SPOILERRecensione e Analisi della Prima Stagione di Occhi di Gatto (Serie TV Francese)ATTENZIONE AMANTI DEI REMAKE: Se amate l'opera originale ma temete gli adattamenti, ascoltate questo podcast! La prima stagione della serie TV francese di Occhi di Gatto, otto episodi, è altamente consigliata. È disponibile gratuitamente su RaiPlay.La Qualità Prima di TuttoIl punto fondamentale è chiaro: la qualità del prodotto finale è nettamente più importante della fedeltà all'opera creativa originaria (fumetto/cartone animato). Nonostante i pregiudizi che circolano sui social, la serie è ben fatta. Meglio un prodotto di alta qualità e meno fedele che un prodotto fedele ma mediocre o brutto. L'ideale, qualità alta e somiglianza, si è verificato rarissime volte in ambito cinematografico, quindi i compromessi sono necessari.L'Approvazione del CreatoreAnche Tsukasa Hojo, il mangaka originale, noto per essere geloso delle sue creazioni, ha approvato la sceneggiatura e ha supervisionato il progetto. La produzione ha dovuto mantenere i concetti base del suo manga: tre sorelle affiatate che rubano per necessità, recuperando i quadri del padre scomparso.I Punti Deboli dell'Originale RisoltiIl telefilm francese ha eliminato i difetti che rendevano la storia originale (pensata per bambini) assurda:Le Ladre Erano Troppo Perfette: Nel cartone e fumetto le sorelle erano invincibili, tanto che l'ascoltatore si ritrovava a tifare per la polizia. Nella nuova serie, essendo i loro primi furti, le ladre sono in difficoltà e rischiano.Rapporti Illogici: Il rapporto tra la ladra (Tamara/Sheila) e il poliziotto (Quentin Chapot/Matthew) non aveva senso nell'originale. Nella serie, erano fidanzati in passato e si sono lasciati prima che lei sparisse per 5 anni. Questo spiega la tensione e il fatto che non abbiano più una relazione fisica (a differenza del rapporto originale dove erano fidanzati ma non si baciavano).Mancanza di Motivazione: La ragione per cui si chiamavano "Occhi di Gatto" non era chiara nell'originale. Qui, il nome deriva dal dipinto che devono assolutamente recuperare, poiché la sorella (Tamara) vi aveva nascosto una microSD con informazioni cruciali lasciate dal padre.Produzione e DettagliLa serie ha un budget elevato (25 milioni di euro per otto episodi). Essendo una produzione francese, ha un'estetica differente e attori vestiti "decentemente" (sportivo/elegante). La messa in scena e la fotografia sono ottime, utilizzando location reali come la Torre Eiffel e il Louvre.Trama (SPOILER):La storia inizia con il ritorno di Tamara dopo 5 anni, convinta che il padre (dato per morto in un'esplosione che aveva distrutto i quadri) sia stato derubato. Lei convince le sorelle a rubare un quadro per cercare una prova (una zampetta di gatto disegnata sul retro) che l'esplosione fosse stata una copertura. La ricerca li porta a scoprire che il padre non era morto, ma si era dato alla macchia. Nel frattempo, il poliziotto Quentin e la sua nuova partner sospettano fortemente che Tamara sia la ladra.La serie è super consigliatissima ed è già in produzione la seconda stagione.
Questo è il PodCast diario, la lista con aneddoti e pensieri miei, di tutta la roba letta/vista/guardata/fotografata/disegnata/videogiocata/ecc... nell' ultimo periodo (da me).Instagram: @MentreLeggo | @NaturaStramorta | @RitrattiKJ | @DisegniKJFaceBook: ChirurgiaGrafica | KaJuMOTUYouTube: @KaJuMOTU | @StraripamentoMentaleVideogiochi: "Alien Vs Predator" (Coin-op)Serie TV: "Dexter: Resurrection" (1° stagione); "Hannibal" (Serie completa).Film: "The Beach" (2000); "Brazil" (1985); "Heat - La sfida" (1995); "Red Dragon" (2002); "Red Sonja" (2025).Libri: "Memorie dal Sottosuolo" (Fedor Dostoevskij).
