L’olfatto, tra tutti e cinque i sensi, è spesso bistrattato, come se fosse la pecora nera della famiglia. La verità è che, senza di esso, la nostra esperienza quotidiana sarebbe decisamente peggiore. Per capirlo basta guardarsi intorno, sì, ma volendo anche indietro: ognuno di noi associa a determinati odori episodi del suo passato. Senso, memoria, arte: in tre episodi cerchiamo di spiegare come e quanto l’olfatto impatti sulle nostre vite.
Il senso dell’olfatto è ovunque: anche se non ce ne accorgiamo, respiriamo odori e immagazziniamo informazioni. Quello che ci piace, quello che ci fa stare bene, oppure anche sensazioni negative, o di pericolo: per l’essere umano, l’odorato è molto più importante di quello che pensiamo.
La potenza dell’olfatto si percepisce soprattutto quando impatta sulla nostra memoria: a volte basta sentire un profumo per tornare indietro nel tempo. Questo perché gli odori hanno una corsia preferenziale rispetto agli altri sensi. La madeleine di Proust insegna.
Anche per il mondo dell’arte, l’olfatto è un senso fondamentale, capace di evocare emozioni e coinvolgere il lettore, l’ascoltatore, l’osservatore. Da Don Chisciotte fino a Pascoli, scrittori e poeti hanno sfruttato la potenza degli odori nelle loro opere.