Consumi, l'ultimo trimestre 2025: crescita zero
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Le stime del Retailer Barometer Confimprese-Jakala rivedono al ribasso le previsioni di crescita dei consumi per il 2025: l'ultimo trimestre si prospetta a crescita zero, rispetto al +1,7% atteso a inizio anno. Marginalità in calo per la metà delle aziende, con punte dell'80% nel comparto abbigliamento-accessori, che chiuderà l'anno a -2,3%. In difficoltà anche la ristorazione (-1%), mentre solo il comparto "altro retail" (casa, elettronica, telefonia, libri, cura persona, fitness) è atteso in positivo (+1,8%).
Mario Maiocchi, direttore del Centro studi Confimprese, sottolinea che, nonostante l'inflazione sotto controllo, i consumatori restano prudenti, frenando i consumi discrezionali. Ad agosto il fatturato è cresciuto solo dell'1% su base annua, mentre il periodo gennaio-agosto segna un -0,4% rispetto al 2024, segnale di una crisi ancora persistente e di acquisti sempre più ragionati. Interviene Mario Resca, presidente Confimprese.
Ferrari: nel 2030 ricavi a 9 miliardi e 20% offerta elettrica. Le azioni affondano in Borsa
Ferrari punta a raggiungere 9 miliardi di ricavi nel 2030 con 4,7 miliardi di investimenti nei prossimi cinque anni e presenta la sua prima vettura elettrica: quattro porte, quattro posti, oltre 1000 cavalli e 530 km di autonomia. Nonostante il piano ambizioso, il titolo in Borsa ha perso fino al 16%.
Il nuovo piano prevede una gamma al 2030 composta per il 40% da motori tradizionali, 40% ibridi e 20% elettrici. L'Ebit stimato sarà di almeno 2,75 miliardi (margine 30%) e l'Ebitda di 3,6 miliardi (margine 40%). Ferrari mira a un free cash flow industriale di 8 miliardi tra il 2026 e il 2030, sostenuto da forte profittabilità e nuovi lanci (quattro modelli l'anno). Previsto anche un aumento dei dividendi e un programma di buyback da 3,5 miliardi. Ne parliamo con Marigia Mangano, Il Sole 24 Ore.
Cina, stretta su export di terre rare e tecnologie correlate
La Cina introduce nuove restrizioni immediate sull'export di terre rare e tecnologie collegate, imponendo licenze obbligatorie per estrazione, produzione e riciclo. Pechino motiva la misura con la necessità di «salvaguardare la sicurezza e gli interessi nazionali».
Le terre rare sono essenziali per auto, elettronica e difesa, e la mossa acuisce le tensioni con Washington, che accusa la Cina di rallentare le licenze. L'Ue ha espresso preoccupazione, ricordando gli impegni presi nel summit Ue-Cina di luglio per un commercio più trasparente. Gli Stati Uniti e l'Europa lavorano per ridurre la dipendenza da Pechino, investendo nella produzione e nel riciclo di materie prime critiche. Il commento è affidato a Giuliano Noci - Professore ordinario in Ingegneria Economico-Gestionale, Politecnico di Milano.
Confindustria giovani: "Priorità agli investimenti, il fondo di garanzia aiuti le imprese giovani"
Il 10 e 11 ottobre torna a Capri il convegno dei Giovani Imprenditori di Confindustria, giunto alla quarantesima edizione, dal titolo "Ritmo. Il tempo dell'impresa che cresce". La presidente Maria Anghileri richiama la necessità di un cambio di passo nelle politiche economiche, con incentivi stabili per ricerca, sviluppo e Mezzogiorno.
Anghileri evidenzia come solo il 9% della spesa pubblica sia destinato alla "filiera futuro" (natalità, istruzione, innovazione, startup) e denuncia la perdita di 153mila imprese giovanili in dieci anni. A Capri presenterà proposte per rilanciare gli investimenti e sostenere le imprese guidate da giovani. Facciamo il punto con Maria Anghileri, presidente dei Giovani Imprenditori Confindustria.