Il podcast offre una critica personale e non convenzionale del romanzo "Memorie dal sottosuolo" di Dostoevskij, contrastando con l'opinione comune che lo considera un capolavoro. L'autore del podcast spiega di aver letto il libro dopo aver già apprezzato altre opere di Dostoevskij e si ritrova deluso dalla trama e dal protagonista, che trova antipatico e ipocrita. Si evidenzia come il romanzo sia uno spartiacque nella produzione di Dostoevskij, scritto in un periodo difficile della sua vita e caratterizzato da un conflitto tra teoria e pratica nel personaggio principale. Il podcast suggerisce di leggere la seconda parte, che narra le azioni del protagonista, prima della prima parte, che espone le sue teorie, per meglio comprendere la sua vera natura e le sue ipocrisie. L'autore conclude riaffermando che, a suo parere, il libro racconta semplicemente la storia di un personaggio sgradevole, lontano dalle interpretazioni entusiaste e profonde che altri critici e podcaster gli attribuiscono.
Un podcast registrato nel 2025 discute la serie televisiva "Hannibal" (2013-2015), vista dal narratore circa dieci anni dopo la sua uscita. L'oratore apprezza la serie per il suo stile visivo e tecnico, confrontandola favorevolmente con "Dexter Resurrection" per la sua atmosfera più cupa e personaggi complessi. Sebbene i libri non siano stati letti, i film di Hannibal Lecter sono ben noti all'oratore, che nota come la serie offra un'interpretazione alternativa degli eventi, ambientata in un presente contemporaneo. La trama segue l'agente speciale dell'FBI Will Graham, la cui empatia gli permette di comprendere gli assassini seriali, e il suo rapporto terapeutico con lo psichiatra Dr. Hannibal Lecter, che si evolve in un complesso gioco psicologico di manipolazione e amicizia contorta. L'oratore evidenzia la violenza grafica esplicita della serie e la sua tendenza a sacrificare il realismo per un'estetica sorprendente, pur raccomandandola agli amanti dello splatter.
Il podcast offre una panoramica sulla decima stagione della serie televisiva Dexter, intitolata "Dexter Resurrection", ambientata nel 2025. L'oratore esprime un'opinione mista sulla stagione, confrontandola con le precedenti, in particolare "Dexter New Blood" e la miniserie prequel "Original Sin". Viene evidenziato come "Resurrection" riprenda la storia dopo la presunta morte di Dexter in "New Blood", introducendo una "forzatura" narrativa che lo riporta in vita. Il narratore discute anche le numerose incongruenze e forzature della trama presenti nella stagione, oltre a un notevole cambio di tono e di sviluppo dei personaggi a metà percorso. Nonostante le critiche, la stagione è stata apprezzata dai fan per l'introduzione di nuovi attori famosi e una trama accattivante che riunisce i serial killer, anticipando un possibile seguito.
Questo è il PodCast diario, la lista con aneddoti e pensieri miei, di tutta la roba letta/vista/guardata/fotografata/disegnata/videogiocata/ecc... nell' ultimo periodo (da me).Instagram: @MentreLeggo | @NaturaStramorta | @RitrattiKJ | @DisegniKJFaceBook: ChirurgiaGrafica | KaJuMOTUYouTube: @KaJuMOTU | @StraripamentoMentaleVideogiochi: "Project X Zone 2" (3DS)Film: "Subservice" (2024), "The substance" (2024), "M3gan 2.0" (2025), "The amazong Spiderman" (2012), "The northman" (2022), "Gli spietati" (1992), "Species IV - Il risveglio" (2007).Libri: "Trenta luci - Mantenere la propria umanità nel mutamento" (Dario Chioli)
Il podcast fornisce un'analisi dettagliata del concetto di androide nel cinema e nella letteratura, distinguendolo da termini affini come robot e cyborg. L'autore esplora l'evoluzione storica dell'androide, dalle figure mitologiche come il Golem e il mostro di Frankenstein, fino alla sua rappresentazione moderna come robot umanoide, spesso con implicazioni sull'intelligenza artificiale e la sua futura integrazione nella società. Vengono esaminati due film recenti, Subservience (2024) e Megan 2 (2025), per illustrare come gli androidi siano utilizzati nelle trame fantascientifiche-horror per generare empatia o paura nello spettatore. L'autore critica la mancanza di originalità e la superficialità delle trame di questi film, suggerendo che spesso sfruttano l'elemento fantascientifico solo per arricchire un genere horror altrimenti standard.
