In questo Episodio del Podcast 1% Donne abbiamo avuto il piacere di ospitare con Simona Rivellini, una ragazza di 24 anni che ha trasformato la sua storia personale in una vera e propria missione: raccontare l’adozione con uno sguardo nuovo, lontano dalla narrazione vittimistica e piena invece di consapevolezza, gratitudine e verità.

Simona ci accompagna in un viaggio profondo nella sua esperienza, a partire dall’infanzia segnata da un racconto familiare pieno d’amore – “sei nata dal nostro cuore” – fino al momento in cui, durante l’adolescenza, il suo corpo inizia a parlare attraverso un forte mal di stomaco. Dopo anni di esami e ricoveri, arriva una diagnosi: quel dolore è psicosomatico, legato a qualcosa che ha dentro e che ancora non aveva del tutto compreso.

Nel tempo Simona scopre che, pur avendo sempre vissuto l’adozione come un dono, c’era una parte della sua storia che non aveva mai guardato: quella dell’abbandono. Una parte scomoda, silenziosa, ma presente. Questo la spinge ad avvicinarsi ad altre storie simili alla sua, a entrare in contatto con la propria famiglia biologica e a intraprendere un percorso terapeutico.

Con grande delicatezza e lucidità ci racconta cosa significa sentirsi divisi tra due famiglie, come si affronta il senso di colpa e quanto sia importante non cercare fuori la soluzione a un dolore che nasce dentro.

Simona oggi è autrice di un libro che raccoglie la sua visione e propone esercizi concreti per chi vuole affrontare le ferite dell’abbandono, ed è molto attiva nella divulgazione sul tema dell’adozione, soprattutto dal punto di vista di chi l’ha vissuta.

È una testimonianza potente, che parla di radici, identità, amore, ma anche di forza, consapevolezza e voglia di condividere per fare luce su qualcosa di cui ancora oggi si parla troppo poco.