ANALISI CRITICA DEI FATTI ECONOMICI DELLA SETTIMANA CON ANDREA FUMAGALLI: PRIVATIZZAZIONE DELLO SPAZIO, TRUMP E IL FUTURO DI STELLANTIS
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L’analisi critica dei fatti economici della settimana con il nostro collaboratore Andrea Fumagalli.
Tre i temi affrontati nella puntata di venerdì 10 gennaio 2025: la gara tra aziende private alla conquista dello spazio; la politica estera del presidente statunitense Trump che punta a nuove risorse per mantenere il dominio economico negli affari globali; infine il piano industriale di Stellantis di cui la premier Meloni si dice “soddisfatta”.
Lo spazio, ultima frontiera…una frontiera tutta di business. Parliamo della commercializzazione dello spazio. La gara è già aperta tra aziende che intendono sfruttare la svolta. Tra i nuovi avventurieri spaziali è sicuramente Musk a farla da pioniere e da padrone.
Il 24 giugno un razzo si è staccato dal promontorio della Florida. A bordo del Falcon 9 un grappolo di 60 satelliti. Obiettivo: metterli in orbita attorno al nostro pianeta, a 270 miglia di distanza, prima parte d’un nuovo sofisticato sistema di comunicazione Internet: lo Starlink. Il marchio di fabbrica del progetto appartiene alla Space X di Musk, nata nel 2002, che da allora è diventata una sorta di Uber spaziale, pronta a portare cargo di terzi. Ma anche impegnata in attività tutte proprie, quali appunto Starlink che prevede una rete di centinaia, forse migliaia di satelliti per la comunicazione ad alta velocità. Musk ne ha ipotizzati fino a 12.000, al ritmo di mille o duemila l’anno. Un’appropriazione privata dello spazio pubblico extra-atmosferico, che fa di Musk la persona non solo più ricca (473 miliardi di dollari), ma anche più potente del mondo.
Panama, Canada, Groenlandia, Messico. Sono gli Stati contro cui Donald Trump si è scagliato nel suo primo discorso da presidente ufficialmente eletto. Minacciando coercizione economica, annessioni e persino l’uso della forza. La retorica incendiaria e le minacce hanno sollevato preoccupazioni globali sul ritorno di una politica estera aggressiva e unilaterale.
Affermazioni di stampo imperialista che dando priorità alle risorse strategiche, enfatizza i guadagni. Una strategia, che si focalizza sulla sicurezza di risorse ed infrastrutture strategiche che ritiene fondamentali per mantenere il dominio americano negli affari globali, che Andrea Fumagalli ha definito “vetero imperialismo”.
Giorgia Meloni e’ ‘soddisfatta’ dell’intesa che è stata raggiunta con Stellantis in occasione del tavolo al ministero delle Imprese e del Made in Italy relativo al piano Italia del gruppo automobilistico. Soddisfazione espressa nel corso della conferenza stampa, organizzata dal Consiglio nazionale dell’Ordine dei Giornalisti.
Il mese scorso Stellantis ha annunciato un piano che punta al rilancio della produzione,destinata a crescere solo a partire dal 2026. Un piano presentato dall’azienda a dicembre e che ancora non ha avuto alcuna conseguenza concreta, a partire dai piani di assunzione e di investimento in ricerca. Di reale c’è invece il taglio del governo al fondo sull’automotive e la prosecuzione della cassa integrazione per migliaia di lavoratori e lavoratrici: a Mirafiori, per esempio, siamo arrivati al 18° anno consecutivo di ammortizzatori sociali, e Stellantis ha già comunicato ai sindacati che è previsto il ricorso almeno fino ad agosto.
Su Radio Onda d’Urto Andrea Fumagalli, docente di economia politica all’università di Pavia. Ascolta o scarica