DiscoverRadio Onda d`UrtoPALESTINA: A GAZA TENDE SOTT’ACQUA E AIUTI ANCORA BLOCCATI. TEL AVIV CHIUDE NUOVAMENTE I VALICHI.
PALESTINA: A GAZA TENDE SOTT’ACQUA E AIUTI ANCORA BLOCCATI. TEL AVIV CHIUDE NUOVAMENTE I VALICHI.

PALESTINA: A GAZA TENDE SOTT’ACQUA E AIUTI ANCORA BLOCCATI. TEL AVIV CHIUDE NUOVAMENTE I VALICHI.

Update: 2025-11-14
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Palestina. Hamas ha consegnato il corpo di un altro prigioniero israeliano, come da accordi per la prima fase di cessate il fuoco. Sarebbero ancora 4 i corpi da qualche parte sottoterra nella Striscia di Gaza. Chi invece viola sistematicamente la tregua continua a essere Israele: oggi ucciso un palestinese nel sud della Striscia, con la solita accusa di essere “troppo vicino” alla Linea Gialla, la zona occupata illegalmente da Tel Aviv e che rappresenta il 53% del territorio gazawi. Un’altra vittima, una donna, per un drone israeliano a nordovest della Striscia. In un mese di cosiddetto cessate il fuoco, sono 284 i morti palestinesi, con 700 feriti e gli aiuti bloccati anche oggi da Tel Aviv. La scusa, questa volta, è che il venerdì è un giorno festivo sia in Egitto che in Israele. Durante il resto della settimana, dai due valichi parzialmente aperti sono transitati comunque solo 370 camion, un’inezia rispetto alle esigenze della popolazione e un’aperta violazione – l’ennesima – del cessate in fuoco.


Durissime quindi le condizioni della popolazione, sferzata anche dall’arrivo della brutta stagione nella Striscia; diversi temporali hanno mandato sott’acqua le esili e introvabili tende (ne mancano almeno 450mila) in cui devono vivere i palestinesi, invase da pioggia e acque reflue, dato che Tel Aviv ha scientificamente distrutto il sistema fognario, unendo la carestia al rischio drammatico di epidemie, nel tentativo di portare avanti pulizia etnica e genocidio.


Da Gaza la corrispondenza con Sami Abu Omar, nostro storico collaboratore. Ascolta o scarica


In Cisgiordania invece 2 bambini palestinesi uccisi dalle forze occupanti israeliane nella città di Beit Ummar, a nord di Hebron, prima di sequestrare i loro corpi e dichiarare l’area una zona militare chiusa. L’esercito israeliano ha dichiarato pure Burin, nel nord, zona militare chiusa, poco prima dell’arrivo di centinaia di attivisti nowar israeliani intenzionati ad aiutare i palestinesi nella raccolta delle olive, di fronte ai continui e impuniti attacchi terroristici dei coloni. Esercito occupante e polizia – quella agli ordini del fascista Ben Gvir – hanno fermato 7 autobus degli attivisti di Peace Now diretti al villaggio.


Sul fronte della solidarietà al popolo palestinese, a Brescia intanto c’è stato l’atteso incontro con i vertici Coop a seguito della manifestazione di domenica che denunciava la commercializzazione dei prodotti israeliani anche nel punto vendita di via Sorelle Ambrosetti. Come è andato l’incontro? La valutazione di Umberto Gobbi, Coordinamento per la Palestina di Brescia. Ascolta o scarica

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