Marie-Madeleine d’Aubray
Description

La dispensatrice d’arsenico
Marie Madeleine d’Aubray è una delle primissime serial killer francesi di cui si abbiano notizie certe. Nonostante il numero accertato delle sue vittime sia basso, tre, è comunque considerabile un’assassina seriale. Probabilmente la spinta era mista: in parte dovuta al desiderio di denaro e al bisogno di affrancarsi dal biasimo paterno, ma, se fosse vero che mieté vittime anche negli ospedali, non si potrebbe escludere una componente sadica. Vero è che fu una serial killer organizzata perché senza le lettere conservate da Saint Croix e fortunosamente ritrovate probabilmente non sarebbe mai stata scoperta.
Fonti bibliografiche
- “Assassine” di C. Tani, Mondadori, 1999
- Enciclopedia Britannica
Musiche usate per la puntata
- “Le Bourgeois Gentilhomme – Ouverture” di Jean-Baptiste Lully interpretato da Advent Chamber Orchestra (fonte: Wikimedia Commons). Lully era quasi perfettamente contemporaneo di Marie-Madeleine.
- Sigla di chiusura: “Susan” di Vvsmusic. Fonte: Jamendo.
La sigla di apertura è un frammento di Greensleeves (tradizionale inglese) suonata da noi.
Immagine di copertina
Per questo episodio non siamo riusciti a trovare delle belle immagini. Questo dipinto che alcuni articoli sul web usano per rappresentare Marie-Madeleine ritrae invece Anna Caffarelli Minuttiba. E anche di quest’altro ritratto non siamo riusciti a trovare una garanzia affidabile che si trattasse proprio della nostra avvelenatrice.
Abbiamo dunque fatto un collage di alcune illustrazioni di epoca molto più tarda.
<figure class="wp-caption alignnone" id="attachment_1789" style="width: 240px;">
<figcaption class="wp-caption-text" id="caption-attachment-1789">Edmond Coppin – Madame de Brinvilliers avvelena i pazienti in ospedale. XIX secolo. Fonte: wikimedia commons.</figcaption></figure><figure class="wp-caption alignnone" id="attachment_1790" style="width: 238px;">
<figcaption class="wp-caption-text" id="caption-attachment-1790">La marchesa de Brinvilliers avvelena suo padre. Autore sconosciuto. XX secolo. Fonte: wikimedia commons.</figcaption></figure>











