17: Philip-Lorca diCorcia, misantropo
Update: 2021-06-08
Description
"L'idea che mi sono fatto viaggiando è che nessuno sa come vanno le cose davvero, la realtà sociopolitica delle città e delle loro comunità è alimentata soltanto da apatia e istinto di conservazione."
"Penso che voler essere nel giusto sia una forma di pregiudizio. Non sto cercando di provare nulla e sono troppo misantropo per voler modificare la percezione che la gente ha del mondo."
Queste e altre massime nere fanno il pensiero di Philip-Lorca diCorcia, autore di una street photography capovolta, dove all'urgenza dell'istantanea si sostituisce l'immobilità del quadro. In diCorcia si incontrano la vita di strada e la messa in scena sofisticata, Nan Goldin e Jeff Wall, lo squallido e la sofisticazione. Miscelazioni complesse e rischiose con cui scendiamo sempre più a fondo nel rabbit hole dello stile falsario, dove i flash nascosti agli angoli delle strade scattano come trappole per catturare il fantasma della vita interiore.
"Penso che voler essere nel giusto sia una forma di pregiudizio. Non sto cercando di provare nulla e sono troppo misantropo per voler modificare la percezione che la gente ha del mondo."
Queste e altre massime nere fanno il pensiero di Philip-Lorca diCorcia, autore di una street photography capovolta, dove all'urgenza dell'istantanea si sostituisce l'immobilità del quadro. In diCorcia si incontrano la vita di strada e la messa in scena sofisticata, Nan Goldin e Jeff Wall, lo squallido e la sofisticazione. Miscelazioni complesse e rischiose con cui scendiamo sempre più a fondo nel rabbit hole dello stile falsario, dove i flash nascosti agli angoli delle strade scattano come trappole per catturare il fantasma della vita interiore.
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