Discoveril posto delle paroleFranco Buffoni "Aureole e tigri dal mondo queer"
Franco Buffoni "Aureole e tigri dal mondo queer"

Franco Buffoni "Aureole e tigri dal mondo queer"

Update: 2025-12-05
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Franco Buffoni
"Aureole e tigri dal mondo queer"
Racconti di un'altra letteratura
il ramo e la foglia edizioni
www.ilramoelafogliaedizioni.it

Questo libro vuole essere anzitutto la testimonianza di un cinquantennale impegno, umile e costante, vòlto a dare dignità letteraria ad alcune istanze provenienti dal mondo queer.
Perché, negli anni della mia formazione, quelli come me, a destra venivano considerati degli sporcaccioni, al centro dei peccatori, a sinistra una degenerazione borghese. Non era così, naturalmente: la classe operaia, di quelli come me, ne contava tanti quanti le altre classi sociali, solo che stavano nel closet. Ma, come diceva Mario Mieli, bastava frequentare i vespasiani per rendersi conto di quanti proletari en battuage li frequentassero.
La situazione, almeno nel mondo occidentale, cominciò lentamente a cambiare con il Sessantotto, in un crescendo culminato il 17 maggio 1990 con la dichiarazione dell’OMS, che definì l’orientamento sessuale di quelli come me “una variante naturale dell’umana sessualità”. Dunque nessuna malattia, nessuna cura: nessuna terapia riparativa.
Questi racconti sono stati scritti nella convinzione che qualche giovane possa trarre motivo di orgoglio e rinnovata dignità.
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«A Central Park, senza dirgli nulla in precedenza, Louis gli fa incontrare il figlio di Benny Paret. Emile lo scruta un po’, poi avvicina il viso e gli dice: “Non volevo. Assomigli molto a tuo padre”.
Nel 2005 partecipa al Gay Pride e in un’intervista su Sports Illustrated fa coming out: “Se uccido un uomo tante persone capiscono e mi perdonano. Se invece amo un uomo, per molti questo resta un crimine imperdonabile. È allora che divento cattivo. Per questo, anche se non sono mai stato fisicamente in prigione, è come se fossi rimasto in cella per quasi tutta la vita”.»
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Franco Buffoni ha pubblicato Suora carmelitana (1997), Il profilo del Rosa (2000), Guerra (2005), Noi e loro (2008). L’Oscar Poesie 1975-2012 raccoglie la sua opera poetica. Con Jucci (2014) ha vinto il Premio Viareggio. In seguito sono apparsi Avrei fatto la fine di Turing (2015), l’opera teatrale Personae (2017), La linea del cielo (2018), Betelgeuse e altre poesie scientifiche (2021). È autore dei romanzi Zamel (2009), Il servo di Byron (2012), La casa di via Palestro (2014), Il racconto dello sguardo acceso (2016), Due Pub tre poeti e un desiderio (2019), Silvia è un anagramma (2020), Vite negate (2021), Il Gesuita (2023). Nel 2025 Interlinea ha pubblicato la raccolta di saggi Nel nome del male; Mondadori Poesie 1975-2025 comprensivo del nuovo libro La coda del pavone (2025). Il suo sito è www.francobuffoni.it


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