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La psicologa Silvia
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La psicologa Silvia

Author: Silvia Spinelli

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Suggerimenti pratici ed operativi di psicologia dello sviluppo e dell'educazione per genitori ed insegnanti.
281 Episodes
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Sai perché alcune emozioni ti sorprendono?Potrebbe essere il momento di conoscerti davvero."Conosci te stessa o te stesso"... Un motto antichissimo, che dovrebbe essere quasi scontato.Del resto, come possiamo non conoscerci?In realtà, lo vedo ogni giorno in terapia, e forse lo avrai notato anche tu: a volte, la non conoscenza di sé ci porta a reagire o a provare emozioni inaspettate, che ci colgono di sorpresa.Vediamo insieme come possiamo capire davvero chi siamo, perché, in fondo, è l'unico modo per migliorare il nostro benessere.P.S.: "Atlantide, il mondo sommerso delle tue emozioni" è ancora in promozione e può aiutarti a capire un po' di più di te, del partner, dei figli, e rispondere alla domanda "come sono io?". Trovi tutto qui: https://www.lapsicologasilvia.it/atlantide-corso-emozioni
Come riprendere al meglio dopo le vacanze estive e l’inizio della scuola?Vediamo tre suggerimenti, ma prima partiamo da qui: cerchiamo di essere noi stesse e noi stessi in tutti i diversi contesti che vivremo.Sono io al lavoro, sono io col mio partner, sono in famiglia, sono io con i miei figli...La stanchezza mentale arriva quando non siamo davvero noi, portandoci solo a pensare a quando arriveranno le prossime vacanze. Con l'unico desiderio di staccare e allontanarci.Se ci pensate, evadere lo diciamo come svago, ma anche con riferimento alla prigione.Cerchiamo di non far diventare una prigione la quotidianità, in modo da non sentire così forte il desiderio di evadere.Come facciamo a farlo? Dobbiamo conoscerci e conoscere le nostre emozioni che regolano le decisioni che prendiamo.P.S.: per capire un po' di più di noi, del partner, dei figli, e rispondere alla domanda "come sono io?", immergetevi in "Atlantide, il mondo sommerso delle tue emozioni" https://www.lapsicologasilvia.it/atlantide-corso-emozioni
Da questo luogo, da questo spazio in cui mi sento veramente me stessa, voglio raccontarvi tre cose che ho fatto quando non mi sentivo così.Tre cose che mi ostinavo a fare in assenza del mio centro, che mi portavano a vivere in modo non coerente con la mia vera natura o con i miei desideri.Percepiamo la differenza quando iniziamo a fare pace con la nostra persona, con le nostre caratteristiche uniche e singolari, e smettiamo di fare quelle cose che sono lontane dal nostro essere.Vi riconoscete in una delle situazioni che descrivo nell'audio?Quali sono le cose che avete fatto in passato o che ancora fate che però non sono proprio da voi?Un abbraccio,Silvia
Alleniamo bambini e ragazzi a mettersi al centro, a volersi bene e a occuparsi delle loro cose, non solo per un mero fatto di autonomia ma proprio per abituarsi a prendere decisioni, sbagliare e riprovare.In questa seconda parte, insieme a Bruno Garbi, parliamo di cura di sé, ascolto e riconoscimento dei propri bisogni, per imparare a considerarci come qualcosa di prezioso.(Trovi la prima parte nell'audio della scorsa settimana)
Alleniamo bambini e ragazzi a mettersi al centro, a volersi bene e a occuparsi delle loro cose, non solo per un mero fatto di autonomia ma proprio abituarsi a prendere decisioni, sbagliare e riprovare.In questa prima parte, insieme a Bruno Garbi, parliamo di cura di sé, ascolto e riconoscimento dei propri bisogni, per imparare a considerarci come qualcosa di prezioso.
