Saluzzo.    ●            Design & HackathonContinua la collaborazione con Ditte e Artigiani per ridisegnare spazi e renderli fruibili ai cittadini. Ora, dopo il gioco di colori e forme del dehor dell’Antico Palazzo Comunale, si entra negli spazi del Bistrot per una nuova sfida che vedrà impegnati Architetti, designer, Professori Universitari, insieme ad alcune Classi del Liceo Artistico Soleri Bertoni.Il RISTO-LAB sarà la sfida: ridisegnare uno spazio che nella Caserma Musso sarà messo a disposizione per i giovani, uno spazio di ristoro ma, e soprattutto, di condivisione. ●            Incontri, formazione e filiere | i giardini e la lanaStart darà corpo anche ad una serie di interessanti momenti di confronto. Manuela Cavallo - interessante artigiana che con Produzione Lenta e Claudia Comar ha avviato la scorsa edizione un percorso di confronto - sarà protagonista di un workshop/incontro in cui raccontare una filosofia di vita e spiegare gli aspetti negativi del Fast Fashion. Durante la settimana, poi, spazio anche agli incontri dedicati questa volta ai giardini di una Saluzzo che cambia, ma che mantiene radici ben salde. Saranno due i momenti in cui storia d’un tempo e nuovi disegni del verde verranno narrati al pubblico:       mercoledì 1° maggio ore 15.30 racconto dei giardini e degli spazi di Palazzo Monterosso a cura del Prof. Aldo Molinengo;-         giovedì 2 maggio ore 18 presentazione dei lavori di recupero del giardino di Villa Belvedere Radicati a cura dei progettisti.●            KidsI bambini, i loro sogni a misura di territorio, sostenibili e riutilizzabili, in legno ed in tessuto. Giochi, abbigliamento con le ditte di Start, Lab con il nuovo percorso della Fondazione APM dedicato ai piccolissimi. Insomma, nessun dettaglio lasciato al caso per uno START che guarda a 360°, ma, soprattutto, che guarda al futuro. ●            Palazzo Monterosso e i Workshop di eccellenzaPalazzo Monterosso sarà la sede di un palinsesto di eventi da vivere in prima persona. Primi fra tutti i workshop che daranno la possibilità al pubblico di toccare con mano il lavoro in bottega. Gli appuntamenti saranno inseriti su piattaforme online di settore, che contribuiranno a promuoverli in Italia e all’estero. Saranno calendarizzati per tipologie e quindi prenotabili dal pubblico.Ci sarà anche la possibilità di incontrare realtà come quella svolta all’interno  dell’istituto penitenziario “Rodolfo Morandi” alla città di Saluzzo: fare in modo di portare fuori dalle mura carcerarie le competenze apprese durante i vari corsi di formazione.   ●            PodcastLorenzo Baravalle è autore, startupper e divulgatore di cultura pop. Ama le storie, dallo sport alla politica, e con "Qui Si Fa L’Italia", il podcast di enorme successo prodotto da Spotify, ha raccontato i momenti che hanno segnato un prima e un dopo nella storia italiana contemporanea. “Lollo” è saluzzese e - dato che START ama raccontare “profeti in patria”, giovani e innovativi - e ha deciso di partecipare all’avventura. si è imbarcato proponendo un podcast live che, grazie al supporto  tecnico di Fondazione Scuola APM, percorrerà 8 storie, storie che hanno un filo, o che questo filo lo spezzano, per fare di START uno spazio di confronto, una scintilla per ciò che verrà. IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Barbara Caputo"Intelligenza Artificiale? Tocchiamo ferro!"Biennale Tecnologiawww.biennaletecnologia.itPerché l’Intelligenza Artificiale di oggi e di domani sia al servizio dell’umanità, ed esprima il suo potenziale positivo, servono sempre più esperti. Un bisogno che rappresenta una grande responsabilità per le Università, chiamate a formarli. Ma è davvero possibile farlo senza un supporto computazionale adeguato? L’Intelligenza Artificiale ha bisogno di grandi infrastrutture