DiscoverScuola 4.0 – Come cambia l'apprendimento
Scuola 4.0 – Come cambia l'apprendimento
Claim Ownership

Scuola 4.0 – Come cambia l'apprendimento

Author: Luisa Broli e Riccardo Larini

Subscribed: 3Played: 54
Share

Description

Luisa Broli (docente nella scuola secondaria di secondo grado e formatrice di docenti) e Riccardo Larini (docente e dirigente scolastico, editore ed esperto di intelligenza artificiale applicata all'apprendimento) vi accompagneranno settimana dopo settimana alla scoperta di come cambia il mondo della scuola e dell'apprendimento.
22 Episodes
Reverse
Dopo l'episodio dedicato ai fondamenti della formazione alla cittadinanza nelle scuole, ecco una nuova puntata, dedicata questa volta alla ricerca di buone pratiche da applicare nei programmi di educazione civica.Ci accompagnano Roberta Salzano e Stefano Taurelli, che da anni lavorano ai progetti della fondazione FONDACA sull'educazione alla cittadinanza democratica e che hanno collaborato tra le altre cose a Cittadinanza democratica e educazione civica. Attività e materiali per la scuola secondaria (Erickson 2020) nonché alla creazione di interessantissimi corsi di educazione civica per le scuole.Buon ascolto a tutte e a tutti!
In questo episodio del podcast esploriamo il potenziale pedagogico di una metodologia didattica innovativa creata nel mondo anglosassone: il debate.Oltre a presentare alcuni possibili format, come quello del World Schools debate e quello di Exponi le tue idee di WeWorld, discutiamo del fondamentale ruolo di coach e giudice del docente, dei benefici e delle competenze che il debate può recare agli studenti, nonché dei possibili elementi critici che possono emergere qualora tale metodo non venga usato con le dovute attenzioni.Per questa e per altre interessanti metodologie innovative rimandiamo inoltre al sito di Avanguardie educative dell'Indire, ricchissimo di spunti, idee e analisi di cui i docenti possono fare tesoro.Buon ascolto!
In che senso la tecnologia non è mai neutra, e come si applica questa osservazione all'intelligenza artificiale?Ne discutiamo con Diletta Huyskes, filosofa, dottoranda in Sociologia Digitale all'Università di Milano e Head of Advocacy presso il Privacy Network, associazione no profit che dal 2018 affronta in Italia le sfide che derivano dall'innovazione tecnologica.Insieme a lei parliamo di problemi etici e di bias associati all'impiego di intelligenza artificiale, con un occhio particolare sulla scuola e gli interventi normativi delle istituzioni.Non ci abita alcun desiderio di respingere strumenti preziosissimi, ma insieme vogliamo ribadire la fondamentale importanza del controllo umano, a monte e a valle, di tutte le operazioni affidate alle "menti" artificiali dei computer.Buon ascolto!
Gradito ospite di questa puntata del nostro podcast è il professor Giovanni Moro, uno dei massimi esperti italiani e non solo di cittadinanza.Oltre a essere tra i fondatori del Movimento Federativo Democratico nel 1978 (dal 2000 in poi Cittadinanzattiva), Moro ha presieduto per quasi due decenni il think tank FONDACA, che ha prodotto, tra molte altre cose interessanti, anche esperienze di didattica della cittadinanza di assoluto valore, su cui torneremo con i diretti protagonisti in un episodio futuro del nostro podcast.Per ora, godetevi le sagge riflessioni sui fondamenti della cittadinanza e le possibilità di un suo esercizio del nostro illustre ospite!
Chi di voi non ha partecipato con amici e amiche a qualche divertentissima escape room?In questo episodio del nostro podcast, discutiamo assieme a Elisa Bertagnoli, docente di materie economico-aziendali nella scuola secondaria, di come utilizzare escape room sia reali sia virtuali per cammini di apprendimento a cavallo tra il formale e il non formale.Oltre a commentare alcune escape room create da Elisa, nella conversazione vengono suggerite possibili modalità creative mediante l'utilizzo di Google Moduli e di strumenti come Thinglink e quelli proposti dalla California Teachers Association. Buon ascolto!