Il podcast si concentra su un'analisi approfondita del film "The Substance", con l'oratore che condivide la sua esperienza personale di visione e le sue impressioni iniziali sul film, inclusa la sua valutazione su IMDb e il suo apprezzamento per la regia e la sceneggiatura. Vengono discusse le diverse influenze registiche, come Kubrick, David Lynch e David Cronenberg, quest'ultimo particolarmente rilevante per le scene di body horror. L'oratore esamina la trama del film, il ruolo di Demi Moore e le sue decisioni, e offre una propria interpretazione che contrasta con quelle che definisce "pseudo-femministe", sostenendo che la protagonista è vittima delle proprie insicurezze piuttosto che del patriarcato. Il podcast conclude ribadendo il valore del film come spunto di riflessione e incoraggiando la discussione.
Questo è il PodCast diario, la lista con aneddoti e pensieri miei, di tutta la roba letta/vista/guardata/fotografata/disegnata/videogiocata/ecc... nell' ultimo periodo (da me).Instagram: @MentreLeggo | @NaturaStramorta | @RitrattiKJ | @DisegniKJFaceBook: ChirurgiaGrafica | KaJuMOTUYouTube: @KaJuMOTU | @StraripamentoMentaleVideogiochi: "Dragon Quest IX" (DS su 2DS)Film: "Il pianeta delle scimmie" (1968), "Planet of the Apes" (2001), "Il bacio della pantera" (1942), "Il giardino delle streghe" (1944), "28 giorni dopo" (2002), "28 anni dopo" (2025), "Primitiv" (1978), "Superman" (2025), "Gothika" (2003).Libri: "Il pianeta delle scimmie" (1963), "Il ritratto di Dorian Gray" (1891).
Il podcast offre una panoramica dettagliata sul romanzo "Il Ritratto di Dorian Gray" di Oscar Wilde, esplorandone la trama e il contesto dell'autore. L'oratore introduce la discussione parlando del suo stato d'animo malinconico, influenzato dalla fine dell'estate, che lo ha spinto a registrare il podcast all'aperto. Viene approfondita la storia della pubblicazione del romanzo, inclusi gli aspetti di censura e le modifiche che lo trasformarono da racconto a opera più estesa, un processo che l'oratore considera un difetto a causa dei "capitoli riempitivi". Viene fornita anche una breve biografia di Oscar Wilde, evidenziando la sua fama come dandy e le tragiche vicende personali legate alla sua omosessualità. Infine, l'oratore riassume la trama principale del libro, soffermandosi sui temi della corruzione dell'innocenza, dell'edonismo e delle conseguenze delle proprie azioni, paragonandoli a fenomeni moderni come l'influenza dei social media.
Il podcast è stato registrato il 20 agosto 2025 da un individuo in un umore estremamente basso, che ha usato la registrazione come distrazione. Il film discusso è Gothika del 2003, visto il giorno precedente. Il podcaster, ha dato al film un voto di 7 su 10, elevato solo dalla presenza di Halle Berry, considerata il vero punto di forza e la sua attrice preferita. Il cast include anche Penelope Cruz e Robert Downey Jr..La trama segue Halle Berry, una psichiatra che si risveglia come paziente nel suo stesso carcere psichiatrico. Il film genera mistero tra la pazzia della protagonista, una cospirazione o elementi paranormali. La soluzione finale, è stata criticata dal podcaster per aver reso la trama "troppo semplice e lineare". Nonostante le critiche al finale, il film ha avuto un significativo successo al botteghino. La "memoria di m****" del podcaster gli permette di rivivere il mistero dei film come fosse la prima volta. Il finale suggeriva un seguito che non è mai stato realizzato.