di calcolo e di un modello di sviluppo sostenibile e inclusivo affinché il suo sviluppo non sia appannaggio di pochi.Barbara CaputoProfessoressa Ordinaria presso il Politecnico di Torino, dirige l’Hub sull’Intelligenza Artificiale dell’ateneo (AI-H@PoliTo). Da Novembre 2022 è co-fondatrice e presidentessa di Focoos AI, spin-off del Politecnico di Torino che ha vinto il Premio Nazionale Innovazione come miglior start up innovativa del 2023.Siede come consigliere indipendente nei CdA di Ites Reale, Ites Reale Espana, Teoresi SpA e di Infocamere e nell'Advisory Board della Casa Editrice Egea Bocconi, della Fondazione Piemonte Innova e della Fondazione Koellikoer. E’ tra le co-fondatrici della European Laboratory for Learning and Intelligent Systems Society ed una ELLIS fellow (www.ellis.eu). Ha guidato il Dottorato Nazionale su AI & Industria 4.0 dal 2021 al 2022 e fa parte dei 30 esperti del MISE e dei 9 esperti del MITD che hanno elaborato la Strategia Nazionale Italiana sull’AI.Nel 2021 ha ricevuto il Dottorato Honoris Causae dall’Universita’ della Danimarca Meridionale per i suoi contributi nel campo dell’AI applicata alla visione computerizzata e alla robotica. E’ apparsa su Topolino con il suo alter-ego ‘Barb Quackut’ nel 2020; E’ una delle ‘Inspiring Fifty’ 2018 (https://italy.inspiringfifty.org/italy-2018), delle 100 esperte dell’iniziativa della fondazione Bracco ‘100 esperte per l’Italia’ (https://100esperte.it/) e vincitrice di un premio ERC. Nel 2005 ha conseguito il dottorato in Informatica presso il Politecnico di Stoccolma (Svezia).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Gianluigi Beccaria"Cantare la luna o camminarci sopra?"Una riflessione tra letteratura, scienza e tecnologiaBiennale Tecnologia, Domenica 21 aprile, Torinowww.biennaletecnologia.itLetteratura, scienza e tecnologia sono culture che si trovano talvolta in equilibrio, talvolta in contrasto. In comune c’è la volontà di antivedere l’esistenza di elementi sconosciuti, o di creare bellezza e simmetrie, oppure semplicemente di seguire un’avventura mentale. In ogni caso è comune allo scrittore e al tecnico l’applicazione al “fare”, allo sperimentare. Li divide forse la non neutralità, l’impegno ideologico, proprio delle scienze umanistiche.Gianluigi Beccaria"In contrattempo"Einaudi Editorewww.einaudi.itUn elogio della lentezza Questo è un elogio della lentezza, intesa come elogio della lettura e della scrittura attenta. Se scrivere è indugio intorno al «fare», e leggere un restare in totale compagnia di se stessi, percorrendo un percorso individuale, il testo in quanto oggetto privilegiato deve di conseguenza assorbire ogni attenzione. E l’attenzione e l’indugio sono virtú da coltivare per i loro effetti positivi soprattutto in un’età come la nostra, l’età della velocità. E la velocità porta con sé, insieme ai notevoli agi, un’erosione culturale di cui ancora non siamo in grado di valutare le conseguenze.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
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Comments (2)

Sienna Maraboli

Ciao a tutti leggendo questo, sono sienna di Roma e voglio ringraziare questo grande incantatore che mi ha aiutato a ricongiungermi con mio marito, la parte scioccante di tutto è stata che questo incantesimo è stato fatto in meno di 3 giorni senza alcuna delusione o ritardo e consiglio a tutti avendo problemi di separazione a drwava3@gmail.com o whatsapp lui +12162022709 o viber +12066713285 non mi ha deluso e non deluderà te. contattalo oggi e ottieni le soluzioni al tuo problema

Feb 28th
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PieTro Giunta

ti GHz la zolla gr p tu ne h un u un u GHz un un ha una tuju5 ztzzzz6 sa un 0 un u un un g tu per u

May 3rd
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