Da una ventina d'anni (in linea teorica) e più concretamente dal 2010, sono attivi in Italia dei percorsi formativi nelle scuole che coinvolgono più discipline e attività nonché insegnamenti in lingua straniera in attuazione di intese e accordi internazionali.Ne parliamo in questo episodio del nostro podcast, dedicato al CLIL, ovverosia all'apprendimento integrato di contenuti e di lingue, detto altrimenti dell'introduzione nei programmi scolastici di discipline non linguistiche insegnate mediante l'utilizzo in classe di una lingua veicolare, ovverosia di una lingua diversa da quella madre.Nostra ospite è Letizia Cinganotto, docente di didattica delle lingue all'Università per stranieri di Perugia, già ricercatrice presso INDIRE nonché una delle massime esperte italiane dell'argomento, che ci aiuta a capire perché si tratta di un'integrazione importante rispetto alle metodologie tradizionali di apprendimento delle lingue straniere.Buon ascolto, e per approfondimenti consultate il link del MIUR alle normative degli ultimi vent'anni nonché alle loro recenti integrazioni e ampliamenti.
Qualunque esperienza compiuta prestando attenzione e riflettendo, genera apprendimento.In questo episodio del nostro podcast ripercorriamo la classificazione tradizionale dell'apprendimento in formale, informale e non formale avvalendoci delle neuroscienze e della piscologia.Dal basso continuo delle esperienze non programmate di apprendimento, che semplicemente accadono ma su cui è necessario riflettere, all'esperienza misurabile e soggetta a valutazione dell'apprendimento più tradizionale basato su obiettivi definiti a priori, analizziamo pregi e difetti di ogni modalità dell'apprendere. Al centro di tutto, però, rimane la convinzione – intuita per la prima volta da Maria Montessori e confermata dagli studi odierni sui modelli biologici dell'apprendimento – che ognuno impara secondo tempi e modalità proprie, e dunque solo una miscela sapiente delle varie forme dell'apprendimento può far crescere le singole persone e farle diventare cittadini adulti, capaci e responsabili.
La scuola omologa alla società attuale, oppure forma persone capaci di cambiare in meglio il mondo?Come promuovere la creatività e un pensiero divergente (J.P. Guilford)?In questo episodio di Scuola 4.0 Luisa e Riccardo discutono dei fondamenti teorici e delle buone pratiche che possono portare a formare delle persone libere, capaci di esprimersi in modo originale, cercando (e a volte trovando) senso per sé stesse e per gli altri.Dall'impiego del linguaggio genealogico dell'arte (Gianluca Peluffo), alla promozione di approcci individuali, creativi e originali, sia per risolvere problemi aperti, sia per liberare l'espressività di tutte e di ciascuno, vengono esplorati i possibili cammini per favorire e valutare la creatività.Per approfondimenti consultare : Il Pensiero Creativo nell’Indagine OCSE PISA 2022e il portale Generazioni Connesse
In questo episodio del nostro podcast parliamo del tema della metacognizione.A partire dagli stimoli contenuti nel LifeComp, ovverosia il Quadro europeo per le competenze chiavi personali, sociali e per imparare a imparare, analizziamo in particolare le implicazioni di tali competenze per i docenti e gli studenti  e le studentesse.Quindi discutiamo di come gli strumenti digitali e l'intelligenza artificiale possano contribuire in maniera decisiva a sostenere l'autoconsapevolezza nell'apprendimento e lo sviluppo di una mens che desidera l'apprendimento (growth mindset).Completano il discorso alcuni suggerimenti pratici sviluppati da Luisa Broli mediante il suo Storyboard dello studente.Buon ascolto!
In questo episodio incontriamo Maurizio Parodi, maestro, dirigente scolastico, studioso di formazione e autore di testi sul mondo della scuola e della pedagogia, tra cui La scuola che fa male (Liberodiscrivere 2009), Gli adulti sono bambini andati a male. Per genitori, educatori e insegnanti che vogliono imparare a non insegnare (Sonda 2013), Non ho parole: analfabetismo funzionale e analfabetismo pedagogico (Armando 2018) e La scuola è sfinita. Ricostituenti pedagogici (La Meridiana 2022).In particolare dialoghiamo su due suoi testi che lo hanno reso noto al grande pubblico – Basta compiti! Non è così che si impara (Sonda 2012) e Così impari. Per una scuola senza compiti (Castelvecchi 2018) – e sul gruppo Facebook e il sito internet contenenti il suo appello provocatorio al mondo della scuola primaria e secondaria di primo grado: eliminare i compiti a casa per far sì che le scuole siano luoghi di apprendimento reale, personale e non discriminante.Buon ascolto!
Uno degli elementi chiave che dovrebbero essere ineludibili nella formazione odierna dei docenti sono le competenze digitali.In questo episodio del nostro podcast presentiamo il quadro di riferimento europeo sulle competenze digitali dei docenti e dei formatori, noto come DigCompEdu, invitando colleghe e colleghi insegnanti ad autovalutarsi tramite questo questionario predisposto in tal senso dalla Commissione Europea.Più in profondità, spieghiamo perché sia fondamentale e non accessoria l'acquisizione da parte dei docenti di adeguate competenze digitali, a partire da una comprensione dei principi dell'apprendimento multimediale, fino a una conoscenza dei settori in cui gli algoritmi di intelligenza artificiale possono rappresentare risorse preziosissime per le studentesse e gli studenti di domani.Buon ascolto, e ricordatevi che potete chiederci approfondimenti e contattarci a scuolaquattropuntozero@gmail.com.
