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Rimbalzi

Author: Angelo Carotenuto – Chora

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Non esistono pugni e gol, canestri e corse, non esistono imprese senza le storie delle donne e degli uomini che le hanno realizzate. Qui raccontiamo come sono finiti dentro lo sport i loro mondi e le loro vite, le loro passioni e i loro tormenti, come hanno battuto i fantasmi, come hanno trasformato in energia gli ostacoli incontrati.
Io sono Angelo Carotenuto e questo è Rimbalzi, un podcast settimanale prodotto da Chora Media: attraversa le epoche e le discipline, salta da ieri a oggi per mostrarci come una storia di sport arrivata dal passato possa parlarci del presente, attraverso un protagonista, una tendenza, un avvenimento. Rimbalzi nasce dall’esperienza della newsletter quotidiana Lo Slalom, dove lo sport e i suoi campioni incrociano la narrativa e il cinema, la musica e la cultura popolare. Dove è un pezzo di quella cosa sorprendente che per convenzione ormai chiamiamo vita.


"Rimbalzi" è un podcast di Chora News prodotto da Chora Media
Scritto da Angelo Carotenuto
La cura editoriale è di Francesca Milano
La supervisione del suono e della musica è di Luca Micheli
La post produzione e il montaggio sono di Filippo Mainardi e Aurora Ricci
La producer è Monica De Benedictis
Musiche su licenza di Universal Music Publishing Ricordi Srl e di Machiavelli Music
101 Episodes
Reverse
Nel progetto visionario del barone De Coubertin - restituire la vita ai Giochi di Olimpia dell’Antica Grecia - le donne non erano previste. E così, in quella prima edizione del 1896, le donne non c'erano. Riuscirono a farsi aprire le porte parzialmente nel 1900, solo nel tennis, nel croquet, nella vela e nel golf. Nel 1908 salirono a 36 su un totale di 2008 atleti, ma sempre in modo non ufficiale. Nel 1912 poterono gareggiare nel nuoto. Ma l’atletica continuava a respingerle. L’embargo sessista sarebbe caduto solo nel 1928 grazie a una battaglia condotta da Alice Milliat. I contributi audio di questo episodio sono tratti dalla telecronaca della maratona olimpica del 1984 trasmessa dalla CBS; dal servizio dell’Istituto Luce sulla visita a Roma dell'aviatrice Amelia Earhart nel 1932; da scene dei film “Street Angel” (regista Frank Borzage, produzione Fox Film Corporation) e “Aurora” (regista Friedrich Wilhelm Murnau, produzione Fox Film Corporation e 20th Century Studios); dalla lettera di Stanley Baldwin a Millicent Fawcett presente nel video “The Women's Library Collection” di LSE Library; dalla telecronaca del record del mondo sui 100 metri di Florence Griffith-Joyner nel 1988. Tutti i frammenti ascoltati sono disponibili su YouTube Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Ogni epoca ciclistica ha avuto la sua rivalità. Ci sono stati Coppi e Bartali, Anquetil e Poulidor, Gimondi e Merckx. Oggi ci sono i due “van”: Wout van Aert e Mathieu van der Peol. Si conoscono e si sfidano da quando sono bambini, eppure amici non lo sono mai stati. Perché quando c’è di mezzo una bicicletta e un traguardo da tagliare, nessuno dei due è disposto a cedere nemmeno un centimetro all’altro. I contributi audio di questo episodio sono tratti da un’intervista del 2011 a van Aert e van der Poel della tv belga Sporza; dal servizio Rai per la vittoria di van Looy a Sanremo nel 1958; dalla telecronaca della tv olandese per la vittoria di Adrie van der Poel alla Amstel Gold Race 1990; dalla telecronaca della tv svizzera per la vittoria di Poulidor alla Sanremo del 1961; dalla telecronaca di Flobikes del Fiandre 2020; dalla telecronaca della tv fiamminga VTM della Sanremo 2020; dall’intervista della tv svizzera a Mathieu van der Poel al Tour de France 2021.  Tutti i frammenti ascoltati sono disponibili su YouTube Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
