Discoverl’angolo di donpi
l’angolo di donpi

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Author: don Pietro Carrara

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omelie, pensieri e riflessioni di don Pietro Carrara, sacerdote della Diocesi di Bergamo. Non è teologo né biblista, ma un semplice prete in ministero che si nutre ogni giorno della Parola di Dio e cerca di “spezzettarla” anche per gli altri.

Attualmente presta servizio presso il Santuario di San Giovanni XXIII a Sotto il Monte Giovanni XXIII (BG).
77 Episodes
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L’abbondanza delle pagine bibliche che ascoltiamo oggi ci invita a entrare in sintonia col cuore di Cristo e i Suoi sentimenti, lasciando da parte tutto quanto ci distoglie da essi. (leggi qui la versione testuale)
Vedere Dio, conoscerlo, è ancora il desiderio ardente dell’uomo d’oggi? E i discepoli del Risorto sono ancora capaci di farlo intravedere? (leggi qui la versione testuale)
L’Amore di Dio per noi è tanto grande da farsi dono e sacrificio: non c’è “libro” migliore del Crocifisso per poterlo comprendere. (leggi qui la versione testuale)
La vera «casa del Padre» da purificare è il nostro cuore: è lì che il “mercato” e un sacco di cose estranee impediscono l’incontro con Dio. (leggi qui la versione testuale)
Il biancore incredibile delle vesti di Gesù trasfigurato richiama la nostra veste battesimale, resa candida perché lavata nel sangue dell’Agnello. (leggi qui la versione testuale)
Solo Dio conosce il tempo necessario alla nostra maturazione spirituale. Non dobbiamo avere fretta, ma esercitare la perseveranza nella prova. (leggi qui la versione testuale)
Osservare attentamente le indicazioni del Signore è segno di amore e rispetto verso Dio e un modo per portare frutti di vera conversione. (leggi qui la versione testuale)
Il luogo più importante del ministero di Gesù è “altrove”: non fermo in casa ad aspettare, ma sulle strade del mondo, sempre in cerca dell’uomo. (leggi qui la versione testuale)
Che rapporto abbiamo con l’autorità? Ci infastidisce? Ci fa imbestialire, ingelosire? Ci attira? E con l’autorità della Parola di Dio? E quella del Magistero? (leggi qui la versione testuale)
Se il tempo favorevole è adesso, procrastinare non ha solo l’effetto di farci perdere l’attimo, ma anche – purtroppo – di danneggiare il Regno di Dio. (leggi qui la versione testuale)
La fede cristiana non è una teoria, un insieme di risposte pronte a ogni interrogativo, ma la disponibilità a lasciarsi porre domande scomode da Gesù Cristo. (leggi qui le versione testuale)
«O voi tutti assetati, venite all’acqua»: così Isaia sembra ricordarci che il Battesimo ci ha spalancato la porta del cuore di Dio, da cui sgorga il Suo Amore. (leggi qui la versione testuale)
Nell’Epifania il Signore si mostra come il Dio di tutti i popoli, non di qualcuno a esclusione di qualcun altro. È ora che la smettiamo di dire «il nostro Dio». (leggi qui la versione testuale)
Otto giorni come fosse un giorno solo: l’ottavo è il giorno senza tramonto, che sfocia nell’Eternità, la «pienezza del tempo» in cui Dio ci è venuto incontro. (leggi qui la versione testuale)
Non è l’intesa di coppia, i figli ben educati e realizzati o chissà quali altri miraggi irrealizzabili a fare una famiglia, ma il lasciar fare a Dio, con fede. (leggi qui la versione testuale)
Cristo è venuto nel mondo come principio e iniziatore della pace, ma perché questa si instauri, noi dobbiamo andargli dietro e diventarne instancabili artigiani. (leggi qui la versione testuale)
Non si tratta di chiedersi come sarà questo Natale, ma di capire cosa possiamo e dobbiamo fare per essere pronti a viverlo bene. Andiamo a scuola da Maria. (leggi qui la versione testuale)
La gioia è un sentimento spontaneo, ma imparare a gioire si può. Ce lo insegna la Scrittura attraverso la gioia di Maria, dei Profeti e i consigli di san Paolo. (leggi qui la versione testuale)
Viviamo come se il Vangelo non fosse mai stato annunciato, come se “il bello” dovesse ancora venire. Rileggiamolo col cuore, e diciamo «il bello inizia adesso!» (leggi qui la versione testuale)
Siamo svegli solo per le cose futili, ma addormentati di fronte a ciò che rimanda al senso ultimo della nostra vita. Per questo il Signore ci chiama a vegliare. (leggi qui la versione testuale)
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