A richiesta di molti nostri ascoltatori, abbiamo deciso di dedicare un episodio straordinario e un po' più lungo del nostro podcast alla riforma dei percorsi di abilitazione all'insegnamento nella scuola secondaria.Chi desidera ottenere chiarimenti ulteriori può contattarci via mail a scuolaquattropuntozero@gmail.com.Buon ascolto!
Siamo troppo abituati a considerare solo la componente razionale dell'apprendimento, trascurandone invece la componente emotiva.In questo episodio del nostro podcast introduciamo il tema del ruolo delle emozioni nell'apprendimento.Presentiamo alcuni esempi di metodi, come il SEL (Social and Emotional Learning) e il RULER (Recognizing, Understanding, Labeling, Expressing, Regulating), ideati a partire dagli studi avviati già negli anni Sessanta dalla Scuola di Medicina dell'Università di Yale.Passiamo quindi a raccontare di alcuni modi in cui l'intelligenza artificiale consente di analizzare linguaggio ed emozioni, aiutando in tal modo a sostenere e migliorare il processo di apprendimento.
Le giovani e i giovani di oggi sono molto più attratti dalle risorse multimediali – video in primis – che non dai tradizionali supporti cartacei o dalle sole parole scritte.In questo episodio raccontiamo gli studi sull'apprendimento multimediale portati avanti fin dagli anni Ottanta dallo psicologo e pedagogista californiano Richard E. Mayer, per capire come la visione contribuisca in maniera fondamentale all'apprendimento e all'integrazione di altri canali della percezione, come quello uditivo.In particolare ci soffermiamo su alcuni metodi che sfruttano la visualizzazione del pensiero e dell'apprendimento per aiutare ad acquisire una maggiore consapevolezza dei nostri processi cognitivi e di crescita nella conoscenza e nella capacità di comprendere le cose.Rimandiamo in proposito alle ampie risorse contenute nel sito del Project Zero dell'università di Harvard. 
Perché si parla così tanto di orientamento scolastico?In questo episodio esaminiamo i vari aspetti fondanti di un buon percorso di orientamento: fare esperienze che, grazie all'ausilio di coach e mediante la riflessione critica su se stessi e su ciò che si è vissuto, consentano di scoprire le proprie potenzialità e desideri e aiutino a scoprire come realizzare e raggiungere quanto ci sta a cuore.In questo ci possono aiutare alcuni strumenti di intelligenza artificiale, in particolare le cosiddette LXP (Learning Experience Platforms), ma centrale rimane il ruolo dei coach.Infine auspichiamo l'introduzione nella formazione dei docenti del futuro delle competenze necessarie per accompagnare l'orientamento delle ragazze e dei ragazzi affidati al loro servizio educativo.
Prosegue la chiacchierata con Federico Fantacone sull'innovazione tecnologica applicata al mondo della scuola.In questo episodio parliamo di come la sovrapposizione di mondi virtuali alla percezione della realtà possa aiutare da molti punti di vista l'apprendimento.Tra le applicazioni di realtà virtuale narrate in questa conversazione, ce ne sono alcune come Classcraft,  in grado di trasformare l'intero processo scolastico (dalla gestione delle classi, alla valutazione e l'autovalutazione degli studenti, al dialogo con i loro genitori) in qualcosa di più personale, coinvolgente e meno arido.Altre, come l'applicazione di applicazioni di realtà aumentata ai libri scolastici, consentono di arricchirne di molto l'esperienza e i contenuti.Infine, lo stesso processo di valutazione formativa può trarre notevole beneficio da applicazioni di realtà aumentata come Plickers, utilizzata da moltissime scuole in tutto il mondo.A seguire, parleremo in una delle prossime puntata anche del mondo dei metaversi.
In compagnia di Federico Fantacone, uno dei massimi esperti italiani di e-learning e innovazione nel campo dell'apprendimento, nonché autore del podcast Storie di apprendimento straordinario, iniziamo a scoprire insieme alcuni strumenti innovativi per la didattica.In questo primo episodio insieme a Federico, parliamo di robodidattica e di gamification, sfatando miti e ripercorrendo con rigore la genesi e i possibili utilizzi di queste preziose metodologie.Buon ascolto!
La svolta di Bloom

