DiscoverWineInternetMarketing.itCome far scappare le persone davanti a un vino – con Tinto di Decanter Radio2
Come far scappare le persone davanti a un vino – con Tinto di Decanter Radio2

Come far scappare le persone davanti a un vino – con Tinto di Decanter Radio2

Update: 2016-07-12
Share

Description

Chiamiamolo storytelling del vino o come ci pare. Le parole arrivano quasi sempre prima di tutto: e possono far avvicinare o far scappare chi sta ascoltando. Ne parliamo con Nicola Prudente, in arte Tinto, quello di Decanter su Radiodue, conduttore e autore radiofonico e televisivo.


Per Tinto le parole hanno un potere unico ma a volte con l’enogastronomia e il vino si commette l’errore di essere autoreferenziali. Sì dà per scontato che chi è dall’altra parte abbia le tue stesse competenze. Ma non è così.


Tu potresti avere davanti più persone possibili ma poi queste persone scappano perché non riescono a comprenderti, quindi il problema sei tu che non sei capace di comunicare: allora lì devi fare uno sforzo.


Prendi Sgarbi: lo senti parlare di Michelangelo o di un altro grande interprete dell’arte italiana e ti innamori. Prendi invece il classico professore che non è brillante, non ha ritmo e magari te lo descrive in modo noioso. Ma come pretendi che chi sta davanti si appassioni? La stessa cosa vale per l’enogastronomia e il vino.


E’ una peculiarità tutta italiana questo modo di vivere la cultura. Pensa all’ambito accademico, al cattedratico, al “barone” che magari all’università non vedevi mai o alla cerimonia di apertura con gli ermellini e le toghe. È sempre tutto molto barocco da noi. E anche nel vino, purtroppo, a noi piace un po’ questo club per pochi, in cui più si parla difficile più le persone non capiscono.


Note alla puntata:


Decanter

Premiolino

Nicola “Tinto” Prudente

Il Gastronauta su Radio24

Un pesce di nome Tinto

Frigo

Obbiettivo educazione

Non solo video, instagram, snapchat: meglio la radio e le parole che la tv

La leggerezza e l’educazione

La bottega del vino a Verona

Armin Kobler

Twitter e Belen Rodriguez


Non ci si può opporre al cambiamento

Ma se ti portano un piatto al ristorante non perderti la spiegazione perché devi fare la foto

L’originalità della storia


L’educazione enogastronomica per la salute e per la dimensione sociale

Decanter Sommelier

Sommelier ma non troppo – corretto abbinamento tra cibo e vino

Vinocult

Federazione Italiana Sommelier Roma
 – Bibenda


La prova del cuoco

Wine Internet Marketing Podcast anche su facebook


Puoi ascoltare l’intervista audio, cliccando in alto in questo articolo. Qui sotto c’è la completa trascrizione.



Tinto: Ciao Stefano!


Stefano: Ciao Tinto. È un grande piacere averti qui, a Wine Internet Marketing, perché ci occupiamo di comunicazione del vino: abbiamo parlato con direttori di testate, con giornalisti autorevoli in tv, ma come si fa a occuparsi di comunicazione del vino senza aver parlato con Nicola Prudente, in arte Tinto? Perché – lo sanno tutti, le persone che ci ascoltano – siete molto popolari, vi rivolgete a così tante persone, e quindi ecco, ti ringraziamo per la tua disponibilità.



Tinto: No, anzi, io ringrazio voi, tutti quelli che ci stanno ascoltando e il piacere è tutto mio.



Stefano: Bene, grazie. Senti, allora, come ti dicevo prima di questa intervista, io parto citando alcune cose della fonte Wikipedia, se sono sbagliate me lo dirai. Nel 2016 tu e Fede avete ricevuto anche un premio per la diffusione della cultura enogastronomica, il Premiolino, no? Un premio importante.



Tinto: E non si sono sbagliati, perché quando ce l’hanno comunicato, che vincevamo il Premiolino, premiazione a Palazzo Marino, ho detto: vabbè, adesso vedrai che è un errore, una bufala. Poi normalmente noi siamo i primi a fare gli scherzi, questa volta lo scherzo ce l’hanno fatto. Invece per ora pare che sia tutto vero: siamo stati a Milano, l’abbiamo ritirato ma quando ho letto chi l’aveva ricevuto in passato, “Sì, ma Fede&Tinto che c’entrano” …un enorme piacere ci ha fatto.


