PALESTINA: LA RICOSTRUZIONE DI GAZA TRA PIANI COLONIALI E CRISI UMANITARIA. IL PUNTO CON IL GIORNALISTA MICHELE GIORGIO
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Le mire coloniali di Israele su Gaza si fanno sempre più evidenti. La ricostruzione della Striscia sembra destinata a limitarsi all’area delimitata dalla cosiddetta “linea gialla”, tracciata da Israele: un piano che, di fatto, prefigura una nuova occupazione illegale, estesa a circa metà del territorio.
Nel quadro della fase due del cessate il fuoco, gli Stati Uniti starebbero progettando la costruzione di una grande base militare in Israele, nei pressi del confine con Gaza. La struttura verrebbe utilizzata dalle forze internazionali incaricate di garantire il rispetto del cessate il fuoco.
Un cessate il fuoco mai realmente attuato neppure nella fase uno, ancora in corso: oltre 270 palestinesi sono stati uccisi in un solo mese di “tregua”. Israele continua a limitare l’ingresso degli aiuti umanitari; solo oggi è stato riaperto il valico di Zikim, nel nord della Striscia. Nel frattempo, la crisi umanitaria si aggrava, mentre bombardamenti e vittime civili restano quotidiani.
E non è tutto. Nella Cisgiordania Occupata, i coloni israeliani hanno lanciato nuovi attacchi contro la popolazione palestinese: nella serata di ieri, decine di coloni hanno preso d’assalto due villaggi, incendiando veicoli e abitazioni prima di scontrarsi con i soldati israeliani. Proprio ieri, i comandanti delle brigate dell’esercito di occupazione israeliano hanno chiesto al capo di Stato Maggiore di reintrodurre la detenzione amministrativa, revocata in precedenza dal ministro della Difesa Katz, nei confronti dei coloni, segnalando così le profonde divisioni interne alla società israeliana.
Al parlamento israeliano, intanto, la destra colonica ha fatto passare in prima lettura una proposta di legge che mira a introdurre la pena di morte, ma solo per i palestinesi.
Ai microfoni di Radio Onda d’Urto, gli aggiornamenti con Michele Giorgio, direttore di Pagine Esteri, corrispondente da Gerusalemme per Il Manifesto e nostro collaboratore. Ascolta o scarica.