In un podcast monotematico registrato nell'agosto 2025, un individuo condivide le sue perplessità riguardo al film di Superman del 2025, sottolineando come la sovraesposizione mediatica abbia influenzato il suo interesse. Il presentatore critica aspramente la sceneggiatura per la sua eccessiva semplicità e per i numerosi buchi nella trama, paragonandola a quella di un cartone animato per bambini. Egli esprime inoltre una profonda delusione per la caratterizzazione dei personaggi, compresi Superman stesso e antagonisti come Lex Luthor, che ritiene superficiale e poco credibile. Il conduttore confronta negativamente questo film con precedenti interpretazioni del personaggio, evidenziando come, nonostante i difetti individuali, altri adattamenti fossero riusciti a catturare meglio l'essenza dell'eroe.
In un podcast monotematico, l'autore offre una panoramica approfondita di due film classici degli anni '40, Il Bacio della Pantera (Cat People) del 1942 e Il Giardino delle Streghe (The Curse of the Cat People) del 1944. Vengono discusse le differenze significative tra i titoli originali e le traduzioni italiane, evidenziando come queste ultime, insieme alla scelta di riutilizzare attori e personaggi, fossero strategie di marketing ingannevoli per creare un legame forzato tra i due film. L'autore esplora le trame di entrambi i film, le peculiarità della loro produzione a basso budget che si focalizzava su sceneggiatura e recitazione, e il suo personale approccio alla visione di opere d'epoca per evadere dalla realtà contemporanea. Viene anche analizzato come, nonostante l'apparente atmosfera di suspense e i titoli fuorvianti, nessuno dei due film contenga veri e propri "cattivi" o elementi horror tradizionali, rendendoli piuttosto studi sui personaggi e sulla psicologia umana.
In questo podcast, il presentatore analizza a fondo il romanzo "Il pianeta delle scimmie" di Pierre Boulle, pubblicato nel 1963, fornendo un riassunto dettagliato della sua trama, dei suoi colpi di scena e delle sue tematiche principali, come il rapporto tra intelligenza umana e animale e la critica sociale. Il presentatore confronta poi il romanzo con le sue trasposizioni cinematografiche, in particolare il film del 1968 e il remake del 2001 diretto da Tim Burton, evidenziando le differenze significative nelle trame, nei messaggi e nelle rappresentazioni della società delle scimmie e degli esseri umani. L'obiettivo del podcast è consigliare la lettura del romanzo, considerato superiore alle sue versioni filmiche, e offrire al conduttore un promemoria per il futuro.
Questo è il PodCast diario, la lista con aneddoti e pensieri miei, di tutta la roba letta/vista/guardata/fotografata/disegnata/videogiocata/ecc... nell' ultimo periodo (da me).Instagram: @MentreLeggo | @NaturaStramorta | @RitrattiKJ | @DisegniKJFaceBook: ChirurgiaGrafica | KaJuMOTUYouTube: @KaJuMOTU | @StraripamentoMentaleVideogiochi: "DragonQuest IX" (Nintendo DS su 2DS)Fumetti: Vari fumetti di SpiderMan degli inizi del 2000, un fumetto di DareDevil assieme a Capitan America disegnato da Claudio Villa e vari su IronMan.Serie TV: "Dexter: Original Sin" (1° stagione), "Dexter: New Blood" (2021).Film: "L' ombra del vampiro" (2000), "Prey" (2022), "Conan il distruttore" (1984), "Predator: Killer dei killer" (2025), "Thunderbolts*" (2025), "La città proibita" (2025).Libri: "Delitto e Castigo" (Fedor Dostoevskij)
Romanzo: Delitto e castigo (Fëdor Dostoevskij).Sorprende la fluidità della scrittura: nonostante le tante pagine, si legge in poco tempo. Più della trama mi hanno colpito i personaggi, vivi, mai banali. Dostoevskij sa scavare nell’animo umano come pochi. Mi è piaciuto molto.
PodCast monotematico sul telefilm "Dexter: Original Sin" dopo che mi sono visto la prima stagione.Considerazioni varie in un pomeriggio di caldo-bestia.