Crescere come genitore è una grandissima fatica.Aggiornarsi, leggere, migliorare... Oggi vediamo tre competenze di crescita personale che si affinano lavorando sulla nostra genitorialità.È proprio così: lavorare sulla propria genitorialità significa anche lavorare su di sé, acquisendo competenze che ci serviranno anche in altri ambiti, personali e lavorativi.Un abbraccio,Silvia📣 Il 19 agosto sarò speaker per un evento fighissimo e innovativo, dedicato a chi gestisce dinamiche complesse, in famiglia e/o sul lavoro. Tutto ciò in una location stupenda, con compagni di viaggio altrettanto stupendi, nel cuore del Salento.Vieni a "Home Vs Work? - Come surfare nelle complessità senza affogare". L'iscrizione è GRATUITA e puoi prenotare il tuo biglietto su: https://www.eventbrite.it/e/983884574247
«Non fare il bagno prima che siano passate almeno tre ore dopo che hai mangiato...»«Non tirare la sabbia...»«Non tuffarti...»«Non fare rumore...»«Metti la crema solare...»Oggi forse i bambini hanno qualche regola in meno, ma ci sono delle cose che è necessario fare soprattutto quando siamo in vacanza.Come fare affinché i nostri bambini rispettino le regole in luoghi pubblici?Condivido tre suggerimenti, prendendo spunto da una situazione vissuta in tempo reale, mentre pensavo all'argomento da trattare nel video di oggi.E voi? Quali regole dovevate seguire quando eravate in vacanza da piccoli?
«Silvia, mio figlio o mia figlia non ha interessi. Io alla sua età tenevo un diario, scrivevo poesie, mi piaceva giocare a pallavolo, facevo un sacco di cose... Ma lui o lei sembra che non abbia proprio voglia di fare niente e che non segua particolari passioni.»Ecco una delle domande più frequenti che ricevo durante le consulenze con i genitori.Ma come possiamo stimolare i nostri ragazzi affinché abbiano degli interessi propri?Nel video di oggi, condivido alcuni indizi che possono causare una mancanza di interessi per capire cosa possiamo fare in certe situazioni.Indizi da considerare anche quando sogni e passioni ci sono, ma per alcuni preadolescenti o adolescenti diventa davvero difficile seguirli.Parliamo anche di smartphone, del nostro esempio e dell'eccessivo carico che, anche inavvertitamente, trasferiamo ai nostri figli.E voi? Che interessi avete? Quali sono le vostre passioni?
«Ma se gliele dai tutte vinte, come farà a rispettarti più avanti?»Questa domanda si collega alla percezione di forza e autorevolezza nelle relazioni tra genitori e figli.«Vinci tu o vinco io. Tu mi chiedi una cosa, ma io non cedo e non te la do vinta.»La prima cosa che, come genitori, dovremmo fare è proprio questa: evitare di entrare in una mentalità di competizione costante, di una battaglia o contesa da non mollare di un centimetro.Un approccio di questo tipo ci porta a scendere nell'arena, dimenticando che il vero obiettivo dovrebbe essere quello di gestire le dinamiche relazionali da una posizione di equilibrio e comprensione.Non serve a niente "dominare" ogni disputa, ma è molto più importante mantenere una visione più ampia, anche con la capacità di cambiare idea, di ammettere nuove prospettive senza perdere l'efficacia nel proprio ruolo genitoriale.P.S.: per essere un genitore faro, una guida, ho creato un percorso che aiuta a diventarlo. Il corso PERCHÉ NON MI ASCOLTA è in promozione fino al 28 luglio e lo trovi qui https://www.lapsicologasilvia.it/perche-non-mi-ascolta
