“LA SCUOLA NON SI ARRUOLA”: MARTEDI 4 NOVEMBRE MOBILITAZIONE NAZIONALE. PRESIDIO ANCHE A BRESCIA
Description

Con la legge 27 del 1 marzo 2024 è stata istituita, il 4 novembre, la “Giornata dell’unità nazionale e delle forze armate”, che per la scuola vede i docenti “delle scuole di ogni ordine e grado invitati ad accompagnare i propri studenti a celebrazioni che esaltano i valori della patria e del sacrificio, con particolare riferimento al primo conflitto mondiale”.
Si tratta invece, a nostro avviso – sostiene l’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università – di un salto di qualità della ideologia militarista che porta dentro le scuole di ogni ordine e grado una forte ventata di nazionalismo, attraverso la retorica del compimento dell’unità nazionale, e di militarismo, con ampio ricorso alla retorica del sacrificio. La storia ci ricorda invece che la Prima Guerra Mondiale fu, per il nostro Paese, oltre che un atto di aggressione, una vera e propria carneficina”.
L’ Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle Università considera quindi il 4 novembre non una giornata di festa e da celebrare, ma piuttosto una giornata di lutto. “Una narrazione falsa che tace sulla violenza e le distruzioni della guerra, che marginalizza la cultura della pace e l’educazione improntata sulla risoluzione pacifica dei conflitti”.
L’Osservatorio invita per questo insegnanti e studenti “a disertare le iniziative ad esso legate, a denunciarle” Il Ministro Valditara ha intanto ritirato il riconoscimento dei crediti formativi al convegno on line che era stato organizzato proprio per ribadire che “La scuola non si arruola”; il convegno non è più attivo sulla piattaforma Sofia.
Sul significato della giornata di mobilitazione del 4 novembre Federico, Giusti portavoce nazionale dell’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università. Ascolta o scarica
A Brescia martedi 4 novembre presidio alle ore 18 in Piazza Paolo VI. La presentazione con Alessandro Scattolo del Collettivo Gardesano Autonomo e referente locale dell’Osservatorio Ascolta o scarica
Aggiornamento domenica 2 novembre: Assemblea aperta online il 2 novembre 2025
“ll mondo della conoscenza non va alla guerra. Abbiamo deciso, dopo la cancellazione da parte del Ministero dell’Istruzione del convegno formativo previsto per il 4 novembre mattina, di indire una assemblea aperta on line sulle ragioni della mobilitazione del 4 novembre e per rispondere alle manovre repressive in atto nel paese e in particolare nel mondo della conoscenza”. Sul sito dell’Osservatorio il link per accedere al’Assemblea.
Gli aggiornamenti con Alessandro Scattolo del Collettivo Gardesano Autonomo e referente locale dell’Osservatorio Ascolta o scarica
Di seguito il comunicato sull’annullamento del convegno on line:
“Buongiorno,
siamo desolati di comunicare che il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha annullato il corso “4 novembre, la scuola non si arruola” che, infatti, non risulta più attivo sulla piattaforma Sofia. Pertanto non sarà possibile fruire del permesso per formazione che deve essere annullato da ognuno di voi.
Le motivazioni ufficiali sono che (si cita testualmente il decreto):
– l’iniziativa “La scuola non si arruola” non appare coerente con le finalità di formazione professionale del personale docente presentando contenuti e finalità estranei agli ambiti formativi riconducibili alle competenze professionali dei docenti, così come definite nel CCNL scuola e nell’Allegato 1 della Direttiva 170/2016.
Il MIM sta sostanzialmente dicendo che un corso che ha come oggetto un tema estremamente attuale come la guerra e se l’educazione debba essere educazione alla pace e al rifiuto delle armi come soluzione dei conflitti non è oggetto di dibattito pedagogico, nonostante l’articolo 11 della Costituzione, per cui l’Italia ripudia la guerra.
I legali del CESTES stanno operando per restituire il diritto alla formazione libera e consapevole ad ogni docente.
Riteniamo urgente questa prima comunicazione, per consentire a ognuno di ritirare il permesso per formazione già chiesto e non incorrere in conseguenze disciplinari. Forniremo maggiori informazioni e approfondimenti successivamente in altre sedi.
Siamo certi di potere confidare nel vostro sostegno.
Cordiali saluti
Centro Studi Trasformazioni Economico-Sociali”