PodCast monotematico su questo film che ho visto giusto ieri sera.Paese di produzione: ItaliaAnno: 2025Durata: 138 minGenere: azione, commedia, drammatico, sentimentaleRegia: Gabriele MainettiSceneggiatura: Stefano Bises, Gabriele Mainetti, Davide Serino
Questo è il PodCast diario, la lista con aneddoti e pensieri miei, di tutta la roba letta/vista/guardata/fotografata/disegnata/videogiocata/ecc... nell' ultimo periodo (da me).Instagram: @MentreLeggo | @NaturaStramorta | @RitrattiKJ | @DisegniKJFaceBook: ChirurgiaGrafica | KaJuMOTUYouTube: @KaJuMOTU | @StraripamentoMentaleVideogiochi: "Resident Evil 2 remake" (Amazon Luna)Fumetti: "Iron Man - Techno" (2003), "Gabriel" (1995).Serie TV: "Love, Death & Robots" (4° stagione), "Ninja Scroll - Il capitolo del gioiello del drago" (2003), "Nine Perfect Strangers" (2° stagione).Film: "Balle Spaziali" (1987), "Devilman - La genesi" (1987), "Suspiria" (2018). Libri: "American Psycho" (Bret Easton Ellis).
Quando parlo di “mignottaggio”, lo faccio senza la minima intenzione di essere sottile. Intendo quell’insieme di atteggiamenti, strategie, piccole recite quotidiane che hanno come scopo l’ottenere qualcosa, potere, visibilità, denaro, applausi, vendendo, più o meno direttamente, la propria carne o la propria immagine, che è poi la stessa cosa. È una compravendita mascherata da spontaneità, un mercatino dell’intimità svenduta, una fiera dell’autodemolizione elegante.È questo che mi dà fastidio sui social. Non tanto i corpi, non le cosce esposte, non i seni schiacciati nei reggiseni a spinta. Quelli li guardo, come ogni uomo. Li guardo e provo piacere, un piacere meccanico, quasi automatico, come il riflesso di un insetto che si muove verso la luce. E metto il mio “mi piace”, sapendo benissimo che è una moneta che alimenta il meccanismo. So che partecipo attivamente alla trasformazione di una persona in una cosa, e non faccio nulla per evitarlo.Ma il vero disgusto arriva subito dopo. Quando lo sguardo si stacca e rimane solo il vuoto. Perché dietro quei corpi non c’è nulla. C’è un’esposizione seriale, ripetitiva, priva di ogni senso. Una produzione industriale del desiderio, dove ogni donna si sostituisce all’altra senza che nessuno se ne accorga. Sono tutte uguali perché si sono tutte spente nello stesso modo. E adesso, perfino l’intelligenza artificiale riesce a farlo meglio. Corpi più simmetrici, volti più attraenti, movimenti programmati per piacere. L’umano è stato superato anche nella sua ultima risorsa, quella della carne.Ciò che mi distrugge, però, è un altro dettaglio. Nello stesso spazio dove si esibisce questo degrado sistematico, c’è anche chi prova ancora a dire qualcosa. Qualcuno pubblica un pensiero, una riflessione, un’immagine che nasce da una necessità. E io lo riconosco. E lo apprezzo. Ma il mio gesto esterno, quel “mi piace”, è identico. Per l’algoritmo non cambia nulla. Per gli altri non cambia nulla. È lo stesso clic, lo stesso numero in una colonna. Questa equivalenza mi è intollerabile. Mi svuota. Mi umilia. È come se fossi costretto a firmare con la stessa penna un poema e un contratto di puttana.Vorrei esprimere, senza insultare e senza fingere rispetto, che quando metto un “mi piace” a una delle tante mignotte digitali che si spogliano ogni giorno davanti allo stesso fondale, lo faccio per puro riflesso sessuale. Non c’è stima, non c’è ammirazione, non c’è interesse. Solo carne offerta come merce in saldo, che io riconosco per quello che è. Oggetto tra oggetti. Replica tra repliche.Vorrei poter dire, invece, che quando offro il mio “mi piace” a chi condivide qualcosa di vivo, qualcosa che pensa, qualcosa che sente, lo faccio con un rispetto silenzioso. È un atto di alleanza. Vale mille volte di più, ma nessuno se ne accorge. E allora il gesto si dissolve, indistinto, come tutto ciò che ancora cerca di avere un’anima in mezzo a una vetrina piena di manichini che si muovono.