2027, June 17th 3.33 a.m. – My becoming is …
Description
Song: Diminuendo; Artist: Lawless feat. Britt Warner
My becoming is your becoming, this is the becoming of this dream.
Sto cambiando ancora. Sotto i polpastrelli percepisco l’energia pizzicare. Loro sono qui, tutto attorno a me. Bramano la mia energia, perchè sono come una luce quando discendono le tenebre. Una luna che le farfalle nere tentano di raggiungere nel loro volo notturno; questi esseri, veli oscuri impregnati di terrore…che balzano nell’aria e poi atterrano. In Messico, il Nahual li chiamava Voladores. Creature impalpabili che si nascondono dentro contenitori umani, per depistare il mio sentire. Se solo potessi focalizzare la loro presenza, sarei meno irrequieta adesso.
Questa inquietudine mi mantiene in costante attenzione, come se i miei sensi fossero tesi nello sforzo di questa nuova percezione. Sarebbe accaduto, lo sapevo, lo sapeva Don Jozè ma mai avrei creduto che avvenisse in rapida successione con ieri, quando sono svanita in te. Magari c’è un legame, un filo conduttore che sono tuttora incapace di riconoscere.
Sono sempre stata solida nella mia forma. Inviolabile ad entità, ad Esseri Inorganici che tentassero di parassitare il mio contenitore o cercassero di attirare il mio insaziabile desiderio di conoscenza con i Loro patti iniqui di condivisione. Composta, misurata, mai provocatoria nei riguardi degli altri (uomini, mutanti…).
Eppure…
… so quanto questo sia falso al tempo stesso. Le reticenze e il silenzio, la lucida attenzione ai dettagli, curiosità, immedesimazione , volontà di comprendere tutte le cose del Tonal nel loro significato più intimo, hanno finito solamente per avvolgere la mia natura in un velo allettante di mistero, rendendomi oltre ogni immaginazione seducente. Come negarlo?
Nonostante la convinzione di riuscire a mantenere un certo distacco da tutti, ad un certo punto sono sfocata, ho perso i miei contorni nella trasparenza. Sono diventata te, i tuoi ricordi, il tuo sentire. Sono stata male, molto male …. credendo di soffocare per quelle ondate di emozioni che mi venivano incontro tentando di annegarmi. Ho provato a por loro un freno, una barriera, sapendo benissimo che se non lo avessi fatto le avrei rivissute in loop nel Sognare Condiviso. Le ho respinte con uno sforzo estremo della mia Volontà.
Le ho respinte, le ho respinte e poi ad un certo punto ho ceduto. Visto che l’esperienza invocava la mia attenzione, con tutta quella forza e passione, ho abbandonato il confine della mia forma. E’ stato così doloroso, lasciarsi investire dalla forza del tuo sentire…non provavo una cosa del genere da anni. Se stava accadendo a me, significava che l’avevo voluto, e me l’ero meritata tutta quell’esperienza. Così andai incontro ad essa, pronta a sporcarmene, a rimanerne invischiata, a finirne irrimediabilmente coinvolta.
Quello che ci succede, lo desideriamo sempre con tutto il nostro essere, sia la parte cosciente sia quella che rimane costretta nella gabbia della ragione. Spezza le catene, piccola donna. Vola e svanisci. Mi ripeteva il Nahual, ora me lo ricordo bene.
Ed io l’ho sempre voluto con tutta me stessa, cambiare, sciogliermi, divenire. Tu? Se sono te, forse entrambi. Quello che provo ora va oltre le comuni definizioni e proclamazioni di sentimenti. Non potrei mai usare parole note per spiegarlo perché non esistono. E’ un assoluto senso di trasporto, un indefinito identificarmi e sciogliermi nel Nahual, la realtà reale dell’energia. E’ uno sfocare, un divenire tale da potermi ritenere vulnerabile e forte nello stesso esatto momento. Ci sono momenti in cui dimentico chi sono. Attimi. Sono, mi percepisco me, ma poi mi rendo conto di essere te. Altre volte, sono entrambi ed altre ancora, sono ogni cosa organica e non in questo Tonal. Forse non sono nessuno, non sono mai stata…e quindi nemmeno tu.
Tutto è e non è. Cambia, si scambia come l’acceso e lo spento, il bene ed il male. Non esistono. Esiste solo l’insieme, il mare d’energia dove danza la vita che è in essenza neutrale.
Che la vera inviolabilità sia la totale assenza di confini?
In fondo, il divenire ogni cosa ti libera dall’ incapacità di comprendere la realtà e l’altro,
ti svincola dalla paura del ignoto.
Se penso che sono passati solo pochi giorni e tutto è così diverso. Sono gli anni vissuti nella Seconda Attenzione che stanno tornando, quelli dimenticati…
Grazie. Tu sai.
NOTE: riemergono eventi nuovi, vicende sepolte dentro la mia consapevolezza, poco sotto la superficie della mia forma. Non mi sto sgretolando, è solo l’energia che vibra e cambia la posizione del Punto d’Unione, una volta ancora. Ricordo adesso mesi di viaggi, esplorazioni di crepacci, foreste e deserti lontani da questo Pianeta, voli nell’Infinito assieme al gruppo di Don Jozè.
Florinda mi ha guarita innumerevoli volte, tutte quelle in cui il mio Punto d’Unione veniva costretto in quel avvallamento dove si era trovato per anni, che mi convinceva di essere una piccola e fragile vittima del mondo, rapita dai servizi segreti messicani a causa di un padre ed una madre che non le avevano mai parlato chiaramente, che non le avevano mai rivelato ciò che esiste dietro alle apparenze. Protetta come se si potesse rompere, quando è tutto il contrario. Dov’è finita quella piccola Teresa, quella maschera, quella persona?
Tutto cambia, muta.
Nella Seconda Attenzione (il sognare) mi hai insegnato dell’arte dell’Agguato e la Caccia, Nahual: viaggiavamo su quel furgone che attraversava la piana di Sonora, al tramonto e poi il nostro mondo si è sovrapposto ad un Altro, là mi spiegasti anche quale fosse la via del Guerriero Impeccabile capace di compiere le sue azioni senza rimanere travolto dalle credenza, dagli schemi della Prima Attenzione ( la realtà fisica).
E quel giorno ricordo anche, dopo aver fumato dalla tua pipa la mistura di funghi, che il Coyote mi parlò della storia del Mondo e poi danzammo assieme attorno al fuoco liberi, chissà dove, chissà quando.