‘ZONE ROSSE’ A MILANO E NAPOLI: “PRELUDIO CLASSISTA E RAZZISTA AL DDL SICUREZZA”
Description

Il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica del ministero dell’Interno guidato da Matteo Piantedosi, nella seduta del 27 dicembre, ha sollecitato le prefetture di Milano e Napoli ad adottare un provvedimento che istituisca delle “zone rosse” al fine di fronteggiare “la presenza di soggetti molesti e aggressivi, dediti alla commissione di reati e non in regola con la normativa in materia di immigrazione, tale da incidere negativamente sulla percezione di sicurezza dei cittadini e dei turisti che fruiranno di quelle aree”. La misura è già in vigore a Firenze e a Bologna: a discrezione degli agenti di polizia, possono essere allontanate le persone “con precedenti penali”.
Il provvedimento è stato immediatamente recepito dalle prefetture di Milano e Napoli ed adottato già dalla notte di Capodanno. Previsto dal testo il “divieto di stazionamento ai soggetti che assumono atteggiamenti aggressivi, minacciosi o molesti, e risultino destinatari di segnalazioni dell’Autorità giudiziaria per reati in materia di stupefacenti, contro la persona, contro il patrimonio, per i delitti di furto con strappo, rapina, danneggiamento, invasione di terreni ed edifici, detenzione abusiva di armi o di oggetti atti ad offendere e che costituiscano un concreto pericolo per la sicurezza pubblica”.
“Un’iniziativa-manifesto di dubbia utilità per la sicurezza e di dubbia legittimità che rischia di comprimere le libertà della persona”, denuncia il presidente delle Camere Penali italiane, Francesco Petrelli. Il provvedimento, tra l’altra, giunge in un periodo nel quale i reati sono diminuiti, ma nel quale continuano ad aumentare arresti e detenzioni.
La misura, oltre ad essere lesiva nei confronti delle libertà personali, ha anche un carattere “classista e razzista”, come ha commentato ai nostri microfoni Italo Di Sabato dell’Osservatorio sulla repressione. Ascolta o scarica