Stefano: Certo, immagino. Tra l’altro – sempre Wikipedia – secondo una ricerca, la vostra popolarità è scontata, però qualcuno dice che addirittura siete davanti a Linea Verde e Masterchef su Sky. Insomma, al di là di questo, al di là poi delle classifiche che lasciano alle volte il tempo che trovano, ma quello che mi interessava: una bella soddisfazione immagino, ma anche una bella responsabilità rispetto a quello che si fa…


Tinto: Mah, allora. Vista adesso, è facile e semplice. Però, io lo dico a te Stefano, ma lo dico anche a chi ci sta ascoltando: la cosa andrebbe vista tredici anni fa. Tredici anni fa, ricordiamoci che la bolla enogastronomica ancora non era esplosa, d’altra parte noi adesso stiamo chiacchierando su un mezzo e stiamo chiacchierando di enogastronomia. Tantissimi anni fa questa cosa qua era impensabile, tantissimi anni fa i quotidiani non avevano la pagina dedicata all’enogastronomia. Slow Food non era così organizzato e così importante come oggi. Il Salone del Gusto, la prima edizione è stata nel 2006, quindi voglio dire, non c’erano così tanti programmi, così tanti talent. Sicuramente uno come Massimo Bottura, che da pochi giorni ha vinto come miglior chef del mondo, lo deve anche a questa grande bolla, questa panna che è montata negli anni, che vede l’enogastronomia italiana protagonista. D’altra parte c’è stato anche Expo che ha contribuito, e quindi sai, Decanter un conto è vederlo oggi, perché noi siamo stati i primi e siamo, ad oggi, gli unici in radio che parlano di enogastronomia quotidianamente. Non ci sono tante altre trasmissioni. Siamo anche molto amici di Davide Paolini, Il Gastronauta su Radio24, però noi siamo quotidiani: è stata una bella scommessa, però diciamo che la sfida possiamo dire che è vinta. Ci vuole un po’ di lungimiranza e un po’ di fortuna.


Stefano: Certo. E infatti trovo molto interessante questa cosa. Qua ci interessano spesso le storie personali, no? E quindi allora proviamo ad andare indietro, per capire la tua prospettiva: tu, allora, conduttore radiofonico, televisivo ovviamente, autore di programmi… come si è sviluppata questa cosa nel vino? Cioè, tu dici “È stata una scommessa” ma, per te, come sei arrivato a giocarti questa carta?


Tinto: Guarda, allora, il mio percorso di studi è stato legato comunque sempre al mondo della comunicazione, perché mi sono laureato in Scienze della Comunicazione a Milano. Poi ho fatto un master a Roma, però diciamo sempre in ambito di marketing e comunicazione. Ma io, uscito dall’università, facevo dell’altro: ho lavorato come Junior Accounting in una società di eventi, poi ho lavorato come responsabile nel settore operativo di un importante tour operator. Poi, proprio in quell’occasione, questo tour operator fece un accordo con Radio2 per trasmettere dai propri villaggi, e quindi quello è stato poi il gancio, il passe-partout che mi ha permesso di proporre una trasmissione – io e Fede poi abbiamo da sempre lavorato insieme – e quindi ci è andata bene. Ma ti assicuro che il fatto di poter parlare di enogastronomia è arrivato dopo, perché all’inizio quello che facevamo noi era una trasmissione turistica, dal titolo “Il Tropico del Cammello”, troppo forti della nostra esperienza in ambito turistico, e quello era l’argomento. Poi dopo, casualmente, è nata una trasmissione radiofonica il cui argomento era l’enogastronomia, ma ti assicuro che all’inizio…


Stefano: È stata una scelta editoriale a monte, una passione anche vostra?


Tinto: È stata una serie di fattori, una serie di combinazioni, perché ci avevano chiesto un’idea per l’inverno dopo aver fatto due stagioni di estate con questo programma su Radio2 che si chiamava “Tropico del Cammello”, ma il turismo non può reggere tutto l’anno: è un programma che aveva l’obiettivo proprio di promuovere le località di vacanza. Infatti noi andavamo di estate, andavamo solo nel periodo di Pasqua e poi andavamo nel periodo natalizio: eravamo un palinsesto in sostituto dei Conigli, per cui una fascia anche prestigiosa. Poi, l’allora direttore di Radio2 disse: “Perché non ci proponete un’idea per l’inverno?”. Noi all’inizio volevamo fare un talk-show politico, che poi con gli anni è arrivato – c’è infatti su Radio2 con Un giorno da pecora – però la nostra idea era q

Comments 
In Channel
loading
00:00
00:00
x

0.5x

0.8x

1.0x

1.25x

1.5x

2.0x

3.0x

Sleep Timer

Off

End of Episode

5 Minutes

10 Minutes

15 Minutes

30 Minutes

45 Minutes

60 Minutes

120 Minutes

Come far scappare le persone davanti a un vino – con Tinto di Decanter Radio2

Come far scappare le persone davanti a un vino – con Tinto di Decanter Radio2

Stefano Labate