La svolta di Bloom

2022-07-2216:28

Nel 1984, Benjamin Bloom pubblica sull'Educational Researcher lo studio Il problema 2 sigma: la ricerca di metodi di istruzione di gruppo altrettanto efficaci del tutoraggio individuale.Cosa fa la differenza nell'apprendimento di una classe di studenti? Come riprodurre gli enormi benefici del tutoraggio individuale su larga scala e a costi sostenibili?Al cuore delle scoperte di Bloom vi è innanzitutto il ruolo decisivo della valutazione formativa, che consente di dare a ciascuno ciò ci cui ha realmente bisogno per crescere nell'apprendimento e padroneggiare le conoscenze e le competenze.Con lo sviluppo sempre maggiore dei computer, le ricerche di Bloom sono inoltre diventate la base per collegare valutazione formativa e personalizzazione dell'apprendimento. Ha così visto la luce l'apprendimento adattivo, che è quanto di più solido vi sia all'orizzonte per quanto riguarda la crescita dell'apprendimento grazie alla sinergia di esseri umani e intelligenza artificiale.Una svolta cruciale, da conoscere, praticare e studiare ovunque. La introduce Riccardo Larini, mentre Luisa Broli si gode le meritatissime vacanze dopo gli esami di Stato!
In questo episodio affrontiamo il tema cruciale e delicato della valutazione.Verifiche, voti, giudizi, griglie: cosa è importante in quella che a volte diventa una giungla in cui è difficile orientarsi?Oltre a descrivere esperienze positive di valutazione, Luisa e Riccardo si soffermano sull'importanza fondamentale della valutazione formativa, ovverosia lo strumento fondamentale per individuare come sta andando il processo di apprendimento e per condurlo al miglior esito possibile, tanto per i singoli quanto per le intere classi di cui si è responsabili.
In questa nuova puntata partiamo dal dilemma tradizionale: formare per aiutare ad adattarsi al mondo o per cambiarlo?In un mondo in cui non ci è dato di sapere quali saranno i lavori e le competenze richieste già tra qualche anno, cosa è utile imparare?Conoscenze, competenze, abilità: quale mix nei curricula di domani? È ormai tempo di scelte ineludibili, di selezioni e ripensamenti.Buon ascolto, buona riflessione e buone scelte!
loading
Comments 
Download from Google Play
Download from App Store