"Non c'è piùùùù rispettooooo" 🎵🎶🎵Come possiamo insegnare ai nostri figli a rispettarci?In realtà, il rispetto non si insegna direttamente, ma si può ispirare attraverso il nostro comportamento, distinguendolo dalla paura.Se vogliamo costruire un legame solido con i nostri figli, provare a imporre timore per farsi rispettare non farà altro che allontanarli da noi.Nell'audio, provo a "svecchiare" tre concetti, datati ma purtroppo ancora presenti, che possono portare a una sorta di competizione nociva tra genitore e figlio.Spoiler: non c'è nessuna "coperta corta" da tirare...🔴 P.S.: giovedì 18 luglio alle 18.00 ci sarà il webinar GRATUITO, PERCHÉ NON MI ASCOLTA, per farsi ascoltare dai propri bambini. Puoi iscriverti a questo link:https://www.lapsicologasilvia.it/prenotazionewebinar
Vi capita mai di non capire certe scelte o alcuni comportamenti dei vostri figli?È normale che accada, soprattutto perché non siamo solo esseri "portatori di bisogni", ma persone pensanti, con motivazioni, scopi e desideri che cambiano nel tempo.E questo vale anche per i nostri figli preadolescenti e adolescenti.Possiamo allenare come genitori la capacità di guardare sotto l'iceberg che ci impedisce di comprendere appieno atteggiamenti e modi di fare.Sotto la superficie dell'acqua, nella parte sommersa, c'è un mondo da scoprire che si nasconde dietro azioni che ci sembrano senza senso.Non abbiamo la bacchetta magica e non sappiamo sempre tutto quello che gli passa per la testa, ma possiamo dare tempo e spazio a qualcosa che si agita e ribolle sotto la superficie.Che ne pensate? Ci sono dei comportamenti dei vostri figli che vi hanno portato a pensare: "Ma perché fa così!?!"?Un abbraccio,Silvia
«Quando parlo con mio figlio o mia figlia adolescente, la sensazione è quella di essere di fronte a un muro.»Come possiamo comunicare in modo efficace con loro?Nell'età della preadolescenza e dell'adolescenza iniziano a formarsi il senso di sé, la personalità e il carattere.Immaginate una piantina un po' fragile dalla quale inizia a spuntare qualche fogliolina. Non può reggere le stesse cose di una pianta ormai grande e ha bisogno di supporto e cure adeguate a questa fase di sviluppo.Per riuscire a comunicare meglio con loro, vediamo come mettere in pratica una sorta di Google Translate dal nostro linguaggio a quello adolescenziale.Senza dimenticare una parola chiave che vi aiuterà a togliere quei muri...Mi rivolgo a chi ha figli e figlie in questa età critica, c'è un momento che ricordate come particolarmente significativo nel vostro dialogo con loro?Un abbraccio,Silvia
«Devi assolutamente importi e far valere la tua autorità, perché se non ti rispetta adesso figurati in adolescenza!»«Ma no, bisogna comunicare in modo più dolce e rispettoso con i figli, non serve imporsi in modo autoritario!»Due approcci completamente diversi.Chi ha ragione?Ve lo dirò tra poco nel video di oggi, dove faremo insieme un esercizio in stile… Art Attack… semplice ma fondamentale per fare chiarezza su questa annosa questione.Non vedo l’ora di leggere la vostra selezione! 😍Un abbraccio,Silvia
L'ansia è quella cosa che accompagna il viaggio della genitorialità fin dalla gravidanza.Sì, fa parte del pacchetto... E arriva in diversi modi, con la preoccupazione, con le paturnie, con mille scenari di ogni tipo.Vediamo tre ansie molto comuni tra i genitori per capire insieme come possiamo affrontarle al meglio e magari non farle ricadere sui figli.E voi? Quali altri tipi di ansie avete?Un abbraccio,Silvia
Come possiamo risolvere alcuni problemi pensando fuori dagli schemi?Ne ho parlato con Silvia di Sognandoilpiano e condivido con voi questa chiacchierata piena di riflessioni importanti.
