DALLA PARTE DEL DIRITTO ALL’ABITARE. BOLOGNA: CASE PER GLI OCCUPANTI E BASTA CELERE. BRESCIA: BLOCCATI 5 SFRATTI IN UN SOLO GIORNO
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 Dalla parte del diritto all’abitare, trasmissione quindicinale di Radio onda d’urto di informazione e approfondimento sulle lotte per la casa, contro sfratti, sgomberi e pignoramenti. In questa puntata:
Dalla parte del diritto all’abitare, trasmissione quindicinale di Radio onda d’urto di informazione e approfondimento sulle lotte per la casa, contro sfratti, sgomberi e pignoramenti. In questa puntata:
Bologna: la nuova grande occupazione abitativa porta ad una vittoria piena. Case per le famiglie e fine dell’intervento della celere per l’esecuzione degli sfratti
Dal capoluogo dell’Emilia Romagna avremo il racconto di Sofia di Plat e le testimonianze di tre famiglie occupanti.
Dopo diversi sfratti eseguiti con l’intervento violento della celere, l’ultimo con l’abbattimento di un muro a mazzate per entrare nell’appartamento dove si era barricata una famiglia con bambini e con manganellate date ai solidali davanti ai loro figli piccoli a Bologna c’è stata nei giorni scorsi una grande occupazione abitativa in via Don Minzoni che si è conclusa con una importante vittoria:
Sofia di Plat Ascolta o scarica
La testimonianza di Maria ex occupante Via Don Minzoni Ascolta o scarica
La testimonianza di Adriana ex occupante Via Don Minzoni Ascolta o scarica
La testimonianza di Lidia ex occupante Via Don Minzoni Ascolta o scarica
Brescia: blocchiamo tutto anche gli sfratti. I picchetti convocati dall’Associazione Diritti per tutti impediscono cinque esecuzioni nei confronti di famiglie sotto sfratto per finita locazione o morosità incolpevole.
Breve racconto della giornata e una testimonianza.
Cinque sfratti bloccati oggi a Brescia, uno per finita locazione, uno per una inadempienza della proprietà che ha lasciato al freddo la famiglia e tre per morosità incolpevole. In due casi si tratta di case popolari dell’Aler. Sono le diverse facce della crisi abitativa che attanaglia anche Brescia: famiglie che hanno un reddito ma non trovano appartamenti in affitto perchè hanno bambini o perchè sono di origine migrante; famiglie che sono in graduatoria per le case popolari, anche in buona posizione, ma che non ottengono l’assegnazione perchè gli alloggi pubblici disponibili nell’ultimo bando della primavera 2025 erano solo 52 per oltre 1000 famiglie aventi diritto in lista; oppure persone che già vivono in una casa popolare ma che non sono riusciti a pagare l’affitto per una separazione, come la mamma di via Lonati con due bambini lasciata dal marito senza aiuti economici per i figli e con il debito per i canoni non pagati o i due coniugi che non sono riusciti a sostenere spese condominiali sempre più esorbitanti. Tutti gli sfratti sono stati bloccati in attesa di sistemazioni alternative o di avviare la trattativa con Aler, in un caso già andata a buon fine. Sentiamo però una storia paradigmatica della situazione bresciana: la storia di un inquilino che ha sempre pagato regolarmente e che si trova con lo sfratto e senza possibilità di trovare un’altra abitazione in locazione.
La testimonianza di Garraoui Ascolta o scarica







