“Decreto Caivano” non applicabile retroattivamente
Update: 2025-04-30
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È disponibile un nuovo mini podcast della serie “Le sentenze della Corte in 3 minuti”, dedicato alla sentenza 8 del 2025 (comunicato stampa del 6 febbraio 2025) con la quale la Corte si è pronunciata sulle questioni di legittimità costituzionale sollevate dal Giudice per l’udienza preliminare del Tribunale per i minorenni di Bari, aventi ad oggetto la nuova disciplina della sospensione del processo per messa alla prova del minore, introdotta in sede di conversione del decreto-legge numero 123 del 2023 (“decreto Caivano”). La Corte costituzionale ha affermato che l’interpretazione del giudice a quo non può essere condivisa, perché all’istituto della messa alla prova, che costituisce un tratto qualificante del processo penale minorile, deve essere riconosciuta una dimensione sostanziale, che ne attrae la disciplina nell’alveo dell’articolo 25, secondo comma, della Costituzione e dell’articolo 7 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo (CEDU), riconducendola al principio di irretroattività della norma penale sfavorevole.
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