Ogni genitore spera che il proprio figlio o la propria figlia costruisca relazioni positive con partner e amici.In realtà, quello delle relazioni sane è un tema che parte già da molto presto e riguarda non solo chi è genitore, ma tutti noi.Nel video di oggi parlo di tre segnali che ci aiutano a:riconoscere certi allarmi che non fanno altro che dirci: “Scappa a gambe levate”;riconoscere e preferire le bandierine verdi... ovvero i segnali positivi di una relazione sana.Ti anticipo che l’ultimo segnale è particolarmente interessante perché non è così intuitivo e va un po’ contro quello che si potrebbe pensare.Ma prima parliamo di "fatica" relazionale: è davvero necessario fare fatica?E hai mai avvertito una sorta di competizione nelle relazioni con partner o amiche/amici?
"Silvia, ci parli sempre di stili genitoriali e di cosa interiorizziamo, ma come funziona questo processo?"Ve lo racconto con l'aiuto di alcuni reperti storici: la tovaglietta e il bavaglino del primo compleanno dei miei bimbi… Donati dai nonni, rappresentano un'eredità di qualcosa che arriva dalle generazioni precedenti.Ed è proprio qui il punto di oggi.Per i modelli operativi funziona un po' allo stesso modo, come una conoscenza di tipo procedurale e implicito.Noi siamo figli all'interno di innumerevoli interazioni con genitori, nonni e chiunque si prende cura di noi. Da queste interazioni impariamo sostanzialmente come funziona il mondo e arriviamo a risultati differenti che vi descrivo nel video.Ci sono degli aspetti che sentite di avere interiorizzato e che sono uguali a quelli dei vostri genitori?
Comunicazione efficace.Come possiamo capire se il nostro modo di comunicare qualcosa ai nostri figli è efficace?Ho pensato a tre domande che ci aiutano a fare una sorta di verifica. Tre auto-check che passano da:chi sta parlandocosa sto dicendoè utile ciò che dicoNon si tratta solo di cosa dico, ma anche di come e perché voglio trasmettere una certa questione.Le vite sono diverse e i percorsi sono diversi. Gli stili comunicativi, così come le esperienze che ci hanno coinvolto in modo diretto, non è detto che siano applicabili o veritieri anche per i nostri figli.Cosa ne pensi di queste domande?Un abbraccio,Silvia
"Questa casa non è un albergo..." 👴👵Quante volte abbiamo sentito frasi del genere dai nostri genitori? E oggi le ripetiamo ai nostri figli...Frasi che, agli occhi dei ragazzi, ci catapultano direttamente nel mondo dei BOOMER... Un'etichetta gigante che per loro riguarda indistintamente tutti gli adulti.Ecco tre frasi che sarebbe meglio eliminare - direi rottamare - all'istante, senza sensi di colpa se le abbiamo pronunciate, ma come spunto di riflessione sul tipo di mentalità che possono instaurare.Avete altre frasi da boomer da suggerire?Quali sono le frasi che detestavate sentire dai vostri genitori quando eravate ragazzine o ragazzini?
La libertà dei bambini è un tema che mi sta molto a cuore, fin da quando ero io stessa una bambina desiderosa di non essere comandata da nessuno e di fare a modo mio.Ma come conciliamo questo bisogno con la necessità degli adulti di proteggere i bambini e di occuparsi della loro incolumità?Quanta libertà dare? Quando è troppa e quando è troppo poca?Parlando di crescita, è fondamentale capire quando dare più libertà e quando è necessario un maggiore controllo, sempre in dialogo con i nostri figli, ascoltando le loro esigenze e valutando le situazioni con equilibrio ed empatia.L'idea è di lasciare che i bambini e i ragazzi ricerchino le loro strade per la felicità, anche se queste possono essere diverse dalle nostre aspettative.È un dialogo aperto e continuo, che richiede comprensione e fiducia reciproca.Quali sono quei momenti in cui trovate più difficile accettare che i figli abbiano libertà?Un abbraccio,Silvia
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