La CNN stava dando gli ultimi aggiornamenti sulle accuse al presidente Donald Trump e sulla richiesta di impeachment, quando arrivò la notizia che a bordo di un elicottero caduto in California c’era Kobe Bryant. Stava accompagnando sua figlia a una partita di basket, lo stesso basket che lo aveva reso famoso, vincente, iconico: tutta la carriera con la stessa maglia gialla e viola dei Lakers. Per questo - ma non solo per questo - la sua morte commosse tutto il mondo dello sport. I contributi audio di questo episodio sono il discorso di Vanessa Bryant del 16 maggio 2021 per l’ingresso di Kobe nella Hall of Fame; le breaking news sulla sua morte dal notiziario CNN del 26 gennaio 2020; la telecronaca di gara-7 della finale 2010 Lakers-Boston trasmessa da ESPN; l’intervista a Kobe Bryant dell’ottobre 2011 di Linus Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
“Gli uomini preferiscono le bionde” era uscito nei cinema da pochi mesi e Joe DiMaggio confermò quel titolo sposando proprio lei, Marilyn Monroe. Era il 14 gennaio del 1954 ed entrambi erano già stati sposati. Lei aveva 26 anni ed era la stella in ascesa del cinema americano, lui ne aveva 40 e aveva appena smesso di essere il giocatore di baseball più famoso degli Stati Uniti. Fu il matrimonio più glamour d’America, anche se durò solo 9 mesi. Eppure, quando nell’agosto del 1962 Marilyn venne trovata morta, fu Joe a organizzare e pagare il funerale. E si dice che nei 37 anni di vita che gli rimasero sia andato ogni settimana a portarle delle rose rosse al cimitero. I contributi audio di questo episodio sono il trailer italiano di “Gli uomini preferiscono le bionde” (1953, regia di Howard Hawks, produzione 20th Century Fox); un brano del documentario “Joe DiMaggio” (produzione WETA Washington e Ark Media, in associazione con la John Maggio Productions); un’intervista a Marilyn Monroe conservata nei Marilyn Monroe Video Archives; una scena del film “Quando la moglie è in vacanza” (1955, regia di Billy Wilder, produzione di Charles K. Feldman, Billy Wilder, Doane Harrison); la canzone “Happy Birthday” cantata da Marilyn Monroe al compleanno di J.F. Kennedy del 1962. Tutti i frammenti sono disponibili su YouTube. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Quando ha solo 4 anni, i genitori di Benedetta Pilato la mandano in piscina per sottrarla a lunghi pomeriggi pieni di noia. Solo che a Taranto, la città di Benedetta, ci sono solamente piscine da 25 metri. Così, quando l’allenatore inizia a intravedere del potenziale in quella bambina che nuota a rana meglio di tutte le altre, comincia il loro pellegrinaggio quotidiano fino a Bari, per potersi allenare sui 50 metri. Questi sacrifici pagano: oggi Benedetta Pilato è la nostra rana d’oro. I contributi audio di questo episodio sono tratti dalle telecronache Rai della finale dei 200 metri di atletica alle Olimpiadi di Mosca 1980, dai Mondiali di nuoto del 2019, degli Europei di nuoto 2021 e gli Europei in vasca corta del 2023; da un’intervista realizzata dal Tgr Puglia il 2 marzo 2023; dall’intervista di Rai Sport del 29 novembre 2023 dopo gli Assoluti di Riccione; da un’intervista Rai a Luchino Visconti realizzata sul set di Rocco e i suoi fratelli nel 1959. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Per costruire una campionessa servono regole. La prima: non si finisce mai di allenarsi. Neppure dopo la gara. E così lei fa, sotto l’occhio attento di sua madre che per starle accanto e permettere di continuare a sciare si trasferisce con lei nel Vermont. Lì la piccola Miki diventa la grande Mikaela Shiffrin, quella delle 90 vittorie in Coppa del Mondo. Finora.  I contributi audio di questo episodio sono tratti dalla telecronaca Rai dello slalom ai Mondiali di Schladming del 16 febbraio 2013; dalla telecronaca di Alfredo Pigna per la Rai del gigante sulla Gran Risa del dicembre 1985; dall’intervista a Mikaela Shiffrin realizzata nel novembre 2020 da Sntv; da un’intervista di Rai Sport a Federica Brignone realizzata nel marzo 2020; da una canzone diffusa attraverso un video dal canale Instagram di Mikaela Shiffrin; dalla telecronaca di Gianmario Bonzi per Eurosport dello slalom di Are dell’11 marzo 2023. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Solo il talento poteva tirare fuori dall'anonimato un ragazzo dal cognome più comune d'Italia: successe nel 1974 quando Paolo Rossi non aveva ancora 18 anni. Da lì iniziò la sua ascesa nell'olimpo degli dei del calcio, una ascesa in realtà cominciata anni prima sul campetto di Santa Lucia con una maglietta comprata da don Sandro. I contributi audio di questo episodio sono tratti dalle telecronaca di Nando Martellini per la Rai di Italia-Brasile (5 luglio 1982) e Italia-Germania (11 luglio 1982); dal programma Il Giorno e la Storia di Rai Storia; dal Tg1 del 23 marzo 1980. Tutti i frammenti ascoltati sono disponibili du YouTube.  Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Il 16 agosto del 2001 un cuoco di un rifugio nella Val Pusteria e sua moglie che lavorava insieme a lui, corsero all’ospedale di San Candido per far nascere il loro bambino. Quel bimbo cresce con gli sci ai piedi e le bacchette in mano. Poi, a un certo punto, le bacchette diventano racchette e a quattordici anni lascia le montagne per trasferirsi al mare, in Liguria. È lì che il piccolo Jannik diventa Sinner.  I contributi audio di questo episodio sono stati tratti da un’intervista di Fabio Falzone ad Adriano Panatta per la trasmissione Effetto Notte di Tv2000; dalla puntata del programma Rai Che Tempo Che Fa del 24 novembre 2019; dallo speciale Jannik oltre il tennis a cura di Federico Ferri per Sky; dal discorso di Sinner al Masters di Torino del 14 novembre 2023 dopo la vittoria su Djokovic; dalla telecronaca della finale di Coppa Davis di Elena Pero per Sky del 26 novembre 2023 Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Quando debutta in Formula 1, ha 17 anni e non ha ancora la patente per guidare una macchina in strada come tutti noi. Il giorno in cui va a fare l’esame pratico per prenderla, rischia di essere bocciato perché per due volte non dà la precedenza. Quando debutta in Formula 1, la Formula 1 è in crisi. Cerca una nuovo slancio e nuovi piloti che abbiano voglia di emergere. Serve uno come Max Verstappen. I contributi audio di questo episodio sono tratti dalla telecronaca Rai del GP di Suzuka 2014; dai colloqui radio della Red Bull del GP di Barcellona 2016; dalle telecronache Sky del Mondiale 2021; da una scena del film “Amadeus” per la regia di Milos Forman, prodotto nel 1984 da Orion Pictures e The Saul Zaentz Company. Tutti i frammenti sono disponibili su YouTube. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Il 21 novembre del 1973 la nazionale cilena deve giocare la partita di spareggio per i Mondiali, contro l’Unione Sovietica. Due mesi prima, però, il presidente Salvador Allende era stato ucciso durante il golpe, e il Palazzo era stato preso dal generale Pinochet. Da Mosca i comunisti fecero sapere che non si sarebbero presentati, non in quello stadio dove secondo il KGB erano stati rinchiusi e torturati i prigionieri politici. A quel punto Pinochet trasformò la rinuncia dell’Urss in un evento di propaganda: portò 15mila persone allo stadio, per una partita fantasma. I contributi audio di questo episodio sono stati tratti dal discorso di Salvador Allende alla nazione trasmesso da Radio Magallanes l’11 settembre 1973; dai discorsi di Augusto Pinochet alla nazione tenuti nei giorni successivi; dal coro dei tifosi del Colo-Colo allo stadio; dalla telecronaca di Cile-Austria del 17 giugno 1982 trasmessa da TVN Chile; dall’intervento di Olga Garrido in favore del NO al referendum del 1988. Quest’ultimo frammento è ospitato dalla pagina facebook “Gli eroi dello sport”, tutti i precedenti sono disponibili su YouTube. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Jack Kramer aveva un sogno: voleva che ogni tennista avesse l'opportunità di guadagnarsi da vivere dignitosamente, non solo i pochi eletti del circuito dei professionisti. Così nel 1970 inventò il Masters, un sistema di punti legato ai tornei in calendario ogni settimana. I migliori a fine anno si sarebbero giocati il titolo di maestro. Il primo a vincere il titolo fu Stan Smith, un ragazzo californiano di 24 anni che poi è diventato una scarpa. Questa è la sua storia. I contributi audio di questo episodio sono tratti dal Tg del secondo canale Rai del 10 aprile 1970; dalla telecronaca della BBC della finale di Wimbledon del 1970; da un'intervista a Stan Smith di Tennis Channel. Tutti i frammenti ascoltati sono disponibili su YouTube. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Fino al 1983 le donne non potevano correre la maratona alle Olimpiadi e dovevano fermarsi ai 3000 metri. Chi intendeva gareggiare e infrangere le regole, doveva ricorrere ai sotterfugi più assurdi, come travestirsi e cambiare nome. Perciò Grete Waitz, nata a Oslo e veloce nella corsa fin da bambina, non ha mai corso la maratona. Questo almeno fino al 1978, quando Fred Lebow la invita a gareggiare a New York e lei non solo si presenta, ma vince. E dopo quella prima volta Grete Waitz, vincitrice di nove maratone di New York e prima campionessa del mondo di maratona, non si è più accontentata di correre solo 3000 metri.  I contributi audio di questo episodio sono tratti dagli highlights della maratona ai Mondiali del 1983 diffusi dalla pagina YouTube della federazione internazionale di atletica leggera; dal notiziario della CBS del 19 aprile 2011. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Il sitting volley, nato negli anni Quaranta negli Stati Uniti e in Regno Unito per riabilitare i veterani di guerra, è entrato alle Paralimpiadi nel 1980. Le donne però hanno dovuto aspettare fino al 2004 per poter gareggiare. Oggi, la Nazionale italiana femminile di sitting volley è campionessa d’Europa e questa squadra, che racchiude percorsi diversi e passioni gigantesche, dimostra che si può schiacciare come fa Paola Egonu anche restando con le natiche sul pavimento e che sedersi non significa necessariamente fermarsi.  I contributi audio di questo episodio sono tratti da una lezione di Giulia Bellandi sul sitting volley pubblicata sulla pagina YouTube della federazione italiana pallavolo e da un’intervista a Eva Ceccatelli e Raffaella Battaglia, per la stessa pagina. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Il cricket è un altro sport inventato dagli inglesi per raccontare l’idea del vecchio Impero e del suo colonialismo: gli inglesi giocavano per dimostrare la loro superiorità, i sudditi per ribellarsi agli oppressori. Alle sue regole esiste una prefazione, si chiama Spirit of the Game e tra le altre cose impone ai giocatori di creare un’atmosfera positiva anche quando le cose non vanno come vorresti. Il cricket è il secondo sport più diffuso al mondo, dopo il calcio. Eppure non è mai stato giocato alle Olimpiadi. Ma accadrà presto, nel 2028 a Los Angeles. I contributi audio di questo episodio sono tratti dai cinegiornali Luce del 10 luglio 1935, del 21 agosto 1958, del 7 dicembre 1960, tutti disponibili sul sito dell’Istituto; dal film Maurice del 1987, regia di James Ivory, prodotto dalla Merchant Ivory Productions e dalla Film Four International: il frammento ascoltato è disponibile su YouTube. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Nel 1932, pochi giorni prima dell’inizio dell’Olimpiadi di Los Angeles, Walt Disney diffonde un cortometraggio di sette minuti: Barnyard Olimpics. Topolino è il campione in gara e l’avversario da battere è un gatto imbroglione. Da quel momento si suggella il matrimonio tra Walt Disney e lo sport. Da lì, negli anni successivi, Topolino, Pippo, Paperino e persino lo scorbutico zio Paperone si troveranno a gareggiare, chi nel basket e nell’hockey, chi di nuovo nelle Olimpiadi e chi nei tuffi, per conquistare la vittoria.  I contributi audio di questo episodio sono tratti da Barnyard Olympics, regia di Wilfred Jackson, cortometraggio di Walt Disney del 1932; da Double Dribble, regia di Jack Hannah, Jack Kinney, prodotto da Walt Disney nel 1946; da Space Jam, regia di Joe Pitka, prodotto da Warner Bros e Northern Lights Entertainment nel 1996; da The Might Ducks, regia di Steven Brill, prodotto dalla Walt Disney nel 1992; dalla telecronaca di gara-6 di finale NBA del 2020 trasmessa dalla ABC. Tutti i frammenti ascoltati sono disponibili su YouTube. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Ogni grande campione ha un’ossessione, un traguardo imprendibile. Per Lester Piggott, il più grande fantino di sempre, si tratta de l’Arc de Triomphe, la corsa ippica che viene giocata ogni anno il primo di ottobre all’ippodromo di Longchamp. Lester Piggott ha vinto 4.493 volte in Gran Bretagna e più di 850 volte altrove, ma non è mai riuscito a vincere a Longchamp. Questo, fino al 7 ottobre del 1973. I contributi audio di questo episodio sono tratti dal documentario “Tribute to Lester Piggott” di Sky Sports Racing; dalla Rides for the Queen del 1954 trasmessa da British Pathé; dalla King George VI and Queen Elizabeth Stakes del 1965; dal servizio Rai sul Derby italiano di galoppo del 1984. Tutti i frammenti ascoltati sono disponibili su YouTube. