AMBIENTE: RAPPORTO ISPRA SUL CONSUMO DI SUOLO. DATI IN AUMENTO IN TUTTA ITALIA IN UN PAESE IN DECLINO DEMOGRAFICO
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È stato pubblicato il Rapporto ISPRA 2024, l’istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, sul consumo di suolo in Italia, che registra un nuovo aumento delle superfici artificiali, con effetti negativi sul clima.
Dal 2012, anno in cui ISPRA ha avviato il proprio sistema di monitoraggio, non si era mai registrata una perdita così estesa di suoli agricoli, a seguito della crescita di urbanizzazioni e infrastrutture. Un dato ancora più sconcertante se si considera che questa corsa alla cementificazione avviene in un Paese in declino demografico. Preoccupa anche lo spostamento del fenomeno verso sud: Puglia, Sicilia e Sardegna raggiungono o superano oggi i livelli di consumo di suolo di regioni tradizionalmente più urbanizzate come Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna e Lazio.
L’Emilia Romagna (quella delle alluvioni ogni tre per due e dell’acqua che non drena) è in testa alla classifica dei grandi consumatori di suolo. La Lombardia deve accontentarsi del secondo posto, di 834,1 ettari cementificati da un anno con l’altro, portando quindi la somma totale a 291 mila ettari circa di suolo consumato.
Nel 2024 in provincia di Brescia sono stati cementificati altri 160 ettari, l’equivalente di circa 230 campi da calcio. La provincia di Brescia è seconda dietro a Milano. A livello provinciale i due comuni che fanno peggio sono Lonato, primo assoluto per nuovo consumo di suolo a livello regionale con 17 nuovi ettari, e Montichiari, settimo nella classifica lombarda con 11 ettari.Le province lombarde su cui si addensa il consumo di suolo sono sempre quelle della direttrice Brescia – Bergamo – Milano, che da sole sommano il 52% del suolo consumato in regione nel 2024.
Le considerazioni di Damiano Di Simine, responsabile scientifico di Legambiente Lombardia Ascolta o scarica




