Oggi Repubblica parlava dell’editto di Trump. Quello che è successo è molto semplice: ABC ha sospeso un programma che è condotto da questo Jimmy Kimmel da vent’anni, è un late night show, un programma immagino di successo, se no per 22 anni non lo tengono in piedi. Bene. ABC è controllata dalla Walt Disney, quindi da un’azienda non amica di Trump, la quale ha sospeso il conduttore colpevole di aver detto che il killer di Charlie Kirk veniva dal mondo Maga dei sostenitori di Trump.

Allora secondo me ovviamente Kimmel ha detto una stronzat*. La trovo vergognosa. Ma tu non puoi sospendere un programma solo perché il comico dice questa stronzat*. Chi decide cosa possono affermare i comici? Chi decide cosa possono dire gli opinionisti?

Ragazzi adesso io non so se l’editto di Trump sia un’esagerazione di Repubblica, ma rispetto alle minchiate di cui si parlava in Italia lì Trump non scherza. Il presidente Usa aveva minacciato di togliere le licenze alle televisioni regionali che diffondono ABC e siccome queste licenze dipendono dal governo, la minaccia è abbastanza fondata.

Quindi l’idea che uno che dice delle minchiate come Kimmel venga cancellato è una cosa mostruosa. Perché è esattamente il motivo per cui è morto Kirk. Non si può difendere Kirk, che andava in università di fronte ai comunisti liberal americani dicendo loro delle cose che loro le consideravano mostruose, e poi non difendere Kimmel. Vanno difesi entrambi. Io ritengo che Kirk dicesse cose ragionevoli e Kimmel il contrario, ma se tu difendi il free speech, la libertà di parola dell’uno, non puoi non difendere la libertà di parola dell’altro.

dalla Zuppa di Porro, 19 settembre 2025

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