2. Porta sul retro
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Leonardo Fabbretti si rivolge anche a Apple, che ha prodotto il telefono di suo figlio.
In quello stesso periodo l'azienda è impegnata in un caso simile, la richiesta di creazione di una backdoor, una "porta sul retro", cioè un modo per accedere a un iPhone bloccato superando il codice impostato da chi lo possiede.
«Ci opponiamo a quest’ordine, che ha implicazioni che vanno ben oltre il caso legale in questione»: nel 2016 l’amministratore delegato di Apple Tim Cook spiega in un comunicato perché l’azienda è contraria a craccare un iPhone a fini investigativi, anche se a chiederlo è l’FBI, che sta cercando di aprire il telefono di due persone responsabili di un attentato terroristico.
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