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Estate 2021. Simone Biles, la star americana della ginnastica artistica, annuncia il ritiro dalle Olimpiadi di Tokyo per concentrarsi sul proprio stato mentale. Nel settembre dello stesso anno, dopo la sua deposizione contro il dottor Larry Nassar, tutti avrebbero capito da che mostri stava scappando. Nell’estate del 2023 Simone Biles è tornata a gareggiare ai campionati americani e con il suo volo ha, di nuovo, stupito tutti. I contributi audio di questo episodio sono tratti da un allenamento di Simone Biles trasmesso da Eurosport dalle Olimpiadi di Tokyo; dall’esercizio ai campionati americani di ginnastica 2021 diffuso dalla pagina YouTube della federazione Usa di ginnastica; dalla deposizione al Senato trasmessa dalla Cnn; dalla gara olimpica di Nadia Comaneci ai Giochi del 1976; dalle news della CBS nel giorno del ritiro di Biles dai Giochi di Tokyo 2021; dalla gara del suo rientro diffuso da Gymnastea. Tutti i frammenti citati sono disponibili su YouTube. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
L’Unione Europea, nello sport, non esiste. Alle Olimpiadi gli stati membri non gareggiano sotto un’unica bandiera. Tranne in un caso, in un torneo di golf. La Ryder Cup è l’unica occasione in cui una squadra con il nome Europa sfida gli Stati Uniti e in cui Vecchio Continente e Nuovo Mondo si confrontano. L’idea è di un mercante di spezie del Lancashire, Samuel Ryder. I contributi audio di questo episodio sono tratti dai documentari ufficiali sulla Ryder Cup 1979 di Golf Channel, dal discorso del presidente Jimmy Carter trasmesso dalla Cbs, dagli archivi di The La Guardia e Wagner. Tutti i frammenti sono disponibili su YouTube Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Il 18 giugno 1995, dopo soli tre minuti dall’inizio di una partita memorabile, il telecronista neozelandese Keith Queen rimane in silenzio, incredulo. Jonah Lomu, terza ala degli All-Blacks, ha appena fatto meta in 25 passi. Definito treno merci con le scarpette da ballo e carrarmato veloce come una Ferrari, con la sua potenza e la sua leggerezza Jonah Lomu è diventato una leggenda del rugby. I contributi audio di questo episodio sono tratti dal sito ufficiale della federazione rugby neozelandese per la haka, dalla puntata dedicata al rugby del programma Rai Superquark, dal trailer del film Invictus con la regia di Clint Eastwood, prodotto da Warner Bros Pictures, Spyglass Entertainment, Revelations Entertainment, Malpaso Productions, Mace Neufeld Productions e Liberty Films; dalla telecronaca di Keith Queen per la tv neozelandese della semifinale mondiale 1995 tra All-Blacks e Inghilterra; dalla telecronaca dei funerali di Jonah Lomu trasmessi dalla tv neozelandese Prime. Tutti i frammenti ascoltati sono disponibili su YouTube. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
L'8 settembre 2001, a tre giorni dall’attentato alle Torri Gemelle che avrebbe per sempre segnato la storia dell’America, per la prima volta dopo 117 anni due sorelle si sfidano su un campo da tennis per il titolo del Grande Slam. Sono afroamericane, sono Venus e Serena Williams. Con loro il mondo del tennis non sarebbe più stato lo stesso. I contributi audio di questo episodio sono tratti dalle news della CNN dell’11 settembre 2001, dalla telecronaca NBC della finale degli US Open 2001, dall’audio della finale di Wimbledon 2004, dal trailer del film “King Richard” con la regia di Reinaldo Marcus Green, prodotto da Will Smith, Tim e Trevor White per Star Thrower Entertainment, Warner Bros. e Westbrook Studios; dal discorso di Serena Williams dopo la sua ultima partita agli Us Open 2022, trasmesso in Italia da Eurosport. Tutti i frammenti ascoltati sono disponibili su YouTube. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
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