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Coronavirus, il microscopio sui numeri
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Coronavirus, il microscopio sui numeri

Author: Il Sole 24 Ore

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Siamo di fronte a un'epidemia che ormai da molti giorni sta seguendo una crescita esponenziale del 30% al giorno. Che cosa significa questo in termini di saturazione dei posti letto in rianimazione? E cosa possiamo fare per fermarla? Lo spiega Luca Foresti, fisico e ad del Centro Medico Santagostino, in questo podcast quotidiano realizzato in collaborazione con Il Sole 24 Ore
23 Episodes
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Per essere veramente efficace il contact tracing attraverso un'applicazione installata sugli smartphone deve essere inserito in una strategia complessiva più ampia
Test sierologici estensivi su larga scala, App per il tracciamento supportata da un team di controllo, monitoraggio domestico degli ammalati non gravi: si può e si deve fare
Capire l'esatto funzionamento delle varie tipologie è fondamentale per capire come usarne i risultati in vista della fatidica "fase 2"
Contagiati, numero di tamponi, decessi Covid e non Covid: una piccola guida per districarsi tra i numeri forniti ogni giorno dalla protezione civile. E capirli meglio
R indica il il numero medio di persone contagiate da una persona. Quando scende sotto una certa soglia il virus non fa più paura. Ma qual è quella soglia?
La rilevazione degli anticorpi può costituire uno strumento fondamentale per scoprire chi ha già avuto la malattia. Bisogna agire in fretta per stabilirne la precisione e per definire come usarli
Testing e tracing, ma anche un progressiva e controllata uscita dall’isolamento di categorie di popolazione. Ecco come affrontare i prossimi mesi
Quanto potremo far durare il lockdown? Come cambieranno le nostre abitudini sociali? Che impatto di lungo termine questa crisi avrà su alcuni settori in particolare? E su spesa pubblica e disoccupazione? Tante domande a cui bisogna cominciare a trovare risposte
Prendendo i dati storici delle anagrafi dei Comuni e confrontandoli con quelli di queste settimane salta all'occhio un numero di decessi molto più alto di quelli dichiarati ufficialmente. A cosa è dovuta questa discrepanza?
Medici, virologi, ricercatori, epidemiologi, infermieri: competenze verticali fondamentali. Ma senza anche competenze capaci di guardare il quadro globale nella sua complessità sarà difficile uscire velocemente dalla crisi
La Lombardia è stata semplicemente la prima, ma la curva del contagio, con tempi diversi, ha andamenti simili ovunque. Solo l'effetto del lockdown potrà portare a un rallentamento.
Abbiamo bisogno di test ad altissima capacità produttiva, basso tempo per ottenere una risposta, costi contenuti e specificità e sensibilità oltre il 90%. Esistono, sono i test sierologici. E sono una risposta importante all'emergenza
Servono sistemi di tracking via smartphone che sappiano raccogliere in tempo reale le condizioni cliniche dei cittadini e costruire mappe del contagio e dei punti di contatto fra le persone per individuare i focolai. Nel rispetto della privacy
Numeri alla mano, la curva di discesa dell'epidemia è più lenta della salita. Occorrerà quindi mettere in campo strategie mirate per tornare alla normalità gradualmente evitando rischi di "ricaduta"
Temperatura, umidità, tassi di vaccinazione, test di massa, età media della popolazione: ecco alcune delle ipotesi al vaglio della comunità scientifica per spiegare perché in alcune parti del mondo il virus colpisce meno violentemente che altrove
Osservando gli andamenti di Corea del Sud, Singapore, Svezia, Germania e altri casi, come quello della nave Diamond Princess, possiamo capire meglio la dinamica del contagio e la sua letalità
Se tutto andrà bene, dobbiamo avere un orizzonte temporale di mesi, nei quali i numeri del contagio caleranno giorno per giorno. Ma in quei mesi sarà fondamentale non abbassare la guardia e tenere sempre ridotto il tasso di interazioni sociali
Test estensivi, tracking georeferenziati dei contagi oltre che politiche di isolamento: così si è riusciti a rallentare la diffusione fuori da Wuhan all'inizio dello spread
È fondamentale evitare che la progressione dei contagi sia troppo veloce a causa del numero limitato dei letti in terapia intensiva
Con la riconversione di tutto il sistema sanitario nazionale a presidio di gestione dell’epidemia, con le sue necessità di posti letto e posti di terapia intensiva, la rimanente parte dei problemi di salute, a meno di quelli urgenti e gravi, nei prossimi mesi non verranno presidiati. Con conseguenze non da poco.
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