DiscoverNazarenoEp. 52 - Getsemani (l’abbandono e l’abisso del male)
Ep. 52 - Getsemani (l’abbandono e l’abisso del male)

Ep. 52 - Getsemani (l’abbandono e l’abisso del male)

Update: 2023-11-01
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La temperatura si è abbassata e quella notte un’insolita foschia è scesa tra gli ulivi rendendo l’atmosfera del Getsemani quasi spettrale. Gli undici apostoli e il giovane Marco, assonnati faticano a stare in piedi. Gesù dice ai suoi: “Sedetevi qui, mentre io prego”. Prende con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e comincia a provare paura e angoscia. Dice loro: “La mia anima è triste fino alla morte. Restate qui e vegliate”. Si allontana pochi metri da loro, e si mette in ginocchio sull’erba, di fronte a un antro che si apriva nella roccia. Gesù rimane a fissare quell’accesso oscuro alla caverna. Inizia a prender forma davanti ai suoi occhi una realtà terrificante. Un vortice di male e di peccato. Vede i peccati dell’umanità, quelli del passato e quelli del futuro.
Il Nazareno dice: “Abbà! Padre! Tutto è possibile a te: allontana da me questo calice! Però non ciò che voglio io, ma ciò che vuoi tu”. I peccati del mondo gli si mostrano in tutto il loro orrore: genocidi, massacri, uccisioni, tradimenti... Un peso insostenibile. Gesù è schiacciato, schiantato. Gli appare allora un angelo dal cielo per confortarlo. Entrato nella lotta, prega più intensamente, e il suo sudore diventa come gocce di sangue che cadono a terra. Torna su suoi passi, per cercare sostegno dagli amici. li trova addormentati e dice a Pietro: “Simone, dormi? Non sei riuscito a vegliare una sola ora? Vegliate e pregate per non entrare in tentazione. Lo spirito è pronto, ma la carne è debole”. Si allontana di nuovo a pregare. Ancora visioni oscure. Dal profondo dell’abisso spalancato davanti a lui, vede una figura avanzare. Lo riconosce subito, non aveva cambiato sembianze da quando gli si era avvicinato nel deserto, per tentarlo. Porta lo stesso copricapo bianco. Gli sussurra: “Tutto questo male... tutto questo male non può essere caricato sulle spalle di un solo uomo...”. Gesù allontana Satana con un grido soffocato, invocando il Padre, e si prostra a terra a pregare.
Poi, rialzatosi dalla preghiera, torna dai discepoli e li trova addormentati. E dice loro: “Perché dormite? Alzatevi e pregate, per non entrare in tentazione”. Si rimette nuovamente a pregare. Si avvicina per la terza volta agli apostoli assopiti e dice loro: “Dormite pure e riposatevi!”. Anche il Maestro si accascia per qualche istante, appoggiandosi a un vecchio ulivo le cui radici formano una conca accogliente. Gesù si riposa soltanto per pochi minuti. Poi il silenzio della notte fonda nel Getsemani viene rotto dalle voci delle guardie del tempio. Armate di tutto punto stanno venendo a cercarlo, guidate da Giuda.
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